(apriamo il servizio con questo video in cui ci parla della “tenerezza di Dio”, su cui ritorneremo in seguito, che forse può considerarsi come la sua “firma” al messaggio d’amore che ci ha lasciato)
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Un anno fa, il 3 gennaio 2023, la triste notizia.
Il messaggio sull’ormai irrinunciabile Whatsapp è laconico, ti provoca: è morto Don Augusto.
La prima, ingenua, reazione è il rifiuto: non è possibile, l’ho visto questa mattina.
Rifiuto irrazionale, certo: forse un po’, umanamente, giustificato dal fatto che l’avessi effettivamente visto in quella stessa mattina, al di là della porta a vetri della Cappellina della Sacra Famiglia, al Belvedere, mentre celebrava la S.Messa delle 9.
Aveva, ripensandoci, il volto di un colorito anomalo e solcato più del solito dai segni di una stanchezza profonda e severa.
Quel giorno, all’ora di pranzo, non si sarebbe fermato a mensa con i Confratelli, ma sarebbe salito in camera per “fare riposare il cuore” cui – disse – aveva chiesto molto nel periodo precedente.
Lo ritrovarono disteso nel suo letto, il volto sereno, privo di vita, alle 15,30
Al termine di queste righe, qualche notizia biografica, per ripercorrerne l’esperienza di vita.
La vita di un vero uomo di Dio, un vero Sacerdote, un vero salesiano; la vita – sia permesso questo riferimento – di un amico affettuoso e, se possiamo celiare, del “sosia”, come qualcuno ci definiva, cogliendo una singolare somiglianza.
Dal 2011 tra noi, ci ha insegnato tanto.
Come riassumere, almeno una piccola parte della sua testimonianza?
Ci siamo affidati al nostro lavoro; il lavoro di documentare la vita delle comunità, in questo caso, soprattutto delle comunità ecclesiali a lui affidate: la parrocchia del Sacro Cuore al Belvedere e quelle di Sant’Antonio da Padova e Santa Cecilia, rispettivamente all’Isola ed a Caresanablot.
Un lavoro, il nostro, che lui ha accolto con apertura, cordialità ed incoraggiamento, sin dal primo momento.
Ora, in piccola parte, restituiamo queste gemme del suo magistero.
Abbiamo scelto un repertorio di 18 filmati, che ne riprendono soprattutto le omelie, in occasione delle varie ricorrenze.
Tutti meritano di essere visti.
Ma ce ne sono tre che, a modesto parere di chi scrive, meglio di altri ci restituiscono il Don Augusto più vero.
Il Sacerdote sapiente, colto, ma soprattutto ricco di misericordia, capace di parole sincere e persuasive, animato da uno zelo pastorale sempre teso a mettere al centro la persona.
Il primo, quello in apertura del servizio, messo a repertorio in una circostanza lieta come la benedizione degli zainetti scolastici, all’Isola, il 12 settembre 2022.
Ci parla della “tenerezza di Dio”; parole illuminanti, con l’invito: “Siate come Dio, la tenerezza vince sempre”.
Prendeva le mosse dalla Lettura del Vangelo di San Luca, Capitolo 15, con il racconto del Figliol prodigo e del Padre misericordioso.
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Poco tempo prima, a maggio dello stesso anno: tre minuti e poco più che commossero tutti, al funerale dell’Avv. Sandra Cavezzale.
Due citazioni, l’una da San Giovanni Evangelista, l’altra da Sant’Agostino, che ribaltavano i piani delle convenzioni, ponendo al centro della prospettiva l’amore per Dio misurato con quello che riserviamo al prossimo e – dalla lezione del Vescovo di Ippona – l’avviso per le probabili soprese, quando verrà l’ora e ci metterà al cospetto di quei cristiani che sono tali, anche se non noti alla Chiesa; così come, di tanti, invece, noti alla Chiesa, si rivelerà l’inconsistenza della fede.
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Era da poco passata la festa di Sant’Antonio da Padova, celebrata all’Isola, quel 13 giugno 2021.
Nel corso di quella celebrazione, di nuovo protagonista il telefono cellulare: si stava rapidamente diffondendo la notizia della scomparsa del carissimo Paolo Sala.
