VARALLO -Facile fare la persona offesa col portafoglio di Pantalone - VercelliOggi.it VercelliOggi
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E adesso chi glielo va a dire alla Magistratura Contabile lombarda che avevano toppato? Non avrebbero fatto prima a chiedere alla Dottoressa Mariella?

TRIPPA PER I GATTI / 868 - Varallo, facile fare la persona offesa con il portafoglio degli altri - La Giunta dell'Architetto Pietro e di OO.BB. vuole querelare un cittadino - Ma le spese di Avvocato le paga il Comune - Una cosa cui la Corte dei Conti della Lombardia non aveva pensato

Ammesso che abbiano tempo di pensare ad una cosa del genere, con tutto quello che dovrà esaminare su Alpàa, cosa diranno poi i Colleghi piemontesi?

E adesso chi glielo dice?

Perché non è mai facile dare certe notizie a persone che non se le aspettano, soprattutto se quelle persone hanno una certa età.

Eppure, qualcuno dovrà prendersi questa responsabilità, assumere un compito al quale la collettività tutta lo delega, impegnandosi poi a sostenerlo anche psicologicamente, se l’impatto emotivo dovesse rivelarsi più duro di quanto sia già prevedibile.

Ma andiamo con ordine.

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Dunque, bisogna sapere che, un brutto giorno del lontano 2011, la Corte dei Conti, Sezione della Lombardia, si impegna a fondo per rendere un bel parere ad un Sindaco che si era rivolto alla Magistratura Contabile nell’intento di non sbagliare.

Il Sindaco è quello di Orsenigo, in provincia di Como.

Il Primo Cittadino del ridente centro, divenuto celebre per i dipinti di Stefano Maria Legnani, detto “Il Legnanino”, pose, in sostanza, il seguente quesito:

scusi, Signora Corte dei Conti, io Comune (non io Sindaco in persona) posso sporgere querela per diffamazione se uno insulta l’Ente?

Abbiamo riassunto in modo un po’ caricaturale, ma per chi desidera esaminare tutto per bene, ecco integrale il parere della Corte dei Conti della Lombardia, del 2011

– clicca qui – .

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Come si può vedere, la Corte, in sostanza, divide in due parti l’esposizione.

La prima è una risposta positiva.

Certo, caro Comune del Legnanino, l’Ente in quanto tale può certamente sporgere querela.

Se uno trascende e, invece della critica politica, dice cose offensive, anche la persona giuridica e la Pubblica Amministrazione in particolare, si può sicuramente ritenere persona offesa con facoltà di adire l’Autorità Giudiziaria.

Bene.

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Ma – prosegue la Corte nella seconda parte, che è un po’ una doccia fredda – guarda, però, che non ti devi rivolgere ad un Legale: è un costo che non è necessario e, perciò, non lo puoi porre a carico dell’Ente.

Allora, cosa si può fare?

E qui la Corte dei Conti della Lombardia, nel suo piccolo, è molto chiara:

“La proposizione della querela, da intendersi quale diritto riconosciuto ad ogni persona offesa da un reato, per cui non debba procedersi d’ufficio, è atto di parte per il quale non è necessario il patrocinio e l’assistenza di un legale. La querela si sostanzia in un’esposto-denunzia rivolto all’Autorità Giudiziaria contenente la mera narrazione di fatti a rilevanza penale (art. 120 c.p.), a cura della persona offesa o di uno fra più offesi da un medesimo fatto (reato commesso in danno di più persone). La qualificazione giuridica dei fatti denunziati spetta all’Autorità Giudiziaria. La querela pur rivestendo natura di condizione di procedibilità per taluni delitti, non è un  atto processuale, bensì un atto del privato cittadino da cui scaturisce l’apertura di un procedimento penale. La non necessarietà del patrocinio legale per il mero atto di proposizione della querela, esclude in radice il diritto di ottenere il rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione del mandato conferito ad un avvocato”.

In sintesi: se vuoi sporgere querela vai dai Carabinieri e dici tutto quello che devi dire.

Ma non puoi pagare la parcella di un Avvocato, caro Comune reso celebre dalle opere del Legnanino.

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Ed ora il triste compito di cui si diceva in esergo.

Perché ora ci vuole qualcuno che vada a dire, a questi Signori della Corte dei Conti della Lombardia, che hanno preso un abbaglio, una cantonata.

La prova?

E’ data dal fatto che il Comune di Varallo, non più tardi di una decina di giorni fa, ha deciso di sporgere querela nei confronti di un cittadino che ha scritto cose pesanti su Facebook.

Ed ha stabilito, nella sua inarrivabile saggezza, di avvalersi del patrocinio di un Legale, pagato dal Comune

– leggi qui integrale la deliberazione di Giunta – .

A questa decisione ha dato il proprio parere favorevole

un Giurisperito di incontestabile e forse persino inarrivabile competenza come la Dottoressa Mariella Rossini: parere, peraltro, in linea con quello della Dottoressa Durio.

Si badi: non deve trarre in inganno il fatto che la persona mostri, talvolta, con benevolenza, un approccio relazionale signorilmente informale e persino giulivo.

Quando, però, la Dottoressa Mariella si applica alla disamina di una questione giuridica – dicono tutti –  è un monumento di scienza amministrativa.

Sicchè se la Dottoressa Rossini conforta la Giunta Comunale (anche perché altrettanto conforta la Dottoressa Durio) che pone a carico del Comune le spese legali per una querela, i problemi saranno della Corte dei Conti, prima di quella della Lombardia, che ci fa una ben magra figura, poi di quella del Piemonte, che dovrà dare torto ai Colleghi lombardi.

Se ne troverà il tempo, perché è lecito immaginare che, con tutto quello che potrebbe forse esaminare, per vedere bene i rapporti tra Comune di Varallo e Comitato dell’Alpàa, il tempo potrebbe non bastare.

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