Pare che incomincino ad aprire gli occhi.
Ma andiamo con ordine.
Oggi, 27 dicembre 2021, prima seduta del neo eletto Consiglio Provinciale di Vercelli, uno dei più sbilanciati e politicamente squilibrati di sempre.
Che è successo?
E’ successo che Mattia Beccaro e Sergio Svizzero, eletti per il Pd, hanno fatto notare al Presidente Eraldo Botta che il comunicato con cui ha annunciato la composizione della Giunta riporta (su carta intestata dell’Ente, redatto da Personale dell’Ente, forse anche da quel Personale assunto fiduciariamente, quindi pescato dalle seconde file dei partiti) un inciso preoccupante.
Lo leggiamo qui.
Che bisogno c’era di dire che la scelta delle deleghe da conferirsi a ciascun Consigliere fosse stata decisa “in concorso” con i capataz della politica?
Dovendo, peraltro ed in tal modo, rendere palese a tutti che l’On. Paolo Tiramani non sia il “Segretario” della Lega, ma semplicemente il “Commissario” provinciale, in attesa che si svolgano i congressi?
In realtà, una ragione c’era.
E, dicono i bene informati, è tutta condensata in quella laconica preposizione che sta davanti al sostantivo “Segreteria” di Fratelli d’Italia.
Si doveva, in qualche modo (questa l’interpretazione corrente di chi frequenta i Palazzi), rappresentare che il Ghiottone non è politicamente fuori dai giochi.
Tanto è vero che partecipa alla spartingaia non come delegato “della” Segreteria provinciale, bensì “alla” Segreteria, come se Emanuele Pozzolo fosse stato commissariato.
Lapsus calami?
I rumors palatini dicono di no: Alberto Cortopassi avrebbe condotto le trattative sia con Eraldo Botta, sia con Antonio Prencipe (Segretario di Forza – e ridiamo – Italia) anche per conto di Tiramani, che si è presentato solo l’ultimo giorno per siglare l’accordo.
Non sarebbe, del resto, una novità.
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Che interesse c’è a dare da intendere che Manny sia esautorato?
Un interesse c’è, evidente, perché, proprio mentre la Lega appare una macchina da guerra, si avvertono segnali eloquenti di crisi.
Il primo di questi, sempre a proposito di elezioni provinciali, è costituito dai dati riferiti al Comune di Vercelli.
Dove la Lega ha 10 Consiglieri, ma dove i suoi candidati hanno preso, tra tutti, soltanto otto voti: 5 a Candeli, 2 a Basso e 2 a Morello, (ma uno dei due conquistati da Gian Mario Morello non è della maggioranza).
Quindi, 5+2+2-1=8.
Del resto, si sa che due Consiglieri leghisti sono da tempo in fibrillazione e questa è probabilmente una delle ragioni della fretta indiavolata che hanno avuto di portare a termine (entro e non oltre Natale) le operazioni che placassero la fame dei fedelissimi, Gian Carlo Locarni e Romano Lavarino (che fedelissimo proprio non si può dire, ma è chiaro che gli vada bene così).
E pensare che, nel 2019, qualcuno non lo voleva nemmeno in lista, il Lavarino, forse per il suo passato nelle guardie.
Ma poi devono essersi accorti che non sarebbe stato così difficile conquistarsene l’amicizia.
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Ma torniamo alla Provincia dove, tanto per cambiare, l’effettiva libertà lasciata da Andrea Delmastro a Cortopassi ha procurato vantaggi a Tiramani e svantaggi a Fratelli d’Italia.
Qualche numero: complessivamente i cinque candidati della Lega (Basso, Candeli, Montella, Morello, Poletti) hanno raggranellato, su tutto il territorio provinciale, 30.212 preferenze da Consiglieri e Sindaci della Provincia.
I due di Fratelli d’Italia (Gilardino e Camandona), invece e sempre complessivamente, 24.600.
Quindi cinque a due eletti, ma con pesi percentuali elettorali, arrotondando molto, di 60 a 40, che avrebbero giustificato, al massimo, un 4 a 3.
Perché?
Lo saprà l’On. Andrea Delmastro: se va bene a lui, va bene a tutti.
Se vuole che il Centrodestra di Vercelli diventi una sorta di PUT (Partito Unico di Tiramani), sono fatti suoi.
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Quelli che non sono più soltanto fatti loro, ma un po’ di tutte le forze politiche e, per li rami, degli Elettori, sono altri.
Perché lo squilibrio maggiore non è tanto quello dei rapporti di forza tra due partiti, ma diventa ancor più evidente nella composizione complessiva del Consiglio.
La Lega, da sola, in Provincia ha, di fatto, una maggioranza di poltrone: una maggioranza che non ha, che non c’è nei numeri reali delle Amministrazioni locali del territorio.
