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Venerdì 9 giugno alle 18:00, alla Libreria dell’Arca, sarà ospite Attilio Piovano, musicologo e scrittore, insegna Storia ed Estetica della musica al Conservatorio di Novara.
“L’uomo del metrò. Piccole storie di musicisti grandi”, Musica Pratica edizioni, verrà narrato attraverso le voci di Maria Lacchio e Cynthia Burzi e i brani eseguiti al pianoforte dall’autore.
I viaggi in metrò in una probabile Parigi stimolano la fantasia fervida del protagonista, Jean, appassionato di musica classica.
In bilico tra sogno e realtà, Jean si tova misteriosamente a tu per tu con i grandi della musica, alle prese con la loro quotidianità o in episodi avventurosi.
I compositori diventano figure romanzesche ma anche vicine, a portata di mano, ma conservando intatto quel mistero che è la creazione artistica.
Un affascinante viaggio nel tempo, nello spazio e… nella mente, “visitando” per esempio Shostakovic, Bach, De Falla, Piazzolla, Ives, Beethoven, Granados, Saint Saëns.
Un momento di incontro tra letteratura e musica.
Attilio Piovano, laurea in Lettere, studi in Composizione, diplomi in Pianoforte, in Musica corale e Direzione di Coro, è autore di contributi, specie sulla musica di primo ‘900, apparsi in volumi miscellanei, atti di convegni e su rivista.
Ha pubblicato (tra gli altri) Invito all’ascolto di Ravel, i racconti musicali La stella amica, Il segreto di Stravinskij. Titolare di Storia ed Estetica della Musica al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, ha insegnato presso i Conservatori di Brescia, Foggia, Cesena e al Conservatorio “G. Cantelli” di Novara: dove è stato incaricato inoltre dell’insegnamento di Storia della Musica sacra moderna e contemporanea nell’ambito del Corso biennale di Diploma Accademico in Discipline Musicali (Musica sacra), in collaborazione col Pontificio Ateneo di Musica Sacra in Roma.
L’evento è a ingresso libero.
Redazione di Vercelli
Sono esasperati.
Da sette mesi sono isolati.
Sono gli abitanti ed i titolari di immobili della Frazione Morca di Varallo Sesia, che il 16 novembre 2022 si sono visti chiudere, con tanto di Ordinanza comunale, lo storico ponte che rappresente l’unica via di comunicazione tra le loro case ed il resto del Mondo.
C’è anche il guado, ma da giorni ormai (dal 1 maggio scorso) è interdetto, sempre per disposizione comunale, anche quel passaggio, peraltro singolare: un guado.
Ciò che delude maggiormente questi cittadini (integrale la loro lettera aperta) non è tanto rappresentato dai provvedimenti inibitori che, se si tratta di motivi di sicurezza, non sono certo contestati.
Sono amareggiati per l’inerzia che ai provvedimenti è conseguita: nessun lavoro si è iniziato.
Se l’ordinanza è contingibile ed urgente, dev’essere con urgenza intrapresa anche la rimozione delle cause che l’hanno resa necessaria.
La raccolta di firme è ancora in corso, ma in calce a questa lettera ci sono già tante adesioni e certamente si registra anche la solidarietà della gente che non è direttamente coinvolta, ma è sempre vero che non si debba – come insegnava Ernest Hemingway – domandarsi per chi suoni la campana: la campana suona sempre anche per te.
La pioggia (insistente) non ha fermato l’intrepido popolo delle Fiat “500” o, come meglio si dovrebbe dire, dalla “Nuova 500”, oggi, domenica 4 giugno.
Si sono ritrovati a Vercelli (l’iniziativa è stata organizzata nell’ambito della Fattoria in Città 2023), di fronte alla Basilica di S.Andrea, i fortunati appassionati e proprietari dell’automobile che diede il contributo decisivo alla mobilità degli italiani.
Perché “Nuova” 500?
Perché la prima “mezzo litro” ad essere battezzata così dalla casa torinese era stata la “Fiat 500 Topolino”, prodotta dal 1936 in poi, fino a quando, nel 1957, fu sostituita dal modello che, nella versione “Giardiniera”, la più longeva, sarebbe stata sul mercato vent’anni, fino al 1977.
