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Aveva ragione il Segretario Generale Antonella Mollia, messa in condizione di andarsene

TRIPPA PER I GATTI / 889 - I Dipendenti della Provincia di Vercelli potrebbero essere chiamati a rimborsare parte degli stipendi ricevuti - Sarebbero stati sbagliati i calcoli dei "fondi" -

Arrivata la revisione della Società "Publika" sul salario accessorio

Bocche cucite.

Nulla trapela: solo che sono convocati di buonora.

Ma perché domani, 3 novembre, i Sindacati sono convocati in Amministrazione Provinciale?

E chi lo sa?!

Forse perché è il compleanno di Giulio Pretti e vogliono dedicargli una festa a sorpresa.

Boh.

Ricorre il genetliaco non del solo Giulio, peraltro.

Il caro Giulio (ci perdonerà se lo abbiamo tirato in ballo) che fu, quando la Provincia di Vercelli era grande, perché unita a Biella, un valente Funzionario di Via San Cristoforo, addetto all’Ufficio Cultura e Sport.

Difficile, però, che domani, il protagonista dell’appuntamento tenuto sotto massima copertura sarà lui.

Ma andiamo con ordine.

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Labbra serrate, dunque, tanto in ambienti sindacali, quanto in quelli provinciali.

E pare proprio che il cavo orale non sia l’unica apertura stomatica fortemente contratta, nei paraggi.

Ma qualcosa trapela comunque.

E, se questo “qualcosa” troverà conferma, è assai probabile che potrebbe essere l’inizio della frana vera e propria.

Dunque accade che, ad interpretare i silenzi, sia possibile ricavare un’impressione.

Che avesse ragione il Segretario e Direttore Generale Antonella Mollia.

Proprio così.

Antonella Mollia, messa nelle condizioni di andarsene dalla Provincia di Vercelli.  

Chiedeva il rispetto della Legge.

E poi raccomandava il riguardo al buon senso.

E, infine, si preoccupava di evitare indesiderate sorprese ai Dipendenti dell’Ente.

Cosa, dunque, sarebbe (il condizionale è ancora d’obbligo, ma sarà una coniugazione necessaria solo per poche delle prossime ore) accaduto?

Che le fumisterie propalate ad arte, la cortina di mistero tesa con callida improntitudine, il firewall di arroganza innalzato per scongiurare ciò che non sarebbe stato scongiurabile, sono, nell’ordine: dissipate, dissolta, caduto.

La verità è venuta a galla.

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I FONDI PER LE RETRIBUZIONI DEI DIPENDENTI

Abbiamo trattato la materia, davvero complessa, in particolare in questo articolo – leggi qui – di marzo scorso.

Ed in quest’altro di maggio.

Materia complessa nella sua componente di computisteria, ma, nella sostanza, semplice: una parte della retribuzione dei dipendenti (dei Dirigenti così come del Personale subordinato) è presa da “fondi” che sono costituiti in base a calcoli che tengono conto di tanti fattori: questa parte si chiama “salario accessorio” ed è accantonata appunto con la costituzione di “fondi”.

Se questi calcoli sono giusti, il “fondo” diventa di (facciamo un esempio) mille euro.

E, allora, ciascun Dipendente avrà la particina che gli spetta di quei mille euro.

Così (ad esempio) per il 2017, così per il 2018 e via discorrendo, fino al 2022 e seguenti.

Se i conti sono giusti.

Perché se, invece, il fondo correttamente valutato fosse stato di soli (sempre ad esempio) 800 euro, allora al Personale sarebbero stati corrisposti 200 euro in più.

La stessa e speculare cosa se, invece, un eventuale errore fosse stato commesso per difetto.

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MOLLIA CHIEDE I CONTROLLI – TOLTO A MOLLIA OGNI INCARICO DI DIREZIONE – FINCHE’ SE NE VA DA SOLA

Come abbiamo visto con dovizia di particolari e documenti nell’articolo già linkato, dal 2017 la Dottoressa Mollia ha sempre detto qualcosa che è suonato così: ma, Signori cari, non è meglio se la costituzione di questi fondi la facciamo controllare da una società specializzata?

