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Appresa la notizia della scomparsa di Nicola Molghea, il Sindaco Emanuele Capra esprime il proprio cordoglio a nome di tutta l’Amministrazione Comunale: “Con profonda commozione esprimo a nome di tutta l’Amministrazione Comunale e della comunità casalese il più sincero cordoglio alla famiglia di Nicola Molghea in questo momento di dolore“.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

In occasione della Festa dell’Uva (e inserito nel programma del “Parco del Gusto”), torna “Acino chi legge”, appuntamento ideato e promosso da Anffas onlus Borgomanero.

Sabato 31 agosto e domenica 1 settembre (dalle 10.00 alle 20.30), Anffas onlus Borgomanero sarà presente con il suo stand nel Parco di Villa Marazza, ospite dell’evento “Parco del Gusto” realizzato da Comune di Borgomanero in collaborazione con Pro Loco Borgomanero e Condotta Slow Food Colline Novaresi.

Al coloratissimo stand si potranno trovare gli originali gadget pensati per l’occasione tra cui l’iconico grembiule da cucinaAcino Chef legge” color vinaccia, prodotto in edizione limitata e i pacchi di pasta fresca, rigorosamente “loggati” Acino Chi legge donati da Pastificio Fontaneto oltre ai quadri realizzati dai partecipanti ai laboratori di Anffas con Francesca Amat che, sabato alle 16.30, proporrà anche l’appuntamento con le “Danze dal mondo” in cui i ragazzi e le ragazze di Anffas, insieme alla conduttrice e agli educatori, coinvolgeranno il pubblico in danze tradizionali balcaniche, ebraiche, australiane e francesi.

Novità di quest’anno è la collaborazione con l’artista Valeria Belloro che ha realizzato, per l’evento, una serie di oggetti regalo, in ceramica, dedicati al tema dell’uva e ispirati all’iconico acino che fa parte del logo di “Acino chi legge”.

Allo stand si troveranno, quindi, (a fronte di una donazione) cucchiaini, porta mestoli, piatti, vassoi, brocche, alzatine per la frutta e, ancora, barattoli per la cucina, ciotole e vasi di diverse dimensioni e fogge.

Ad Acino chi legge, si potranno poi, assaggiare anche i “frutti” del lavoro dei laboratori di cucina Anffas Borgomanero: frolle, tartellette e altre leccornie speciali tra cui il leggendario CHICCO (un cestino di pasta brisè con gorgonzola, noci, provola, speck e uva); il tutto innaffiato dai vini della cantina I Dof Mati di Fara Novarese, presente a proporre una degustazione.

Acino chi legge sostiene Bon.S.A.I, lo sportello gratuito di Anffas in cui è possibile conoscere, grazie alle consulenze di professionisti, tutte le opportunità e i servizi riguardanti il “durante e dopo di noi”.

Per saperne di più www.anffasbonsai.it.

Acino chi legge – commenta la Direttrice di Anffas Onlus Borgomanero, Laura Lazzarottoè un appuntamento fisso che amiamo molto perché ci consente di immergerci nella realtà creata dal Parco del Gusto e sentirci parte attiva e propositiva della nostra comunità. In questi anni, abbiamo collezionato bellissimi ricordi in occasione di questo evento sia per quel che riguarda i nostri ragazzi e le nostre ragazze che hanno avuto modo di mettersi alla prova e confrontarsi con i visitatori del Parco, sia per educatori ed operatori che, trascorrendo ore piacevoli, hanno avuto modo di raccontare la propria professionalità. E’ fondamentale che la comunità comprenda a pieno cosa fa Anffas e l’atmosfera in cui opera ogni giorno; un’atmosfera frizzante e vivace, proprio come il buon vino”.

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Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere

Riceviamo e pubblichiamo

Si è svolto dal 20 al 23 agosto il trekking organizzato dalla Sottosezione CAI di Borgosesia nel Parco Naturale delle Alpi Marittime.

