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TAMTAM si rivolge spesso alle nuove generazioni, anche attraverso progetti di rete (#zeroperimetro, FUORI!, Im.patto… ) e facendo parte della Comunità Educante Vercellese dalla sua nascita.

Come ogni anno accademico, sono partiti i corsi di teatro per bambine/i e ragazze/i Teatro in gioco che prevedono lezioni settimanali pomeridiane, ci si può iscrivere anche in corso d’anno e il primo incontro è sempre gratuito.

I corsi offrono una seria esperienza divertente al servizio del gioco del Teatro.

Può essere l’occasione per dire in prima persona, per raccontare sé stessi attraverso lo schermo trasparente della finzione.

E TAMTAM propone da sempre alle scuole laboratori teatrali, animazioni e lezioni spettacolo per ogni ordine e grado, dall’infanzia all’università (da venti anni collabora con l’Università del Piemonte Orientale, nel progetto TILLIT).

Per i trent’anni TAMTAM propone il progetto Esperienza Teatro.

Se si riscontra “un bisogno di fare teatro” nelle/i bambine/i, ragazze/i e giovani, incontrati nei laboratori e corsi, si rileva, però, una scarsa volontà di accedere alle sale teatrali per fruire degli spettacoli proposti; in particolare, le nuove generazioni sono davvero poco interessate e il pubblico giovanile in sala risulta esiguo.

Ciò è tanto più vero in un periodo post pandemico che ha interrotto le normali relazioni sociali, ha diminuito le opportunità di incontro, ha abituato ad una fruizione domestica e passiva dell’intrattenimento.

TAMTAM crede che gli incontri live possano recuperare il dialogo vivo con bambine/i, ragazze/i e giovani, distraendoli dal mondo virtuale, attraverso esperienze “vere” ritenendo che la strategia da adottare sia quella di coinvolgere le scuole.

Obiettivo centrale è creare opportunità di benessere, collaborando con una scuola che dia spazio a relazioni, affetti ed emozioni: il progetto è pure stato inserito nel Programma attività di promozione alla salute e al benessere per le scuole – Cataloghi A.S. 2023-2024 dell’ASL di Vercelli

Il Teatro è inteso come pedagogia dell’incontro e della relazione

Si intende perseguire una politica di inclusione sociale attraverso il coinvolgimento della popolazione scolastica, toccando, quindi, anche le fasce che presentano fragilità sia nella fruizione di stimoli culturali e artistici, sia nella capacità di socializzare.

Sede degli eventi è l’ex monastero di San Pietro martire, un nuovo spazio antico che è stato ed è luogo di bellezza, cultura e comunità.

Destinatari del progetto sono alunne/i di Scuole dell’Infanzia, Primarie, Secondarie di I grado e studentesse/i di Scuole Secondarie di II grado.

Il progetto prevede esperienze gratuite per le scuole grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e al contributo di privati cittadini che hanno condiviso gli obiettivi del progetto.

Le iniziative spaziano da incontri-laboratorio a lezioni-spettacolo di cui i titoli sono Alfabetopinocchio, Le carte in favola per infanzia e primaria, Il poeta è cieco, Tre visioni sulla Shoah, Oltre il fronte – donne nella I Guerra Mondiale per secondarie di I e II grado.

Inoltre, nel progetto si inserirà la ripresa dello spettacolo Come Dei AntiAppunti su Nicolò Barbieri e la Commedia dell’Arte che verrà rappresentato al Teatro Civico venerdì 24 novembre in una matinée riservata alle Scuole Secondarie.

Di questo evento, per il quale è previsto un biglietto a prezzo modico, si daranno maggiori e precise informazioni prossimamente.

Gli istituti interessati sono pregati di prendere contatto con l’associazione TAMTAM telefonando al n. 3473591753 o inviando una email all’indirizzo tamtamteatro.vercelli@gmail.com , per verificare la disponibilità.

Maggiori informazioni sul sito web tamtamteatro.com

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Is 25, 6-10

Dal libro del Profeta Isaìa

Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni.
Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l’ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: “Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza, poiché la mano del Signore si poserà su questo monte”.

Salmo 22

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male,
perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.

Fil 4, 12-14. 19-20

Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Filippési

Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni.
Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù.
Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Mt 22, 1-14

Dal Vangelo secondo San Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
“Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti”.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONSASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

A quale speranza sei chiamato?

