La raccolta della plastica?
Pare essere On demand: si mette un post su Facebook e il giorno dopo Asm Vercelli spa manda il furgoncino con gli Addetti a svuotare i cassonetti gialli.
Così sembra essere successo in Via Locati (zona ex Cecco, Corso Rigola), questa mattina poco dopo le 7,30, come illustra l’immagine di apertura, dopo che ieri (questa si chiama tempestività) quel sito come altri in città era stato segnalato sui social.
E dopo che da giorni i cittadini scattavano foto su foto: c’è il book della plastica lasciata lì da giorni perchè sarebbero stati “saltati” dei “giri” di raccolta.
I social dicono anche un’altra cosa, della quale bisognerà tenere conto: la gente incomincia a stancarsi di sentirsi dare dell’incivile, quando è chiaro che i problemi sono più che altro nell’organizzazione della raccolta.
Si tornerà tra breve, in altro articolo, sul problema (reale) dei conferimenti impropri, sui rimedi possibili e sulla figura professionale dell’Ispettore ambientale, ancora oggi assente.
In questa sede ci si permette di ricordare che il problema presenta più sfaccettature, sicchè il Lettore di VercelliOggi.it ha sempre potuto leggere che la guerra Tra incivili ed inadempienti la possono perdere soltanto le persone perbene, che pagano la Tari (tassa rifiuti), restano con l’immondizia in strada o nel cortile del condominio e, inoltre, si sentono dare dell’incivile dalla propaganda di Palazzo Civico.
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Disorganizzazione, dunque.
Solo disorganizzazione?
Non solo.
Ma, ormai, una certezza: la recente vicenda della mancata raccolta della plastica è la prova provata di come lo storytelling che ormai, con improntitudine preoccupante, persino violenta, è fatto filtrare dalla propaganda (comunale e di Iren) sugli “incivili” mostra gambe corte, anzi, cortissime.
Ma andiamo, come sempre, con ordine.
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E’ stato chiaro nei giorni scorsi che il disastro nella raccolta della plastica non avesse nulla (o ben poco) a che fare con il disservizio cronico, già noto.
Un disservizio che, forse, ha almeno una ragione ben precisa: il Personale di Asm è cronicamente sotto organico.
Lo denunciano da anni i Sindacati.
Si ricorderà che, nel 2015, per imbonire i Consiglieri Comunali e convincerli a votare il passaggio di maggioranza delle Azioni di Corso Palestro dal Comune ad Iren, il “piano industriale” (ci sarebbe da ridere per non piangere) assicurava 89 nuove assunzioni in Atena – Asm.
Ebbene: nel 2015 i Dipendenti dell’allora Atena erano 200.
Erano sempre 200 nel 2021.
Come facciamo a saperlo?
Lo dicono loro: sono i dati riportati nei rispettivi bilanci di esercizio al 31 dicembre di ogni anno.
Non si vede ancora nel “sistema” (almeno, non lo vediamo noi dal nostro programma) il bilancio 2022, ma qualche anima buona ci informa che, al 31 dicembre 2022, i Dipendenti sono aumentati a 215, ma solo perché sono stati trasferiti quelli addetti alla raccolta nei comuni del Circondario, entrando in vigore il nuovo appalto Covevar.
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La plastica.
In Asm (ma forse lo sa anche qualcuno in Comune, ma chissà se lo sanno i componenti del CdA di Asm Vercelli nominati da Palazzo Civico?) hanno deciso: si cambia.
Spariranno tutti i cassonetti gialli della plastica.
Ohibò.
E cosa succederà?
Succederà che, in ragione di un nuovo cassone più grande ogni tre cassonetti, saranno posizionati contenitori di dimensioni maggiori, dove la gente andrà a conferire i rifiuti, ovviamente solo quelli costituiti da plastica.
Quando entrerà in vigore questa riforma?
Ecco, il punto è questo.
Le previsioni sarebbero state le seguenti: si incomincia il primo luglio (2023).
Perciò, dal 30 giugno sono stati risolti i contratti con le Cooperative cui il servizio era stato subappaltato.
Servizio che, perciò, è tornato “interno” ad Asm.
Che ha sempre gli stessi 200 dipendenti del 2015.
Ma, inoltre, qualcosa dev’essere andato storto, perché i cassoni nuovi non sono arrivati.
Sicchè l’Azienda si sarebbe trovata impreparata e, come spesso capita, a farne le spese sono stati i cittadini.
Che ora, come visto, sono in sofferenza perchè pagano la Tari, ma si tengono i rifiuti in strada o nel cortile del condominio e, inoltre, si sentono ancora dare dell’incivile dal Comune, forse più interessato a percepire i dividendi concessi da Iren, piuttosto che a tutelare i propri Amministrati.
Ora che succederà?
Si possono formulare solo ipotesi, perchè, almeno per ora, nessuno dice niente di chiaro.
Pare che i nuovi e più capienti cassoni arriveranno, forse, a settembre.
E da qui a settembre?
Mistero.
O saranno ripristinati, almeno provvisoriamente, i contratti con le cooperative, oppure si leveranno altre cortine fumogene, nebbie propagandistiche, nuovi quadri scenici della farsa “La città degli incivili”.
Chi vivrà, vedrà.