Grazie al meteo particolarmente favorevole è stato possibile effettuare tutte le escursioni in programma.

Martedì 20, il gruppo costituito da 27 partecipanti è partito in auto da Borgosesia alla volta di Terme di Valdieri in provincia di Cuneo, base di partenza per tutto il trekking con pernottamento in albergo o rifugio.

All’incirca a metà mattinata, all’arrivo al Pian della Casa del Re si è proseguito a piedi alla volta del Lago mediano di Fremamorta e al Bivacco Jacques Guiglia meta della prima escursione.

Il rientro è avvenuto scendendo direttamente al Pian della Casa del Re compiendo un percorso ad anello.

Il secondo giorno è stato quello più impegnativo, soprattutto per quanto riguarda la lunghezza del percorso compiuto, senz’altro però il più spettacolare.

Partiti direttamente a piedi da Terme di Valdieri e attraversando i piani del Valasco sulla via delle antiche ma perfettamente conservate strade rotabili militari, autentiche opere d’arte dell’ingegneria bellica, si raggiungono i meravigliosi lago inferiore di Valscura, del Claus e delle Portette dove si trova il rifugio Emilio Questa a quota 2388 m.

Dopo una meritata pausa ristoratrice il gruppo è rientrato a Terme di Valdieri anche in questo caso compiendo un percorso ad anello.

Il terzo giorno, ridiscesi in auto a Sant’Anna di Valdieri e percorrendo un dislivello di circa mille metri, si è raggiunto il rifugio Livio Bianco il quale si trova lievemente a monte del Lago Sottano della Sella.

Un gruppo di partecipanti più allenati ha continuato il percorso fino al Lago Soprano della Sella percorrendo altri 350 metri di dislivello.

Meta del quarto ed ultimo giorno è stato il Rifugio Remondino a quota 2464 metri ai piedi del massiccio dell’Argentera.

Ringraziamo Martino Moretti, per aver sapientemente guidato il gruppo attraverso i meravigliosi itinerari percorsi e tutti i partecipanti per aver contribuito all’ottima riuscita del trekking.

L’appuntamento è per il prossimo anno.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

E’ entrata nel vivo la festa patronale di San Bartolomeo: gli organizzatori hanno fatto centro anche in questo 2024, quando tutte le proposte fanno registrare il tutto esaurito.

Ieri, sabato 24 agosto, l’evento più atteso con la band più amata, gli Explosion, ormai una garanzia: musicisti di talento, capaci di interpretare (ma sono anche autori) con fantasia e senso dell’umorismo un repertorio che abbraccia più di tre decenni di pop.

Nel nostro video offriamo qualche scampolo di una serata che ha riempito la piazza del mercato coperto, “contenitore” a sua volta gremito di pubblico (sempre oltre le mille presenze) che desidera gustare le proposte gastronomiche.

La nostra gallery dice qualcosa anche a questo proposito.

Il servizio sempre impeccabile, così come la cucina, permette di disimpegnare in modo fluido una pressione così rimarchevole da parte degli utenti.

Davvero una squadra – come quelle di protezione civile, antincendio e la stessa security – affiatata ed animata dalla volontà di servire davvero il paese, in tutte le sue espressioni.

Si vede anche per questo la regìa attenta dell’Amministrazione comunale, che ha fatto della Festa nel suo complesso un fiore all’occhiello.

La sera precedente, venerdì, ancora un successo con “I cugini di campagna”, con le canzoni del cuore che hanno fatto compagnia ad una generazione.

Sempre in giornata di sabato l’incontro con gli Alpini e con i ragazzi della Leva 2006 (ma tra loro si chiamano gli zerosei) che diventano maggiorenni in questo 2024 in cui tocchiamo con mano che non stiamo certo consegnando loro un mondo ideale.

Vi lasciamo con il video e la gallery ed il programma

cliccando qui

per i prossimi giorni.

 

(Marilisa Frison) – Trino rende grande onore al proprio Santo Patrono, Bartolomeo.