Alle esequie del successivo 15 giugno, ancora un’omelia capace di illustrare come Don Augusto sia stato, proprio come Don Bosco, Padre, Maestro e amico.
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Di seguito, al termine della pagina, pubblichiamo tutti i video, la gran parte di quelli che sono nel nostro archivio.
A seguire, come abbiamo anticipato, qualche notizia biografica.
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Don Augusto sarà ricordato nella Ss.Messe di oggi, 3 gennaio, ad ore 9 e 18 al Belvedere.
Sabato 6 gennaio alle ore 18 alla Parrocchia di Sant’Antonio all’Isola.
Domenica 7 gennaio nel corso delle Ss.Messe festive nelle tre Parrocchie: alla S.Messa delle 10,30 al Sacro Cuore, saranno presenti i parenti di Don Augusto.
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Don Augusto Scavarda, Salesiano
Don Augusto nasce a Foglizzo l’8 ottobre 1952 da papà Giovanni e da mamma Anna.
A Foglizzo è sorta una Casa Salesiana e il piccolo Augusto impara a conoscere Don Bosco dall’affetto che i foglizzesi portano nei confronti del Santo e frequentando l’Oratorio annesso alla Casa Salesiana.
Dal 1964 al 1969 frequenta la Scuola Media e il Ginnasio presso la Casa Salesiana del S. Luigi a Chieri.
A Pinerolo dal 1969 al 1970 vive l’anno di noviziato, al temine del quale emette la Prima Professione Religiosa l’8 settembre.
I tre anni del post-Noviziato li vive proprio nella Casa Salesiana di Foglizzo dove, nel 1973, consegue la Maturità Magistrale.
Seguono due anni di studi filosofici presso l’Istituto Salesiano della Crocetta a Torino.
Svolge i due anni di tirocinio pratico salesiano prima tra i ragazzi della Casa Salesiana di S. Benigno Canavese, in seguito con i ragazzi della Casa di Lanzo Torinese.
Affronta e completa l’iter degli studi di teologia presso l’Istituto Salesiano della Crocetta a Torino dal 1977 al 1980, anno in cui, il 7 giugno, viene consacrato sacerdote nella Parrocchia di Foglizzo.
I suoi superiori lo inviano a Torino-Valdocco dove per tre anni svolge con entusiasmo l’incarico di Animatore-Catechista tra i ragazzi del Centro di Formazione Professionale.
Per sei anni, dal 1983 al 1989, è nella Casa di Fossano ancora in qualità di Animatore-Catechista tra i ragazzi del Centro di Formazione Professionale, Animatore dell’Oratorio e Delegato di Pastorale Giovanile per la Diocesi di Fossano.
Nel 1986 consegue il Baccalaureato in Teologia.
Svolge tre anni di servizio come Direttore della Casa del S. Luigi a Chieri (1989-92).
In seguito per sei anni è Direttore della Casa di S. Benigno e dell’annesso Centro di Formazione Professionale (1992-1998).
Nei tre anni successivi lo troviamo ancora a Valdocco in qualità di Direttore della Comunità S. Francesco di Sales.
Dal 2001 al 2003 svolge il servizio come Incaricato degli universitari.
In questo periodo lo colpisce una ipoacusia bilaterale che lo porterà ad affrontare un intervento di Impianto cocleare nel 2003.
A causa di questi problemi di salute, fino al 2004 viene invitato a prestare il suo servizio lavorando nella sede regionale del CNOS-FAP a Torino-Valdocco.
In seguito, per sette anni, dirige il Centro di Formazione Professionale di Bra.
Nel 2010, a causa del riacutizzarsi di problemi cardiaci, si sottopone ad alcuni interventi chirurgici.
Nel 2011 viene destinato alla Comunità Salesiana di Vercelli in qualità di parroco ad personam di S. Antonio all’Isola e di S. Cecilia in Caresanablot.
Dal 2012 assume anche l’incarico di Vicario del Direttore e nel 2017 gli viene affidata la cura pastorale anche della parrocchia Sacro Cuore al Belvedere.
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Le spoglie mortali di Don Augusto riposano a Foglizzo.
Ecco l’antologia dei video che ci parlano ancora dell’amato Sacerdote.
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Don Augusto non esitava ad aiutare lo sport
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