Tenuti con sforzi sovrumani sottotraccia, i fatti, tuttavia, ci sono.
All’ex Collegio dei Barnabiti qualche settimana fa è arrivato un Funzionario della Ragioneria Generale dello Stato, Servizi Ispettivi.
Avrebbe (da qui in poi i condizionali sono d’obbligo) chiesto l’acquisizione di Atti relativi alla costituzione dei famosi “fondi” dei Dirigenti di Via San Cristoforo.
Inutile dire della tensione palatina: per dare un’idea, pensiamo all’arrivo dell’Ispettore Bruschi alla quarta puntata de “Il Collegio” (nel caso, quello della Rai, non quello antico, di Sant’Antonio Maria Zaccaria).
Ma andiamo con ordine.
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ARRIVA L’ISPETTORE
L’argomento era stato anticipato nel nostro articolo del 17 marzo 2022 – Trippa per i gatti / 823.
Si tratta di una materia molto tecnica: una parte della retribuzione ai Dipendenti, così come ai Dirigenti, delle Amministrazioni, è riconosciuta come conseguenza di un risultato, di una perfomance.
In pratica, una quota di “stipendio” che attinge da “fondi” costituiti secondo calcoli molto complessi.
E’ anche possibile che, nel fare questi calcoli, si commetta qualche errore.
Sicchè è bene (ma del resto lo dice, lo dispone, la Legge, in particolare il c.d. “Decreto salva Roma”) affidarne tempo per tempo la revisione ad Organismi esterni specializzati.
Insomma, una sorta di “perizia” che rassicuri sia l’Amministrazione che eroga, sia anche il Dipendente, il quale percepisce una parte della propria retribuzione proprio perché disponibile nel “fondo” al quale fa riferimento.
Se il fondo è rimpinguato di denari in conseguenza di calcoli inesatti (pur se nella più perfetta buona fede di chiunque: sbagliare è umano) sono poi dolori, anche perché quello che si è (eventualmente) percepito indebitamente va poi restituito.
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Come si ricorderà (ma ci permettiamo di dire che la cosa migliore, è leggere il precedente articolo 823) l’idea di affidare a specialisti il controllo sulla congruità dei fondi dai quali sono presi i soldi per pagare i Dirigenti non ha mai avuto vita facile in Amministrazione Provinciale.
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LE ULTIME PAROLE FAMOSE
Ma è solo a febbraio di quest’anno che si fa incandescente la discussione.
Perché?
Soprattutto perché, dopo l’infortunio occorso a causa del sinistro stradale di fine novembre, il numero uno della struttura tecnica, Antonella Mollia, deve stare a casa per quasi due mesi
– leggi qui la Trippa per i gatti 816 -.
E, se la trippa è per i gatti, sembra, invece, che l’occasione paia propizia per ritagliarsi larghe fette di formaggio, a topi che ballano, proprio in assenza del gatto.
Perché, in quei due mesi, sono erogate provvidenze economiche che Antonella Mollia teneva “bloccate” chiedendone la verifica, amministrativa e contabile.
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Da una parte, dunque, la mail dell’allora Segretario e Direttore Generale di Via San Cristoforo, Antonella Mollia, che dice, più o meno così:
“le ricordo di consegnarmi la bozza dei criteri x specifiche responsabilità richieste una migliaia di volte, in ultimo il giorno del mio rientro.
Ribadisco la necessità urgente di affidare incarico per revisione fondi (…)”.
Dall’altra parte, il Dirigente del Personale, Piero Gaetano Vantaggiato, che replica:
“segnalo che i criteri li trova allegati al CCDI stipulato il 27 dicembre pubblicato in amministrazione trasparente. Per l’altra fattispecie demando all’amministrazione le valutazione in merito all’affidamento all’esterno della revisione dei fondi.(…).
Per concludere poi, forse in guisa delle ultime parole famose e come a suggellare le molte altre considerazioni che paiono tese a corroborare la correttezza della costituzione dei fondi:
“Alla data odierna nessuna richiesta di revisione o è mai pervenuta né nessuna azione ispettiva della ragioneria dello Stato a differenza da altre Province.
Cordiali saluti”.
Questo il giorno 14 febbraio, quando sono all’incirca le ore 13,53, minuto più, minuto meno.
A stretto giro (all’incirca, minuto più, minuto meno, alle 14,32), l’ex Segretario e Direttore Generale risponde con alcune considerazioni di merito, per concludere:
“Ai nuovi amministratori consiglio vivamente di procedere e di seguire le indicazioni che vi ho comunicato al mio rientro”.
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L’ERALDO DECIDE IN SOLITUDINE
Perché Mollia si avvale della locuzione “ai nuovi Amministratori”?
Perché, dal precedente mese di dicembre 2021, in Provincia sono cambiate un po’ di cose: è stato eletto il nuovo Consiglio Provinciale.
Anche se Eraldo Botta pare credersi ancora “l’uomo solo al comando”, quasi fosse un redivivo Fausto Coppi; forse, meglio dire che si rivela specialista del tandem, con il suo Dirigente di riferimento: deve fare di necessità virtù (modi di dire) anche perché di Dirigenti, in Amministrazione Provinciale, ce n’è solo un altro, l’Ing. Marco Acerbo.
Sulla “riarticolazione” degli incarichi, pare, così, decidere in solitudine, forse abituato a fare in questo modo negli anni precedenti.
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Sicchè (è lecito supporre) Antonella Mollia si rivolge “ai nuovi Amministratori” forse anche perché si può ben immaginare come possano pensarla i “vecchi”, cioè quelli della precedente stagione amministrativa.