Alle 11, di domenica 25 agosto 2024, quando dal grande portone ligneo, spalancato, hanno fatto ingresso i sacerdoti, la parrocchiale era gremita. Tutto era stato predisposto con cura dal cerimoniere Giuseppe Partinico.

In occasione della solennità gli splendidi busti in argento degli Apostoli sono tornati al proprio posto, le due colonne della Chiesa San Pietro e San Paolo ai lati della Croce, San Bartolomeo alla destra dell’altare vicino a San Pietro e Sant’Andrea vicino a San Paolo.

Raffinate rose bianche con calle color rosso, per ricordare il Santo martire, guarnivano l’altare assieme a candide tovaglie finemente ricamate.

Nel primo banco lato sede: il Sindaco Daniele Pane, le autorità civili e militari, per la prima volta i rappresentanti del Consiglio Comunale dei ragazzi, a seguire le Confraternite e le Associazioni e poi tutto il popolo di Dio; nel lato ambone, i primi banchi erano occupati dai ragazzi della Leva 2006, che hanno portato la gioia, la giovinezza, la giovialità e la spensieratezza dei loro 18 anni.

Durante l’omelia il Vicario Generale, mons. Stefano Bedello, spesso si è rivolto a loro, invitandoli a fare le cose con ponderatezza, specialmente di scegliere bene il loro ruolo che  devono prendere nella vita con l’avvicinarsi della maturità.

Quello che ha raccomandato ai giovani, ma anche a tutti di non essere individualisti, di non usare l’io, ma il noi come nella preghiera che Dio ci ha insegnato: non diciamo Padre mio, ma Padre nostro.

Durante l’omelia monsignore è sceso dall’altare e si è fatto vicino, per dire che ci dobbiamo prendere per mano e stare tutti insieme e fare comunità anche nella differenza, ormai le città e i paesi sono cambiati e ci si deve integrare con i nuovi arrivati ed essere un tutt’uno.

Ha rivolto un caloroso saluto di benvenuto a tutti i presenti e alle Associazioni che portavano tanto colore, ognuna con i colori della propria divisa e tutti insieme abbiamo contribuito a rendere bella questa solennità in onore del Santo Patrono.

Da non perdere l’allegato video con le belle parole di don Stefano.

Un grande applauso per i ragazzi della Leva 2006 e uno per don Riccardo e don John che in questo periodo di assenza del parroco si sono presi cura delle parrocchie in modo encomiabile.

La benedizione solenne e le foto di gruppo hanno chiuso la bella celebrazione.

A concelebrare con mons. Bedello, don Riccardo Leone e don John Muriithi coadiuvati da Giancarlo Tione.

Al termine don Stefano si è soffermato cordialmente a salutare e a parlare con i suoi concittadini essendo anche lui trinese d’origine e conoscendo un po’ tutti.

È stata una solennità veramente partecipata, dovrebbe essere così tutte le domeniche.

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Redazione di Vercelli

Posted in Pagine di Fede

Borgosesia 2

Pro Novara 0

Marcatori: 12’ pt Gambino su rigore e 49′ st D’Ambrosio

Borgosesia (4-3-1-2): Autoriello; Santi, Ballarini, Mazzola, Florio; Bazzan (49′ st Faraone), Desiderato, Haidara (16’ st D’Ambrosio); Gambino (20’ st Tampellini); Rolando (20’ st Dettoma), Mento (28’ st Lukiv).

A disp.: Pedrina, Merella, Giacopelli.

All.: Cretaz.

Pro Novara (4-3-1-2): Caressa (1’ st Della Libera); Piroza, Moustafa, Tall, Albiso; Calabro (1’ st Fondi), Tadini, Facchini (41’ st Di Forti); Romeo (43’ st Assini); Geno, Lazzaroni (16’ st Geno).

A disp.: Fath, Sonetti.

All.: Sorrentino.

Arbitro: Carchia di Torino.

Assistenti: Poetto di Pinerolo e Palmulli di Torino.

