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Festa del 13 giugno con la predicazione avvincente di Fra Daniele Barbonaglia

TRINO, SANT'ANTONIO DA PADOVA, IL SAPIENTE UMILE CHE FERMO' LE ERESIE - Conobbe San Francesco d'Assisi che rimase colpito dalla sua cultura e lo mandò a contrastare le false dottrine

Non è mancata la tradizionale benedizione del pane -

(marilisa frison) – È stato reso grande omaggio a Sant’Antonio di Padova, lunedì 13 giugno 2022, a Trino, in occasione della sua festa.

Tantissimi i trinesi devoti al grande Santo che, alle 18, si sono recati al Santuario dell’Immacolata, meglio conosciuto come chiesa di San Francesco, ordine al quale Antonio apparteneva, per assistere alla solennità in suo onore.

A celebrare Fra Daniele Barbonaglia, trinese d’origine, con il parroco don Patrizio Maggioni, coadiuvati dal Diacono Emor Lucingoli e Giancarlo Tione.

Giancarlo ha aperto la toccante funzione religiosa tracciando una biografia del Santo più venerato, al secolo Fernando Martins de Bulhões, originario del Portogallo dove era noto come Antonio da Lisbona.

Fra Barbonaglia nel decantare la grandezza del Santo e la sua prodigiosità, ha invitato i presenti a non rivolgersi ai Santi soltanto per ottenere miracoli, ma ispirandosi al loro operato per arrivare alla santità.

Non tutti i santi sono eclatanti come Antonio, ci sono i Santi meno conosciuti, quelli cosiddetti della porta accanto.

La santità è nascosta nelle pieghe della quotidianità.

Ed ha concluso: “Preghiamo gli uni per gli altri per arrivare a questa chiamata alla santità che il Signore ci fa”.

Moltissimi i fedeli che con grande devozione si sono accostati alla Comunione.

È stata rispettata l’antica tradizione del Pane, davanti all’altare c’erano tre grandi ceste di pane, e don Maggioni nel benedire i pani ha ricordato il miracolo di Tommasino, che ritornato in vita grazie all’intercessione di Sant’Antonio fece nascere la devozione del Pane dei Poveri (detta anche Pane di Sant’Antonio); cioè quella di donare del pane alle persone disagiate, o per una grazia ricevuta tramite l’intercessione del Santo oppure quando si chiede il suo aiuto, il suo intervento nella preghiera. Don Maggioni medita: “Oggi, il pane non è più un alimento così essenziale come lo era in passato, così oggigiorno si incoraggiano i fedeli a continuare la pia devozione del Pane dei Poveri prendendosi cura delle necessità dei poveri”.

Dopo la solenne benedizione finale a capo chino, impartita da Fra Daniele, è stato distribuito all’esterno del Santuario il Pane di Sant’Antonio.

La magia dell’organo suonato da Stefano Piazza e i bellissimi canti francescani intonati hanno contribuito a rendere il momento speciale, solenne.

Un ringraziamento particolare a Marina Cambiaso, che si è prodigata per la riuscita della festa e per le sue doti canore.

Sant’Antonio di Padova viene invocato per: i poveri, gli oppressi, gli orfani, i prigionieri, i naufraghi, i bambini malati, i vetrai, le reclute, le donne incinte, gli affamati, i viaggiatori, gli animali, gli oggetti smarriti, i pescatori, i cavalli, i marinai, i nativi americani, contro sterilità, i fidanzati, il matrimonio.

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