C’era attesa, stamane, 7 novembre, per l’Assemblea del Personale della Provincia di Vercelli.
I Dipendenti di Via San Cristoforo si sono riuniti in Sala Tarsie, alla presenza dei Sindacati Territoriali (le Segreterie provinciali) di categoria, oltre che dei rappresentanti aziendali.
All’Ordine del Giorno, come è fin troppo facile immaginare, un solo argomento e scottante, la relazione della Società “Publika Servizi srl” che dice una cosa chiara: i conti del cosiddetto “salario accessorio” per il Personale dipendente dell’Ente sono stati sbagliati, nel corso del periodo compreso tra il 2016 ed il 2021, di qualcosa come 270 mila euro.
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Perché sbagliati?
L’argomento è molto complesso, ma, come abbiamo visto
nel precedente articolo – leggi qui –
in sostanza ai Dipendenti della Provincia sono (sarebbero) stati dati più soldi del dovuto.
Si badi: non già perché il Personale abbia chiesto qualcosa in più.
Ma perché i soldi del “salario aggiuntivo”, cioè di quella parte di stipendio che non è regolata dal Contratto Nazionale, sono presi da “fondi” che ogni Ente calcola in base a parametri che “crede”, evidentemente corretti.
Se poi quei parametri si rivelano applicati in modo improprio, allora può accadere che il “fondo”, cioè il “salvadanaio” dal quale si prendono i soldi da distribuire, sia troppo pingue ed al Personale siano, perciò, dati soldi in più.
Questo sarebbe, appunto, avvenuto in Amministrazione Provinciale.
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Come l’hanno presa, lavoratori e Sindacati?
Pare assai male.
Del resto, i cultori di belle lettere dicono che, in virtù del Decreto Legislativo 165 del 2001, l’Ente sia comunque tenuto a recuperare i soldi anche perché – dicono sempre i cultori di belle lettere – se non lo fa gli Amministratori corrono rischi grossi.
E’ un’altra norma, questa volta una Legge del 2004 a dire che la prescrizione (chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto) decorre non da quando i fatti impropri, i conti inesatti, si sono verificati, ma da quando sono stati “scoperti”.
E, in questo caso, sono appunto stati scoperti quando la Publika ha rassegnato le proprie conclusioni.
Quindi, cinque anni da oggi.
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Alla Assemblea hanno chiamato anche Luca Clavarino, il Vice di Piero Gaetano Vantaggiato e responsabile del Personale.
La scelta è parsa ad alcuni singolare: se fosse vero che i conti sono stati sbagliati, proprio Clavarino sarebbe colui che li ha fatti.
Un po’ come chiedere all’oste se il vino sia buono.
Peraltro, pare che in Assemblea sia passata proprio la “tesi Clavarino”, cioè quella di respingere le conclusioni della Società di revisione.
Con varie motivazioni: tra tutte, che si tratti di una Società privata, mentre questi rilievi o censure dovrebbero essere mossi da Enti come la Ragioneria Generale dello Stato, oppure direttamente dalla Corte dei Conti.
Non è difficile immaginare che, al solo sentire evocare la Magistratura Contabile, che di certo già non ignora dove stia di casa la Provincia di Vercelli, a qualcuno saranno venuti i sudori freddi.
Però, si vede che, invece, ad altri piace l’idea che la Corte venga a vedere come vanno le cose in Via San Cristoforo.
Tutto lascia credere che potrebbero essere presto accontentati.
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Quindi, che fare?
Niente.
Pare che l’Assemblea abbia deciso di attendere.
Ed anche ai Sindacati territoriali non sarebbe dispiaciuto – almeno per il momento – fare il pesce in barile.
Insomma, se abbiamo capito, i conti vanno bene, è la Publika che non va bene.
Attendere cosa?
La proposta di rientro che potrebbe avanzare la Provincia: come e quando recuperare i soldi erogati in più.
Un argomento di cui, molto probabilmente, si parlerà mercoledì 9 novembre, nel corso del Consiglio Provinciale, già convocato.