Avere qualche Primavera sulle spalle significa anche avere tanti ricordi.
E le letture giovanili sono spesso tra quelli indelebili.
Come dimenticare la storica copertina (aprile 1991) del settimanale satirico “Cuore”?
“Dopo un giro di consultazioni, la nostra serena analisi:
hanno la faccia come il …”.
Storie di cicliche crisi di Governo.
Sicchè, una volta chiusa la crisi con la composizione di un Esecutivo pressochè uguale al precedente (ma sistemati gli equilibri e gli appetiti dell varie correnti dei partiti di maggioranza) non restò, per il numero seguente, che riproporre la stessa copertina, però chiosando: loro rifanno lo stesso Governo, noi rifacciamo lo stesso titolo.
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Chi siamo, dunque, noi, per credere di potere fare d’altro e meglio dello storico settimanale?
Ma andiamo con ordine.
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APPALTO DA 20 MILIONI DI EURO RINNOVATO SENZA GARA
Come si ricorderà, aveva suscitato viva sorpresa il fatto che la Provincia di Vercelli avesse potuto, con una semplice Determinazione del Dirigente dell’Ufficio Tecnico (confermato anche dalla nuova Amministrazione) Marco Acerbo, rinnovare senza alcuna procedura di gara un appalto del valore di ben 20 milioni di euro.
Leggi qui l’articolo che, appunto, porta la fiches “Provincia Style – Lascia o rinnova?”.
Non c’è niente da aggiungere.
Salvo che oggi (il 2 settembre scorso) sono andati avanti sulla stessa strada e pare che abbiano voluto fare ancora meglio.
Di che si tratta?
Intanto, continuano a commissionare opere pubbliche per centinaia di migliaia di euro al raggruppamento tra Imprese formato da Bertini Costruzioni srl di Varallo – Alagna (capogruppo), Sodis srl, Sogno Fratelli e Figli.
Vabbè, si vede che si sono persuasi di avere fatto una bella cosa e, del resto, se pensano si possa rinnovare un affidamento che, nel bando, escludeva la possibilità di rinnovo, sapran loro.
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Ma, per un paradosso solo apparente, pare che oggi abbiano voluto fare luce.
Forse anche “piena” luce, almeno speriamo.
Perché – devono essersi accorti – qualche volta è bene illuminare la scena o, almeno, la strada.
Vediamo di cosa si tratta.
Come abbiamo visto, quello che tecnicamente si chiama “accordo quadro” non è altro che una serie di previsioni di lavori pubblici di futura utilità a proposito dei quali si dice: ma Signori cari, invece di fare tante singole gare d’appalto lungo i tre anni, perché non ne facciamo una sola e poi, in caso di bisogno, andiamo a “pescare” da quell’appaltone per assegnare – e solo se ne abbiamo davvero bisogno – i singoli incarichi.
Non c’è dubbio che la procedura si riveli molto razionale ed idonea ad accelerare tanto l’esecuzione delle opere.
Quali sono le opere pubbliche previste per questo accordo quadro?
Insomma, quali lavori si possono assegnare?
Perché c’è differenza: lavori stradali oppure realizzazione di vasche per i pesci?
Non possono stare tutti nello stesso accordo.
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Dunque, è lo stesso Ufficio Tecnico della Provincia che, a febbraio 2019, dice: i lavori da affidare a Bertini & Co. sono i seguenti:
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Come abbiamo visto, se in Provincia sembrano sicuri che rinnovare questo appalto (l’accordo quadro si assegna con gara ad evidenza pubblica: e, del resto, 20 milioni di euro non sono mica cotiche) senza esperire una ulteriore gara sia possibile, altri invece pensa che sarebbe meglio approfondire l’argomento, perché non è così convinto che la cosa sia possa fare.
Insomma, gioverebbe fare chiarezza e luce.
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FARE LUCE? PRESTO FATTO: CI METTIAMO ANCHE L’ILLUMINAZIONE
E si vede che è tale la volontà di fare bene, di agire sempre alla luce del sole, che ai primi di settembre hanno assegnato
un altro lavoro alle tre Imprese – leggi qui – .
L’Atto è sempre a firma Marco Acerbo.
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Come si vede, tra i lavori dell’accordo quadro (che sono quelli descritti alla declaratoria letta sopra) hanno aggiunto:
“COMPRESA LA MANUTENZIONE SUGLI IMPIANTI D’ILLUMINAZIONE STRADALE”.
Ma qui si inarcano di nuovo i sopraccigli dei cultori di belle lettere giuridiche, che di solito si trovano in piena sintonia con l’Anac.
Perché si domandano: ma dove è scritto che sia “compresa la manutenzione sugli impianti di illuminazione”?
O si tratta forse di un altro accordo quadro (quello sull’illuminazione) di cui non ci eravamo accorti?
Insomma, per assegnare i lavori sugli impianti di illuminazione, non si sarebbe forse dovuta esperire un’altra gara?
Troppa fatica?
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Come finirà?
Chi vivrà, vedrà.