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Tutti i riconoscimenti, dal più giovane al meno giovane partecipante, al gruppo più numeroso, a chi arriva da più lontano, fino alla bici antica, del 1903

VERCELLI CHE PEDALA - L'edizione n. 48 sta...pedalando - La cicloturistica più amata dai vercellesi - La bicicletta non è solo un mezzo di locomozione, ma un fattore identitario - Alle 9 in punto l'Arcivescovo di Vercelli dà il via - Una realtà che si deve all'intuizione ed alla passione del Geom. Venio Trebaldi, Presidente del Velo Club Vercelli - IL VIDEO, LA PRIMA E LA SECONDA GALLERY -

Aggiornamento con i principali riconoscimenti –

Attorno alle 12 sono rientrati in Piazza Paietta, da dove erano partiti, gli oltre 500 partecipanti alla Vercelli che pedale 2024, edizione numero 48, che già strizza l’occhiolino a Giubileo del 2026.

Vi proponiamo qui la seconda gallery, appunto realizzata all’arrivo, quando l’obbiettivo era per tutti conquistare l’ambito piatto di panissa preparata da Guido Manolli con il suo infaticabile staff del Gruppo Porta Casale, che tutti conosciamo anche perchè autori e protagonisti della Sagra d’la Panissa: ma questa è un’altra storia.

Ecco la gallery

Ecco ora i riconoscimenti: a tutti è andato un premio:

Il gruppo più numeroso è stato “Only Fun Bike”, con ben 19 partecipanti:

il partecipante proveniente da più lontano è stato il bielorusso Phuliokov Ianen;

il partecipante…meno giovane (classe 1936) è stato Franco Balanzino, mentre il più giovane pedalatore è una Signorina nata nel 2019, Giorgia Borgia.

La bicicletta più antica è del 1903 ed il suo fortunato proprietario è Gianluca Anselmi.

Complimenti a tutti e appuntamento all’edizione numero 49.

 

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Partiti!

Puntualissimi.

Alle 9 di questa mattina, 26 maggio, il festoso e colorato (e numeroso: ben oltre 500 presenze) sciame dei ciclisti che, per la quarantottesima volta, hanno risposto all’invito del protagonista indiscusso ed inventore di questa manifestazione, il Geom. Venio Trebaldi (Presidente del Velo Club Vercelli, da cui tutto ha avuto inizio), hanno dato il primo colpo di pedale, quando l’Arcivescovo di Vercelli, Mons. Marco Arnolfo, ha dato il via.

Poi, in sella alla sua bici, Mons. Arnolfo chiude la fila e, dando prova del consueto senso dell’umorismo, si concede una battuta (in video): Siamo gli ultimi? Ma gli ultimi saranno i primi!

Davvero, tanti piccoli particolari, tante garbate sfumature, che dicono come partecipare – anche se solo per riprendere immagini e scrivere qualche riga – alla Vercelli che pedala sia sempre un momento bello.

Si capisce subito che le persone – grandi e piccoli – sono contente di essere lì, per vivere un momento di vita in comune; si può toccare con mano che, per i vercellesi, la bicicletta non è soltanto un mezzo di locomozione, ma un fattore identitario.

Poi, il percorso dalla città al suo hinterland, alla campagna: un’osmosi che tutti i giorni si vive di fretta, in auto e che di tanto in tanto si può, invece, assaporare in tutte le sue iridescenze.

Andremo ad aspettarli al rientro per pubblicare poi, questa sera, i premi conferiti.

Intanto, vi lasciamo con questa prima gallery ed il video.

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