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TRINO, IL PELLEGRINAGGIO A CREA, FONTE DI GRAZIE SPIRITUALI - Tradizionale cammino di tante comunità parrocchiali, per affidarci alla Madonna 

Liturgia presieduta da Mons. Luciano Pacomio

Trinese

(marilisa frison) – Il consueto Pellegrinaggio al Sacro Monte di Crea, quest’anno è stato anticipato a sabato 30 Aprile, il primo Maggio cadendo di domenica, non era data fattibile per gli impegni dei sacerdoti.

Un’alba di un meraviglioso rosso Tiziano, assieme al parroco di Trino, don Patrizio Maggioni, alle 6,30, ha accolto un nutrito gruppo di pellegrini, tra cui si evincevano molti ragazzi.

Bello vedere tanta partecipazione e devozione a Maria.

Prima di dare il via al Pellegrinaggio, don Maggioni ha fatto disporre i presenti in un grande cerchio e si è pregato per la pace. Tutto il Pellegrinaggio è stato dedicato alla bellezza della Pace, della vita, che deve vincere sull’orrore e devastazione della guerra, che è odio e distruzione, e non porterà mai a nulla di buono, solo morte.

La natura in Primavera offre spettacoli meravigliosi ed era bello camminare e conversare in mezzo a una tavolozza di colori che si movimentavano con il salire e scendere le splendide colline monferrine.

Altra tappa di preghiera a Rocchetta e a Madonnina e poi, dopo il caffè, tutti su fino da Lei.

Don Pato, generosamente, nelle tappe preghiera offriva caramelle e cioccolatini ai giovani e meno giovani.

A Madonnina ci ha raggiunto un gruppo di animatori partiti alle 8 in bicicletta e di lì a poco, ecco arrivare Sebastiano Viancino, che ha percorso l’intero Pellegrinaggio di corsa.

Alle 11 si è iniziata la Santa Messa, ma non eravamo solo noi trinesi: mons. Mancini, nel dare il benvenuto nella Casa della Madre, ha salutato sua eccellenza mons. Luciano Pacomio, che ha presieduto la Santa messa e accompagnava con don Taddeo e don Mario l’unità Pastorale San Giovanni Paolo II, erano presenti i fedeli di Morano, Casale Popolo, Terranova e Villanova, si è unito alla celebrazione anche don Italo, parroco di Sizzano, ha salutato il nostro parroco don Patrizio, in rappresentanza della diocesi di Vercelli, ed ha ricordato che è la Chiesa Madre, da cui è nata anche la Chiesa casalese:

“Questo nostro momento spirituale è un momento in cui siete giunti lasciando il vostro quotidiano, lasciando le vostre case, per salire su questo colle, per fissare lo sguardo sulla Beata Vergine Maria, la Madre di Dio. Ma noi sappiamo che il compito di Maria è quello di condurci da suo figlio, nostro unico Salvatore, che incontriamo nell’ascolto della Parola, che vediamo presente nella simbologia del Cero pasquale, che ci ci ricorda il risorto e che accoglieremo nel Pane dell’Eucarestia, per poi ritornare nelle nostre case rigenerati dall’incontro con Gesù Cristo”.

Dopo queste parole il rettore del Sacro Monte, come si usa fare nei pellegrinaggi, ha asperso l’assemblea con l’acqua della fonte battesimale benedetta nella Santa notte di Pasqua, per ricordarci che nel Battesimo siamo rinati, siamo stati ripartoriti in Cristo e nello Spirito Santo a vita nuova. Lui è il capo e noi le membra della Chiesa.

Don Pacomio ha esordito:

“Ognuno è venuto in Pellegrinaggio per le sue grandi esigenze personali, importanti, ma tutti quanti insieme siamo venuti anche per motivi comuni, la Pace nel mondo e per intensificare il cammino sinodale per le nostre famiglie e per le nostre comunità parrocchiali e lo affidiamo all’intercessione di Maria, chiudendo il mese di Aprile e aprendo il mese di Maggio […]”.

Il Vangelo è stato letto da don Maggioni, mentre la Santa Messa è stata animata da don Taddeo, che ha coinvolto l’assemblea.

Al termine una sosta davanti alla Vergine e poi il pranzo al sacco negli scalini antistanti il Santuario.

Alcuni volenterosi hanno percorso anche il cammino di ritorno a piedi.

La preghiera di tutti, in preparazione al giorno del 1 maggio, è stata elevata affinchè a nessuno manchi mai il lavoro.

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