VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

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In occasione dell’ultimo appuntamento del mese Maria Luisa Briolotti racconta Franco Fontana, generi, colori ed evoluzione di uno dei più importanti e conosciuti fotografi italiani.

L’incontro è fissato le ore 21 di mercoledì 31 maggio, presso la Biblioteca Civica di Gattinara, in Via Cavour 1.

L’ingresso è libero, la serata è aperta a tutti.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

I funzionari ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) di Torino, a conclusione di una brillante operazione anticontraffazione, hanno posto sotto sequestro 7.600 pezzi di merce costituita da piattini in ceramica, taglieri in legno con e senza coltello con base in ceramica e scatoline di cartone per il confezionamento, tutti recanti un disegno contraffatto di un noto pittore contemporaneo della Pop Art americana.

La merce, proveniente dalla Cina, è stata individuata attraverso un’attenta analisi dei rischi sui flussi commerciali condotta a livello locale con l’ausilio delle banche dati in possesso di ADM, che ha consentito l’intensificazione dei controlli specificatamente orientati alla repressione di illeciti in materia di contraffazione e di sicurezza dei prodotti.

L’apertura delle scatole contenenti la merce ha immediatamente confermato i sospetti dei funzionari intenti nello svolgimento dell’attività d’indagine.

L’importatore che avrebbe utilizzato i prodotti per il confezionamento di bomboniere, segnalato alla Procura di Torino, dovrà rispondere dell’introduzione nel territorio dello Stato e del commercio di beni con segni falsi, oltre che di contraffazione di opere d’arte.

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli continua ad esprimere il proprio impegno istituzionale nell’azione repressiva indirizzata sempre più selettivamente al contrasto della contraffazione e del commercio di prodotti non genuini, falsi, non sicuri, a tutela dei cittadini e della loro fiducia in scambi commerciali corretti che garantisca con efficacia i diritti dei consumatori e un mercato del lavoro non falsato da concorrenza sleale.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi, lunedì 29 maggio) – Grande soddisfazione per il Sindaco del Comune di Pertengo, rag. Giovanni Mazzeri e tutto lo Staff del Comitato organizzatore della manifestazione svoltasi nella giornata di domenica 28 maggio nell’ampia area disponibile per ospitare vetture e motocicli con il loro conduttori provenienti da varie città d’Italia e dalla vicina Svizzera.

A dare il benvenuto ai partecipanti, insieme al Sindaco Mazzeri, c’era anche il Presidente della Provincia dott. Davide Gilardino, il Comandante della Stazione dei Carabinieridi Stroppiana, M.llo Ord. Emmanuele Salvatore, il vice sindaco Lorena Caprioglio, con il Presid. del Comitato Pertengo e i suoi Eventi Sig. Luca Granziero.

Molti concittadini sono intervenuti alla manifestazione, attirati dal rombo dei motori e dal notevole movimento di partecipanti che hanno percorso sulle strade comunali di Pertengo una interessante visita alle “Terre di Risaia” inondate dalle acque utili alla cultura del tradizionale cereale del Vercellese.

Il Comitato organizzatore ha allestito il necessario supporto per la ristorazione dei numerosissimi partecipanti che hanno approfittato del Menu unico di ottima qualità accompagnato da acque minerali ed un buonissimo vino del Monferrato.

Il sindaco Mazzeri  ha rivolto il suo saluto ai convenuti ringraziandoli dell’adesione alla manifestazione, nella speranza di un successivo rinnovabile incontro per le prossime edizioni.

Finale a sorpresa, per molti ospiti che sono stati premiati per la loro partecipazione in virtù della lunga distanza percorsa per arrivare a Pertengo, in virtù della giovane o matura età della loro patente di guida, e per le rispettive date di costruzione delle varie autovetture e moto.

Insomma, una festa semplice ma completa, con tutte le piacevoli occasioni che si verificano durante i raduni fra appassionati di motori, tra nuove ad antiche amicizie che si spera possano maturare e continuare nei prossimi anni.