(Is 25,6-10; Sal 22; Fil 4,12-14.19-20; Mt 22,1-14)

Il vangelo di questa domenica fa riflettere sulla speranza alla quale tutti sono stati chiamati.

Dio chiama tutti perché conosce tutti. Usando la parabola del banchetto nuziale, Gesù vuole aprire gli occhi del nostro cuore alla verità.

A cosa invita Gesù parlando a nome di Dio? Ad una festa di nozze, un banchetto eccellente che li supera tutti. Perché questo invito? È il Re innanzitutto ad averlo voluto per suo figlio. Si può dire che per lui, con lui e in lui, l’ha allestito e ora tutto è già pronto.

Il figlio è dunque lo sposo, ma la sposa chi è? Il vangelo non la nomina, ma lascia intendere che tutti gli invitati, così come il singolo, sono la sposa amata. Per farlo sapere a tutti, il Re ha molti fedeli servitori che fanno solo il suo volere: quello di portare le partecipazioni a tutti quelli che incontrano, cattivi e buoni che siano. Quando però iniziano a rivolgersi ai più vicini, trovano ingratitudine, indisposizione e indifferenza. Per una speranza terrena e per l’interesse del momento, questa gente arriva a disprezzare l’invito e uccide i servi del Re.

In tutte le letture di questa domenica riecheggia l’invito a partecipare al banchetto, che non è uno dei tanti: è il banchetto della vita! Quello dal quale anche gli altri banchetti, semmai, possono trarre il loro senso. Dio ci ha chiamati per essere suoi figli adottivi e l’ha fatto con il battesimo. È per la giustizia operata da Gesù, fino al punto di dare la sua vita sulla croce, che siamo stati perdonati e resi degni di partecipare a questa festa senza fine. Ci ha riscattati dal male e dalla morte, perciò possiamo rispondere all’invito. Possiamo gioire per la pace ritrovata con Dio e ringraziarlo per questo dono immeritato e che Lui ha voluto farci.

Questa è la speranza che ci viene dalla sua grazia: il dono di una vita nuova! La speranza è in questa eredità custodita in cielo e preparata da Dio stesso per ogni battezzato. È nella speranza che siamo salvati. Infatti, Dio ci custodisce nella fede attraverso la sua potenza d’amore. Chi resta fedele alla grazia battesimale, che è un tesoro da scoprire nel tempo, è colui che nel corso dell’intera esistenza ne fa memoria ogni giorno, e in questa speranza cerca di crescere. Si allena a tutto e per tutto.

Paolo afferma che ormai gli basta questa sola grazia e che può tutto in Colui che gli dona tale speranza di vita nuova. Questa diventa una forza vitale ogni volta che la si riceve con fede. Si rafforza meditando di continuo le parole e gli esempi dei testimoni della fede. Ci si allena a sperare contro tutte le speranze fasulle finché nel cuore s’accende la luce, la sola che può aprire alla comprensione dell’invito ricevuto per grazia di Dio. Fortificare il cuore con la grazia significa ricordarsene per rimanere consapevoli e fuggire l’ignoranza. Questo ci strappa dalla vanità della vita terrena. Durante le prove che ci investono, alimenta in noi la gioia e la speranza nell’attesa di sedersi al banchetto. Il traguardo della fede è la nostra salvezza, che è già iniziata nella fede e sarà manifesta nella visione celeste.

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza    

Posted in Pagine di Fede
Vercelli Città

Si è svolto Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, nella città di Vercelli nella Chiesa Evangelica Internazionale “El Poder de Dios”  in Via Confienza 60, il settimo appuntamento dell’ evento denominato “Realizzando il sogno di Cristo” giunto al settimo anno.

Un appuntamento che unisce ministeri, Pastori, fratelli e sorelle di tutta Italia per collaborare in un progetto nato qui nella città di Vercelli con il Pastore Betania Sanchez presidente e Ministro di Culto della chiesa che porta avanti questo progetto di unità.

Due giorni in cui pastori sono arrivati per contribuire e collaborare in quello che è stato definito “il sogno di Cristo”, un sogno che ha come  riferimento Biblico il Vangelo di Giovanni 17:20-22 in cui Gesù parla di Unità

“…perché tutti siano una sola cosa. come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola(Gv 17:21).