Sempre con il caratteristico sistema di messa in moto, che avveniva tirando la levetta dell’aria
Fu preceduta, nel 1955, dalla “600”, sorella maggiore pure amata e baciata dal successo, anche per qualche indimenticabile variazione sul tema, come la “Multipla”, una monovolume ante litteram versatile e preziosa compagna di vita e lavoro.
Questa mattina, dunque, con tante 500 (e qualche 600, poi altre motorizzazioni raffreddate ad aria, come la 2Cv Citroen) convenute nonostante le negative previsioni meteorologiche, il raduno dei custodi di questa memoria, chiamati a raccolta dall’infaticabile Andrea Valeriano, responsabile del Club vercellese di iscritti all’Albo nazionale (certifica la corrispondenza delle vetture ai requisiti originali): un tuffo nel passato, il vento caldo dei ricordi che ha raggiunto i cuori.
Sicchè, oltre ai complimenti per la bella manifestazione, sono dovuti anche i ringraziamenti per averci dato queste emozioni.
Verso le 11 la partenza, al suono dei clacson, per una gita in Monferrato.
Aperto il Museo Naturalistico di Carcoforo.
Tutte le domeniche di giugno e tutti i sabati e le domeniche del mese di luglio fino al 23 con orario dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.
Al piano terra è presente anche una mostra delle copertine della rivista “Piemonte Parchi” per celebrare i 40 dalla sua fondazione.
“Una bella occasione – commenta il neo Presidente dell’Ente Aree Protette Valle Sesia- per visitare un importante sito del Parco Naturale Alta Valsesia. Per grandi e piccini, è garantita una bella giornata immersi nella natura e con l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze del nostro territorio, con il pregevole sfondo del paese di Carcoforo, uno dei più caratteristici del Parco Alta Valsesia. Non perdete questa bellissima occasione!”
Redazione di Vercelli
PIACENZA – Una vittoria e un terzo posto che valgono la promozione per due società piemontesi sono arrivati nella seconda giornata di gare ai Campionati Italiani a squadre in corso a Piacenza.
La Ginnastica Victoria sale in serie B2 di spada femminile, mentre il Circolo della Scherma Ramon Fonst fa altrettanto nel fioretto maschile.
Successo per la Ginnastica Victoria, che domina la sua gara col terzetto composto da Carlotta Cornalba, Vittoria Siletti e Federica Zogno, che in finale superano per 45-22 il Club Scherma Città dei Mille dopo aver regolato per 45-41 in semifinale il Circolo della Scherma Jonica.
Bronzo e promozione in B2 per il Circolo della Scherma Ramon Fonst nella gara di fioretto maschile serie C.
Il quartetto composto da Matteo Borgogno, Marco Dealessi, Tommaso Giraudo e Luca Juravle cede in semifinale per 45-41 alla Scherma Vittoria Pordenone, poi vincitrice della gara, e si impone nella finale per il terzo posto sulla Schermistica Lucana col punteggio di 45-30.
Redazione di Vercelli
“Come olivo verdeggiante nella casa di Dio” Salmo 52
(elisabetta acide) – Se andiamo all’origine etimologica della parola diacono comprendiamo subito la sua “essenza”: il termine diacono proviene dal sostantivo greco διάκονος (diákonos), direttamente legato a quello del verbo di riferimento διακονέω (servire).
Vocabolo di origine greca, acquista con il cristianesimo un significato nuovo: il concetto greco di diaconia, era considerato come sinonimo di “schiavitù o servitù” in senso dispregiativo, con il cristianesimo è diventato l’emblema del Cristo, che è il diacono, il servo per eccellenza del Padre e degli uomini.
Il diaconato, come l’episcopato e il presbiterato, in virtù dell’ordinazione, è definito dal Catechismo della Chiesa Cattolica “sacramento del ministero apostolico”.
Con l’imposizione delle mani da parte del vescovo e la preghiera di consacrazione il candidato viene ordinato diacono.
Nella simbologia del rito rientra anche l’indossare le vesti liturgiche, che per il diacono sono la stola e la dalmatica.
Tra i riti liturgici carichi di significato vi è anche la consegna del Vangelo che il diacono è chiamato ad annunciare.