Note: giornata soleggiata. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 250 circa. Ammoniti: Ballarini, Tall. Angoli: 6-7. Recupero: 2’ pt –  4’ st.

Quale modo migliore di iniziare la stagione se non con una vittoria?

Il Borgosesia appare già in buona condizione fisica e si aggiudica l’andata della prima fase di Coppa Italia contro la Pro Novara.

A indirizzare l’incontro ci pensa Gambino che dagli 11 metri spiazza Caressa.

Da sottolineare la prova guizzante di Mento che si procura il calcio di rigore.

Nel finale D’Ambrosio raddoppia.

E’ Mento ad aprire la contesa con una conclusione debole.

Dopo ci pensa Gambino ma Caressa è ben appostato sul primo palo.

Al 6’ Mazzola incorna centralmente.

Due minuti più tardi, Caressa con un super intervento nega la gioia del gol a Gambino autore di un’inzuccata sottomisura.

Due minuti di gioco e Mento calcia debolmente.

La gara svolta all’11’ quando Mento brucia Piroza e viene atterrato in area.

Il direttore di gara concede il rigore, trasformato da Gambino.

Granata in avanti al 12’ con Gambino che spiazza Caressa dagli 11 metri.

Lo stesso Gambino, al 19’, manda alto di poco.

E’ il 27’ quando Haidara conclude centralmente.

Gli ospiti ci provano al 38’ con uno spiovente su punizione di Tadini.

Prima del riposo Romeo ci prova due volte; prima il suo diagonale è chiuso in corner, poi trova la parata in due tempi di Autoriello.

Si torna in campo e uno scatenato Mento premia il movimento di Rolando, il numero 9 granata con un tocco morbido fa la barba al palo.

Dall’altra parte, Romeo trova sulla sua strada Autoriello.

D’Ambrosio, da posizione defilata, chiama Della Libertà alla parata a terra.

Il cronometro corre è Autoriello abbassa la saracinesca dicendo di no a Romeo e Fondi, inoltre si supera su Piroza.

All’ultimo respiro D’Ambrosio insacca il raddoppio.

Finisce così con il successo del Borgosesia.

Domenica prossima il ritorno a Novara.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Nella mattinata di oggi, domenica 25 agosto alle ore 11:00 circa, una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Vercelli e una squadra Volontaria del distaccamento di Santhià, sono intervenute sulla A26 nel Comune di Crova km 21+800 in direzione Vercelli, per un incidente stradale tra due autovetture di cui una rovesciata con una persona all’interno.

Arrivate sul posto le squadre dei Vigili del Fuoco hanno provveduto ad estrarre la persona dall’abitacolo in collaborazione con il personale del 118, mediante tecniche T.P.S.S. ( tecniche di primo soccorso Sanitario) e alla messa in sicurezza dei mezzi.

Sul posto era presenti anche la Polizia Stradale di Casale Monferrato, il personale del 118 e della Viabilità.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

L’Ente di gestione delle aree protette Ticino e Lago Maggiore, nell’ambito del proprio programma culturale, ha inserito una serie di appuntamenti che animeranno la sede operativa dell’Ente ad Albano Vercellese, nonchè i Comuni limitrofi di Villata e San Nazzaro Sesia, dall’8 al 29 settembre.

Il ricco programma prevede proiezioni foto e cinematografiche, passeggiate didattiche e culturali, conferenze a tema con relatori di prestigio, ma anche degustazioni di eccellenze enogastronomiche locali in collaborazione con la condotta vercellese di Slow Food ed associazioni del territorio.

Spiega la presidente dell’ente, Erika Vallera: “La rassegna si pone l’obiettivo di far conoscere e scoprire a tutti i fruitori delle nostre aree la storia e le tradizioni di questo specifico territorio. C’è una particolare attenzione alle tipicità gastronomiche e alle prospettive di alimentazione sostenibile e promozione della biodiversità agraria nella produzione risicola che resta di fondamentale importanza per lo sviluppo economico del territorio ma anche iniziative che toccano aspetti sia sacri che profani, che raccontano le peculiarità artistiche ed architettoniche della zona, nonché le connessioni con la natura degli ambienti del Parco. Grazie alla preziosa collaborazione di Enti ed associazioni possiamo offrire un programma diversificato e ricco, che spero possa rendere l’iniziativa molto apprezzata e partecipata.

