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VARALLO SESIA - Inaugurato il Museo di orologeria antica      

Il museo nasce dall'intento di voler avvicinare il grande pubblico a all'arte orologiera, un'arte ormai quasi scomparsa

Valsesia e Valsessera

Sabato 30 luglio 2022 a Varallo, a ridosso della centralissima Piazza Vittorio Emanuele II, è stato inaugurato il MOA, Museo di Orologeria Antica, il primo museo in Italia dedicato allo studio dell’orologeria, un progetto nato da un idea di Giacomo Cora, uno dei più grandi esperti e studiosi di orologeria in Italia, che lo ha realizzato con la moglie Valentina Santini e in collaborazione con AISOR, Associazione Italiana Studiosi di Orologeria, dove Cora è il fondatore e presidente.

Il museo nasce dall’intento di voler avvicinare il grande pubblico a un’arte ormai quasi scomparsa, l’arte orologiera, e porre al contempo un particolare accento nelle produzioni valsesiane, rare produzioni recentemente scoperte dal Presidente Cora.

Il MOA si occupa di illustrare la storia dell’orologeria dagli albori fino alla metà del XX secolo, dividendo il percorso espositivo cronologicamente, con l’integrazione di una ricca esposizione di strumentazioni antiche capaci di spiegare al meglio come venissero realizzati gli orologi nel passato.

La struttura è dotata di ampi spazi espositivi, che permettono al museo una suddivisione dello spazio espositivo secondo specifici criteri e permettono al fruitore di comprendere con semplicità l’evoluzione dell’orologio nei secoli, soffermandosi con particolare attenzione nei due secoli di maggior attività e importanza per le innovazioni tecnologiche e stilistiche che riguardano l’orologeria.
Nella prima sala si incontrana l’orologeria come professione, si impara come nasce un ingranaggio e come sono composti gli orologi, per poi passare, salendo al secondo piano, ad analizzare gli esemplari più antichi e notare come l’uomo abbia, secolo dopo secolo, cercato nuove metodologie per dominare la forza più sfuggente di tutte: il Tempo.

Sempre nella sala 2, si trova lo splendore del XVIII secolo.

Le innovazioni tecnologiche ed estetiche, che hanno permesso ai nostri avi non solo di dominare il Tempo ma di renderlo gradevole e affascinante compagno delle nostre giornate.

La sala 3, ospita i fasti del bronzo dorato, le ultime evoluzioni tecniche e la magnificenza dell’Impero fino alla praticità della borghesia industriale dell’ultimo Ottocento.

Nell’ultima sala, la 4, il Novecento sarà padrone della scena, con orologi elettromeccanici, virtuosismi Art Deco, orologi da torre e la nascita dell’orologio da polso fino a toccare gli anni 70 del novecento.

Tutte le sale sono progettate da Valentina Santini curatrice del museo, studiate per esaltare al meglio gli oggetti esposti, con colori iconici e profumi e aromi specifici, che possano identificare un’epoca e il suo spirito.

Sempre per tener vivo l’interesse del pubblico e spingere i turisti a tornare al museo più volte, l’Associazione ha in progetto di organizzare mostre temporanee dedicate ad argomenti specifici o epoche specifiche dell’orologeria, esponendo pezzi rari e importanti, capaci di attirare sia il turista occasionale, sia il turista culturale, sia lo studioso, oltre ad organizzare attività didattiche per i bambini delle scuole primarie e secondarie.

Il museo è aperto al pubblico nelle giornate di sabato e domenica dalle 14 alle 18 grazie ai volontari dell’associazione Aisor, ente gestore del museo, con la collaborazione dei volontari dell’associazione “Amici del Museo”.

Sito internet: www.museodiorologeriaantica.it

Redazione di Vercelli

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