Complimenti per il Gruppo dei giovani che hanno realizzato il perfetto ristoro con gentilezza e professionalità, ed alla Polizia Municipale che ha coordinato il passaggio dei veicoli fino all’arrivo nella piazza del raduno.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere

Riaperta al traffico la statale 34 “del Lago Maggiore” in seguito alla caduta dal versante di un masso che ha colpito un’autovettura in transito causando il ferimento di una persona all’altezza di Cannero Riviera (km 26,400).

Il distacco del masso è avvenuto nell’ambito del cantiere di manutenzione del versante attivato dal Comune di Verbania.

La circolazione lungo il tratto viene temporaneamente regolata con il senso unico alternato.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

(marilisa frison) – Parecchi fedeli, venerdì 26 Maggio 2023, hanno accolto l’invito del parroco don Patrizio Maggioni e si sono recati in chiesa parrocchiale, alle 20,45, puntuali, a pregare il Santo Rosario per invocare la pace nel mondo.

In questa circostanza non ha avuto luogo il Santo Rosario né al Bric e tantomeno nella chiesa del Sacro Cuore: era importante pregare tutti insieme, sotto lo stesso tetto, in modo accorato per impetrare un dono importante come la Pace.

Il Santo Rosario è stato molto ben strutturato dal parroco, nulla è stato lasciato al caso, seguendo altresì un chiaro intento pedagogico.

La preghiera a Maria si è aperta con le parole di Papa Francesco sulla Pace, tramite proiezione su di un grande schermo.

Mentre venivano scandite le decine a Maria e lette le meditazioni sulla nonviolenza e la Pienezza della Pacem in Terris (di Giovanni XXIII), da Sandra Michi, Giancarlo Tione, Gianni Ronco, Marina Rasore e il Presidente Aido Mario Buffa, sullo schermo scorrevano immagini di guerra, donne che imploravano i soldati, bambini di tutte le razze che si tenevano per mano, colombe, bellissime frasi sulla Pace di autori vari. Don Maggioni ha sottolineato l’autenticità del pensiero di Gino Strada, che la guerra la conosceva certamente ed è andato a sporcarsi le mani, non ne è rimasto fuori: “Lui non è un pacifista, ma è contro la guerra”.

Prima della benedizione finale le note della canzone di Laura Pausini: “Il mondo che vorrei”, hanno commosso l’assemblea.

Quando preghiera ed esperienze esistenziali che lottano per la pace si incontrano, portano molto frutto; un invito anche per noi: siamo operatori di Pace, nel nostro piccolo, non restiamo con le mani in mano aspettando che siano gli altri a fare per noi.

La preghiera è una forza in più, diventa efficace su una vita che si adopera per il bene, un innesto su una pianta viva, non morta.

Un bel momento di preghiera e di riflessione che ripropongo in questo video, che merita di essere visto.

Posted in Pagine di Fede
Palestro e Alta Lomellina

Per scontato che possa apparire, non sembra fuori luogo dare conto di un sentimento, nel rivedere ancora, davvero ben realizzata, la rievocazione storica della Battaglia di Palestro.

Siamo nel 1859 e si sta combattendo la Seconda Guerra di Indipendenza, protagonista il Vercellese, con quella idea geniale di allagare le risaie per mettere in difficoltà gli austriaci, quasi fosse un remake del biblico castigo riservato alle truppe del Faraone, realizzato con un altro prodigio, anch’esso a suo modo, “idraulico”.

Il 31 maggio 1859, dunque, l’epica battaglia.

Una rievocazione, quella di oggi, ieri, domenica 28 maggio, organizzata in modo veramente splendido dalla “nostra” (ha sede a Moncrivello) “Compania d’le quat Arme”, l’Associazione di studi storici e animazione culturale che ha trovato questo modo unico di fare conoscere la Storia.

Perché non si ripeta.

Così, oggi, sono stati protagonisti anche i tanti bambini che hanno preso parte all’evento.