Ed è questo il tema che da sette anni viene realizzato ovunque ci siano ministri che hanno compreso l’importanza del sogno di Cristo.

Da Vercelli (Ministero “El Poder de Dios” Pastora Betania Sanchez ospitante l’ evento); hanno partecipato da Milano (Ministerio “Monte- Oreb-Milano” Pastori Ian e Alba Taylor e Ministero “Luce e Potenza spezzando le catene” Pastori Julio e Zunilda Sosa) ,

Perugia (Ministerio “Temple de Sion” Pastori Jean Claude e Veronique Emongo) ,

Trapani (Ministero “Cristo è Potenza che libera” Pastori Fabrizio e Giusy Ravazza rappresentati dall’ Anziano Alessandro e la sorella Caterina Maltese),

Catania (Ministero “Monte Oreb-Catania” Pastori Franck e Silvia Ahui), Novara (Pastore Paolo Genovese e sorella Aurelia) .

Nella mattinata di domenica si sono aggiunti il Ministero “Parola di Dio” da Milano il Pastore Celso Perrucho Santos e Pastore Karla Jesus.

Sono tutti arrivati per dire “noi ci siamo!”

Uniti per mandare avanti questo progetto che desidera una sola cosa: unire quello che agli occhi di tutti è evidente.

L’ Unità fra i fratelli attraverso l’Amore Agape, quell’ Amore con il quale Gesù stesso ci ha amati fino a dare la Sua vita per noi e lasciandoci un comandamento nuovo: quello di amarci gli uni gli altri con lo stesso Amore con il quale ci ha amati.

Ed è questo il messaggio che abbiamo toccato in questo evento.

È tempo di unirci, di buttare giù ogni muro di separazione, di denominazione perché solo rimanendo uniti nell’amore di Cristo Gesù possiamo vincere ogni guerra spirituale!

Posted in Pagine di Fede

Amicixsempre 2023” dei Pooh ha fatto tappa a Torino.

La cornice quella prestigiosa del Pala Alpitour.

Venerdì 13 ottobre la leggendaria band ha entusiasmato il pubblico, arrivato da ogni parte dello stivale.

Il tour in questione è stata un’occasione eccezionale per rivivere l’epopea dei Pooh.

Un concerto di circa 3 ore, trascorse con 56 brani che hanno fatto la storia della musica nostrana e non solo.

Il tour riprende il nome dell’album prodotto, un’opera quadrupla con la selezione delle canzoni che hanno saputo restare sempre sulla cresta dell’onda nell’arco dei decenni.

Il Pala Alpitour di Torino è stata un’ottima location che ha aggiunto un tocco speciale all’evento.

L’atmosfera e l’acustica di questa struttura hanno contribuito a creare un’esperienza coinvolgente e indimenticabile per gli spettatori.

La formazione dei Pooh è composta da: Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia, Riccardo Fogli e Phil Mer alla batteria a onorare la memoria di Stefano D’Orazio, scomparso nel 2020.

La fotogallery è a cura di Gian Franco Gozzi, inviato per questo storico appuntamento.

Redazione di Vercelli

Sarà il 24 ottobre il termine ultimo entro il quale i circoli ricreativi potranno presentare la domanda di contributo per le attività dedicate agli Over 65 organizzate o previste a Casale Monferrato nel 2023.

I contributi sono finalizzati a sostenere iniziative che favoriscano la coesione sociale riconoscendo il ruolo delle persone anziane, promuovendo la loro partecipazione e l’organizzazione di momenti di svago, inclusione e aggregazione.

Saranno ammissibili le domande presentate da circoli ricreativi che non siano enti commerciali, con un numero minimo di dieci iscritti “Over 65”.

Sottolinea l’Assessore Luca Novelli: “La Città di Casale Monferrato con questa iniziativa vuole stringere una volta di più un’utile alleanza con le realtà locali per sostenere l’attività comunitaria, in questo caso rivolta agli anziani che sono una parte preziosa del nostro contesto”.

L’avviso pubblico e la domanda da compilare e consegnare con il materiale richiesto è scaricabile all’indirizzo https://www.comune.casale-monferrato.al.it/supporto3eta2023

Per ottenere ulteriori informazioni sarà possibile rivolgersi all’Ufficio Servizi sociali e casa ai numeri 0142 444320 e 0142 444299 o all’indirizzo email soccasa@comune.casale-monferrato.al.it

 

Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

Riceviamo e pubblichiamo

Desidero ringraziare di cuore tutto il reparto di oncoematologia dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli per le cure prestate per lunghi 7 anni a mio marito, Roberto Binaschi.

