C’è un pezzo di Varallo che sembra Vercelli.
Oppure, c’è un po’ di Vercelli anche a Varallo.
Ieri, 20 giugno, in attesa del Consiglio Comunale (altro servizio a breve) abbiamo bighellonato un po’.
Con piacere, abbiamo rivisto la bella cittadina dove, purtroppo, non si riesce a tornare quanto si vorrebbe.
Altrettanto bella la visita al Sacro Monte (altro servizio ancora, per ascoltare dai protagonisti come stiano davvero le cose alla Casa del Pellegrino), poi il ritorno verso la sala riunioni.
Di strada, c’è l’Istituto Caimi e, addentrandosi verso il piazzale, sulla destra il Museo della Pesca.
E – sorpresa – è sembrato di essere a Vercelli, dove del Decoro Urbano si occupa la Giunta del Niente.
E come potrebbero fare, poveretti, a trovare il tempo per tutto?
Il Sindaco, tutto occupato com’è, a documentarsi sulla piritera, per riferirne poi puntualmente in Consiglio.
L’Assessore competente tutto preso dal tormentone che toglie il sonno dall’Indren a Motta dei Conti, senza trascurare Alto Novarese e adesso anche Vigevano: passa o non passa?
In Fratelli d’Italia?
E i suoi, passano o non passano? E chi, eventualmente, tra i suoi passa? Passano prima, come pesci pilota? Passeranno dopo, finalmente convertiti? Passeranno con lui, per non lasciarlo solo con quello di cui ora ci sfugge il nome, ma che ha messo giorni fa un post di fb con un cartellino di partecipazione ad un convegno di maggio e tutto il mondo politico giù a darsi di gomito ed a condividere quella foto delle palle, che, se permesso, abbiamo anche altro da fare nella vita?
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Bisogna, dunque, capirli. Non si può avere tempo per seguire tutto.
Il Primo Cittadino studia e si documenta sulla piritera, sull’uso, problemi e prospettive della vanvera.
Qui lo vediamo mentre mima la fuoriuscita accidentale del flatus, proprio per dire che l’accessorio non fosse poi così inutile.
L’Assessore al Decoro Urbano, ma nella sua veste di Segretario Provinciale di Fratelli d’Italia, forse anche per allinearsi alla (nuova?) attenzione del Sindaco ad un certo quadrante anatomico, sta sempre ad annusare le pette (politiche) dell’On. Tiramani, per sapere – appunto – che aria tira.
Aria eventualmente convogliata, quindi, nella vanvera.
Sicchè: immondizia in strada, incuria, sono inevitabili, la giornata per tutti ha 24 ore.
Ma qui siamo, invece, a Varallo, dove si diceva che certe cose non potessero succedere.
Invero, al viandante occasionale paiono abbastanza circoscritte all’area Caimi – Museo della Pesca.
Però, non scherzano.
Il luogo è dedicato ai Marinai d’Italia.
E qui uno (disinformato) potrebbe dire: vabbè, ma cosa vuoi che importi dei marinai a gente di montagna.
E, invece, come sappiamo, Varallo è tutt’altro che estranea a questa sensibilità.
E quindi, perché si lascia l’erba che cresce a piacere, i quadri elettrici aperti e fissati con le cordicelle a muriccioli tutti sbreccati?
E poi i detriti, i cestini pieni di rifiuti?
Insomma, se avete bisogno, chiamate Vercelli.