Acqua pubblica: il Comune di Santhià è contro a prescindere.
Questa sera, 28 novembre, si è tenuto il Consiglio Comunale nella città di Sant’Ignazio.
Si discute, tra l’altro, la proposta di Ordine del Giorno sulla necessità di mantenere sotto il controllo pubblico la gestione della risorsa “acqua”.
Problema attualissimo.
Proprio oggi a Torino, nel tardo pomeriggio, si è svolto un importante incontro promosso dal Comitato Acqua Pubblica Torino.
Vi hanno, tra gli altri, preso parte giuristi di fama, come l’Avv. Roberto Cavallo Perin, docente di Diritto Amministrativo all’Università di Torino, l’Ing. Paolo Romano, autorità unanimemente riconosciuta nel campo dei servizi idrici, Presidente di Smat, la municipalizzata di Torino. Riuniti attorno al tavolo presieduto dall’On. Mariangela Rosolen, esponente storica del mondo progressista.
La discussione ha approfondito la necessità che sia in qualche modo corretto l’ultimo “regalo” di Mario Draghi.
Insomma, i Comuni erano riusciti, grazie alla Legge delega del 5 agosto 2022 a conservare ai territori, agli Enti locali, alla disponibilità della sfera democratica, al controllo popolare la gestione della risorsa acqua.
Ma, il 16 settembre, prima di fare le valigie, il Governo ha tentato il colpo di coda per mettere in sicurezza, stravolgendo la delega ricevuta, gli interessi dei grandi gruppi come Iren, A2A, Acea, Hera, oltre ai players europei.
Chi lo dice?
Lo dice una personalità della Sinistra e del Pd, il Consigliere comunale di Torino e presidente della Commissione Ambiente, Claudio Cerrato:
“- il 16 settembre scorso, il Consiglio dei Ministri ha proposto lo Schema di Decreto attuativo in oggetto che contiene numerose difformità e incongruenze rispetto al testo della Legge (…).
Ma il testo integrale di Cerrato si può leggere cliccando qui.
Pare ci siano tutte le premesse per cui questo Ordine del Giorno sarà approvato dal Consiglio Comunale di Torino.
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Una proposta del tutto analoga (in alcuni passaggi quasi preso di peso) quella contenuta nell’Ordine del giorno presentato al Consiglio Comunale di Santhià dal Consigliere Alessandro Caprioglio, già candidato Sindaco con “Uniti per la rinascita”.
Ecco – cliccando qui – il testo integrale dell’Ordine del giorno di Caprioglio.
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Come sono andate le cose?
Senza sorprese il voto del gruppone di maggioranza, unito per bocciare, con quello di Caprioglio, certo senza nemmeno rendersene conto, anche l’Ordine del giorno di Cerrato.
Perché, Pd o non Pd, quando c’è da tutelare i grandi gruppi, non si guarda in faccia a nessuno.
Le Opposizioni si sono divise.
Gilberto Canova e lo stesso Caprioglio a difesa dell’acqua pubblica, hanno votato a favore della proposta
Biagio Munì, allineato con la maggioranza a bocciarla, mentre il suo compagno (modi di dire) di partito, Antonio Angeloro, più prudente, si astiene.
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Insomma, ancora oggi, l’acqua divide, a prescindere.