Posso testimoniare che, pur essendo affetto da una severa patologia cronica, non si è mai sentito un numero tra i tanti, ma una persona cui andava prestata sempre la massima attenzione da parte di medici e infermieri la cui empatia, dedizione,professionalità è fuori discussione.

Si è sentito protetto, amato, rassicurato sempre, anche negli ultimi giorni ed io con lui.

Un particolare elogio va al dott, Fabio Ardizzone che, con la sua competenza, il suo esempio e la sua simpatia, ha galvanizzato il proprio gruppo di lavoro, riuscendo ad ottenere da tutti il massimo delle prestazioni e a trasformare un luogo di sofferenza e di paura in un ambiente piacevole, familiare e ricco di affetto.

Un esempio di sanità pubblica di cui avremmo tutti bisogno e diritto.

Cordialmente

Sandra Brunetti Binaschi

Redazione di Vercelli

Posted in Salute & Persona

Vivono percorsi e motivazioni diversi, ma condividono impegno, lungimiranza e coraggio: sono le otto realtà candidate alla edizione 2023 del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore di Casale Monferrato (AL), all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e al Comune monferrino, dove il 24 novembre si terrà la cerimonia conclusiva al termine del Festival della virtù civica.

Selezionate a partire dalle proposte individuate dalla giuria preliminare, composta da giornalisti, esperti ed esponenti di organizzazioni sociali di tutta Italia, le storie degli otto candidati raccontano un’Italia che cambia, o almeno che tenta in tutti i modi di cambiare.

A unirle, come filo conduttore, un insieme di valori che costituiscono il nucleo della “virtù civica”: la solidarietà, l’impegno per l’interesse generale, la tutela della legalità e dell’ambiente.

Tutti valori che la casalese Luisa Minazzi, a cui il Premio è intitolato, ben espresse durante la sua vita e che ancora oggi, nel forte disorientamento in cui siamo avvolti a causa delle crisi che segnano questo difficile periodo, assumono un ruolo di presidio per la convivenza democratica e di aiuto a guardare al futuro con speranza.

Otto esempi di virtù civica espressa spesso lontano dai riflettori che, presi nel loro insieme, compongono un modello auspicabile per la transizione ecologica.

«Oggi – spiegano Vittorio Giordano e Marco Fratoddi, coordinatori del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno” e del Festival della virtù civica – di fronte alla crisi climatica e alla guerra, al riscaldamento degli oceani, al consumo del suolo, al consumo delle risorse non rinnovabili, all’impronta ecologica sempre più pesante che lasciamo sul nostro pianeta ci piace ospitare le voci di chi come la Cooperativa agricola Girolomoni coltiva attento alla biodiversità, di chi come Antonio Lancellotta raccoglie gli agrumi pensando di produrre l’energia che gli serve con l’agrivoltaico, di chi come Mariasole Bianco guarda all’oceano insegnando ad averne cura, di chi come l’Associazione sentieri alta Val Malone (Asavm) custodisce sentieri di montagna per rivitalizzare località che hanno vissuto l’esodo, di chi come Maria Cristina Ribera esige che siano puniti i reati contro l’ambiente, di chi come Nicola Lamberti pensa che lo spreco alimentare non possa più trovare nessuna giustificazione, di chi come Paola Michelozzi ricerca come eliminare le cause ambientali che inducono malattie, di chi come Mao Valpiana pensa che la guerra si può fermare non con le armi ma con la solidarietà, la convivenza, la nonviolenza. Tutto questo e altro è quanto ci racconteranno venerdì 24 novembre a Casale Monferrato, data della cerimonia conclusiva del Premio Ambientalista dell’Anno, durante la quale saranno chiamati a ritirare il riconoscimento, una targa originale prodotta dall’artista e artigiano Gianmaria Sabatini con la pietra da cantone tipica delle colline monferrine».

Per gli otto candidati chiunque potrà esprimere la propria preferenza entro domenica 19 novembre tramite il modulo online sul sito www.premioluisaminazzi.it dove le storie dei protagonisti sono raccontate.

