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UN SOLO BALZO FELINO, E LA “PRO” BRUCIA  LE SPERANZE E IL GRAN LAVORO DEL NOVARA - La battaglia sportiva fra Azzurri e Bianchi si risolve al 90°. Il commento di Stefano Di Tano        

Emozioni a grappoli dall'una e dall'altra parte.

Vercelli Città

(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi, dallo Stadio Piola di Novara. 29 Genn.)

La Pro Vercelli di Massimo Paci sale al 10°posto (33 punti)

Gli Azzurri di Marchionni sapevano perfettamente che oggi avrebbero incontrato una squadra decisa a dimostrare che i risultati negativi di gennaio non erano lo specchio della qualità del gioco, ma dei momenti di debole concentrazione fisica e morale che si verificano prima o poi, ma sempre nell’arco della stagione.

La recente vittoria della Pro contro la Triestina, per esempio (un 2-1 convincente) era stata una vera “liberazione” per tutto l’ambiente vercellese, sia societario che da parte della tifoseria; un indispensabile ma deciso cambiamento di passo aveva fatto cambiare non poco la mentalità del gruppo che ha visto finalmente come deve avvenire il giusto approccio con gli avversari di turno: siano essi rossi, o azzurri, verdi o gialli.

Lo stesso sistema, coi dovuti accorgimenti è stato applicato al derby di ieri, per il quale l’allenatore Massimo Paci ha messo in campo una attenta formazione che vale la pena di ricordare per esteso:

Pro Vercelli: Matteo Rizzo, Iezzi, Cristini, Perrotta, Anastasio, Emmanuello, Della Morte, Calvano, Saco, Iotti, Comi, ai quali sono stati aggiunti nel corso del secondo tempo Guindo, Laribi, Arrighini.

Nei primi 45′ le due squadre si sono studiate attentamente prima di cercare l’affondo, ma poi la musica è cambiata e sono cominciati i tentativi energici per arrivare al risultato che le due formazioni volevano fortemente conquistare.

I portieri hanno fatto la loro parte, in pieno; sia Rizzo che Pissardo hanno raccolto i primi applausi, ma hanno sfornato parate di un certo valore per tutti i 95 minuti di gioco opponendosi ad ogni pericolo in arrivo.

A fare i leoni nelle aree avversarie sono stati -per la Pro i soliti Iezzi, Saco, Della Morte, Comi, ben serviti dai compagni in fase di centrocampo; per il Novara, buone occasioni per Urso, Rocca, Illanes, Galuppini, ma Rizzo almeno in tre occasioni è stato prodigioso sia nelle palle alte che a terra, a fil di palo, sulle varie incursioni azzurre.

Emozioni a non finire.

I tifosi azzurri hanno manifestato per ogni minuto tutta la loro speranza di festeggiare la importante vittoria con un sostegno tambureggiante e acceso in tante occasioni, ma nulla è stato possibile ottenere dopo la zampata vincente del subentrante Guindo (Pro Vercelli, n. 40) che ha saputo raccogliere un rimbalzo fortunato su mischia a un metro dalla riga di porta, potendo quindi insaccare alle spalle di Pissardo.

Esultanza frenetica in campo e sugli spalti (Curva Sud) per lo Staff vercellese che contava i secondi nei minuti finali dell’incontro, con la soddisfazione del momentaneo pareggio a occhiali.

Silenzio pesantissimo in tutto lo stadio dipinto dall’azzurro delle bandiere e degli striscioni.

Un derby vinto all’andata, pareggia con quello perso nel ritorno: è la legge che talvolta diventa una norma nel calcio nostrano.

In fondo, oggi c’è solo un punto in classifica che divide le due squadre praticamente in parità di punti.

Saranno i prossimi incontri a migliorare o peggiorare le posizioni.

La Pro Vercelli sta lavorando su eventuali nuove assunzioni di giocatori per rinforzare un paio di reparti.

Le notizie certe arriveranno in settimana.

Ma adesso per i fans delle Bianche Casacche è il  momento di brindare a questo eccellente successo che rasserena gli animi e lascia intravedere un periodo di tranquillità verso altri gioiosi traguardi.

 

Redazione di Vercelli

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