Si segnala in particolar modo che gli eventi del 22 settembre sono inseriti nel programma di Slow Food nazionale “The Road to Terra Madre”, parte del Salone del Gusto 2024 di Torino che prevede in tutte le Regioni d’Italia una serie di iniziative che propongono modelli concreti per cambiare un sistema agroalimentare denso di incongruenze.

Programma dettagliato “Settembre al Sesia 2024”

8 Settembre – Processione del Guado – Santuario della Madonna della Fontana

Percorso devozionale da Albano Vercellese a S. Nazzaro Sesia

15 settembre – Tradizioni e devozioni nelle terre d’acqua

ore.17.00 raduno presso la sede del Parco ad Albano V.se, via XX Settembre 12 e visita guidata all’Oratorio della SS.Trinità di Albano V.se

ore.18.00 proiezione fotografie storiche a cura di Dino Boffa e Cele Bellardone

ore.18.15 conferenza “Tradizioni e devozioni nelle Terre d’Acqua” con lo storico e ricercatore Gabriele Ardizio

ore.19.00 panissa alla vercellese con l’Associazione “Amici della panissa” di Albano e vini di Az.Agr.Lorenzo Ceruti

20 settembre – Le conseguenze del ritorno – Sala Rosetta SOMS di Villata

ore.21.00 – Incontro sulla presenza del lupo nei nostri territori con Luca Giunti autore dell’omonimo libro

21 settembre – A spasso nei borghi – Comune di Villata

ore.16.00 – Passeggiata con la guida Anna Bruno alla scoperta delle bellezze nascoste di Villata

22 settembre – Un altro riso si può – la biodiversità nella coltura del riso – Sede Parco, Albano V.se, via XX Settembre n. 12

Evento di The road to terra madre con Slow Food Vercelli

Ore 14.45 Passeggiata scientifico-didattica “Citizen Science” nel territorio del Parco (partenza dalla sede) con Alberto Doretto dell’ Università del Piemonte Orientale – a cura di Slow Food Vercelli

ore 17.00 Storie di riso – incontro con Gianpaolo Andrissi, Maria di Rovasenda Biandrate, Manuele Mussan (Biodistretto del Riso piemontese) con la partecipazione di Daniela Ponzini (Rete Semi Rurali)

ore 19.00 “Marenda cul ris e ‘l salam vecc” preparata da Fabio Villa del Vecchio Asilo di Tricerro (costo 5€ – prenotazione a slowfood.vercelli@gmail.com)

 29 settembre – proiezione del film “Riso amaro” di G.De Santis – Sala Conferenze Sede Parco, mAlbano V.se via XX Settembre n. 12

ore.16.00 introduzione del critico cinematografico Giorgio Simonelli

ore16.30 proiezione del film presso la Sala Conferenze

ore 18.00 testimonianza storica a cura di Mario Donato

ore 18.30 degustazione prodotti locali con la Pro Loco di Albano

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Redazione di Vercelli

Posted in Eventi e Fiere

Nelle giornate del 27, 28 e 29 agosto 2024, dalle ore 7,30 alle 18,30 la nuova rotonda che congiunge Via Brodolini, Via Di Vittorio e Via Grandi subirà interventi di fresatura e di asfaltatura: il traffico non sarà interrotto e sarà gestito dagli addetti, ma potrebbe subire rallentamenti.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Gs 24, 1-2.15-17.18

Dal libro di Giosuè.

In quei giorni, Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem e convocò gli anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio.
Giosuè disse a tutto il popolo: “Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrèi, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore”.
Il popolo rispose: “Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio”.