Il “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno” è accompagnato da alcuni anni dal Festival della virtù civica, organizzato tra le colline del Monferrato con l’intento di amplificarne il messaggio.

Dopo una riuscita anteprima a settembre, Premio e Festival sono stati presentati giovedì 5 ottobre al Circolo dei lettori di Torino, durante un incontro che ha visto gli interventi degli organizzatori, nonché del giornalista Marco Fratoddi che ha dialogato con il docente universitario Stefano Fenoglio, autore del libro «Uomini e fiumi», recentemente edito da Rizzoli.

Il programma del Festival della virtù civica, che è in corso di definizione, proseguirà con diversi appuntamenti nei mesi di ottobre e novembre.

Tra quelli già fissati, sabato 21 ottobre alle 10, a Cella Monte (AL) presso la sede dell’Ecomuseo Pietra da Cantoni, in piazza Vallino, è in programma il dialogo a tema «Il Cibo e la Terra», che presenta esperienze e opportunità a confronto sul mangiar sano, contro gli sprechi alimentari, a favore dell’agricoltura e dei modelli di sviluppo equilibrati da buone pratiche. Un momento in cui il vino incontra il riso, connubio tra collina e pianura.

Sempre sabato 21 ottobre, alle 17.30, a Rosignano Monferrato (AL), presso la Chiesa di San Martino in via IV Novembre nella frazione San Martino, saranno in concerto Enrico Pesce e l’Orchestra delle ragazze e dei ragazzi del Liceo Musicale Umberto Eco di Alessandria.

Giovedì 23 novembre e sabato 25 novembre a Casale Monferrato (AL) sono previste iniziative con i candidati.

Venerdì 24 novembre, alle ore 17, presso l’Aula consiliare del Comune di Casale Monferrato, in via Mameli 10, si terrà infine la Cerimonia di consegna del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno 2023”.

Durante il periodo del Festival della Virtù Civica saranno inoltre coinvolte le scuole con vari interventi e sarà visitabile una mostra interattiva realizzata da Ecofficina S.r.l. e curata da Carlo e Manuele Degiacomi.

Il “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno”, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore di Casale Monferrato (AL), all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e alla Città di Casale Monferrato, vede il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il sostegno di AFeVa, Avis Casale Monferrato, Equazione.

«Chiediamo a tutti di accompagnarci in questa iniziativa, di diventarne co-promotori – invitano i coordinatori –. Come? Diffondendo queste storie, promuovendone il valore esemplare così da amplificare le potenzialità di cambiamento che contengono, soltanto così sapremo ricostruire la socialità dentro un modello coerente con gli equilibri della casa comune».

«Come ogni anno con il Premio Luisa Minazzi vogliamo raccontare e dar voce alle tante storie ed esperienze virtuose che arrivano dal basso, che hanno per protagonisti uomini e donne che con coraggio, determinazione e fiducia nel futuro puntano su sostenibilità ambientale, innovazione e valorizzazione del territorio. I candidati di questa edizione ne sono un esempio insieme a quello di Luisa Minazzi a cui è dedicato questo premio e che ricordiamo sempre per il suo grande impegno per l’ambiente e per la tutela della salute. Impegno che da sempre ha contraddistinto tutta la comunità di Casale Monferrato, che anima e ospita il premio fin dalla sua prima edizione, nella difficile battaglia contro l’amianto, purtroppo ancora non conclusa», dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.

«Ogni anno con il Premio Luisa Minazzi cerchiamo di mettere in luce le storie di persone che con il loro impegno si prodigano per la transizione ecologica e per un futuro di pace. Sono donne e uomini a volte ignorati dai media mainstream, ma esempi da seguire per riconvertire i territori alla sostenibilità e rendere l’Italia più innovativa, inclusiva e rispettosa di tutti, anche delle future generazioni», aggiunge Francesco Loiacono, direttore de La Nuova Ecologia.

