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In ogni caso, se si subisce una truffa, non bisogna vergognarsi a denunciare subito l'accaduto: la tempestività è fondamentale per il successo dell'indagine

VERCELLI - Truffe agli anziani? Contro uno dei reati più odiosi scende in campo la Polizia Locale - Quattro incontri nei Rioni della città per illustrare come prevenire e difendersi dagli sciacalli

Il Comandante Ivana Regis ha affidato l'attuazione del progetto agli Ispettori Paolo Testa, Antonella Guerra e Antonio Maugeri

Un volantino informativo e quattro incontri aperti a tutti: tutto questo per “Vigiliamo”, la campagna di prevenzione e contrasto delle truffe agli anziani, promossa dal Comune di Vercelli con il Corpo di Polizia Locale e finanziata con risorse del Ministero dell’Interno.

«Le truffe sono un reato odioso – dice il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro – perché vanno a colpire le persone più deboli. Producono non solo una perdita patrimoniale, con le vittime derubate dei loro averi, ma anche risvolti psicologici, facendo perdere, soprattutto negli anziani, la sicurezza in se stessi. Per questo siamo scesi in campo con questa campagna informativa: per fare prevenzione, con incontri mirati».

In calendario quattro appuntamenti: tutti dalle 15 alle 17.

Abbiamo scelto un orario pomeridiano proprio per facilitare la partecipazione degli anziani  – dice il comandante della Polizia Locale del Comune di Vercelli,  Ivana Regis – e gli incontri, con la partecipazione degli ispettori Paolo Testa, Antonella Guerra e Antonio Maugeri, si svolgono in quattro saloni parrocchiali: sono aperti a tutta la cittadinanza”.

Il primo incontro, con la partecipazione dell’associazione Dafne, è venerdì 20 ottobre nel salone parrocchiale del rione Cappuccini, in piazza dell’Assunta 3, il secondo mercoledì 25 ottobre al rione Belvedere in corso Randaccio 20, il terzo venerdì 27 ottobre al rione Cervetto in via Alberti 3 e l’ultimo sabato 28 ottobre al rione Concordia in via Martiri del Kiwu 2.

Nel corso degli incontri verranno distribuiti i pieghevoli informativi, che verranno distribuiti anche ai negozi della città: all’interno consigli su come riconoscere le truffe e imparare a difendersi.

Truffe che possono essere messe in atto in casa, per strada, al computer o al telefono.

Noi cerchiamo di fare prevenzione. Le prime persone che possono essere d’aiuto sono quelle più vicine: parenti, vicini di casa, negozianti – dice il comandante Regis -. Non bisogna aver paura a chiedere aiuto: i truffatori sono criminali. Se uno subisce una truffa, non si deve vergognare: deve denunciare immediatamente l’accaduto, chiamando le forze dell’ordine.

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