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TRIPPA PER I GATTI / 961 - Soul Kitchen ed Amplifon, una vita difficile - Per 230 giorni (se tutto va bene) prigionieri del cantiere che assicurerà a Vercelli “Le Riconnessioni Urbane del Centro Storico” - Per ora i clienti se ne vanno, ma in compenso arriva l'acqua in cantina - Se la filiale dell'Azienda leader mondiale degli apparecchi acustici non solo rinuncia a connettersi, ma ha già deciso di trasferirsi, Valentina non desiste e combatte, forse vuole ancora sperare

Per loro l’incontro con il Piano Kipar si inizia in un giorno di gennaio 2024, quando il Comune di Vercelli manda una mail che allega

l’Ordinanza del Comando Polizia Locale – leggila cliccando qui – ,

atto che dispone ed illustra alcuni provvedimenti inibitori conseguenti alla realizzazione di quella parte del progetto che porta un nome ambizioso:

“Le Riconnessioni Urbane del Centro Storico”.

Loro sono i titolari degli esercizi commerciali superstiti in questa strada, un tempo ricca di iniziative e pulsante di vita.

Anche perché l’area (da riconnettersi) è centrale e crocevia di servizi pubblici strategici, come il Palazzo del Comune e quello della Posta Centrale.

Più che naturale il corollario di un terziario di prossimità orientato all’incontro con una domanda plurale: dal bistrot (ma sono bravi anche nel catering) di Soul Kitchen, di cui è titolare Valentina, ai servizi di cura alla persona, come il centro Amplifon, terminale dell’azienda che è leader mondiale degli apparecchi acustici, ma che offre anche test audiometrici e consulenza: il rappresentante di questo esercizio è Alberto.

VercelliOggi.it li incontra oggi, perché da qualche giorno

Leggi qui l’articolo di ieri

circolano voci preoccupanti: Amplifon si prepara a trasferirsi ed avrebbe trovato un altro locale in Piazza Paietta.

Peccato che, qualche mese fa, avessero fatto investimenti proprio qui.

Ma in questa situazione è difficile pensare di mandare avanti un’attività dedicata la pubblico, soprattutto se non c’è nemmeno un posto auto a disposizione e riservato ai disabili, né un’area di carico e scarico merci.

Per Valentina i problemi si iniziano subito.

Il 15 gennaio è il giorno che il cartello di cantiere indica come data di inizio lavori.

Quindi, dalla stessa data, arrivederci al suo dehors, che le assicurava un buon numero di posti a sedere.

Peraltro, con il rumore dei mezzi d’opera, anche se il dehors ci fosse ancora, ben pochi vi andrebbero.

E pochi sono altresì i Clienti che stanno all’interno del locale, perché con un generatore di corrente piazzato proprio davanti alla porta, alle ore 13, diciamo che la situazione non è proprio di conforto.

Di primo acchito (se si legge l’Ordinanza l’equivoco è possibile) a Valentina era parso che questa strada non fosse la prima interessata alle opere (non è il primo lotto), quindi non rimuove la struttura.

Sicchè il giorno 15 gennaio riceve la telefonata di una gentile Signora comunale che è chiara: se non toglie il dehors, lo rimuoviamo noi con la gru.

Eh già.

Valentina toglie subito pedane e tettoie.

Anche perché pare proprio che i comunali non è che vadano tanto per le spicce.

Al punto che installano le transenne metalliche che si vedono nel filmato anche in corrispondenza dell’uscita carraia del condominio.

Così i condomini restano con l’auto imprigionata in cortile per un paio di giorni, prima che il geometra amministratore dello stabile riesca a farsi valere.

Amen.

I lavori hanno inizio e fino ai primi di febbraio procedono (stando al cartello di cantiere finiranno entro il 31 agosto).

Poi le maestranze si spostano in altro punto (vicino) delle vagheggiate “riconnessioni urbane del centro storico” e – raccontano Valentina e Alberto – la situazione si presenta abbastanza surreale: in Via Palazzo di Città tutto bloccato, ma gli operai sono nell’altra via.

***

Piove.

La Primavera 2024 è piovosa.

Niente di più normale, con la massicciata stradale rivoltata, che le vie tradizionali e controllate di percolamento d’acqua subiscano delle modifiche.

Sicchè l’acqua percola nella cantina di Soul Kitchen: da qualche parte, del resto, deve pure andare.

Vabbè, una volta può capitare.

Tre volte è un po’ diverso.

E’ vero che il Comune è assicurato, ma per ora non si è visto un euro.

Ma per tutto questo ci sarà qualcuno che penserà a ristori per queste due aziende, sicchè possano sentirsi almeno un po’ “riconnesse” pure loro?

Voglio sperare – conclude Valentina – che qualcuno si ricordi di noi.

Posted in Economia, Trippa per i gatti