(marilisa frison) – In questa IV domenica di Pasqua, in cui si festeggia il “Buon Pastore”, dovremmo dire il bel pastore, quello bello bello che dà la vita per le sue pecore.
E questa domenica 21 aprile, è la 61esima giornata mondiale per le vocazioni, ma non si festeggiano solo le vocazioni consacrate e sacerdotali, ma si celebrano tutte le vocazioni e Papa Francesco per l’occasione ha scritto una preghiera che allegherò in coda.
È nuovamente una giornata di grande festa a Trino, i bambini festeggiano la seconda Comunione, per alcuni la terza, e fanno il loro ingresso in assemblea, sempre con il loro saio bianco, con don Marco Giugno, i chierichetti e il seminarista Giuseppe Partinico, ma non sono i soli a festeggiare, tra l’assemblea notiamo le “Penne nere”, il “Gruppo Alpini Trino”, con a capo Massimo Olivetti, anche loro in festa.
Ricordiamo che tanto deve Trino a questo volenteroso Gruppo, che mai si tira indietro nei momenti di difficoltà e necessità, presta il proprio aiuto in ogni occasione sempre a testa bassa e con il sorriso, con il massimo impegno senza mai lamentarsi.
Una bella celebrazione in cui il sacerdote lascia tre pensieri ai ragazzi:
una vita abbondante e la vita abbondante è data da Gesù;
nessuno ci strapperà dalla sua mano, nemmeno un lupo, quanti di noi hanno un lupo dentro, il lupo dell’invidia, il lupo della solitudine,…;
ascoltiamo la voce del Signore e impariamo a riconoscerla.
Gli Alpini sull’attenti hanno pregato la preghiera dell’Alpino, a guidarla dall’ambone l’alpino Gianni Tavano.
Don Giugno non ha scordato di chiedere l’intercessione di don Pollo, protettore degli Alpini.
Al termine i bambini con genitori, parenti e Catechiste si sono recati nel “Salone Rusticoni”, dove hanno festeggiato condividendo tante prelibatezze e intonando il canto “Forza Gesù”.
Siamo pietre vive ed edifichiamo la chiesa, costruiamo una vita piena, una vita bella, una vita realizzata.
Preghiera
Per la 61a giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre,
che sempre vieni a dimorare in mezzo a noi,
facci vivere secondo i tuoi sentimenti
affinché le nostre comunità e le nostre case
siano capaci di un’accoglienza autentica e cordiale.
I giovani che ci incontrano sentano di essere amati
e si liberi in loro quel desiderio di cercare
il senso della propria vita
che si rivela nella loro vocazione.
Infondi nel cuore di tutti i battezzati
la volontà di spendere la propria vita
nel ministero ordinato, nella vita consacrata,
nel matrimonio e nel laicato vissuto nel mondo,
perché la Chiesa, che è la tua e la nostra casa
risplenda della bellezza di tutte le vocazioni.
Amen.
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Redazione di Vercelli