Hanno, tra l’altro, imparato che, al termine della battaglia, intervenne un gruppo di Volontarie, civili al seguito delle truppe, che si occupò di curare i feriti di entrambi gli schieramenti: in embrione, quella che più tardi sarebbe stata la Croce Rossa Internazionale.

Un ringraziamento particolare, oltre alla “Compania”, al Comune di Palestro, nella persona del Sindaco Giuseppe Cirronis, per avere agevolato al massimo il lavoro dei media che, così, hanno potuto documentare nel modo migliore possibil, un evento davvero meritevole di attenzione.

Sentimenti diversi, si diceva, perché, quest’anno, quella parte della rievocazione che mostra i morti, i cadaveri dei soldati caduti sul campo di battaglia, richiama alla mente immagini purtroppo di tutti i giorni.

E così questa iniziativa culturale e commemorativa si cala ancor più realisticamente nei nostri “vissuti” per ripeterci le parole pronunciate da Papa Paolo VI nello storico discorso del 4 ottobre 1965 alle Nazioni Unite: “Jamais la guerre”. Mai più la guerra.

Oggi sono stati protagonisti, si diceva, i giovani: lo sono, del resto, da 200 anni e più.

Dai tempi della Costituzione di Cadice del 1812, ma soprattutto dal 1820 – 1823, la stagione dei Moti che pervase l’Europa dei popoli, antesignana senza parentela alcuna con quella odierna, delle burocrazie.

E poi il fremito decabrista, nella Russia del 1825.

Per lasciare il passo, tornando in Italia, alle tre Guerre di Indipendenza e, quindi, alla Prima Guerra Mondiale, con qualche ragione talvolta indicata come una sorta di “quarta” Guerra di Indipendenza.

E, infine, il grande disastro planetario del 1939 – 1945.

Protagonisti sempre i giovani, che hanno versato il sangue, hanno sopportato dolore, la vita in trincea, affrontando la morte.

E’ parso giusto, perciò, raccogliere ed offrire soprattutto anche tante loro immagini, in questa giornata di commemorazioni mai scontate, che illustra una storia acquisita al nostro patrimonio seguendo questa lunga e due volte centenaria teoria di sacrificio, un sacrificio accettato pensando che un valore, su tutti, lo rendesse plausibile e, in qualche modo, ragionevole: l’indipendenza.

Prima ancora, con le Costituzioni, l’autodeterminazione dei popoli, cifra e canone di una convivenza civile desiderosa di darsi regole e vincoli capaci di porre il futuro al riparo dall’assolutismo.

E, prendendo in mano il proprio destino di uomini e donne, assicurare al proprio Paese, la condizione irrinunciabile di una “indipendenza” costruita sull’autonomia, di cui è esito maturo e definitivo.

Dopo tanto sangue versato da tanti giovani, lungo due Secoli, oggi il nostro Paese ha saputo conservare quella “indipendenza” conquistata a così caro prezzo?

E’ la domanda che la Storia consegna a “questa generazione”, ma non solo.

Apriamo il nostro filmato ascoltando l’Inno Nazionale, composto – per non smentire il protagonismo innocente quanto motivato dei giovani – da Goffredo Mameli nel 1847: Goffredo Mameli, morto poco più che ventenne per difendere la Repubblica Romana.

Vi lasciamo con il filmato e la gallery.

Posted in Società e Costume

Simone Mencarelli è il campione italiano di spada maschile Giovani.

L’atleta delle Fiamme Oro che si allena alla Ginnastica Victoria col padre Maurizio ha vinto la gara che ha chiuso i Campionati Italiani Cadetti e Giovani di Padova, imponendosi su un totale di 105 partecipanti.

Mencarelli ha conquistato la vittoria battendo 12-9 in finale William David Sica della SS Lazio Scherma Ariccia, mentre in semifinale aveva vinto 15-11 su Edoardo Manzo della Scherma Treviso M° Ettore Geslao e ai quarti aveva sconfitto 15-13 Fabio Mastromarino della Scherma Pistoia 1894.