“Il diacono serve il popolo di Dio nella diaconia della liturgia, della predicazione e della carità servono il popolo di Dio, in comunione col vescovo e con il suo presbiterio.” (LG 29)
Fatte queste premesse non possiamo che considerare una grandissima Grazia la presenza tra noi di un diacono, ordinato il giorno 18 marzo 2023 a Strambino, dal nostro vescovo Mons. Edoardo Cerrato, insieme ad altri 8 aspiranti.
Il Sacramento dell’Ordine imprime nei ministri ordinati il “carattere” che nulla e nessuno può cancellare e che li configura a Cristo, il quale si è fatto «diacono», cioè servo di tutti.
Se leggiamo i documenti della Chiesa, dai Padri alle costituzioni dogmatiche, all’impulso del Concilio Ecumenico Vaticano II, possiamo, sul Modello del Vangelo, interpretare la figura del diacono nelle comunità come colui che “seve”.
“…Il diaconato in senso stretto, così, si colloca entro un ampio ventaglio di riferimenti diaconali che hanno per soggetto Cristo, gli apostoli, i discepoli e alcuni collaboratori degli apostoli: si innesta cioè nel servizio svolto da Gesù servo (cf. Mc 10,45) e partecipato alla Chiesa intera. Da qui nasce l’individuazione del suo proprium come “segno sacramentale di Cristo Servo”, come ripete spesso il magistero…”.
I diaconi non sono né “super-laici”, né “sotto-sacerdoti”, ma fedeli attenti e testimoni attivi, proprio per la loro condizione, nella “soglia” sacramentale e laica, attenti collaboratori dei parroci e dei loro “indirizzi pastorali”, testimoni del dono gratuito della fecondità dello Spirito Santo, uomini che vivono proprio come in quella casa di Betania il servizio e la concretezza della Parola, con il servizio attivo, senza frenesia, ma con saggezza e gratuità.
Essere diacono è importante e si “costruisce” anche rispetto ai doni di ciascuno (personalità, competenze, carismi), le storie e le situazioni personali e familiari, la configurazione e le esigenze specifiche della propria Chiesa locale: parliamo di diversi “stili diaconali”.
Le immagini del Vangelo ci aiutano a comprendere e delineare quali potrebbero essere questi “stili”: i diaconi “samaritani”, più sensibili alle necessità del prossimo, chiamati ad essere testimoni della carità di Cristo chinandosi come il buon Samaritano sulle povertà di ogni uomo, nel servizio liturgico essi esprimono la bellezza del culto a Dio, chiamati nel servizio ad essere modello e comunione della Chiesa; i diaconi “profeti”, più attenti alle sfide collettive; i diaconi “pastori”, che esercitano un ruolo di animazione al servizio delle comunità.
In questi modelli di attività pastorale, si può “camminare” in un giusto equilibrio.
La comunità si è riunita alle ore 09:00 nella celebrazione Eucaristica domenicale per accogliere il “suo diacono” nella celebrazione della sua prima messa.
Una preghiera di ringraziamento a Dio per il dono alla diocesi ed alla parrocchia, chiamato al diaconato, Emanuele, contribuirà con la sua presenza, con la sua vita consacrata nel sacramento, con il suo esempio di servizio, a conformare la Chiesa ed ogni persona che incontrerà a Gesù servo di tutti.
Al termine della celebrazione dell’Eucarestia la comunità ha consegnato un dono ad Emanuele per il suo ministero.
La mattinata ha avuto la conclusione con un momento conviviale per sperimentare, da subito, la vicinanza fraterna della comunità nello spezzare il Pane e nel condividere la gioia per i percorsi che sono stati e che verranno.
L’augurio che facciamo ai nostri diaconi diocesani, ed in particolare, all’amico Emanuele è quello dello stesso San Policarpo di Smirne: “Essere misericordiosi, attivi, camminare secondo la verità del Signore, il quale si è fatto servo di tutti” (Ad Phil.5,2; LG 29a).
Per loro ricordiamoci di pregare, come per i nostri sacerdoti ogni giorno.
Preghiera per i Diaconi
Signore Gesù Cristo,
che hai mandato i tuoi discepoli a proclamare a tutti il Regno dei Cieli,
non solo con le parole, ma anche con le opere di misericordia.
Ti preghiamo per tutti coloro che, nella tua Chiesa, vivono il diaconato come una missione.
