Erano gli anni a cavallo tra ’60 e ’70: erano gli anni in cui in Europa cominciavano a diffondersi il rock, il pop e, più o meno contemporaneamente, la musica psichedelica…
E in Italia? In Italia tutte le correnti musicali europee più innovative si materializzarono sotto un nome: Lucio Battisti.
Non un autore, non un cantautore, ma un musicista tra i più raffinati: chitarrista innanzitutto, e profondo estimatore e conoscitore di musica europea, inglese per lo più.
Ma allora cosa fu, per quegli anni, il “fenomeno” Lucio Battisti, di cui ancora oggi i ragazzi, gli adolescenti cantano e ricantano le canzoni più note, accompagnandosi alla chitarra su un pullman durante una gita o sulla spiaggia intorno ad un falò?
E magari le intonano con genitori e nonni che a quel fenomeno, loro sì, assistettero in prima persona…
Forse Lucio Battisti fu, e resta ancora oggi, soprattutto un “interprete” di canzoni, del tutto speciale nel panorama musicale italiano, di allora come di oggi.
È per questo che, ad 80 anni dalla sua nascita e a 25 esatti (il 9 settembre) dalla sua scomparsa, L’Associazione culturale “Il Porto”, in accordo con Presidente e Conservatore del Museo Leone, ha deciso di dedicargli, domenica 17 settembre alle ore 17.00, un pomeriggio con lo spettacolo “Il mio… Lucio Battisti”: “mio” perché di tutti noi, ma soprattutto “mio” secondo il gusto e la scelta di canzoni di Roberto Sbaratto che è autore dello spettacolo e voce cantante e narrante di alcuni tra i brani più famosi del repertorio di Battisti.
Accompagnato da Stefano Profeta al contrabbasso e da Fabio Gorlier alle tastiere, Sbaratto ci riporterà nel mondo di Lucio, trascinandoci tra la discografia della fine degli anni ’60 e l’inizio del ’70, quella del felicissimo connubio con Mogol e con i musicisti delle band che lo accompagnarono in studio d’incisione: Equipe 84, Pfm…
Qualche curiosità sul personaggio, la sua vita e le sue esperienze musicali farà da legante tra una canzone e l’altra…
E per il pubblico: canto libero anche a squarciagola, per tutti coloro, e saranno tanti, che non sapranno proprio trattenersi dal partecipare attivamente allo spettacolo.
Un grazie particolare per la sponsorizzazione dell’evento va alla Farmacia Moderna (C.so Libertà 11, Vercelli) e, come sempre, alla Fondazione Cassa di risparmio di Vercelli; per al sua realizzazione, a tutto il personale del Museo Leone.
Per motivi organizzativi è comunque raccomandata la prenotazione ai seguenti recapiti: Tel 0161 253204 (fino a venerdì ore 12.30) – 379 2834818 (venerdì pomeriggio e sabato) e-mail: info@museoleone.it
Biglietto: 10.00 euro
Redazione di Vercelli