«L’edizione 2023 del Premio si conferma un’occasione preziosa per conoscere e riconoscere il valore di storie di autentica resistenza diffuse in tutta Italia e che tanto ci richiamano, ciascuna a suo modo, la determinazione e l’impegno concreto di Luisa Minazzi per i territori e le loro comunità. Quelle selezionate quest’anno sono esperienze e testimonianze di attenzione verso la natura, i diritti umani e verso un’agricoltura più sostenibile, di contrasto agli ecocriminali, ma anche di divulgazione originale dei temi ambientali, tutela della salute, attività comunitarie improntate alla costruzione di una società più giusta e più equa e non violenta. Tutti temi che devono avere un ruolo sempre più centrale per una giusta transizione verso un futuro sostenibile», afferma Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

«Un’iniziativa che valorizza l’impegno per la collettività e per il bene comune: l’ambiente è patrimonio di tutti e il coinvolgimento ampio e aperto del pubblico esplicita in modo ancora più netto i valori di impegno sociale e condivisione che si divulgano ogni anno attraverso questa lodevole organizzazione. Una comunione di intenti che vede l’Amministrazione comunale impegnata costantemente nel miglioramento dell’ambiente urbano e della qualità dell’aria: in quest’ottica l’impegno per le bonifiche legate all’amianto e la valorizzazione del “verde” cittadino con la piantumazione di ben 750 nuove piante in 4 anni», dichiara Federico Riboldi, Sindaco della Città di Casale Monferrato.

«L’Ente Parco è da sempre parte attiva nell’ambito del Premio e del Festival: conservare e tutelare il patrimonio naturale nonché educare ambientalmente sono gli obiettivi dell’Ente e quest’anno abbiamo organizzato un’esercitazione per gli studenti, per capire e toccare con mano cosa può fare il parco, e cosa possiamo fare tutti noi, per il cambiamento climatico. Si farà infatti una esercitazione pratica di calcolo di stoccaggio di carbonio nelle aree rimboschite a Casale Monferrato, esercitazione correlata anche al progetto virtuoso della Foresta Condivisa e alle attività organizzate in occasione della Festa Nazionale dell’albero», conclude Monica Perroni, direttrice del’Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese.

Tutte le informazioni su www.premioluisaminazzi.itwww.festivalvirtucivica.it

Il Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno

Il premio Ambientalista dell’anno è intitolato a Luisa Minazzi, l’attivista di Casale Monferrato mancata nel 2010, quando aveva 57 anni, a causa del mesotelioma pleurico, una patologia collegata all’esposizione all’amianto.

Luisa era stata direttrice didattica di una scuola primaria che oggi porta il suo nome, già assessore all’Ambiente durante gli anni Novanta e storica esponente del circolo locale di Legambiente.

Era stata in prima linea nella battaglia giudiziaria contro la multinazionale Eternit, il cui stabilimento è stato attivo in una zona oggi bonificata dal 1907 al 1986, nella tutela delle persone esposte alla fibra e nella promozione di una visione sostenibile della sua città, centrata sulla valorizzazione delle risorse ambientali, la qualità della vita, la rigenerazione sociale e culturale.

Il Premio si articola in tre fasi.

Nomination

La giuria preliminare, composta da Rosy Battaglia (Cittadini Reattivi), Stefano Ciafani (Legambiente), Daniela Ciaffi (Labsus), Francesco Loiacono (La Nuova Ecologia), Toni Mira (giornalista), Letizia Palmisano (giornalista), Monica Triglia (giornalista), segnala i candidati.

Finalisti

l comitato organizzatore seleziona gli otto finalisti e assegna il proprio riconoscimento speciale.

È formato da rappresentanti di Legambiente Circolo Verdeblu, AFeVA, Agesci, Auser, Avis, CAI (Casale),Equazione, Confraternita degli Stolti e Il Picchio e inoltre, come invitati permanenti, da Mariella Aveni, Marco e Giulio Minazzi in rappresentanza della famiglia di Luisa e Gian Paolo Minazzi, Marco Fratoddi, direttore artistico Festival della virtù civica, Città di Casale Monferrato e Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese, Legambiente, La Nuova Ecologia, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Fridays For Future, Libera di Casale Monferrato.

Voto Popolare

Entro domenica 19 novembre

Dal sito www.premioluisaminazzi.it attraverso il modulo online.

I lettori del mensile “La Nuova Ecologia” trovano nei numeri di ottobre e novembre una scheda cartacea da rispedire compilata alla sede del Premio.

Premiazione 

Venerdì 24 novembre, alle ore 17, a Casale Monferrato, presso l’Aula consiliare del Comune di Casale Monferrato, in conclusione del Festival della virtù civica (anche in streaming).