Rafforzali con il tuo Spirito, incoraggia loro e le loro famiglie, per annunciare la tua Parola con ardore e manifestare la tua tenerezza e la tua misericordia ai più piccoli, ai più poveri e gli esclusi.
Dona alla tua Chiesa nuove vocazioni al diaconato.
Papa Francesco
Redazione di Vercelli
Al Mondadori Bookstore via cavour, 4 Vercelli, lunedì 5 giugno 2023 ore 17.30, Carlo Greppi presenta “Un uomo di poche parole” ed. Laterza a colloquio con prof. Fabio Ponzana.
In “Se questo è un uomo” Primo Levi ha scritto: «credo che proprio a Lorenzo debbo di essere vivo oggi».
Ma chi era Lorenzo?
Lorenzo Perrone, questo il suo nome, era un muratore piemontese che viveva fuori dal reticolato di Auschwitz III-Monowitz.
Un uomo povero, burrascoso e quasi analfabeta che tutti i giorni, per sei mesi, portò a Levi una gavetta di zuppa che lo aiutò a compensare la malnutrizione del Lager.
E non si limitò ad assisterlo nei suoi bisogni più concreti: andò ben oltre, rischiando la vita anche per permettergli di comunicare con la famiglia.
Si occupò del suo giovane amico come solo un padre avrebbe potuto fare.
La loro fu un’amicizia straordinaria che, nata all’inferno, sopravvisse alla guerra e proseguì in Italia fino alla morte struggente di Lorenzo nel 1952, piegato dall’alcol e dalla tubercolosi.
Primo non lo dimenticò mai: parlò spesso di lui e chiamò i suoi figli Lisa Lorenza e Renzo, in onore del suo amico.
Questo libro è la biografia di una ‘pietra di scarto’ della storia, di una di quelle persone che vivono senza lasciare, apparentemente, traccia e ricordo di sé.
Ma che, a ben guardare, sono la vera ‘testata d’angolo’ dell’umanità.
Redazione di Vercelli
Casale M.to (AL) 02-06-2023
La Salus Unipolglass sale sul terzo gradino del podio nel torneo “Memorial Furione” di Casale Monferrato.
Salus Unipolglass S2M Volley: Conti Elisabetta, Conti Clara, Cusumano Crystal, Hequimi Vanessa, Bonni Sofia, Brunelli Letizia, Nicodemo Greta, Cullhaj Albina. All.: Cerutti Paolo-Paggi Silvia.
Venerdì 2 giugno, si è conclusa la stagione agonistica della Salus Unipolglass S2M di Under 13.
Le atlete di Cerutti e Paggi erano impegnate a Casale Monferrato nel 3° torneo Memorial Furione, manifestazione a cui la S2M ha partecipato a tutte le edizioni.
Quest’anno sono state nove le formazioni che si sono date battaglia in tre gironi da tre squadre.
La S2M al mattino ha vinto 2-0 contro Moncalvo, mentre è stata superata per 2-0 dal Vigevano.
Nel girone pomeridiano delle prime/seconde, le atlete di Cerutti perdono il primo incontro contro la compagine di Alessendria, ma non si danno per vinte e con tanta grinta superano in modo eccellente il Vigevano per 2-0.
Questa ottima performance ha permetto a Brunelli e compagne di conquistare il terzo posto assoluto, superata da Vizzuolo (MI) che ha battuto per 2-0 Alessandria nella finalissima.
Grande soddisfazione per tutto lo staff per questo risultato che premia allenatori ed atlete tra le quali, cinque su otto, hanno iniziato a giocare a pallavolo da meno di sei mesi, ma che hanno fatto passi da gigante in ogni fondamentale.
Redazione di Vercelli
Venerdì 9 giugno 2023, nella chiesa parrocchiale di Frassineto Po dedicata ai Santi Ambrogio e Giorgio in occasione della notte bianca delle chiese, avrà luogo un format speciale con visite guidate alle preziose opere che si trovano all’interno della chiesa frassinetese intervallate da brani di musica classica e operistica.
Il trio genovese che si esibirà a Frassineto a partire dalle ore 19 del 9 giugno 2023 è composto da un soprano di origine russa Alexandra Ivchenko diplomata al conservatorio Nicolò Paganini di Genova e ha frequentato l’accademia di alto perfezionamento di cantanti lirici di Torre del Lago Puccini, all’oboe Angelica Larosa diplomata al conservatorio Paganini di Genova attualmente frequenta il Conservatorio Martini di Bologna e al pianoforte Giovanni Manerba del Conservatorio di Alessandria.