Su 11 Consiglieri (2 di Opposizione, Pd), la Lega ne ha sei, uno di questi è il Presidente, Eraldo Botta.
Peraltro, unica carica (profumatamente) retribuita, con più di 4 mila euro lordi al mese, che diventeranno tra breve 9.600.
Sei su undici, dunque: rapporti di forza che non ci sono più (semmai vi siano stati) nelle Amministrazioni locali, per non parlare (ma la storia non si fa con i “se” e con i “ma” né con i sondaggi) di cosa accadrebbe se si andasse oggi al voto.
Non si dimentichi, infatti, che – per esempio – i dieci (ma sono già erosi a otto) Consiglieri Comunali di Vercelli sono il retaggio della pesca miracolosa di voti del 2019, oggi decisamente alle spalle.
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Non mancano, tra quelli degli osservatori, anche pareri più cauti.
Perché – dice questa molto minoritaria scuola di pensiero – il prossimo anno si vota di nuovo (salvo soprese Covid) per eleggere i Presidenti di Provincia.
Alla carica possono aspirare solo Sindaci.
Ed Eraldo Botta ha concluso i due mandati come Primo Cittadino di Varallo Sesia.
Allora, ecco che potrebbe arrivare un successore.
Ma – per ora – pare proprio che il buon Eraldo Botta si stia preparando una soluzione ad hoc.
Sempre i bene informati dicono che si candiderà Sindaco di Civiasco e, quindi, potrà candidarsi di nuovo alla Presidenza della Provincia.
Civiasco è un Comune minuscolo, ma è.
Insomma, da fare invidia ai democristiani della Prima Repubblica: nulla di nuovo sotto il sole.
Il compianto Senatore Riccardo Triglia, in predicato di diventare Presidente Nazionale dell’Anci, si fece a suo tempo (siamo negli Anni Ottanta) eleggere Sindaco di Coniolo, piccolissimo e ridente centro confinante con Casale Monferrato.
Sic transit gloria Mundi.
Se una volta i leghisti dicevano, con qualche orgoglio “la Lega ce l’ha duro”, ora – gli anni passano per tutti – più realisticamente pare mandare questo messaggio: la Lega ce l’ha fino (il cervello, quando si va a caccia di posti).
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Ma le osservazioni di Beccaro e di Sergio Svizzero, i due Consiglieri Pd, che all’ex Convento dei Barnabiti hanno poco più di un diritto di tribuna, vanno oltre, per sollevare un coperchio posato su una pentola in ebollizione.
Qual è l’uso che gli Enti Locali fanno della funzione “Comunicazione”?
E’ un problema generale.
Si tratta di un servizio di comunicazione dell’Ente, oppure ad personam di Presidenti e Sindaci, ovvero degli Esecutivi?
Problema non banale, peraltro e che dovrà essere esaminato con cura e, soprattutto, con oggettività bipartisan.
Perché lo stesso Comune di Santhià non ha rinunciato a dotarsi di un addetto stampa: sarà tale per tutto il Comune, Opposizioni comprese?
Così come i vari giornalini web e soprattutto Fb di tante Amministrazioni locali, daranno spazio anche alle posizioni, proposte, iniziative delle minoranze consiliari?
Il sasso è stato gettato in uno stagno che incomincia ad essere anche abbastanza costoso per le casse degli Enti.
Non mancheranno occasioni per approfondire, senza dimenticare che la comunicazione è comunque un valore aggiunto della Pubblica Amministrazione: quindi, meglio avere di questi problemi, piuttosto che essere alle prese con quelli opposti.
Purchè sia davvero comunicazione di tutte le varie espressioni degli Enti e non al servizio di una sola parte, quasi – è stato richiamato anche oggi – una campagna elettorale permanente.
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Ecco come sono state ripartite le deleghe tra i vari Consiglieri Provinciali.
Davide Gilardino (Fratelli d’Italia): Vicepresidente – Fondi Europei – Politiche Agricole – ATO2 – Risorse Idriche
Pier Mauro Andorno (Forza Italia): Edilizia Scolastica – Protezione Civile – Rapporti con le Province
Massimo Basso (Lega Salvini Premier): Bilancio – Montagna – Caccia e Pesca
Massimo Camandona (FdI): Viabilità e LL.PP. – Personale
Margherita Candeli (Lega SP): Programmazione Scolastica – Antidiscriminazione – Orientamento
Alessandro Montella (Lega SP): Sport – Ecomuseo delle Terre d’Acqua – Rapporti con i Comuni
Gian Mario Morello (Lega SP): Ambiente – Attività Estrattive – Affari Legali
Gianna Poletti (Lega SP): Turismo e Cultura – Pari Opportunità –