(Stefano Di Tano) – Quando si incontra in trasferta la squadra che tiene banco da sei mesi ai piani alti della classifica, psicologicamente diventa difficile affrontare questi avversari con la normale fiducia nei propri mezzi, ma a volte quel timore reverenziale carica positivamente le forze e l’autostima dei più deboli. Lo vediamo ogni settimana quando certi risultati ribaltano ogni logica previsione e modificano sensibilmente le classifiche.
Ieri, domenica 13, a Bolzano non si sono verificati fenomeni straordinari, ma possiamo dire che la Pro Vercelli ha fatto il “gioco” di cui è capace, il gioco che nelle ultime settimane ci ha permesso di portare a casa dei solidi punti, con molta fatica, ma anche con gradite soddisfazioni. Niente da fare però con il Sudtirol che ha usato le maniere forti, mettendo in campo il meglio delle sue risorse con precisione e continuità, cosa che è mancata ai “bianchi” della Pro che per l’occasione vestivano la maglia nera.
Ore 14,30. Stadio Druso – Bolzano. E’ iniziata e poi proseguita a ritmo lento una partita in cui i vercellesi non hanno pensato a costruire gioco di attacco, ma solo a consolidare un centrocampo spesso ammucchiato e lento con pochi spiragli emotivi interrotti da un paio di tentativi estemporanei delle punte.
Al contrario, un certo Francesco Galuppini, la spina nel fianco dei vercellesi, ha fatto tremare la nostra difesa più volte, trovando fortunatamente sempre pronto il nostro n. 1 Matteo Rizzo. Arriviamo al 45° minuto; la situazione non era così difficile come si temeva; anzi, l’opportunità di pareggiare a reti inviolate nel secondo tempo sembrava concreta grazie al rotondo lavorìo dei centrocampisti che purtroppo non esibivano alcun esito sull’asse di attacco.
Mister Lerda, forse per dare quello slancio mancante in fase di realizzazione, sceglieva di portare molte variazioni al gruppo che aveva consolidato la tenuta difensiva, e come spesso succede, dopo l’inserimento di Comi, Masi, Iezzi, Gatto, Macchioni, si sono visti chiari sbandamenti con conseguenti difficoltà difensive, maggiorati dalla continua pressione del Sudtirol che vedeva spiragli sui quali percorrere traguardi più facili. La rete di Matteo Rover -tiro angolatissimo ma preciso alla destra di Rizzo – chiudeva le speranze della Pro che a stento conteneva gli avversari per portarsi senza ulteriori delusioni al 90°.
La formazione scesa in campo allo Stadio Druso: Rizzo, Auriletto, Minelli, Cristini, Bruzzaniti, Belardinelli, Vitale, Criatese, Louati, Della Morte, Panico. La schiera delle riserve è costituita dal lungo elenco che segue: Gelmi, Masi, Emmanuello, Comi, Josic, Rendic, Clemente, Macchioni, Iezzi, Secondo, Gatto. – Ammoniti: Belardinelli, Cristini, Vitale
Arbitro: Alberto R. Arena, di Torre del Greco. PRO V.
Punti in classifica: 33
Redazione di Vercelli