Sal.33

RIT: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

RIT: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

RIT: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

RIT: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato.

RIT: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Il male fa morire il malvagio
e chi odia il giusto sarà condannato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

RIT: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Ef 5, 21-32

Dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesìni.

Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.
Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne.
Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!

Gv 6, 60-69

Dal Vangelo secondo San Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: “Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?”.
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: “Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono”.
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: “Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre”.
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: “Volete andarvene anche voi?”. Gli rispose Simon Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO ‘MATER CARMELI’ DI BIELLA

Mangia la tua misura di fede

(Gs 24,1-2.15-17.18; Sal 33; Ef 5,21-32; Gv 6,60-69)

In queste domeniche viene annunciato a più riprese un insegnamento sul vero pane che dà vita. È una parola buona mandata dal cielo per essere mangiata e risuscitare chi le presta fiducia.

Giovanni ci presenta questo discorso di Gesù che attira una folla immensa da ogni parte. Molti lo cercano per la sua notorietà o per le parole udite su di lui, chi per le guarigioni fisiche e spirituali che opera o anche per la sua capacità di riempire la pancia.

Fin dall’inizio del discorso nella sinagoga di Cafarnao, dopo i pani distribuiti miracolosamente dove non c’era nulla, Gesù ribadisce la necessità di procurarsi ciò che dà vita alla vita. Oltre a cercare il pane dei bisogni naturali, come è giusto, va ricercato principalmente il cibo per la nostra anima, che è eterna. Gesù conosce chi lo cerca sinceramente per questo motivo.

Lui sa chi si fida e vive delle sue parole ritenendole la verità capace di rianimare. Parole di sapienza non umana, ma di cui si percepisce un’eco nel nostro spirito: “Queste sono parole veritiere” che fanno gioire di chi le crede e le realizza. Ma scettici, sapientoni, dubbiosi, mormoratori si scandalizzano a udire queste stesse parole, etichettandole come dure, inascoltabili, perché non trovano corrispondenza con la loro logica mondana, consumistica e legalista.

Gesù non cede a questo rifiuto, non cerca un compromesso, non tenta nemmeno di far loro cambiare idea. Ma pone una domanda per aiutarli a riflettere: “Se vedeste l’Uomo salire in cielo e stare là dov’era prima, cioè al suo vero posto? È questo che vi urta e vi impedisce di credere? È la buona notizia della risurrezione dai morti che vi fa mormorare”?

Le sole capacità umane (la carne) non sono sufficienti a nessuno per cambiare vita e riceverla, nemmeno se ci fosse tra voi qualcuno di super dotato! Infatti, nessuno ha la fede per vedere oltre l’apparenza terrena, se non vuole riceverla da Dio secondo la misura che Dio gli concede. Sarà poi con quella stessa misura che ciascuno misurerà la realtà in cui vive quotidianamente.

Dunque, chi più si apre a credere con fede nel mistero della morte e risurrezione che Dio stesso dona, più la sua misura sarà grande per vedere oltre l’orizzonte umano. Cristo sta attendendo di manifestare Se stesso in ogni battezzato: non perché diventi semplicemente come Lui.

No, Egli cerca la fede di ognuno per potersi manifestare visibilmente. Chi ha visto Dio finora? Il Suo carattere sarà riprodotto in chi mangia Lui.

Mangiare Gesù non è sforzarsi di essere come Lui, perché Gesù aspetta che ciascuno gli permetta in se stesso di riprodurre la sua opera di salvezza, cioè la sua giustizia, santità, vittoria e sapienza. Questa è la verità dell’essere morti e risorti in Cristo Gesù.

Ciò accade solo se – per fede – riconosciamo che questo suo insegnamento è la volontà di Dio per ognuno. Lui solo ha voluto morire! Ma così ha tolto il male per ridarci quell’unica vita che si trova solo in Dio. Chi vuol mangiare questo pane, conoscerà se questo cibo viene da Dio o se Gesù parla da se stesso.

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

Posted in Pagine di Fede, Vercelli Oggi