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ISTITUTO SELLA BIELLA - Progetto Erasmus+ CIPE. Gli studenti protagonisti a Zagabria  

Le impressioni degli studenti sull’interessante esperienza

BiellaOggi

Si è svolto, dal 15 al 21 maggio, a Zagabria, l’evento conclusivo del progetto Erasmus+ CIPE (Coaching InterPairs for Employment). Il progetto si sarebbe dovuto concludere lo scorso anno, ma a causa dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19, è stato prolungato di un anno.

Tra le scuole coinvolte in questo progetto, oltre all’ITIS Q. Sella, troviamo la scuola di Dugo Selo (Zagabria), quella di Targu Mures, in Transilvania (Romania), l’istituto di Penafiel (Portogallo) e le scuole di Valencia e Xativa (Spagna).

Studenti e docenti coinvolti hanno continuato a lavorare in presenza e in remoto e a confrontarsi su temi legati all’identità digitale, alla diffusione di informazioni personali in rete, alle modalità di ricerca del lavoro tramite gli strumenti web.

Gli studenti hanno realizzato interviste, presentazioni, scritto sceneggiature per alcuni video-tutorial e si sono dati appuntamento a Zagabria, per il confronto finale che ha concluso il progetto.

I sei ragazzi dell’ITIS Q. Sella che sono arrivati al termine del percorso (all’inizio il gruppo di lavoro era costituito da una quindicina di allievi) stanno frequentando il quinto anno del Liceo Scientifico, opzione Scienze Applicate.

A breve, affronteranno la maturità, ma hanno voluto a tutti i costi vivere questa esperienza all’estero.

Sono Elisa Calabrò, Stefano Cappio, Mohamed Riffi, Matteo Sunder, Lorenzo Pasini e Francesco Bortolan.

A Zagabria, hanno ascoltato interventi di docenti ed esperti sui temi del progetto, hanno costruito profili social, curriculum vitae, si sono confrontati con i loro “pari”, sempre, ovviamente, utilizzando l’inglese come lingua comune.

In totale, i ragazzi erano 39, divisi in 13 gruppi di tre, ognuno di diversa nazionalità. In tal modo, hanno avuto modo di confrontare le proprie esperienze e le diverse realtà scolastiche, mettendo assieme i loro punti di forza, per realizzare un lavoro migliore e ottenere un personale arricchimento.

Tutti si sono distinti nelle varie categorie previste: miglior CV, miglior profilo social, originalità, tecnologia, cooperazione.

Non sono mancati i momenti culturali, con la visita al parco di Plitivice e un viaggio temporale nella storia di Zagabria, alla scoperta dei suoi segreti.

Ad accompagnare i sei studenti, due dei docenti referenti dei progetti Erasmus della scuola, Erica Barbero e Roberto Borchia.

Elisa, Stefano, Mohamed, Matteo, Lorenzo e Francesco sono stati bravissimi – ci raccontano Erica e Robertosempre leader e propositivi nei loro gruppi e puntuali in tutti gli impegni. Tra una gara e l’altra, si sono ricavati anche il tempo per ripassare matematica, in vista degli appuntamenti imminenti. Davvero complimenti a tutti quanti!”

Ricordiamo che l’ITIS è attualmente coinvolto in altri due progetti Erasmus+: uno, Hackathon EU, vedrà la nostra scuola e i nostri studenti in primissimo piano ad aprile 2023, quando ospiteremo l’evento finale, con una cinquantina di studenti e docenti provenienti dalle solite nazioni partner; l’altro, ai nastri di partenza, prevede l’utilizzo di Arduino per rinnovare strumenti di laboratorio e industriali, dotandoli di interfacce, sensori ed attuatori.

Ecco le impressioni degli studenti: “Noi ragazzi concordiamo che questa esperienza sia stata sotto tutti I punti di vista fantastica: stare a contatto con coetanei provenienti da ogni parte d’Europa ha permesso di confrontarci con culture completamente diverse dalle nostre, ma sempre con il sorriso e divertendoci. Le attività proposte erano molto interessanti, trattando temi di forte interesse soprattutto per noi giovani: spaziavano dai social media più utilizzati al curriculum vitae, e alternavano momenti di divertimento ad altri incentrati sulle scelte per il nostro futuro.  Italiani, rumeni, croati, spagnoli e portoghesi: ognuno ha portato un pezzo del proprio paese, chi cantando, chi ballando, chi facendo altro. L’ultimo aspetto da menzionare è sicuramente l’incredibile rapporto che siamo riusciti a creare con i ragazzi delle altre scuole, con cui ci teniamo ancora in contatto quotidianamente”.

 

Redazione di Vercelli

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