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“BENE INSIEME” - Al via, grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese onlus, il nuovo progetto di Opera Don Guanella per sostenere mamme vittime di violenza o in situazione di fragilità    

Il progetto riguarda le sedi di Novara e Gozzano

PiemonteOggi, Regione Piemonte

Opera Don Guanella è un ente ecclesiastico che svolge attività a favore di anziani, minori, persone con disabilità e in situazione di fragilità sociale e che è presente sul territorio novarese (oggi con due sedi a Novara e Gozzano), dal 1916. Attualmente a Novara sono attivi, gestiti da “Opera Don Guanella” una comunità per minori stranieri non accompagnati; alloggi per neo-maggiorenni in uscita dai percorsi di crescita in comunità; laboratori educativi e formativi per minori; un centro diurno per minori con gravi problemi famigliari, un servizio di social housing (la cui fase di start up è stata realizzata grazie al contributo di FCN). A Gozzano, invece, sono operativi il servizio di social housing “Casa Angela” (realizzato grazie anche al sostegno di FCN) e due centri diurni per bambini e adolescenti. Presso entrambe le sedi vengono erogati anche servizi per l’infanzia (supporto scolastico, pre e post scuola, attività di intrattenimento) dove vengono accolti mediamente 60 minori al giorno.

Fondazione Comunità Novarese onlus sceglie di sostenere nuovamente Opera Don Guanella sull’edizione 2021 del Bando “Per le Donne” attraverso il progetto “Bene Insieme” con un contributo di 19.000 euro (su un costo complessivo di progetto 31.800 euro).

Il progetto “Bene Insieme” si rivolge alle donne in situazione di fragilità e ai loro figli e nasce dalla volontà di offrire una risposta al bisogno emerso sul territorio di un’accoglienza protetta per giovani mamme in situazione di fragilità. Il progetto intende potenziare le proposte di social housing con particolare attenzione alle donne che hanno subito maltrattamenti e violenze o che devono affrontare gravi difficoltà di tipo socio-economico. Il target è rappresentato da donne in situazione di fragilità socio-economica e psicologica che necessitano di un’accoglienza temporanea per sé e per i propri figli e di un periodo di accompagnamento per ritrovare l’autonomia. L’inserimento delle donne all’interno del progetto può avvenire su segnalazione dei diversi attori che operano sul territorio o direttamente su richiesta dell’interessata.

Il progetto “Bene Insieme” – commenta il Presidente di Fondazione Comunità Novarese onlus, Prof. Davide Maggi, risponde a due bisogni che il territorio ha, in questi anni, manifestato chiaramente ossia la necessità di contrastare il fenomeno della violenza contro le donne fornendo soluzioni efficaci e concrete e quello di progettare nuove esperienze di abitare sociale capaci di rivolgersi in modo mirato alle categorie sociali più bisognose; incoraggiando la progettazione e la realizzazione di soluzioni abitative temporanee ed adattabili, capaci di seguire il percorso di evoluzione delle persone fragili. La casa e la dimensione dell’abitare hanno un impatto determinante soprattutto per chi si trova in situazione di fragilità quindi studiare risposte capaci di leggere le esigenze attuali sperimentando modalità di risposta innovative non solo sostiene le persone direttamente coinvolte ma genera valore per tutta la comunità”.

A supporto delle donne coinvolte nel progetto verranno erogati servizi di: supporto psicologico e educativo; gestione dell’accoglienza temporanea in strutture di social housing (dalla stipula del “patto sociale” con le beneficiarie per l’assegnazione dell’alloggio, fino all’allontanamento spontaneo dalla struttura protetta e il ritorno all’autonomia); supporto alla genitorialità; attività di intrattenimento e iniziative per rafforzare i legami famigliari. Alle donne verranno anche offerte occasioni formative per l’acquisizione di competenze specifiche utili per un eventuale inserimento lavorativo e di socializzazione per creare o rafforzare reti sociali. Sono previsti anche laboratori e attività per i minori: supporto scolastico; supporto educativo e psicologico se necessario; attività ludiche e sportive; laboratori pratici.

Il progetto – commenta don Conshtantain Irudayaraj, Direttore “Opera Don Guanella di Novara – nasce dalla volontà di offrire una risposta al bisogno di accoglienza protetta per mamme in situazione di fragilità. Non possiamo non sottolineare come, durante questo lungo periodo pandemico, sia diventata ancor più problematica la convivenza famigliare e come la violenza fisica sia aumentata. Spesso quando le famiglie, specialmente quelle che hanno a vario titolo problemi di integrazione, devono affrontare criticità più grandi di loro, i primi a farne le spese sono i soggetti più deboli. L’idea è quella di mettere a disposizione della comunità uno spazio protetto per fornire una tregua ed una base di ri-lancio a donne che hanno vissuto momenti drammatici, in particolare quando queste non possono rimanere all’interno di un nucleo relazionale pericoloso per sé e per i propri figli”.

Numeroso e specializzato il personale coinvolto nel progetto: 2 educatori per ciascuna sede, 1 coordinatore e 2 volontari per la selezione delle beneficiarie e la presa in carico; 2 educatori, 1 coordinatore generale, 2 volontari per il supporto educativo e per la formazione; 2 psicoterapeuti (1 presso ciascuna sede operativa) per il supporto psicologico per attività individuali e di gruppo; 2 educatori (1 presso ciascuna sede), 4 volontari per l’attività di tutoraggio e formazione. Le attività proposte si riferiscono ad un arco temporale di un anno, a partire da gennaio 2022.

A Gozzano – spiega Matteo Della Vecchia, Direttore delle attività della sede di Gozzano – un primo progetto di housing sociale, Casa Angela, ha preso avvio nel 2015 e ci ha permesso di far fronte a un bisogno che non è soltanto abitativo, ma che riguarda l’autonomia e la progettualità delle donne accolte, che possono così tornare ad essere protagoniste del loro percorso. La Casa, infatti, è anche il luogo in cui troviamo la serenità e la sicurezza necessarie per riprendere a camminare: ciò è ancor più vero oggi, a due anni dall’inizio di una pandemia che rischia di appiattirci sulle necessità concrete, togliendo ossigeno alle idee di futuro. Con “Bene insieme” agendo insieme a Novara vogliamo provare a potenziare queste azioni consapevoli che i nostri servizi crescono anche, e soprattutto, grazie alle donne che li abitano. Siamo grati a Fondazione Comunità Novarese e agli amici che, con il loro contributo, ci permettono di trasformare l’esperienza quotidiana in cultura sociale”.

Chiunque può donare al progetto attraverso i seguenti strumenti:

BOLLETTINO POSTALE

conto corrente n. 18205146 intestato a Fondazione Comunità Novarese onlus

BANCOPOSTA

codice IBAN IT63 T0760110100000018205146

a favore della Fondazione Comunità Novarese onlus

CONTO PAYPAL intestato a Fondazione Comunità Novarese onlus

all’indirizzo mail donare@fondazionenovarese.it

ricordando sempre di indicare nella causale “Bene Insieme”.

Redazione di Vercelli

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