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VERCELLI – “Il naso rosso del coraggio” incontro all’Istituto Cavour

La missione dei clown di corsia non è curare una malattia, ma curare una persona

Vercelli Città

Ci sono giorni in cui il mondo sembra troppo stretto. Giorni in cui le preoccupazioni si aggrappano alle spalle come zaini troppo pesanti e il cielo, se lo guardi bene, pare meno blu del solito. Ma poi arriva qualcuno con un naso rosso e un sorriso largo, e tutto cambia.

È successo il 27 marzo all’I.I.S. Cavour di Vercelli, in un’Aula Magna che per qualche ora ha battuto come un cuore grande.

Lì, davanti agli occhi curiosi e attenti delle classi 3^A SSAS e 3^B SSAS, la professoressa Giulia De Santis ha spalancato le porte a un manipolo di eroi silenziosi: i clown di corsia dell’associazione Pagliacci nel Cuore.

Non fatevi ingannare dal nome: non sono solo giocolieri della risata, ma acrobati dell’anima.

Ci sono la Dottoressa Dorovica (Ludovica Pozzato), la Dottoressa Barchetta, che è anche il presidente (Simona Bernardini), la Dottoressa Gioia (Alessia Pasella), la Dottoressa Ariel (Claudia Cilia) e la Dottoressa Rumba (Giuseppina Zani).

Hanno raccontato ai ragazzi di corsie bianche e letti d’ospedale, di occhi pieni di paura e mani da stringere forte, di bambini che, nel bel mezzo di una battaglia che nessuno dovrebbe combattere, imparano a ridere ancora.

La loro missione non è curare una malattia, ma curare una persona.

Perché, come ripetono sempre, contro il dolore non sempre si vince, ma contro la solitudine sì.

Ed è lì che entrano in gioco loro, con la loro valigia piena di magie semplici e potenti: uno sguardo, una carezza, una battuta al momento giusto.

I ragazzi hanno ascoltato in silenzio, poi hanno sorriso.

E in quel sorriso c’era tutto: lo stupore, la riconoscenza, il desiderio, forse, di un giorno indossare anche loro quel naso rosso.

Perché il mondo ha bisogno di medici, di scienziati, di tecnici. Ma ha bisogno anche di chi ricordi a tutti che la vita, in fondo, è una questione di sguardi e di cuore.

E all’I.I.S. Cavour, in quell’Aula Magna piena di emozioni, di cuore ce n’era tanto.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università