Il Comitato di Vercelli della Croce Rossa è stato commissariato.
Nella scorsa settimana la Sede Nazionale ha nominato Commissario Pierfranco Zaffalon, che fino a poco tempo fa è stato uno “storico” Presidente del Comitato di Borgosesia.
Per chiarezza: nella provincia di Vercelli i Comitati locali, tutti con pari livello decisionale, sono quattro; oltre a Vercelli e Borgosesia, Gattinara e Crescentino. Il primo livello sovraordinato a questi è quello regionale.
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Dunque, noie per la Sede di Vercelli.
Ancora una volta (nella nostra provincia i casi sono stati vari, nel corso degli ultimi anni) al centro dell’attenzione la gestione dei cosiddetti “Cas”, i centri di accoglienza per richiedenti asilo.
La Croce Rossa di Vercelli gestisce quello di Via Monte Bianco, in città.
Una storia che origina molto tempo addietro.
Quando una cooperativa di Cuneo, operante “in contiguità” con gli ambienti della Croce Rossa di quella provincia, viene posta sotto inchiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo (procede coordinando l’attività della Guardia di Finanza, sempre di Cuneo) per fatti che sono relativi ad un Centro dalla medesima coop. gestito in quella provincia: il fascicolo è aperto a Cuneo circa un anno e mezzo fa.
La cooperativa si chiama “Insieme per crescere”. Ma ora si impone l’imperfetto: si chiamava, perché è stata posta in liquidazione per atto dell’Autorità.
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Nel corso dell’indagine (che, perciò, prende le mosse da fatti che in nulla vedono coinvolta la Croce Rossa, né di Cuneo, né tantomeno di Vercelli) gli Inquirenti cuneesi scoprono che, tra le attività di “Insieme per crescere” c’è anche la gestione di Via Monte Bianco, in Ati (Associazione temporanea tra imprese) con la Croce Rossa di Vercelli.
Gli Ospiti seguiti sono, a seconda dei periodi, attorno alla cinquantina.
Per la parte di competenza, il fascicolo viene quindi trasmesso da Cuneo alla Procura di Vercelli, verso la fine del 2021.
Ed è dalla Primavera di quest’anno che gli Inquirenti vercellesi mandano gli “avvisi”. Sia a persone della cooperativa, sia ad esponenti della Croce Rossa di Vercelli che, come Ente territoriale è, come abbiamo visto, in Ati, quindi coinvolta nella gestione.
L’indagine è ovviamente coperta dal doveroso riserbo.
Sono i dispositivi statutari vigenti nell’ambito della Croce Rossa a determinare, in seguito alla notifica degli “avvisi di garanzia”, la sospensione cautelativa dalle cariche.
Prima del Presidente e poi, qualche tempo dopo, ma questa volta per scelta spontanea degli interessati, per dimissioni dei restanti componenti il Direttivo.
Sicchè ai vertici nazionali, non è rimasto che nominare il Commissario, che entro il prossimo semestre dovrà convocare nuove elezioni.