I candidati al premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno

Associazione sentieri alta Val Malone (Asavm)

L’alta Val Malone è un territorio alpino un tempo meta di villeggiatura della borghesia torinese ma che si è spopolato e non condivide la notorietà delle località turistiche delle Alpi Graie.

L’Asavm è nata da gruppi informali di volontari impegnati nel recupero di sentieri e mulattiere che collegavano le frazioni e le case sparse dei piccoli comuni di Corio e Rocca Canavese.

Con i suoi ottocento soci sostenitori e i sessanta volontari ha lavorato per il ripristino della rete di percorsi, promuovendo negli abitanti una profonda e costruttiva riflessione per il rilancio dell’area e per la conservazione, valorizzazione e comunicazione dell’intero patrimonio paesaggistico, escursionistico e storico. I vecchi sentieri sono così diventati veicolo di nuove e fruttuose prospettive. Un esempio per i territori montani di attivismo di qualità ambientale e culturale.

Mariasole Bianco

Mariasole si è innamorata del mare quando era bambina, da allora salvaguardarlo è diventata la sua missione di vita.

Mariasole è una scienziata marina e divulgatrice naturalistica riconosciuta a livello internazionale e nazionale per il suo impegno nella conservazione dell’oceano e per l’impatto positivo generato dal suo lavoro.

È co-fondatrice e presidente di Worldrise, associazione no-profit che attraverso progetti creativi e inclusivi agisce facilitando il cambiamento necessario a costruire insieme un futuro migliore per il nostro Pianeta Blu e per tutti noi che dipendiamo dalla sua salute.

Mariasole inoltre collabora come consulente con istituzioni e organizzazioni internazionali, è autrice e conduttrice di documentari naturalistici per Rai3, ha insegnato all’Università di Genova, scritto il libro Pianeta Oceano, ideato e co-prodotto due podcast ed è la fiera protagonista del cartone animato Acquateam – Missione Mare.

La sua grande passione porta Mariasole a non smettere mai di lavorare per sensibilizzare le persone sulle meraviglie del mare e sulla sua importanza, di creare consapevolezza sulle problematiche che ne minacciano la salute e soprattutto di dar voce a tutte le soluzioni di cui disponiamo per cambiare rotta.

Cooperativa agricola Girolomoni

La cooperativa agricola Girolomoni nasce e si sviluppa nelle Marche dal progetto di Gino Girolomoni, incentrato sulla produzione e trasformazione del grano in pasta, in un unico luogo e con una produzione al 100% biologica. Con il sogno di restituire dignità alla terra e ai contadini.

Dalla produzione di grani italiani e pasta integrale, è stata capace di innescare la rinascita di un intero territorio.

La cooperativa si batte per mitigare le conseguenze della crisi climatica sulle proprie colture, promuovendo tecniche di agricoltura conservativa e rigenerativa e cercando di aumentare la biodiversità.

Collabora poi con altri settori che vanno nella stessa direzione, come il commercio equo e solidale, per onorare un debito di giustizia, e le energie rinnovabili, garanzia di futuro. Nel 2023 è entrata nella World Fair Trade Organization, (WFTO),una delle organizzazioni internazionali più autorevoli come sistema di garanzia equo e solidale, prima filiera agroalimentare 100% italiana legata alla produzione della pasta.

Nicola Lamberti

Pavese di origine ma “cittadino del mondo in viaggio verso un futuro sostenibile”, come gli piace definirsi.

Nicola Lamberti vince da sindaco di Borgarello (Pv) la battaglia contro l’insediamento di un centro commerciale che avrebbe cementificato 26 ettari.

La sua formazione da fisico, il suo attaccamento alla terra e alle storie di chi la coltiva sono la motivazione per tutelare la natura dall’impronta dell’antropocene.

Da imprenditore porta al successo diverse aziende, tra le quali trovaprezzi.it, citata tra le realtà più sostenibili e innovative in Italia. Fonda planeat.eco, piattaforma che offre un food delivery in grado di non sprecare cibo, non creare inquinamento da packaging e di rispettare i lavoratori.

Nessuna delle sue imprese, di vita e professionali, a suo parere sarebbero state un successo senza capitale umano.

Un capitale che incoraggia e motiva.

Antonio Lancellotta

Antonio Lancellotta coltiva e produce energia. È il co-fondatore di Le Greenhouse, consorzio specializzato nella produzione agrumicola in ambiente agrivoltaico in Calabria e in Sardegna.