Si ferma invece ai piedi del podio Ettore Leporati dell’Associazione Scherma Pro Vercelli, che dopo l’argento nella gara Cadetti sfiora la medaglia anche nella categoria superiore, perdendo solo ai quarti di finale per 14-9 da Sica.

Campionati Italiani Giovani Spada Maschile – Padova, 28 maggio 2023

Qui i risultati: www.4fence.it/FIS/Risultati/2023-05-28-25_Padova_(PD)_-_Campionati_Italiani_Giovani/index.php?a=SP&s=M&c=&f=gironi

 

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Una vittoria per rendere meno amara la partecipazione ai playoff promozione di serie B.

Era questo l’obiettivo dell’Amatori nel match conclusivo della due giorni a Mirandola, dove si è disputata la poule finale per salire in A2.

I gialloverdi sono riusciti, alla fine, a conquistare tre punti, sconfiggendo nettamente, 10-3, i padroni di casa del Pico.

Una vittoria che – come scritto in precedenza – rende meno amaro il viaggio in Emilia ma che – al tempo stesso – accresce i rimpianti.

Tarsia e compagni hanno infatti dimostrato negli ultimi 50’ della stagione che si poteva davvero lottare fino alla fine per la promozione nella categoria superiore.

Purtroppo pesano come macigni gli errori sui tiri diretti e sui rigori delle partite precedenti.

Un report finale – sotto questo aspetto – che si chiude in negativo: 4 tiri diretti, 3 rigori, 0 goal.

Con metà realizzazioni l’Amatori stasera avrebbe festeggiato, probabilmente, il salto di categoria.

Resta, comunque, una stagione positiva per quanto riguarda i dati: girone di Coppa Italia vinto, girone di campionato vinto, miglior attacco assoluto della serie B, due giocatori sul podio della classifica generale dei marcatori (Ortiz al primo posto; Gallotta al terzo), finale di Coppa Italia, playoff promozione di campionato.

E’ mancata, purtroppo, la ciliegina sulla torta.

Ovvero, o la Coppa Italia, o la promozione in A2. Da questi dati positivi occorrerà ripartire.

Così come si potrà ripartire dai giovani valorizzati nell’arco della stagione (Chiavaro, Simone e Mattia Vercellotti, Kavara).

Bisognerà, invece, valutare il futuro di alcune pedine fondamentali, quali Ortiz, Bernabè, Gallotta.

Praticamente certa la permanenza in casacca gialloverde degli altri elementi della rosa gialloverde.

I programmi futuri – come ha anche dichiarato l’allenatore Andrea Ortogni – saranno comunque discussi nelle prossime settimane, dopo aver smaltito la delusione di questa poule promozione.

Nell’ultimo match in programma, i vercellesi non hanno avuto particolari problemi nel superare i padroni di casa.

Marcatori gialloverdi sono stati Ortiz (5 reti), Gallotta (4) e Bernabè.

Per il Pico sono invece andati in rete Gioele De Stefano (doppietta) e Mirto.

Nella partita che ha preceduto lo scontro tra Amatori e Pico, Breganze e Sandrigo si sono divisi la posta in palio.

E’ finita 4-4. Un pareggio che ha consegnato al Breganze la promozione in A2.

A parziale consolazione, due giocatori dell’Amatori sono ai primi due posti della “mini” classifica marcatori della finale playoff: Ortiz, con 7 reti, e Gallotta, autore di 6 goal.

Hockey Amatori Vercelli – Hockey Pico: 10-3 (5-0; 5-3)

Hockey Amatori Vercelli: Errico (P), Tarsia, Bernabè, Gallotta, Ortiz, Cremaschi, Maffè, Lucido, Vercellotti S., Chiavaro (P). All.: Ortogni.

