C’era tutto il Canadà, questa mattina, 14 aprile, a dare l’ultimo saluto, uniti in un grande abbraccio a Carlo (per tutti, “Carlin”) Barberis.
Se n’è andato qualche giorno fa, a 83 anni.
Abbiamo chiesto ad una comune amica, una delle tante persone presenti in questa dolente occasione, dove il dolore era tuttavia mitigato dalla certezza che Egli si trovi ora a contemplare il volto del Padre, abbiamo chiesto che ruoli “Carlin” avesse ricoperto nell’organizzazione della Associazione Sportiva.
La risposta è stata, per una parte, circostanziata: Consigliere del Gruppo Sportivo, fondatore della Bocciofila e, nel 1979, della Sezione Calcio.
Ma poi, a chiosare tutto, a tutto comprendere in una sola ed eloquente espressione che, certo meglio di altre, dà l’idea del grande cuore di un uomo “affidabile” a tutto tondo, l’immagine che ne consegna la memoria al futuro: Carlin era una “colonna portante” del Rione, della sua gente, di ogni iniziativa, dal Carnevale, a quelle sportive.
Era un rappresentante, intelligente, operoso e disinteressato della sua gente: che sapeva dare anche per il gusto di “stare insieme”, cercando di fare in modo, senza mai risparmiarsi, che ogni occasione di vita in comune avesse il conforto di una buona organizzazione, così che non ci fossero sorprese, né nulla che potesse offuscare il cielo limpido di una bella giornata passata in compagnia.
Limpido, come era il suo sorriso, illuminato dallo sguardo che rassicura, anche se per caso quel giorno dovesse piovere, che il sole è sempre sopra le nuvole.
Oggi è venuta a salutarlo una bella giornata di Primavera, che ci piace pensare sia il suo ultimo regalo.
Diciamo meglio, il più recente.
Perché il dono più grande e vero, stabile e affidabile come lui, che resterà sempre, è l’esempio che ci ha dato.