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“In nome della Madre” è un bellissimo racconto poetico di Erri De Luca, pubblicato nel 2006 da Feltrinelli.
Per spiegarne il contenuto e le suggestioni basterebbero le parole stesse dell’autore: “[…] Le notizie su Miriàm/Maria vengono dalle pagine di Matteo e Luca. Qui si ingrandisce un dettaglio da loro accennato: l’accensione della natività nel corpo femminile, il più perfetto mistero naturale […].Non è scritto nei loro libri che nella stalla c’erano levatrici o altro personale intorno al parto […] (Miriàm/Maria) partorì da sola. Questo è il maggior prodigio di quella notte di natività: la perizia di una ragazza madre, la sua solitudine assistita […]. Qui si ingrandiscono dettagli per tentare una vicinanza…L’adolescenza di Miriàm/Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. Qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa. Qui c’è l’amore di Iosef per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro. Miriàm/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha taciuto. Qui si narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre “incudine”, fabbrica di scintille. “In nome del Padre” inaugura il segno della croce, “In nome della Madre” inaugura la vita”.
Pensiamo non ci sia molto altro da aggiungere alle suggestive parole di Erri De Luca.
Il racconto, che già ci aveva emozionato poco dopo la sua pubblicazione, è stato drammatizzato e portato in scena, nel passato, in un paio di occasioni, che però risalgono al Natale del 2010, quando fu rappresentato a Biandrate e, a Vercelli, nella chiesa di San Cristoforo.
Dopo quattordici anni da allora, il presidente del Museo, Gianni Mentigazzi, e il conservatore Luca Brusotto hanno deciso, di riproporlo per gli auguri di Buone feste al Museo Leone, a chiusura della rassegna “NataLeone” e delle attività museali del 2024: le voci e gli interpreti saranno gli stessi: Roberto Sbaratto nei panni del narratore e Lorena Crepaldi in quelli di Miriàm/Maria; qualche brano musicale di sottofondo, curato da Cinzia Ordine, e…il racconto è servito!
Sono passati parecchi anni e siamo cresciuti; quindi, anche per noi, sarà come leggerlo per la prima volta.
L’appuntamento è per domenica 22 dicembre alle 17.30 nella sala delle Cinquecentine.
Per la realizzazione si ringraziano lo sponsor istituzionale di sempre, Fondazione CRV e due sponsor privati: l’orologeria “Era ora” di Stefano Monformoso e l’Agenzia generale UnipolSai della dott.ssa Adriana Sala.
Il biglietto di ingresso è di 10 € e, come sempre, è gradita la prenotazione ai seguenti numeri del Museo Leone (attivi solo nelle ore di apertura): tel 0161 253204 (fino a Venerdì ore 12.30) – 379 2834818 (Venerdì pomeriggio e Sabato)
e-mail: info@museoleone.it
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Redazione di Vercelli
Ieri, martedì 17 dicembre, nella Sala Consiliare di Palazzo San Giorgio a Casale Monferrato, si è tenuta la cerimonia di passaggio di consegne del titolo di Città Europea del Vino da Alto Piemonte-Gran Monferrato a Cariñena, cittadina spagnola nota per la sua lunga tradizione vinicola.
L’evento ha visto la partecipazione di diversi sindaci dei territori dell’Alto Piemonte e del Gran Monferrato oltre che della delegazione spagnola formata da Rosa Melchor Quiralte, Presidente di RECEVIN e ACEVIN; Ana Cano Alarcos, Direttrice di ACEVIN; Jesús Camacho Arias, Direttore tecnico di ACEVIN; Pedro Jiménez, Capo di gabinetto della sindaca di Alcázar de San Juan; Sergio Ortiz, Sindaco di Cariñena; Antonio Ubide, Presidente della DOP Cariñena.
La cerimonia, moderata dal giornalista, saggista e gastronomo Paolo Massobrio, ha segnato un momento di passaggio significativo per la promozione della cultura enologica europea, sottolineando l’importanza della cooperazione tra territori che condividono l’eccellenza nella produzione vinicola.
A precedere gli interventi della delegazione spagnola sono stati il Sindaco di Casale Monferrato Emanuele Capra, il Presidente di Città del Vino Angelo Radica, il Coordinatore di Città del Vino Stefano Vercelloni, il Presidente del Comitato Alto Piemonte Gran Monferrato Città Europea del Vino Mario Arosio.
Sono intervenuti, inoltre il Direttore del Consorzio Gran Monferrato Marco Prosperi e in rappresentanza dei territori dell’Alto Piemonte il Sindaco di Ghemme Mirko Barbavara.
Cariñena, situata nella regione di Aragona, è una delle più antiche denominazioni d’origine della Spagna.
Famosa per i suoi vini ricchi e intensi, realizzati principalmente da uve Garnacha e Cariñena, la regione rappresenta un patrimonio enologico e culturale di inestimabile valore, che succederà, nel 2025 ad Alto Piemonte – Gran Monferrato che ha visto protagonisti i territori di: territori sono: Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.
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Redazione di Vercelli
Il CIAC di Ivrea, il Consorzio Inter-Aziendale Canavesano per la formazione professionale che si occupa di istruzione, formazione e lavoro, lancia una nuova edizione del corso per Addetti ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo con l’obiettivo di formare steward professionisti da impiegare in occasioni di grandi eventi pubblici come lo Storico Carnevale e altre manifestazioni sul territorio.
La seconda edizione del corso ha già registrato una partecipazione numerosa e un forte interesse da parte del territorio che necessita di un crescente numero di personale qualificato per garantire la sicurezza e la gestione ottimale delle manifestazioni.
Grazie al successo riscosso, il CIAC ha annunciato l’intenzione di avviare una terza edizione nel 2025, per rispondere alla crescente domanda di formazione nel settore.
Il personale formato avrà, con molta probabilità, la possibilità di essere impiegato nell’edizione del Carnevale 2025.
“Siamo felici di poter collaborare con il CIAC – afferma Emilia Sabolo, vice presidente della Fondazione Storico Carnevale di Ivrea -. Questa collaborazione ci permette di avvalerci di figure professionali che conoscono già il nostro territorio e la nostra manifestazione, un vantaggio notevole in contesti che coinvolgono una grande affluenza di pubblico proveniente da diverse località, a volte molto distanti dal Canavese. In queste situazioni la presenza di personale formato localmente è fondamentale per rispondere in modo puntuale e preciso alle esigenze del pubblico”.
Il corso ha una durata di 94 ore e si sviluppa su tre aree tematiche principali: giuridica, tecnica e psicologico-sociale. Al termine del percorso formativo, i partecipanti che superano la prova finale ottengono un certificato di idoneità, che consente, previo soddisfacimento di ulteriori requisiti legali, l’iscrizione nell’elenco prefettizio del personale addetto ai servizi di controllo durante eventi pubblici, fiere e spettacoli.
Con questa iniziativa, il CIAC si conferma un punto di riferimento per la formazione di professionisti qualificati, contribuendo non solo alla crescita delle competenze locali, ma anche alla sicurezza e al successo delle manifestazioni che animano Ivrea e il suo territorio.
Per maggiori informazioni e iscrizioni, è possibile contattare il CIAC di Ivrea al 0125 186 5420 o recarsi presso Via Varmondo Arborio 5, Ivrea (TO).
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Redazione di Vercelli