Come in ogni Diocesi del Mondo, anche a Vercelli ieri, 29 dicembre, si è aperto l’Anno giubilare 2025, con una Celebrazione che ha visto una straordinaria partecipazione di popolo.
Il Duomo, chiesa cattedrale di Sant’Eusebio, era gremito come in rare volte si è visto anche in occasione della Festa Patronale, il 1 agosto.
Certo, per aderire all’invito del Papa, ma qui, la tanta gente convenuta così numerosa ha forse voluto dire qualcosa in più, mandare un messaggio ulteriore, dare un segno visibile traducendo in un grande abbraccio un sentimento.
Il sentimento è quello di riconoscenza nei confronti di Mons. Marco Arnolfo, di gratitudine per i suoi
nel corso dei quali non ha risparmiato energie dedicate ad un’azione pastorale intelligente e cordiale così come sempre attenta “all’essenziale”.
Con una solenne e suggestiva celebrazione svoltasi nel pomeriggio di domenica 29 dicembre, dunque, anche a Vercelli si è ufficialmente aperto il Giubileo indetto da papa Francesco per il 2025.
La processione ha preso le mosse dalla vicina cappella del Seminario Arcivescovile, dirigendosi poi in Cattedrale.
La celebrazione diocesana, nella ricorrenza Festa della Santa Famiglia, è stata presieduta dall’arcivescovo mons. Marco Arnolfo è stata concelebrata dal Vicario Generale Mons. Stefano Bedello con un Presbiterio assai numeroso; rilevante anche la presenza di Religiosi e Religiose.
Nel corso delll’omelia l’arcivescovo mons. Marco Arnolfo ha fatto riferimento proprio alla concomitanza con la Solennità della Santa Famiglia lanciando un appello: «Le famiglie riscoprano la loro vera vocazione nell’educare i figli alla luce della fede».
Richiamandosi poi all’episodio evangelico del ritrovamento di Gesù mentre predica nel tempio ha aggiunto:
«Quel ragazzino di 12 anni che dialoga con i sacerdoti ci deve indurre a dare fiducia ai giovani: nelle famiglie come nella Chiesa. Solo così costruiremo una Chiesa da volto giovane, capace di rinnovarsi».