Hockey Pico: Luppi (P), Malagoli, Canossa, Moschetti, Mirto, De Stefano A., De Stefano G., Paltrinieri, Balbi, Potenza (P) All.: Ialacci

Arbitri: Brambilla e Rago

Marcatori: 0’47” Ortiz (A); 1’35” e 10’39” Gallotta (A); 11’43” Ortiz (A); 22’10” Bernabè (A); 26’11” Gallotta (A); 31’13” e 32’17” De Stefano G. (P); 35’23”, 37’52”, 39’29” Ortiz (A); 39’50” Gallotta (A); 40’11” Mirto (P)

Falli di squadra: Amatori Vercelli – 7; Pico – 4

Tiri diretti: Amatori Vercelli – 0 (0); Pico – 1 (0)

Espulsioni temporannee: Maffè (A)

Risultati secondi incontri 2ª giornata

Breganze – Sandrigo: 3-3

Hockey Pico – Amatori Vercelli: 3-10

Classifica

Breganze – punti 7 (Promosso in serie A2)

Sandrigo – punti 5

Amatori Vercelli – punti 3

Hockey Pico – punti 1

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

In occasione del centenario dell’Aeronautica Militare che si celebra quest’anno e della prossima Festa della Repubblica, gli studenti e i docenti del corso per Periti Aeronautici dell’I.T.I. “G. C. Faccio” di Vercelli, piazza C .Battisti 9, apriranno i loro laboratori il giorno giovedì 1 giugno dalle 16.00 alle 18.00 ai ragazzi dai 14 ai 18 anni che vorranno provare le loro abilità al:

Simulatore di volo

Simulatore di torre di controllo

Simulatore di handling per Airbus AB320/200 e Boeing B737/800

Si potrà anche provare l’emozione di sedersi sul sedile di un F 104.

Un invito a scoprire il mondo del volo.

Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

(elisabetta acide) – Gli anniversari sono sempre occasioni preziose, intanto per riunirsi a pregare, perché ci fanno ricordare e lo sappiamo, i ricordi, sanno “restituire” grazie al tempo ed allo sguardo più consapevole e “saggio”, ciò che magari non abbiamo colto, non abbiamo compreso, non abbiamo apprezzato in pieno.

Gli anniversari dei defunti, persone che sono state tra noi, sono ancora di più un’occasione preziosa per riflettere, per fare memoria delle storie che abbiamo incrociato e delle parole che sono risuonate in noi.

Se pensiamo alla vita della nostra comunità parrocchiale e la pensiamo a due anni dalla scomparsa di don Giuseppe Boero, non possiamo non fermarci un momento a riflettere e pensare al nostro cammino comunitario di oltre 40 anni (seppur non con continuità stanziale). Le vite sono dei mosaici in cui ci sono tasselli fondamentali che non possono mancare, perché toglierebbero significato e valore a tutto il resto e don Giuseppe è stato per tutti una tessera nella nostra vita.

C’era un giovane parroco pieno di entusiasmo per chi l’ha conosciuto, per chi è cresciuto con lui, per chi l’ha sentito “tuonare” dal pulpito… c’era per le feste e scampagnate fuori porta, per i campeggi, c’era per accompagnare con la parola e la presenza costante le sofferenze, per i defunti, per i momenti di difficoltà, c’era con la sua fretta e con la sua “velocità”, ma c’era anche con le sue parole, poche ma precise, con la sua presenza e la sua intelligenza.

La Comunità lo sappiamo, non è “Immagine” del Parroco e neppure il parroco è immagine della comunità, eppure la comunità ha bisogno del sacerdote e quando il presbitero è presente, la Comunità’ cresce e cammina. Certamente nel progetto misterioso di amore che Dio aveva c’eravamo anche noi ed Egli, chiamandolo al sacerdozio, lo ha fatto diventare pastore di questo piccolo gregge della pianura ai confini della Diocesi, che ha saputo germogliare. Forse non era immediatamente “empatico”, eppure ha saputo farsi amare, ha curato le nostre ferite, ha asciugato le nostre lacrime, ci ha accolto come figli, ci ha portato sulle spalle come il Buon Pastore, ci ha abituato a cercare pascoli e ci seguiva, sperimentando, provando, lasciandoci fare e sbagliare, ma sempre con noi, ci ha confortato con parole piene di speranza e di incoraggiamento.

