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Sobria cerimonia, prima in S.Andrea, poi al Monumento ai Caduti

VERCELLI - IL 4 NOVEMBRE, OCCASIONE PER METTERE LA PACE AL CENTRO DELL'IMPEGNO EDUCATIVO - Nel 1918 entra in vigore l'Armistizio di Villa Giusti: è la vittoria di un'Italia ferita per il sacrificio di tanti giovani - Integrale l'omelia dell'Arcivescovo, Mons. Marco Arnolfo

La pace, dono di Dio affidato agli uomini

Se è lecito, da un punto di vista della “sapienza” degli Storici, dire che la Prima Guerra Mondiale sia stata una sorta di “Quarta” Guerra di Indipendenza, il 4 novembre diventa il giorno della conquista definitiva dell’indipendenza di un’Italia che ha ormai una altrettanto chiara e definita nozione di sé.

L’Armistizio di Villa Giusti, firmato tra l’Impero Austro Ungarico e l’Italia a Padova, il precedente 3 novembre, entrò in vigore il giorno successivo che, da allora, è convenzionalmente riconosciuto come quello della fine della Grande Guerra.

L’Italia ne esce a testa alta, pur con un bilancio devastante di giovani morti e feriti.

E’ soprattutto per ricordare quei morti e quei feriti e certo, non meno, per celebrare anche così la ritrovata unità del Paese, che questo giorno è dedicato a celebrare non soltanto la vittoria, ma le Forze Armate e la riconquistata unità del Paese.

Anche a Vercelli, oggi si è svolta la consueta commemorazione, che ha preso le mosse alla Basilica di S.Andrea, dove la S.Messa presieduta dall’Arcivescovo Marco Arnolfo è stata l’occasione per ascoltare la parola del Pastore della Chiesa Eusebiana, in questa così solenne circostanza, particolarmente attenta a mettere a disposizione di ogni uomo e donna di buona volontà pensieri utili a rinvenire, costruire, tutelare, strade nuove e possibili per affermare la pace, dono di Dio affidato agli uomini.

In video offriamo, integrale, l’omelia di Mons. Arnolfo, un documento che merita ascoltare ancora perché la ricerca della pace è dovere di ciascuno, ma soprattutto di chi abbia responsabilità educativa, tanto in famiglia, quanto nelle varie espressioni in cui la società si articola.

Al termine, le Autorità civili, militari e religiose, insieme ai rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’arma, hanno raggiunto Piazza Cesare Battisti per l’omaggio ai Caduti.

 

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