ALTRI RIFIUTI PERICOLOSI A LIVORNO FERRARIS? C’E’ CHI DICE NO - VercelliOggi.it VercelliOggi
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In Località Coppa si vogliono portare e trattare 10 mila tonnellate l'anno di rifiuti vetrosi 'pericolosi e non pericolosi' - Qui i documenti originali del processo autorizzativo -

MA 130 MILA EURO 'UNA TANTUM' VALGONO IL RISCHIO DI METTERE A REPENTAGLIO LA SALUTE DELLA GENTE? - I Consiglieri di Opposizione a Livorno Ferraris vogliono vederci chiaro e, soprattutto, chiedono che dell'ennesima discarica se ne parli, coinvolgendo i cittadini - Iniziativa di Chiara Barone e Federico Pizzamiglio -

E' ben deciso a dare una mano ai due giovani Amministratori Federico Tamburelli, che di queste cose se ne è dovuto occupare spesso

Saluggia e Livorno

Ancora un argomento che potrebbe gravare – e molto – sul futuro di una comunità: per 130 mila euro vale la pena rischiare di mettere a repentaglio la salute della gente?

Ancora un argomento che avrebbe rischiato di passare “in sordina”, lontano dall’attenzione della gente: di quella stessa popolazione del tutto ignara dell’ennesima iniziativa di trattamento e smaltimento rifiuti.

Anche questa volta in “Località Coppa”, nella campagna tra Livorno Ferraris e Cigliano, nel territorio del comune che fu di Galileo.

Diecimila tonnellate l’anno di rifiuti vetrosi “pericolosi e non pericolosida portarsi qui, dove già, in un recente passato, una vecchia cava (ne era rimasto un “buco” nel terreno) era stata adibita a discarica di inerti inquinanti.

Poi un “letargo” durato qualche tempo.

Infine, questa idea, di collocare qui il trattamento di rifiuti vetrosi.

Leggiamo nel dettaglio di che si tratta, dapprima in questa immagine, che è solo un ritaglio della corposa relazione agli Atti dell’Amministrazione Provinciale di Vercelli.

Poi, cliccando in questo link, vediamo

una importante relazione ( è un documento di 61 pagine, impegnativo, ma meritevole di attenzione, per chi ha a cuore il futuro delle prossime generazioni ) che è parte del procedimento autorizzativo – la cosiddetta “Valutazione di Impatto Ambientale” – conclusosi nell’Estate scorsa.

In tutto questo tempo come ha reagito il Comune?

Ha fatto conoscere il proprio parere alla Provincia?

E, se lo ha fatto, di che segno è stato questo parere?

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La cosa sicura è che, a fine settembre, la Giunta ha deliberato di prendere atto che la Ditta interessata a questo nuovo insediamento offre un indennizzo (tecnicamente, una “compensazione”) di circa 130 mila euro una tantum (cioè una volta sola) per il “disturbo”.

Tutto sarebbe, però, passato sotto silenzio, o confinato nei luoghi frequentati dagli addetti ai lavori.

Silenzio anche e soprattutto nel discretissimo Consiglio Comunale di Livorno Ferraris, se non ci fosse stata l’iniziativa di due giovani Consiglieri, ben decisi a fare emergere il problema: Livorno Ferraris ha già dato – dicono – e, al di là e pur rispettando, da un punto di vista tecnico, le decisioni “tecniche” dell’Organo Provinciale, resta un enorme problema di opportunità e compatibilità sociale.

La gente non ne sa niente, o poco.

Qualche giornale ne ha parlato (non solo, ma anche) perché abbiamo chiesto una convocazione straordinaria del Consiglio Comunale.

I Consiglieri agiscono all’unisono con questa iniziativa “bipartisan”: Chiara Barone e Federico Pizzamiglio sono di diversa estrazione politica, ma mettono al centro il diritto all’informazione dei loro concittadini e, soprattutto, del Consiglio Comunale.

Che non può essere defraudato del diritto di discutere di una cosa così rilevante: 10 mila tonnellate l’anno di (altri) rifiuti a Livorno Ferrarsi non sono una quisquilia.

Con loro, un Amministratore di lungo corso, che ora ha lasciato il campo, ma rimane volentieri a sostenere le nuove leve: si tratta di Antonio Tamburelli, che conosce molto bene la materia ambientale.

Li ascoltiamo tutti nel nostro video, messo a repertorio questa mattina, 19 dicembre, proprio davanti alla recinzione che delimita l’area.

Mercoledì 22 dicembre il Consiglio Comunale in cui – grazie all’iniziativa di Barone e Pizzamiglio – bisognerà discutere dell’argomento.

La seduta è pubblica, naturalmente.