Era un “uomo del Concilio”, ci ha sempre creduto, in quella Chiesa che aveva avuto il “coraggio della profezia” nel mondo moderno, forse con uno stile “personale” ma aperto ai “segni dei tempi”. Ci ha abituati alla “sostanza” e non alla “forma”, con le sue omelie, veloci ma pungenti, rapide ma “puntuali”, la Parola di Dio entrava in noi e germogliava. A tanti di noi ha dato fiducia e li ha chiamati a collaborare nei servizi della parrocchia, ci ha saputo valorizzare e accompagnare. Tutti hanno ricevuto un gesto, un consiglio, un aiuto e nei momenti di maggior dolore parole di consolazione e di speranza. Amava il suo ministero sacerdotale, amava la sua parrocchia.

Ha innalzato un “muro” nel momento di incomprensione, ma ha saputo “ritornare” con obbedienza alla richiesta del Vescovo, dandoci ancora una volta, esempio di disponibilità.

Amava i giovani con i quali ha sempre saputo essere giovane.

Nel linguaggio, negli abbracci, nel sorriso, anche da anziano, appoggiato all’altare per il mal di schiena o per la fatica, la messa e le celebrazioni non sono mai mancate, con ironia a volte ci “rimproverava”, ma lo sappiamo, ci voleva bene.

Visitava i malati capendo, vivendo spesso la sofferenza di persona, quanto la malattia ci avvicina a Cristo e ci rende ancora membra viva della comunità.

Sapeva costruire amicizie vive e durature con tante persone.

Sapeva guardare lontano e aveva uno stile umanissimo di annunciare il Vangelo facendo del Vangelo la notizia più umana di speranza.

Tanti sono i ricordi che lo legano inseparabilmente ai nostri cuori ed ognuno di noi conserverà un ricordo particolare, unico, personale. Ma la vita prosegue, altrimenti non saremmo uomini, non saremmo qui a parlare di lui, non saremmo qui a pregare per lui, a pensarlo già dove speriamo sia: nella contemplazione del volto del Risorto. Sarebbe contento oggi della sua parrocchia? Della sua comunità un po’ “sulla soglia”? Di coloro che si sono “allontanati” e di coloro che non “frequentano” più perché non c’è più lui?.

Gli anniversari servono non solo a ricordare e riflettere sul passato, ma a raccontare e sognare il futuro con il desiderio della comunità.

Noi siamo qui e siamo con un nuovo parroco, a noi che restiamo qui è chiesto di rispondere con prontezza al Signore che sempre ci precede per indicarci la strada da percorrere.

Questa strada noi siamo chiamati a seguirla con lo stesso slancio che abbiamo imparato con le “sgommate” dell’auto, ad ogni arrivo di don Giuseppe in piazza, con la sua stessa passione, ognuno di noi è chiamato ad essere ciò che è, ma come cristiani siamo “chiamati” a essere comunità, insieme, ciascuno secondo i propri carismi, ciascuno secondo le proprie caratteristiche, ciascuno provando a migliorare e cooperare, secondo quanto vede ed impara.

L’anniversario ci ricorda che siamo di passaggio e lasciamo un segno, i sacerdoti ancora di più, per vocazione chiamati a essere guida, presenza costante, impegno per la crescita di tutti e della comunità. Il nostro è un grazie a Dio per averci donato don Giuseppe, un grazie che si apre all’impegno e diventa sorgente di fiducia e di pace profonda nell’affrontare il presente e il futuro. Facciamoci assidui nella preghiera, quella autentica, nella frazione del pane e nella comunione fraterna, facciamoci comunità in cammino, perché i ricordi dei sacerdoti siano la nostra fonte di ispirazione, preghiamo Dio che ci dia coraggio e pazienza e ci custodisca, ci consoli, ci faccia testimoni in comunità memori e riconoscenti.

L’uomo è chiamato a Dio e “non può ritrovarsi pienamente, se non attraverso un dono sincero di sé” Gaudium et Spes, n.2

Redazione di Vercelli

Posted in Pagine di Fede