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TRINO - Un fine settimana che ha visto protagonisti gli Alpini - Le Penne Nere, sempre in prima linea con iniziative di solidarietà - Dal tesseramento all'aiuto per la ricerca contro la Sclerosi Multipla - In VIDEO la "Preghiera dell'Alpino" - La GALLERY

A dar manforte al Gruppo Alpini Trino, i volontari dei Carabinieri in congedo e dell’Arma Aeronautica sez. di Trino.

(marilisa frison) – Grandi protagoniste del fine settimana sono state le Penne Nere del “Gruppo Alpini Trino”.

Li abbiamo visti, sabato, 4 Marzo, impegnati in piazza con il progetto Aism “Gardensia”, che torna in occasione della festa della donna. Fermiamo la sclerosi multipla con un fiore, anzi due per invitare, acquistando una pianta di gardenia o di ortensia o entrambe, a sostenere la ricerca scientifica e il supporto alle persone con sclerosi multipla e patologie correlate. I due fiori rappresentano lo stretto legame che c’è tra le donne e la sclerosi multipla, una malattia neurodegenerativa che attacca il sistema nervoso centrale, che colpisce la popolazione femminile in misura doppia rispetto agli uomini. Non è contagiosa né mortale. A dar manforte al Gruppo Alpini Trino, i volontari dei Carabinieri in congedo e dell’Arma Aeronautica sez. di Trino.

Gli operosi e diligenti Volontari in men che si dica hanno venduto tutte le piante destinate a Trino, più quelle destinate a Fontanetto, per un totale di 52 vasi, a 15 euro caduno, ricavando euro 780, più offerte. Ancora una volta hanno vinto una grossa sfida. I trinesi non si smentiscono mai, si sono nuovamente dimostrati molto generosi e sensibili al bene altrui.

Domenica 5 marzo, alla celebrazione delle 10, ritroviamo nei primi banchi della chiesa parrocchiale con il loro cappello con penna nera, il “Gruppo Alpini Trino”, per festeggiare il tesseramento.

Il parroco di Trino don Patrizio Maggioni, appena rientrato nella notte dalla Terra Santa, ha ricordato nella Santa messa i Compagni Alpini andati “avanti” e ha elogiato gli Alpini presenti per il loro grande cuore e per il bene con cui si prodigano per il proprio prossimo, sono sempre presenti senza far rumore, in silenzio.

Inoltre, ha ricordato che il Sacerdote don Secondo Pollo, originario del vercellese, nato a Caresanablot il 2 gennaio 1908, nell’ultima guerra, fu Cappellano degli Alpini del “Val Chisone” sul fronte occidentale e in Montenegro, ove morì, il 26 dicembre 1941 mentre accorreva, durante un combattimento, in soccorso di un ferito.

Prima della benedizione finale il capogruppo Massimo Olivetti ha impartito l’ordine dell’attenti, dopodiché, dall’ambone Gianni Tavano ha letto la preghiera dell’alpino.

Al termine la foto di gruppo con il parroco sia davanti all’altare maggiore, che davanti all’altare con la foto di don Secondo Pollo.

La festa è proseguita fino a pomeriggio inoltrato presso l’Agriturismo Gatti, di Camino.

Va un grazie da parte di tutta la Città a questo volenteroso e benevolo Gruppo, per il continuo operato svolto sempre con il sorriso e una buona parola.

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