VercelliOggi
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Dal nepotismo al suoceresimo, un' ipotesi sui criteri di selezione del personale politico per la Provincia

TRIPPA PER I GATTI / 805 - Questa sera happy hours con Paolo Zangrillo - Gli auguri di Natale: Giorgio Malinverni sarà vicino a Pier Mauro Andorno? - Ci sarà Mimmo Sabatino? 

Lega: la coppia ora è perfetta - Non c'è davvero Dante senza un Virgilio: latinista incomparabile

Provincia di Vercelli, Vercelli Città

Occhi puntati, questa sera 22 dicembre, sull’evento politico di fine anno: l’incontro di Forza (e ridiamo) Italia della provincia di Vercelli.

Sarà occasione per placare la sete di notizie che inaridisce l’ugola di tanti vercellesi: non stanno più nella pelle di sapere ciò che nessuno, fino ad ora, è riuscito a preconizzare.

La domanda (per poche ore) ancora senza risposta è questa: ma avranno invitato Mimmo Sabatino?

Perché, chiunque sia un “loico” come avrebbe detto il sommo Dante (non il neoassessore, l’altro), non può non avere notato che il Mimmo non sia stato tra gli invitati alla cena del Castello (di Desana) organizzata da Fratelli d’Italia.

Quindi, il famoso (ed atteso) passaggio dai berluscones ai meloniani, ancora in divenire: la trasmutazione alchemica dell’Assessore incompiuta.

Oggi, l’adunanza (appuntamento da ore 19: una bicchierata con pizzette o poco più) degli “zangrillini”.

Non sono i 5stelle fautori del Ddl Zan, ma i politici “coordinati” (e ridiamo) dall’On. Paolo Zangrillo.

Quella vera e propria risorsa della politica, che dalla corte di Arcore – o dove sia – hanno elevato dapprima al rango di Parlamentare, poi a quello di Coordinatore dei berluscones del Piemonte.

Il curriculum dell’Onorevole, del resto, parla chiaro: è fratello.

No, nessuna allusione a logge, tanto meno coperte.

Né ad alcunchè di prodromico all’ennesimo cambio di casacca.

E’ semplicemente fratello del Medico di Silvio Berlusconi.

I criteri di selezione del personale politico della seconda o terza Repubblica hanno ispirato la promozione della più procace tra le Ortodonziste lombarde ai seggi consiliari del Pirellone, poi, appunto, quella del fratello dell’illustre Archiatra.

Al momento non si sa – ma non è impossibile che possa avvenire – se sia in rampa di lancio qualche callista di corte, così come, eventualmente, il cognato del maniscalco delle scuderie di Arcore, forse in competizione con la moglie del Veterinario che ha in cura il barboncino Dudù.

Noi, comunque, abbiamo tal Paolo Zangrillo che ha dato già molte prove di inarrivabile sagacia politica: sicchè, al suo confronto, persino “il Sagacissimo” di Santhià, Massimo Simion, impallidisce.

La risposta subalpina a Clemente di Metternich, oppure un vero Costantino Nigra redivivo, la controfigura di Camillo Benso.

Se ne sono accorti, anche recentemente, ad Alessandria, dove il Gruppo Consiliare in Comune

ha perso in un colpo solo sei Consiglieri su sette.

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Nel 2019 diede carta bianca ad Alberto Cortopassi, forse ignaro che fosse la “longa mano” del Tir.

Sappiamo bene che si dice “longa manus”: il problema è che pare non saperlo l’Onorevole

Anch’egli, del resto, al pari del neo assessore che ha cannibalizzato Maurizio Tascini, si avventura in territori linguistici evidentemente non così familiari.

Sicchè, se Giancarlo Locarni è affettuosamente rinominato, da qualche amico ammirato dall’idioma illustrato nei suoi post di Fb, “Dante”, il rifondatore della lingua italiana, il Tir potrà essere il suo Virgilio: un latino praticamente inimitabile.

Dante e Virgilio, dunque.

Ma non divaghiamo.

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Dunque, questa sera negli ampi saloni delle Suore Fma in Corso Italia, incontro dei Forzisti.

Zangrillo dovrà spiegare i motivi per cui abbia insistito a candidare, per Forza Italia, la Signora Maria Cristina Patrosso, ex Sindaco di Postua, alle recenti elezioni provinciali.

Peraltro, la Dottoressa Patrosso è persona (e non c’è bisogno che lo diciamo noi, ma va chiarito, a scanso di malintesi) unanimemente stimata per le qualità umane e professionali: non è questo il punto.

Il punto è: perché la candidata di Zangrillo – fratello ha preso così poche preferenze, quindi senza nessun costrutto per sé, ma mettendolo, così, (anche lei, ma lei involontariamente) in quel posto al candidato ufficiale del partito, Pier Mauro Andorno?

Alcuni bene informati dicono: e va bene, ma non si poteva fare a meno di candidarla, perché lei non è tanto sorella, quanto suocera.

Intendono che il di lei figliolo sia ammogliato con un pezzo grosso di Forza Italia, addirittura una Signora di Governo.

E, quindi, in piena analogia con il curriculum del Coordinatore regionale, sia stata candidata per via della nuora.

In tempi remoti imperava il nepotismo, ora si affaccia il suoceresimo.

Si candida suocera perché nuora intenda.

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Dunque, le incognite.

La prima: ci sarà Mimmo Sabatino?

La seconda: Pier Mauro Andorno sarà fatto accomodare vicino a Giorgio Malinverni e Gianni Marino?

I due Consiglieri Comunali di Vercelli che, forse, questa sera, avranno l’opportunità di dire a tutti, chiaro e tondo: noi giuriamo sul nostro onore di avere votato, il 18 dicembre, Andorno. E la stessa cosa potrà fare, se sarà tra i convenuti, anche il Pirata.

Come finirà?

Chi vivrà, vedrà: ma speriamo con un brindisi di auguri.