Dunque, Antonella Mollia, si è sempre mostrata tutt’altro che incline ai compromessi.
Ciò che, secondo altra ottica, potrebbe sembrare un “fare storie”.
Ad esempio, a novembre 2021 si era rifiutata di sottoscrivere la contrattazione decentrata, proprio perché Clavarino non le passava la comunicazione “confidenziale” con Roma.
Illuminante ciò che dice – leggi qui – , appunto a novembre,
sulla mancanza di informazioni idonee a consentirle la necessaria conoscenza degli Atti.
Lettura illuminante anche perché il Clavarino di cui si parla e che dice (scrive) … “e tanto dovrebbe bastare” è proprio il Clavarino (si leggerà tra qualche riga) ora totalmente delegato, per il Personale, da Piero Gaetano.
Insomma, sempre secondo un’altra ottica, Antonella Mollia se la sarebbe cercata.
Come sappiamo, quasi a calare un gladio sul nodo gordiano (calcolo dei fondi, distribuzione dell’indennità ai due Dirigenti) sulle censure dell’allora Segretario, è proprio l’Eraldo che, il 14 gennaio firma un bel decreto per la “riarticolazione degli incarichi”.
In pratica, toglie tutto a Mollia e distribuisce la responsabilità di tutti i Settori operativi della Provincia a due soli dirigenti: Piero Gaetano Vantaggiato e Marco Acerbo.
Quest’ultimo (ma ci sarà bisogno di una puntata dedicata) da poco tempo promosso alla Dirigenza a tempo indeterminato.
Le prove di questo concorso erano già state fissate per i giorni 13 e 28 dicembre; ma proprio in quel periodo, come si ricorderà, si verificò l’assenza per infortunio della Presidente di Commissione, la stessa Mollia.
Sostituita, così, nell’incarico da Piero Gaetano Vantaggiato.
Ma, come detto, anche questa materia è complessa e se ne dovrà riparlare.
Ora torniamo al punto “riarticolazione” degli incarichi dirigenziali.
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UNA PROVINCIA PER TRE?
Ecco dapprima l’Atto completo – leggi qui –
Ed ecco, di seguito, nella sua eloquente, seppur laconica, schematicità, come potrebbe essere letta dall’esterno l’immagine della Provincia di Vercelli secondo la nuova articolazione degli incarichi decisa dall’Eraldo: un tridente tra lui, Presidente, con i dirigenti – dioscuri Vantaggiato ed Acerbo.
A chi potrebbe piacere, dall’esterno, una siffatta immagine?
Forse ad alcuni importanti stakeholders.
Ai cittadini ed agli Enti Locali non si sa.
Non sono pochi, però, tra i cultori di belle lettere giuridiche, coloro che, leggendo questo Atto, inarcano il sopracciglio, non riuscendo – nemmeno strabuzzando gli occhi – a trovare una motivazione (componente essenziale di ogni Atto), che possa renderlo plausibile.
In particolare, nulla si vede che possa aiutare a comprendere la ragione per cui ad Antonella Mollia (si ripete, perdurante la sua assenza per infortunio) sia tolta anche la responsabilità del settore Bilancio e Ragioneria,
conferitale dopo la prematura scomparsa della compianta Dottoressa Gianna Maffei – leggi qui – .
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Ma, come si diceva, a ciascun giorno la sua pena.
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LA REVISIONE ARRIVA INSIEME ALLA MERENDA SINOIRA OFFERTA DAI CITTADINI DI VILLATA
Si arriva, dunque, al Consiglio Provinciale del 30 marzo
scorso, quello che si tiene presso il Comune di Villata e che termina con una
In quella sede si prende atto che, finalmente, è proprio ora di affidare ad una società esterna la revisione dei fondi.
Ma già si mormora, nel Palazzo, che potrebbero esserci svarioni anche molto superiori ai 100 mila euro.
Con successiva Determinazione – leggila qui – il lavoro di revisione
viene affidato ad una società specializzata in questi servizi per le Pubbliche Amministrazioni, che si chiama “Publika” e che opererà al costo di circa 10 mila euro.
La circostanza ha fatto inarcare il sopracciglio (di nuovo) di qualche (altro, diverso dai precedenti) cultore di belle lettere, poiché la stessa ditta fornisce già altri servizi specialistici (poca roba in termini di fatturato annuo, per la verità) alla Provincia.
E quindi c’è chi non vedrebbe di buon occhio questa sovrapposizione.
Ma si tratta (al di là della fondatezza e consistenza dell’obiezione) di cose veniali.
Anche perché, come abbiamo visto, la revisione più importante la sta facendo il servizio Ispettorato della Ragioneria Generale dello Stato.
Un’idea tutta sua, oppure agisce – sono mere ipotesi a titolo esemplificativo e nulla più – per incarico della Corte dei Conti?
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PIERO GAETANO ORA DELEGA CLAVARINO
Un altro segnale che gli osservatori più acuti interpretano come importante, arriva proprio nelle scorse ore.
Piero Gaetano Vantaggiato si spoglia di funzioni ed incarichi, proprio nel settore Personale.
Onerando completamente la propria PO (Posizione Organizzativa) Luca Clavarino, cioè il suo Vice, di tutto.
L’atto è eloquente e preciso – leggilo qui -.
Clavarino (quello della mail “confidenziale”, come si può leggere nel già citato articolo 823) resta così, ma a decorrere da questa, recente, data, con il cerino in mano.
E’ il buon cuore che sospinge, in queste ore, molti Colleghi a porgergli le più sentite…felicitazioni.
(Continua)