Se il rito esequiale per l’ultimo saluto a Vittorio Emanuele di Savoia, ieri a Torino, ha visto riunite attorno al feretro del figlio dell’ultimo Re d’Italia, nobili e teste coronate d’Europa, anche il Vercellese ed il Biellese hanno dato un contributo, forse meno esposto all’evidenza mediatica, quanto prezioso, nell’apporre questo simbolico sigillo ad un tratto di storia d’Italia.
Ha concelebrato, con Mons. Paolo De Nicolò, Mons. Gian Luca Gonzino, Canonico della Cattedrale del Duomo di Vercelli.
Ed il servizio di onoranze funebri è stato affidato all’impresa biellese di cui è titolare Renato Conzon, che ha voluto assicurarsi la collaborazione, per questo impegnativo servizio, dei colleghi di un’altra storica azienda del settore, questa volta vercellese, l’Impresa Valeriano: tre generazioni e 74 anni di esperienza; dal fondatore, il nonno Pietro, che passò il testimone a Fabrizio. Ed ora con lui c’è Andrea.
Dalla camera ardente allestita presso la Reggia di Venaria, fino a San Giovanni, discreti ed impeccabili, si sono occupati di ogni incombenza.
Mercoledì la salma sarà cremata nel tempio crematorio di Biella; le ceneri saranno riposte a Superga, come desiderato dal Principe.
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