Il 10 gennaio 2001, a Vercelli, moriva Don Mauro Stragiotti.
Era stato parroco di Gattinara dal 1994 al 1998: incarico che dovette lasciare a causa della grave malattia che lo condusse a prematura morte.
Don Mauro, oltre ad essere un autentico Pastore per la Comunità che gli era stata affidata, con la sua chitarra, insieme al gruppo dei “Menestrelli”, intonava canzoni per allietare gli ospiti della Casa di Riposo, o durante i momenti comunitari, creando un’immediata empatia.
Mauro era nato nel 1946, viveva con la famiglia a Vintebbio, dove gli è stata dedicata una piazza.
Dal primitivo desiderio di diventare medico, specializzandosi in psichiatria, passò all’idea di diventare pastore di anime, entrando in seminario.
Nel 1973 fu ordinato sacerdote nella chiesa di Vintebbio e nel 1975 si laureò in filosofia.
Tra il 1974 e il 1980 fu viceparroco nella parrocchia di Santa Maria Maddalena a Vercelli e collaborò con la comunità di Don Luigi Longhi.
Dal 1978 al 1994 fu cappellano al carcere di Vercelli e cappellano alla chiesa di San Lorenzo, dove iniziò l’Opera Diocesana “Casa di San Lorenzo” per l’accoglienza degli ex carcerati.
Fu animatore degli Alcolisti Anonimi e dell’Avuls, direttore di Radio City, la radio Diocesana.
Dal 1987 al 1996 è stato Direttore della Caritas Diocesana.
Il suo percorso di vita è stato tale da lasciare tracce indelebili in chi lo conobbe e lo ricorda.
Intelligenza, umanità, generosità e solarità lo caratterizzavano: come dimostrano le numerose testimonianze raccolte nel volume: “Una vita fatta dono: Don Mauro Stragiotti”, pubblicato immediatamente dopo la sua morte.
Venticinque anni dopo il Diacono Don Pier Luciano Garrone ha pensato di ricordarne la figura e i carismi a Serravalle, il suo paese d’origine, con una Messa celebrata il 10 gennaio nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e San Nicolao e con un libro che racchiude una “parabola dei nostri giorni”: “Una strana storia” scritto con Ettore Mazzone, che sarà presentato venerdì 17 gennaio, alle ore 21 presso la sede del Gruppo Alpini in Via Bellaria.
Il Capo Gruppo Roberto Pozzato fu compagno di scuola di Don Mauro.
Questo racconto esemplare è una “parabola”, cioè quello che presso gli scrittori cristiani, rappresentava la narrazione di un fatto con il quale si vuole illustrare un insegnamento morale, ma in questo caso è calata nei “nostri giorni”, in una quotidianità condivisa e vissuta.
Questa parabola che inizia sul fiume è come un sasso gettato nell’acqua: prima di affondare crea cerchi concentrici sempre più ampi.
Piera Mazzone, che fu amica di Don Mauro, ed è l’autrice dei pensieri introduttivi del volume ne parlerà con gli autori e con l’illustratrice, la serravallese Anna Marinoni.
La serata sarà a ingresso libero.
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Redazione di Vercelli