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VERCELLI - Denis Silano e Paolo Cavallo presentano il volume “La musica nella cattedrale di Vercelli. Storia, Istituzioni, figure (1372-1650)”      

Il testo ricostruisce una serie di aspetti finora sconosciuti della nascita, della natura e dell’impiego della cappella musicale del duomo di Vercelli

Vercelli Città

Tutto quello che avreste voluto conoscere sulla storia della cappella musicale del duomo di Vercelli e non avete mai avuto il coraggio di chiedere.

Dopo un pluriennale impegno di studio e ricerca basato per lo più su fonti manoscritte inedite, esce ora il volume di Paolo Cavallo e Denis Silano “La musica nella cattedrale di Vercelli. Storia, Istituzioni, figure (1372-1650)”.

Grazie agli auspici della Società Storica Vercellese (che ospiterà la monografia nella sua collana Biblioteca della Società Storica Vercellese) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli (che ne è lo sponsor principale), il corposo testo (400 pagine) ricostruisce una serie di aspetti finora sconosciuti della nascita, della natura e dell’impiego della cappella musicale del duomo di Vercelli, partendo dal basso medioevo per approdare alla morte del vescovo Giacomo Goria (1648).

Oltre alla storia dello studium, approfondite analisi sono state dedicate dagli autori (entrambi musicisti, entrambi formatisi presso le Università di Torino e Pavia/Cremona) sia ai mutamenti istituzionali, economici e sociali, oltre che liturgici e artistici, vissuti prima dai cantori e poi dai canonici beneficiati minori e dal Collegio degli Innocenti della basilica eusebiana.

Il fondo archivistico di quest’ultimo, importantissimo luogo di formazione musicale, aperto dal vescovo Guido Ferrero nel 1570, ha poi permesso di ratificare, o di scoprire, il passaggio nel duomo di Vercelli di numerosi importanti maestri di cappella che furono attivi nell’area padana in età moderna (Orfeo Vecchi, che si formò nello stesso collegio vercellese, Valerio Bona, Simon Boyleau, Stefano Nascimbeni, Orazio Colombano, Giovanni Antonio Cangiasi) e la formazione di un paio di cantori vercellesi che divennero famosi ad inizio Seicento, esibendosi in Italia e nelle principali corti europee (Orazio Rogerino e Giovanni Rovasio).

Il volume sarà presentato alle ore 18.15 di sabato 12 novembre, presso l’aula magna “Martini” del Seminario vescovile di Vercelli. Insieme ai due autori, parteciperanno anche Antonio Delfino, professore associato di Notazione rinascimentale e barocca all’Università di Pavia/Cremona, e Stefano Baldi, membro dell’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte.

Ingresso libero.

 

Redazione di Vercelli

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