Programma:
Parte prima
– Oboe concerto in do, 2° mov. – F.J.Haydn (oboe e pianoforte)
– Casta Diva – Norma – V.Bellini. (voce e pianoforte) – Domine deus – Gloria – A.Vivaldi (voce, oboe, pianoforte)
Visita Guidata Parte seconda
Gabriel’s oboe – E.Morricone (voce, oboe, pianoforte)
– primo movimento della sonata in do minore – A.Vivaldi, rv 53 (oboe, pianoforte)
– O mio babbino caro – Gianni Schicchi – G.Puccini (voce, pianoforte)
– Quia Respexit – Magnificat – J.S.Bach (voce, oboe, pianoforte)
Visita guidata Parte terza
– Secondo movimento concerto per oboe n.1 – L.A.Lebrun (oboe, pianoforte)
Un bel dì vedremo – Madama Butterfly- Giacomo Puccini (voce, pianoforte)
– C’era una volta il west – E.Morricone (oboe, voce, pianoforte).
L’organizzazione della serata è a cura della diocesi di Casale Monferrato, della parrocchia di S. Ambrogio di Frassineto Po e dall’Accademia di cultura B. Cervis
Redazione di Vercelli
Peretti Cucchi/Maza e Furno Marchese/Bigiordi si impongono al Golf Cavaglià nel Campionato Biellese di doppio Trofeo Cappellificio Bi 1935
Il 9° Campionato Biellese di doppio 6° Trofeo Cappellificio Biellese 1935 conferma il gradimento e i numeri importanti delle edizioni precedenti.
Venerdì 2 giugno sul percorso del Golf Club Cavaglià in perfette condizioni sono stati 80 i partecipanti (in rappresentanza di tutti i club locali) che hanno animato la gara giocata sulla distanza di 18 buche con formula “four ball” 4pm (punteggio medal).
Nella classifica del lordo si sono imposti i giocatori di casa del Gc Cavaglià Filippo Peretti Cucchi e Paolo Maza (con uno brillante score di 66, -2 sul par del campo) lasciandosi alle spalle ad un solo colpo i compagni di club Giancarlo Magnani/Paolo Protti.
Grande equilibrio nella classifica del netto dove ha prevalso (per le migliori buche finali) la coppia del Gc Biella Le Betulle composta da Massimo Furno Marchese e Paola Bigiordi con una carta di 59 (-9).
Sul podio sempre con 59 al 2° posto sono salite Giovanna Magarini/Antonella Cavagna (Gc Cavaglià), mentre terzi si sono piazzati Antonella Centonze/Giuseppe Gaeta (Gc Cavaglià) con l’identico score di 59.
Prima coppia mista quella composta da Ivo Doati/Antonella Villa (Gc Cavaglià) con 60 (-8).
I premi speciali prevedevano nearest to the pin e driving contest (offerti dallo studio Nova Estetica).
Il nearest maschile della buca 6 l’ha firmato Massimo Furno Marchese (Gc Biella) che ha messo la pallina ad 86 centimetri.
Nel nearest femminile della 10 è andata a segno Silvia Malinverni (Gc Cavaglià) con metri 6,59.
I bomber del driving contest della buca 5 sono stati Mauro Ariel Blanc (Gc Cavaglià) e Giulia Meggiorin (Gc Biella).
Molto soddisfatti gli organizzatori per la riuscita della manifestazione: “Tanti partecipanti, ottimi score, la gara è sempre molto apprezzata e siamo felici che tutto sia andato per il meglio. tra l’altro in un periodo dal meteo perturbato siamo stati gratificati da una bellissima giornata di sole. Ringraziamento speciale a Luca Murta del Cappellificio Biellese 1935 che ha premiato i vincitori con alcuni capi splendidi della sua collezione e a Nova Estetica che ha omaggiato tutti i partecipanti con un buono per un trattamento gratuito nel centro di via Crosa a Biella”.
L’appuntamento è fissato ora per il 16° campionato biellese di singolo che si svolgerà sul percorso del Gc Biella Le Betulle martedì 11 luglio.
Redazione di Vercelli