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VERCELLI – Lavoro: parità di genere. Sottoscritto il protocollo. Le parole di Lella Bassignana Consigliera di Parità della provincia di Vercelli

In Italia il 36% dei manager è donna, ma la parità sul lavoro è ancora lontana

Provincia di Vercelli, Vercelli Città

La Consigliera  di Parità  ha lo specifico ruolo e funzione  nell’ambito del contrasto alle discriminazioni di genere nel mondo del lavoro, dalla disparità salariale, alla forte presenza di stereotipi culturali che continuano a determinare disparità di genere nella ripartizione delle responsabilità professionali e familiari, nelle molestie sessuali sui luoghi di lavoro.

Da qualche giorno si è celebrata  la Giornata internazionale della donna che vuole ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni di genere e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in tutte le parti del mondo.

Da tanto tempo le donne – dice Lella Bassignana consigliera di parità della provincia di Vercelli -, sono protagoniste di importanti progressi sociali e culturali. In numerose occasioni e in diversi ambiti sono state motori e guida del cambiamento e del progresso, ma la presenza di stereotipi culturali  e pregiudizi di genere,   continuano a determinare disparità di genere nella ripartizione delle responsabilità professionali e familiari così come nelle scelte dei percorsi scolastici”.

In Italia il 36% dei manager è donna, ma la parità sul lavoro è ancora lontana:rimangono difficoltà nel conciliare vita lavorativa e maternità.

L’Italia è tra gli ultimi Paesi europei per partecipazione femminile al lavoro, ben al di sotto di Germania (75%), Francia (68%) e Spagna (64%): solo il 51% delle donne in età lavorativa è occupato, contro il 69% degli uomini, arrivando a percentuali inferiori al 40% nelle regioni meridionali.

In provincia le donne occupate sono il 59% a fronte del 75,9% degli uomini.

Il gap retributivo medio a livello nazionale è del 27% riconducibile in parte anche alla ridotta presenza nelle carriere cosiddette STEM (science, technology, engineering and mathematics) in quanto le studia solo il 17% delle ragazze, rispetto al 39% dei maschi.

Il gender gap in Italia è alimentato da stereotipi di genere e dalla carenza di servizi di cura, visioni tradizionali limitano le scelte professionali delle donne, mentre la scarsità di strutture per l’infanzia e l’assistenza agli anziani ne ostacola la partecipazione al lavoro.

Garantire la parità di genere richiede ambienti di lavoro equi, meritocratici e un forte sostegno al welfare aziendale e alla conciliazione vita-lavoro – afferma Davide Gilardino Presidente della Provincia di Vercelli -. Mai come oggi abbiamo l’opportunità di costruire un’economia resiliente e inclusiva, dove la diversità sia una leva strategica per la crescita e l’innovazione”.

Il protocollo sottoscritto oggi – continua Lella Bassignana -, ha l’obiettivo di istituire un tavolo permanente sulla certificazione di genere nelle imprese con l’obiettivo  di favorire  la promozione di una cultura del rispetto della dignità delle persone negli ambienti di lavoro, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, di  diffondere e condividere i principi di uguaglianza, di pari opportunità e di non discriminazione nei luoghi di lavoro”.

La finalità del Sistema di Certificazione della parità di genere alle imprese è quella di favorire l’adozione di politiche per la parità di genere, per l’empowerment femminile a livello aziendale e quindi migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, di leadership e di armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro.

Al fine di promuovere l’adozione della certificazione della parità di genere da parte delle imprese, il Sistema prevede un principio di premialità che si realizza con l’introduzione di meccanismi di incentivazione.

Questo strumento, volontario,  può consentire di avviare un percorso virtuoso di cambiamento culturale nell’organizzazione delle imprese per raggiungere l’equità di genere e per beneficiare di vantaggi concreti, tra cui sgravi fiscali e punteggi premiali in gare da appalto.

PROTOCOLLO DI INTESA

ISTITUZIONE TAVOLO PERMANENTE PROVINCIALE SULLA CERTIFICAZIONE DI GENERE NELLE IMPRESE

TRA

l’Ufficio della Consigliera di Parità della provincia di Vercelli, rappresentata da Lella Bassignana

e

Ispettorato Territoriale del Lavoro Biella – Vercelli  sede di Vercelli, Ordine degli Avvocati di Vercelli, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vercelli, Consiglio Provinciale Ordine Consulenti del Lavoro di Vercelli, Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, Ascom Confcommercio Imprese per l’Italia di Vercelli, CNA Piemonte Nord, Confartigianato Imprese Piemonte Orientale ,Confcooperative Piemonte Nord, Confesercenti della provincia di Vercelli ,Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Legacoop Piemonte, Azienda Sanitaria Locale “Vercelli “,Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, CGIL Vercelli Valsesia, C.S.T. Uil Biella Vercelli, UST Cisl Piemonte Orientale.

Omissis

LE PARTI ESPRIMONO CONCORDE VOLONTA’ OGNUNA NELL’AMBITO DELLE PROPRIE COMPETENZE E SI IMPEGNANO A

promuovere iniziative di informazione e formazione rivolte alle aziende, verificando la possibilità di accedere alla formazione prevista dalle norme vigenti e dei contratti;

istituire un Tavolo permanente provinciale sulla parità di genere, coordinato dalla Consigliera di Parità della provincia di Vercelli, che attraverso la rilevazione, la valutazione del fenomeno e il confronto, abbia come compito primario sia la predisposizione di un piano di lavoro di sensibilizzazione e di formazione rivolto agli attori che, a diverso titolo, sono chiamati ,ad occuparsi del tema, sia la formulazione di proposte di azioni di prevenzione e contrasto alla discriminazione;

monitorare la realizzazione di tutte le azioni e gli obiettivi  del presente Protocollo (di diffondere e condividere i principi di uguaglianza, di pari opportunità e di non discriminazione nei luoghi di lavoro) , coordinandosi e collaborando con il Tavolo Regionale sulla Certificazione di genere;

valutare e segnalare eventuali criticità, relazionando periodicamente alla Consigliera Regionale di Parità del Piemonte e alla Consigliera Nazionale di Parità;

confrontarsi su progettualità, nonché condividere dati e prassi da replicare e diffondere.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca