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VERCELLI - I CANSON DAL CARVE’ - Un progetto di amore e di solidarietà    

Rinascono le canzoni del Pimpi (Renzo Roncarolo) con una nuova veste e con un risultato davvero apprezzabile

Vercelli Città

Era il 1976. Renzo Roncarolo, il Pimpi, era al suo primo carnevale da Bicciolano.

Gran personaggio il Pimpi. Fondatore di una delle prime orchestre spettacolo che negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso si esibivano nelle balere vercellesi, la Pimpineide (l’orchestra si ricompose dopo la guerra e spopolò ancora a lungo negli anni Cinquanta), pittore, insegnante all’istituto di Belle Arti e carnevalante, in quel suo primo anno da Bicciolano si rifece al suo passato da musicista e, con l’amico Giampiero Croce tirò fuori dal suo tricorno due canzoni che dedicò al carnevale: La Bela Biciulana e La Canson Dal Biciulan.

Le due canzoni vennero incise su un 45 giri con il supporto tecnico di Radio City, emittente vercellese fondata da Mimmo Catricalà solo pochi mesi prima, il sostegno di Giovanni Barberis e di Enrico De Maria di Folk Bifolk Trifolk e la presenza in sala di registrazione (la discoteca Astoria) di Renzo Rigon al clarinetto, Carlo Paggio alla fisarmonica, Carlo Vailati al piano elettrico e Mimmo Catricalà alla batteria. Tecnico del suono Norico Data.

Ad ascoltare oggi la semplicità di quei testi, composti rigorosamente in dialetto, viene da sorridere, ma cantati dal Pimpi essi acquistano un senso tutto particolare; quel disco fu comunque la colonna sonora del carnevale e ancora degli altri che seguirono finendo per diventare una simpatica filastrocca che oggi ricordano ancora in molti.

Da qui l’idea: perché non “rinfrescare” quei due pezzi con una nuova veste musicale senza tuttavia stravolgerne lo spirito?

Detto fatto; chiamato a raccolta quel “collaudato” gruppo di musicisti” che avevano già dato vita vent’anni fa al Riarangià con le canzoni del folklore vercellese (Stefano Profeta, Luigi Ranghino, Claudio Saveriano e Claudio Bianzino, ai quali si sono aggiunti Alberto Mandarini, Marco “Sid” Anastasio, Tommaso Profeta e Barbara Gallo. Tecnico del suono, mix e mastering: Paolo Baltaro) rimaneva solo da decidere a chi farli cantare.

E a chi, se non all’attuale Bicciolano?

Grazie agli arrangiamenti di Stefano Profeta le canzoni del Pimpi sono così rinate con una nuova veste e con un risultato davvero apprezzabile.

Poi, quando si dice che “l’appetito vien mangiando…”, perché non scrivere addirittura una nuova canzone dedicata al Bicciolano?

Il testo già c’era, quella vecchia prosa recitata da un burattino in un teatrino di strada della Vercelli di inizio ‘800, bastava riadattarlo e scrivere una musica appropriata.

Cosa che Profeta per la musica e Bianzino per gli arrangiamenti hanno fatto.

E, per completare il lavoro, una canzone dedicata al Carnevale, con un testo scritto dal Bicciolano e la musica scritta da Claudio Bianzino.

Nascono così anche “Biciu Song – Mi I Son Na Maschera Növa” e “Viva il Carnevale”, un inno alla gioia di questa festa e al tempo stesso una sorta di atto d’amore fra il suo protagonista e la donna che lo accompagna.

Due interpreti che posso essere chiunque: i principi del Carnevale, che vivono questi momenti spensierati sapendo che tutto ciò durerà solo fino al momento in cui calerà il sipario, ma anche due persone che si incontrano, fanno festa, e poi si salutano, sapendo che, quei momenti, resteranno sempre nel loro cuore, “come un bel ricordo”.

«Questo è un regalo che abbiamo voluto fare al Carnevale di Vercelli – spiega il Bicciolano Claudio Cagnoni – e allo stesso tempo un tributo a un grande Bicciolano del passato, per il quale ci auguriamo non venga perso il ricordo non solo del suo essere stato maschera del nostro Carnevale, ma anche di quanto ha saputo dare alla Città come uomo e come artista».

Questo progetto sostiene anche un’idea di solidarietà verso le persone più svantaggiate, verso quelle famiglie che hanno difficoltà a trovare i soldi per pagare le bollette e per fare la spesa.

«Per questo – aggiunge il Bicciolano appoggiamo il lavoro quotidiano della Caritas Eusebiana e con essa ci impegnamo  a diffondere questo messaggio con ogni mezzo a nostra disposizione per dare voce anche a chi ne ha poca».

Un ringraziamento enorme, infine, alla Biccio Bro Band, musicisti, ma soprattutto amici, che hanno sposato questa idea.

Lo hanno fatto in maniera totalmente disinteressata, regalando il loro tempo e le loro straordinarie capacità professionali. La musica sa dar voce alla solidarietà, e questo progetto, vale la pena ricordarlo, ne è la dimostrazione.

I Canson Dal Carvé” sono raccolte in una pendrive, una card tascabile nei prossimi giorni a disposizione, a fronte di un’offerta, di chi ne faccia richiesta.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo