Provincia, è (di nuovo) ora di pensare alle poltrone.
Ma andiamo con ordine.
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Dunque, bisogna sapere che, di tutto quanto si è detto nei mesi scorsi, per esempio che il Consiglio Provinciale sarebbe stato nuovamente eletto dal popolo, a suffragio universale, invece che dai Consiglieri Comunali di tutti Comuni della provincia, non se ne fa niente.
Il rinnovo (a dicembre? A gennaio?) del Consiglio provinciale di Vercelli sarà come è stato fino ad ora: saranno chiamati alle urne i Consiglieri e Sindaci degli 82 Comuni dal Monte Rosa alla pianura.
La scorsa tornata elettorale consegnò via San Cristoforo ad una rappresentanza di (sovrap)peso della Lega, che lucrò la
maggioranza assoluta dei seggi (compreso il Presidente) – leggi cliccando qui – .
Sembra un secolo fa.
Oggi, l’abbuffata potrebbe essere a vantaggio di Fratelli d’Italia.
Cambia poco.
Giusto, però, che l’indefesso Segretario Provinciale del Carroccio, Daniele BagliOne, che qualche amico affettuosamente ribattezza “BagliUan”, per fargli credere che sia il numero 1, si preoccupi dei numeri.
Sicchè, rumors palatini direbbero così.
Intanto, da una parte la lista del Centrodesta e, dall’altra parte, quella del Centrosinistra, sempre che ce la faccia a presentarla, perché raccogliere tutte le firme di presentazione che servono (possono firmare solo i Consiglieri Comunali) è tutt’altro che semplice.
Comunque, almeno per ora, nessun listone unitario.
O arriva, come la volta scorsa, qualche aiutino dallo stesso Centrodestra, oppure sarà molto dura.
Comunque, se son rose fioriranno.
Vediamo come ci si attrippa nel Centrodestra.
I posti in lista sono 10.
Di questi, i sapienti dicono che 5 sono appannaggio di Fratelli d’Italia.
Due di Forza Italia (gli attuali: Patrosso e Andorno).
E, infine, per differenza, tre (di cui uno si sa già che non sarebbe eletto, per fare posto all’eventuale Consigliere rimediato dal Pd), alla Lega.
Ecco all’opera BagliUan.
Anche per la Lega, del resto, vale lo stesso discorso che si può fare per il Pd.
Se, putacaso, ai leghisti pungesse vaghezza di correre da soli, con fatica riuscirebbero a raccogliere le firme di presentazione.
E questo lo sanno bene gli alleati fratelli – coltelli d’Italia.
Che, perciò, tengono un po’ per gli attributi gli amici leghisti.
A cominciare da Bagli1.
Il quale BagliUan nei giorni scorsi, avrebbe, con gli alleati ipotizzato (dicunt) qualche nome.
Vediamo.
In primis, la conferma “Whatever it takes”, a qualsiasi costo, di Alessandro Montella, di Arborio.
E va bene.
Poi, uno della pianura, che però non potrebbe essere Michele Pairotto (Sindaco di Tronzano) perché, sostanzialmente, non gli starebbe simpatico e, poi, pare che se la faccia ancora con l’onorevole emerito di Borgosesia, quindi niente da fare.
Magari un pensiero potrebbero farlo per il Sindaco di Caresana, Claudio Tambornino.
Per la Valsesia, una new entry, nella persona del Consigliere Comunale di Borgosesia, Tatiana Bernardi: in quota Lega, in quota Fratelli? In quota ad personam di Fabrizio Bonaccio? Non è chiaro.
Pare nessuno di Varallo Sesia.
Perché Tatiana Bernardi e non, per esempio, l’uscente Gianna Poletti?
E chi lo sa?!
Pare che la Poletti non prenderebbe i voti, in primis degli stessi Consiglieri di Borgosesia, perché tutto sommato ormai orientati un po’ per i fatti loro (Sindaco in testa) rispetto alle appartenenze che parevano d’acciaio fino a pochi mesi fa.
Cose che capitano.
Oppure: candidano come terza la Poletti, ma sicuri che non riuscirebbe, perché, appunto, almeno uno dell’altra lista, del Pd, potrebbe anche entrare.
La situazione è ancora un po’ fluida, ma per ora le bocce sono ferme così.
Come finirà?
Chi vivrà, vedrà