Perché se è tutto giusto, tutto ok.

Ma se, putacaso, c’è stato qualche errore ed il Personale ha percepito di più, allora potrebbe (dovrebbe) essere chiamato a rimborsare.

E, si sa, quando succedono queste cose, sono sempre dolori.

Un esempio?

Basti guardare il contenzioso che va avanti da anni tra il Comune di Borgosesia ed i Dipendenti comunali: le circostanze sono del tutto analoghe.

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Antonella Mollia non soltanto non ha mai avuto la soddisfazione di vedere attuata questa elementare pratica di prudenza (si ripete: e di rispetto della Legge, il cosiddetto “Decreto Salvaroma”, ma torneremo sull’argomento).

Ma è stata praticamente messa in condizione di andarsene.

Infatti, mentre era “a casa” per le conseguenze dell’infortunio stradale occorsole, a dicembre 2021, gennaio 2022, l’allora Presidente Eraldo Botta ha disposto una nuova organizzazione degli uffici ed incarichi dirigenziali: tecnicamente (per modo di dire) è stata chiamata

“riarticolazione degli incarichi”: leggila qui.

Nuova organizzazione che le toglieva qualsiasi Direzione.

Per conferire ogni responsabilità e ufficio ai due restanti dirigenti, Piero Gaetano Vantaggiato e Marco Acerbo.

Su entrambi si tornerà, sempre domani, anche per esaminare le singolari coincidenze materializzatesi in occasione del Concorso pubblico per l’assegnazione del posto di Dirigente dell’Ufficio Tecnico, Concorso vinto (su 16 concorrenti) proprio da Marco Acerbo.

Secondo classificato l’Ing. Robertino Milani, ancora oggi in servizio presso la Provincia di Biella.

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Per ora, ecco in sintesi, pubblicata poco sopra, la nuova organizzazione che, di fatto, lasciava la scrivania di Antonella Mollia in Provincia completamente libera da qualsiasi scartoffia.

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Se l’Amministrazione Botta ha lasciato inascoltata Mollia, il nuovo Presidente, Davide Gilardino, ha invece creduto bene di seguire i tre principi (legittimità, prudenza e poi, non ultimo, la tutela reale del Personale) ed ha affidato l’incarico di procedere alla revisione di questi benedetti fondi.

La decisione – leggi qui l’atto – è stata condivisa dal Consiglio Provinciale quando si è riunito a Villata, poco dopo la tornata elettorale.

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SECONDO PUBLIKA, I CONTI NON TORNANO

Risultato?

Il risultato è che la società di revisione, la “PUBLIKA Servizi Srl. – Via Marconi 9/A 46019 – Valdana ( MN )”, ha svolto il proprio compito di “ricognizione del fondo per il salario accessorio del personale”.

E, soprattutto, avrebbe consegnato nei giorni scorsi il proprio responso.

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Come abbiamo già detto, le bocche sono troppo cucite perché possiamo dare anticipazioni sufficientemente attendibili sui contenuti della relazione.

Però una cosa appare già certa: sono state rilevate incongruenze di peso, almeno pari a quelle già circolate nelle scorse settimane.

Se così fosse, molte sarebbero le conseguenze che l’Ente sarebbe chiamato a trarre.

Ce ne sono alcune strettamente gestionali: quale sarebbe il futuro di Piero Gaetano Vantaggiato e di Luca Clavarino, responsabili del Personale?

Ma, soprattutto, il tabù dei tabù è un altro: i Dipendenti della Provincia potrebbero essere chiamati a rimborsare somme ricevute in eccedenza.

Cosa che non sarebbe avvenuta, qualora, invece da subito (2017) si fosse attuata la revisione / ricognizione dei fondi prevista dalla Legge.

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E, semmai una cosa del genere dovesse capitare, c’è da credere che, per il sistema di potere insinuatosi all’ex Collegio dei Barnabiti nel quinquennio 2017 – 2021, potrebbe giungere il momento delle spiegazioni.

 

 

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