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TRIPPA PER I GATTI / 953 - Notte sarda per il Centrodestra vercellese - Tenteranno il Pirata Quater con solo Fratelli d'Italia, Forza Italia e Piemonte al Centro, ma senza Lega, oppure accetteranno di unire le forze scegliendo un candidato condiviso?

Chi vivrà, vedrà

Per il momento, il legame più forte che unisce la Sardegna – e Cagliari in particolare – a Vercelli, resta sempre Sant’Eusebio.

Ma il Protovescovo del Piemonte, in queste ore di computisteria elettorale, lenta quanto un inesorabile stillicidio, per i politici di Centrodestra resta decisamente sullo sfondo, per non dire che proprio non sia nei loro pensieri.

E nemmeno – a parti invertite – è ciò che attizza il campo avverso, di Centrosinistra: anche perché, se nella sempre splendida Ichnusa quel campo è risultato quello dei vincitori anche in quanto “largo”, in terra di risaia pare che (almeno, al momento) non si allarghi più di tanto.

Ma non c’è dubbio che  la notte appena trascorsa sia stata tormentata più a destra che a sinistra,  almeno a giudicare dai mattutini, laconici, riscontri.

Andiamo dunque con ordine.

***

Quando mancano poco più di 100 giorni alle elezioni amministrative, i candidati già dichiarati alla carica di Sindaco del Comune di Vercelli sono, nell’ordine di presentazione, Carlo Olmo (lista civica), Fabrizio Finocchi (Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi), Michelangelo Catricalà (lista civica).

A destra è nota la ormai dichiarata posizione della Lega: non è (così, almeno, pare: poi, chi ci capisce è bravo) tanto in discussione l’alleanza di Centrodestra, quanto la ri-candidatura dell’attuale Primo Cittadino.

Il Pirata avrebbe stufato i salviniani  che (pare, poi ci crederemo quando lo vedremo) dicono qualcosa che può suonare così, agli alleati – padroni di Fratelli d’Italia e Forza Italia: guardate, Signori cari, che se insistete sul Pirata, noi piuttosto facciamo per conto nostro.

Con quale candidato Sindaco?

Al momento non si sa.

Però il malumore ed il disagio della Lega sono reali ed attingono da  anni di pesci in faccia e sberle sulle gote.

E uno dice: ma possibile che questi siano rimasti cinque anni a prendere patelle tutti i giorni?

In effetti, non è così: ci sono anche stati periodi in cui  sono arrivati direttamente i calci in culo.

Ma – si potrebbe obbiettare – possibile che il Pirata abbia avuto tutto questo tempo per sgranchirsi mani e piedi con loro?

In effetti, non ha fatto tutto da solo: con lui, una vera e propria “squadra”.

***

Al di là delle scaramucce, più o meno violente, dei bocconi amari trangugiati, che fanno parte da sempre della dialettica politica,  il vero macigno che pare caduto sulla strada,  già stretta ed in salita, di un Pirata Quater da tutti condiviso, è quello che, invece, la “squadra” aveva concepito come il più efficace viatico:  il Piano Kipar.

Piovuto come un meteorite sulla città, che resta divisa tra favorevoli e contrari, si è rivelato alla stregua di un vero e proprio frammento di quella  Kryptonite Verde, esiziale per lo stesso Nembo Kid.

Ha sancito soprattutto due cose:  il divorzio  tra il Pirata e la sua stessa maggioranza (da tempo separati in casa)  e l’autoreferenzialità in ordine a scelte strategiche, senza che fossero (o si sentissero) consultati i Consiglieri.

Ma questa è ormai acqua passata.

Per il futuro (assai prossimo), dunque, il Centrodestra pare dover scegliere un calice che sa di Filu ‘e Ferru: i tre partiti uniti, ma senza Pirata, oppure Fratelli d’Italia, Forza Italia ed eventualmente il nuovo partito Piemonte al Centro di Paolo Tiramani, ma senza la Lega, a proporre il Corsaro Quater agli Elettori?

Come finirà?

Chi vivrà, vedrà.

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Posted in Trippa per i gatti