Con atto deliberativo n.76 del marzo 2019 la Giunta comunale, retta dal Sindaco Angelo Cappuccio, orgogliosamente proclamò Santhià “Città della musica“.
La tradizione musicale della città ha origini antichissime, basti ricordare che nel mese di settembre p.v. la Banda musicale cittadina raggiungerà i 230 anni di vita.
Artefici della rinascita della cultura musicale nel periodo post bellico furono tantissimi musicisti santhiatesi.
Primo fra tutti il maestro Eugenio Sacchetti, Maestro di Cappella, docente di Musica e compositore, che diresse anche la Banda musicale cittadina dal 1935 al 1980 e diede vita a Corsi di educazione musicale e di Orientamento bandistico che hanno consentito di perpetrarne la tradizione
Nel campo della musica religiosa, negli anni 50, Don Dante Destefanis nato a Santhià nel 1923 e poi trasferitosi a Trino, venne unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi musicisti e compositori italiani di musica sacra.
Arturo Sacchetti, che aveva iniziato l’attività come tamburino nella Banda musicale cittadina e collaborando con il padre al pianoforte nella sua orchestrina di musica leggera, dopo approfonditi studi nei migliori Conservatori italiani, si affermò come uno dei più grandi Organisti, compositore e concertista conosciuto in tutto il mondo, rivestendo incarichi prestigiosi quale la direzione del Coro da camera della Rai di Roma e la Direzione artistica della radio vaticana, effettuando inoltre oltre 150 incisioni di LP e CD.
Eugenio Sacchetti, figlio di Arturo e della pianista Natalia Kotsioubinskaia mosse i primi passi nelle due Bande musicali locali e nel Corpo Pifferi e Tamburi e in pochissimi anni, dopo accurati studi in Conservatorio, si è distinto, a livello europeo, quale valente violinista tanto da essere accolto nella prestigiosa London Symphony Orchestra di Londra ed ora titolare nell’Orchestra del Teatro la Fenice di Venezia continuando però gli studi per raggiungere il suo “sogno” che è quello di diventare un Direttore d’orchestra; Francesco Tamiati, apprezzata tromba della Società musicale I Giovani, dopo una prima esperienza internazionale nell’Orchestra della Svizzera italiana nella città di Lugano, dal 2002 ricopre il ruolo di Prima tromba presso l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.
Parallelamente svolge una intensa attività da solista accompagnato da varie orchestre tenendo concerti oltre che in Italia, in Svizzera, Belgio, Germania, India e Perù.
Marco Bertona e Roberto Casalone, suonatori di corno nella banda musicale cittadina, sono approdati rispettivamente nella Orchestra sinfonica della città di Padova ed in Gruppi orchestrali di musica classica del Piemonte e della Lombardia.
Il giovane pianista Riccardo Fracasso, esibitosi di recente in concerto al Teatro Civico di Vercelli, è l’ultimo esponente della musica classica santhiatese.
Nel settore della musica d’ascolto invece Stefano Leone e Gigi Biolcati dopo gli impegni giovanili nelle due Banda santhiatesi, sono diventati star internazionali.
Stefano come batterista e percussionista negli Stati Uniti d’America e Gigi come percussionista e cantautore conosciuto in tutta Italia; Gian Paolo Guercio nato come compositore e arrangiatore passato poi in attività professionale suonando in diversi gruppi musicali fra i quali, nel 2005, il gruppo “Faber per sempre” promosso dal bassista storico di De Andre’, Pier Michelatti di San Germano, legato alla Fondazione De Andrè con il quale hanno effettuato concerti in Italia ed a Londra, Bucarest, Bratislava ed in diverse città svizzere e per finire Massimo Zaccheddu, bravissimo cantautore delle tradizioni della sua terra: la Sardegna.
Con i singoli musicisti è doveroso ricordare anche i quattro gruppi musicali che da anni ormai sono conosciuti ed apprezzati in Italia ed all’estero e le due scuole musicali.
La Banda musicale cittadina, nata nel 1793, con il Gruppo delle Majorettes diretta sino al 1980 dal maestro Eugenio Sacchetti, dal maestro Fiorenzo Vescovo sino al 2012 ed oggi dal maestro Domenico Mensa.
La Società musicale i Giovani nata nel 1976 per volontà del maestro Bernardino Beccaris ed oggi diretta dal maestro Cristiano Migazzo.
Il Corpo Pifferi e tamburi che proprio in questi giorni ha celebrato i suoi 200 anni di vita, “figlio” dell’ indimenticabile Teresio Berri, oggi diretto da Paolo Cherubin.
La Paradise Big band nata nel 1997 su iniziativa di Franco Marafante.
Il Liceo musicale città di Santhià nato nel 1987 su iniziativa di Gian Carlo Berri e dell’Assessore comunale Ottavino Ruzza e diretto per tanti anni dal maestro Fiorenzo Vescovo.
L’Istituto musicale Sanctae Agata, nato nel 2003, diretto dal maestro Riccardo Sgubin.
A queste eccellenze occorre aggiungere il gruppo musicale dialettale I Goti c’ , nato nel 1996, per anni diretto da Mario Gauna.
Quasi impossibile ricordare gli innumerevoli altri gruppi musicali che hanno allietato ed allietano, nelle diverse occasioni, la vita dei santhiatesi, tra questi se ne ricordano tre che, per motivi diversi, si sono esibiti in questi ultimi giorni: il trio “Luogo comune” di Gian Carlo Berri che sovente allieta le giornate degli ospiti della Casa di riposo, i Mejchegnenti di Franco Furno e Giorgio Corradino che sono stati ospiti della Biblioteca civica in occasione della giornata mondiale della musica del 21 giugno u.s. ed i Graffito 93 di Fabio Corgnati che si sono esibiti l’8 giugno u.s. in occasione della celebrazione dei 200 anni di vita del Corpo Pifferi e tamburi.
L’ultimo gioiello in assoluto è la piccola Dorotea Genot figlia del maestro di pianoforte Massimiliano Genot e di Daria Dibitonto da pochi mesi componente del Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino.
La “città della musica” non poteva non dotarsi di un Museo Musicologico, fortemente voluto dal Consigliere comunale delegato alla cultura Renzo Bellardone e da Arturo Sacchetti.
L’inaugurazione, nei locali della scuola media, è avvenuta il 6 agosto 2021.
Il museo è dedicato al maestro Eugenio Sacchetti Senior ed è costituito da donazioni di strumenti, spartiti musicali, CD, libri antichi di musica e ad oggi annovera oltre mille le donazioni.
I primi due strumenti donati al museo provengono dalla famiglia degli eredi di Don Dante Destefanis e trattasi di due flauti traversi.
Redazione di Vercelli