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UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE - Inaugurato il XXIV anno accademico nel segno di sostenibilità e transizione ecologica        

L'Ateneo ha già cominciato un percorso di potenziamento della ricerca e adeguamento dell'offerta formativa in chiave green

PiemonteOggi, Regione Piemonte, Vercelli Città

Lunedì 31 gennaio 2022, l’Università del Piemonte Orientale ha inaugurato il suo XXIV anno accademico dalla fondazione. Dopo lo stop di due anni imposto dall’emergenza pandemica l’Ateneo, seguendo le norme di sicurezza e riducendo al 50% la capienza di posti del Teatro Civico di Vercelli, è tornato ad accogliere in presenza le istituzioni del territorio in cui opera, la propria comunità accademica e i migliori laureati degli ultimi due anni accademici.

Alla Cerimonia era prevista la partecipazione del Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, costretto a rimanere a Roma per un Consiglio dei Ministri indetto nel fine settimana e relativo alle nuove norme in tema di pandemia e sicurezza. Al suo posto è intervenuto come prolusore il professor Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano e Presidente della CRUl, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, il cui intervento alla cerimonia, seppur in forma più breve, era già previsto.

Il discorso inaugurale del rettore Gian Carlo Avanzi ha sottolineato come la società contemporanea abbia innanzitutto bisogno di alleggerire e ridurre le disuguaglianze presenti a livello globale. Le Università devono ritagliarsi un ruolo centrale in questo senso, sostenendo lo sviluppo di in chiave sostenibile della società: «I valori dei paesi occidentali – ha detto il rettore Avanzisono di fronte a una contraddizione: da un lato si esalta l’uguaglianza, ma dall’altro enormi differenze continuano a esistere e a crescere. Lo studio, la ricerca, la conoscenza e la sua condivisione, gli scambi e i rapporti con le migliori forze del territorio, l’educazione e la formazione delle nuove generazioni e la sensibilizzazione delle cittadine e dei cittadini sono strumenti fondamentali per il contrasto alle crescenti disuguaglianze e per una maggiore giustizia sociale. Attraverso i loro strumenti d’azione ricerca, formazione e terza missione le Università possono influenzare in modo significativo e consapevole la giustizia sociale; per meglio dire, hanno il dovere di farlo».

L’UPO, dall’anno di istituzione nel 1998, si è mossa con successo nelle dinamiche educative del territorio, più che raddoppiando i suoi iscritti (da 7.500 agli attuali 16.400) e dimostrandosi virtuosa anche a livello finanziario. Le sfide dei prossimi anni riguarderanno soprattutto l’ampliamento dell’offerta formativa sui temi della sostenibilità (sono partiti quest’anno i nuovi corsi di laurea in Gestione Ambientale e Sviluppo Sostenibile e in Chimica verde, entrambi attivati a Vercelli) e dell’Intelligenza Artificiale. 

«Dal prossimo anno saranno attivi nuovi corsi di studio – ha proseguito il professor Avanzi – tra cui spicca quello magistrale interclasse in Intelligenza artificiale e innovazione digitale, che si propone di formare laureati di secondo livello con forti competenze interdisciplinari in grado non solo di affrontare la progettazione, la realizzazione e la gestione di sistemi, prodotti e servizi basati sulle più avanzate metodologie di intelligenza artificiale, ma anche di declinare tali tecnologie in ambiti applicativi specifici come quello bio-medicale, quello economico-aziendale e quello socio-giuridico

Anche gli spazi a disposizione dell’UPO andranno adeguati e in questo senso sono già partiti i lavori per dare una nuova casa al neonato Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica, nel Rione Isola a Vercelli. Ad Alessandria è stata individuata l’area in cui sorgerà il nuovo Campus Tecnologico-Medico-Umanistico, nel quartiere Orti, proprio vicino al Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica, mentre a Novara si prospetta la riqualificazione del quartiere di Sant’Agabio in collaborazione con il Comune di Novara, trasformando il V Deposito militare dell’Agenzia del Demanio in un polo di ricerca scientifico-tecnologico-farmaceutico, che dialogherà insieme al CAAD.

Anche la relazione della Direttrice Generale Loredana Segreto ha posto l’accento sulle sfide del prossimo futuro in chiave sostenibile e semplificativa: «Sul fronte dell’organizzazione – ha detto la Direttrice Generale – partiamo da una organizzazione che mutua la cornice principale dei grandi progetti strategici del PNRR e ci muoviamo verso un sistema di gestione e sviluppo articolato per hub and spoke, cioè centri specialistici per rispondere alle esigenze più complesse (hub) e raggi (spoke) articolati sul territorio, in prossimità delle strutture di didattica e ricerca, per rispondere tempestivamente alle esigenze di ricerca, didattica e terza missione. Già negli ultimi mesi del 2021 abbiamo deliberato una nuova sperimentazione organizzativa, proprio qui a Vercelli, in occasione dell’attivazione del nuovo Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica (DISSTE). Il modello ripensa l’attuale assetto di servizi, fino a oggi pensato a esclusivo uso dei singoli dipartimenti, in una logica di centro di servizi integrati a favore di più strutture. Quali sono i benefici attesi? Puntiamo a una organizzazione orientata al servizio, al raggiungimento di obiettivi, che operi secondo una logica manageriale e che lavori per la riforma dei processi, superando eterogeneità, non coerenti con una visione unitaria dell’Amministrazione, semplificando passaggi anche con un più ampio ricorso alle tecnologie digitali.» 

Per raggiungere questi obiettivi sarà opportuno e necessario l’ingresso di nuovo personale qualificato e la formazione e l’aggiornamento dell’attuale staff in forze all’Università del Piemonte Orientale.

Il Rappresentante degli studenti Filippo Margheritis ha ricordato gli sforzi e i sacrifici compiuti dagli studenti in questi due anni di pandemia, riconoscendo al corpo docente la capacità di adattarsi all’emergenza a di garantire il completamento delle carriere accademiche nei tempi corretti nonostante il COVID-19.

«L’Università e più in generale la Scuola – secondo Margheritis -, hanno un ruolo fondamentale nel contrastare la deriva della disinformazione e delle fake news che in questi due anni si sono moltiplicate. Gli Atenei sono il luogo in cui ha sede e cresce continuamente il sapere autentico, quello sempre in divenire, disposto a modificarsi e cambiare prospettiva da cui guardare gli eventi, se necessario. È qui che ci si impegna per formarsi e per formare, per comprendere, per migliorarsi e per migliorare».

L’intervento del Presidente della CRUI Ferruccio Resta è stato l’occasione per un forte appello affinché i problemi delle università italiane vengano affrontati in maniera strategica per il Paese. La rivoluzione della società in chiave sostenibile, secondo Resta, non può prescindere dal dialogo tra il Ministero competente e gli atenei italiani, veri propulsori dello sviluppo tecnologico e culturale del Paese.

Alla fine della cerimonia sono stati premiati i migliori laureati dell’Università del Piemonte Orientale di ogni Dipartimento. Il Rettore ha inoltre consegnato le targhe ai tre nuovi professori emeriti Giancarlo Brusa (Geografia), Claudio Marazzini (Storia della lingua italiana) e Maurizio Pagano (Filosofia teoretica).

Un riconoscimento speciale è stato accordato anche alla studentessa Federica Isola, vincitrice la scorsa estate alle Olimpiadi di Tokyo della medaglia di bronzo nella spada a squadre.

Redazione di Vercelli

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