Da quel 29 dicembre 2023, quando pubblicavamo la Trippa per i Gatti 945, l’ultima dell’anno scorso, pare passato un secolo.
Non si è semplicemente scavallato il confine tra dicembre e gennaio, ma si è valicato il crinale di un’era geologica.
La Vercelli politica vive un proprio e tutto particolare ACdC.
Il prima e dopo quello sparo di Rosazza che rimette tutto in gioco.
A partire dalle prossime elezioni comunali, il 9 giugno dell’anno appena iniziato.
Ma non solo.
Perché, come i Lettori forse ricorderanno e, se non lo ricordassero,
– si può rileggere cliccando qui –
Era appena passato il Natale e gli ovattati ambienti palatini, dove si consuma la vicenda della politica bicciolana, erano percorsi da un brivido caldo: andrà o non andrà?
La fatwa di Fratelli d’Italia all’indirizzo del Pirata era ormai pronunciata: non verremo più in Giunta.
Che, poi, si deve leggere “non verrà”.
Perché di Assessori attribuiti al partito che conta (a fine mandato) ben dieci Consiglieri Comunali, già erano soltanto due: ma, come sappiamo, nella scorsa Primavera il giovane Deputato si dimise dall’incarico per dedicarsi completamente a Roma.
Fu poi ripescato con una consulenza gratuita assegnatagli dal Pirata per tappare qualche falla nell’area del Decoro Urbano, ma discutere ora di questo sarebbe ben poco sportivo.
Peraltro, nei giorni scorsi, con lettera scritta il giorno 8 gennaio e protocollata non si sa quando (non è precisato nell’Atto del Comune, ma i tempi sono così) il Consulente si è dimesso dall’incarico.
E amen.
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Dunque, a fine anno, la presa di posizione politica di Fratelli d’Italia: Mimmo Sabatino non verrà più in Giunta.
Ma perché?!
Perché il Pirata si sarebbe rifiutato di colmare il vuoto (il posto del secondo Assessore, mancante, del partito) riportando la compagine dei Fratelli in Giunta comunale a due Assessori.
Sicchè la protesta dei meloniani e la politica della sedia vuota.
Pensiamo malinconicamente che questa locuzione si deve ascrivere alle scelte di Charles De Gaulle in sede di Consiglio dei Ministri CEE ed ora se ne parla a proposito del Dottor Wolf (risolvo problemi) del Corsaro Ter.
Vabbè.
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In tanti si sono domandati, da inizio anno ad oggi: ma, con tutto quello che sta capitando, vuoi dire che Sabatino davvero non andrà in Giunta?
Ebbene, oggi, 11 gennaio, non è andato
– come si legge qui, dal verbale di una delle delibere –
verbale che, in questo, è uguale a quello degli altri Atti.
Quindi, pare proprio così, politica della sedia vuota.
Poi, magari, si dirà che è stato un caso, che il poliedrico Mimmo era assente perché impegnato a presidiare Facebook per rintuzzare le critiche, ma resta il fatto che non c’era.
Forse si sono dimenticati di dargli il contrordine, ma per ora è così.
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Ma, se il Pirata acconsentisse e nominasse il sospirato Assessore e fratello d’Italia, sia pure per questo breve scorcio di mandato, chi avrebbe più possibilità di ascendere alla poltrona assessorile?
Si fanno tre nomi.
Il primo è direttamente quello del Ghiottone (affettuoso nick name affibbiato dagli amici ad Alberto Cortopassi).
Il meno probabile, peraltro.
L’aspirante Assessore di sempre, in Fratelli d’Italia è Stefano Pasquino.
Che, però, è bloccato dal politburo: infatti, se fosse nominato nell’Esecutivo, dovrebbe lasciare il posto di Consigliere comunale.
E gli subentrerebbe il primo escluso della lista del suo partito che è Guglielmo Lamantia.
Ma Lamantia non lo vogliono.
Così Pasquino, con tutta probabilità nemmeno questa volta sarà Assessore.
Resta la terza opzione.
Fare entrare in Giunta Simone Boglietti Zacconi.
Ohibò! Direbbe il povero omarino: ma il giovane Commercialista non è, a sua volta, nel gruppo dei Fratelli?
E, quindi, non gli subentrerebbe sempre Lamantia?
Eh, no!
Perché è vero che Boglietti sia approdato, in corso di mandato, tra i dieci fratelli.
Senonchè è stato eletto, nel 2019, nella lista di Forza Italia, buscando 101 preferenze.
Sicchè, se dovesse lasciare il ruolo di Consigliere per Assumere quello di Assessore, gli subentrerebbe, sì, il primo escluso, ma nella lista dei berlusconiani.
E questo primo escluso (77 preferenze) è Umberto Balocco, del Movimento giovanile di Forza Italia.
E il cerchio si chiuderebbe.
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Tutto dovrà essere concluso (se una conclusione si vorrà dare) prima della votazione sul bilancio di previsione, che probabilmente andrà in Giunta nel corrente mese di gennaio e poi in Consiglio subito dopo.
Se i Fratelli dovessero confermare il loro disimpegno, il Pirata rischierebbe seriamente di andare sotto.
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La votazione sul Bilancio di previsione è, peraltro, anche l’ultimo treno
che passa vicino alla Lega, se il movimento di Matteo Salvini vuole sperare (ed è difficile) di prendere per tempo le distanze dal Pirata.
Perché, già è dura dire (oggi, con tre Assessori in Giunta e, soprattutto, con Dante che sta attaccato al posto come una cozza sta attaccata allo scoglio) che e, soprattutto, perché, bisognerebbe cambiare Sindaco.
Ma una simile posizione sarebbe ancor più difficile da sostenere se votassero anche quest’ultimo bilancio.
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Come finirà?
Chi vivrà, vedrà.