Una tecnologia che unisce la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica all’agricoltura che innova la tradizione della coltivazione del cedro sacro e che, tra gli altri vantaggi, genera energia dal sole, che viene poi immessa in rete per soddisfare il fabbisogno energetico di circa 16.000 famiglie italiane contribuendo all’abbattimento di 20.000 tonnellate di CO2.

Il suo approccio innovativo alla produzione agricola si sta già da tempo diffondendo in Italia: è la tradizione che incontra l’innovazione sensibile e attenta all’ambiente.

Recentemente ha contribuito alla nascita dell’Associazione italiana agrivoltaico sostenibile, presieduta da Enea, con la quale ha contribuito alla creazione di un nuovo marchio per i prodotti da agrivoltaico sostenibile.

Collabora con centri di ricerca e università per continuare i percorsi di sperimentazione e innovazione.

Paola Michelozzi

Epidemiologa ambientale, Paola Michelozzi è da sempre impegnata nella ricerca su ambiente e salute per promuovere azioni, a tutti i livelli, per ridurre i rischi per la salute e combattere il cambiamento climatico. Lavora al Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, dove dirige l’Unità di Epidemiologia Ambientale, Occupazionale e Registro Tumori, un gruppo di circa 30 ricercatori impegnati in progetti nazionali e internazionali sui temi ambiente, clima e salute.

È stata Presidente dell’Associazione Italiana di Epidemiologia e fa parte dell’International Society of Environmental Epidemiology.

Ha coordinato diversi progetti europei e coordina il progetto nazionale Co-benefici di salute ed equità a supporto dei piani di risposta ai cambiamenti climatici in Italia e il “Piano Nazionale Prevenzione ondate di “calore del Ministero della Salute. I suoi studi e le sue ricerche da ambientalista convinta ci aiutano ad affrontare, e a prevenire, i rischi per la salute associati agli eventi estremi derivanti dai cambiamenti climatici e all’inquinamento atmosferico nelle aree urbane e nei siti inquinati.

Maria Cristina Ribera

Maria Cristina Ribera è procuratore aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola (Na).

Nominata magistrato nel 1991, si è dapprima impegnata nel settore della sicurezza sul lavoro e poi nel contrasto all’abusivismo edilizio.

Si è occupata, e si occupa, anche di materie ambientali con la passione tecnico-investigativa che ha sviluppato e approfondito durante la sua intera carriera in magistratura.

Ha affrontato indagini per il delitto di traffico organizzato di rifiuti, disastro ambientale, inquinamento ambientale riuscendo, con le condanne dei responsabili, a dimostrare processualmente la cosiddetta “ecomafia”.

Dal 2008 al 2018 è stata infatti assegnata alla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli e si è specializzata nel contrasto alla “economia camorristica”.

Ha partecipato a riunioni di coordinamento investigativo anche a livello internazionale.

Mao Valpiana

Mao Valpiana, giornalista e saggista, direttore della rivista Azione nonviolenta, è una delle figure più autorevoli della nonviolenza in Italia. Presidente del Movimento Nonviolento e membro dell’esecutivo della Rete italiana Pace e Disarmo.

Nella sua lunga esperienza di attivista, Valpiana ha partecipato a moltissime campagne e iniziative per combattere la guerra e promuovere la cultura della pace nel mondo.

Il riconoscimento dell’obiezione di coscienza e la fondazione della Lega Obiettori di Coscienza portano il suo segno.

Attualmente si occupa del sostegno agli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini e di portare aiuti alle popolazioni coinvolte nel conflitto con le carovane di Stop The War Now.

Seguendo le orme di Alexander Langer promuove la transizione ecologica, che considera la vera diplomazia che prepara la pace.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

La Regione Piemonte ha recentemente pubblicato gli elenchi degli appartenenti ai Corpi e Servizi di Polizia Locale dei comuni piemontesi premiati per meritevoli azioni di servizio.

Tra i premiati anche l’attuale Comandante del Corpo di Polizia Locale di Casale Monferrato, Commissario Capo Vittorio Pugno e l’Assistente Roberto Giarola con le seguenti motivazioni:

Il Comandante Vittorio Pugno: “A seguito di attività investigativa, svolta tra il dicembre 2021 e l’aprile 2022, deferiva all’Autorità Giudiziaria n. 44 persone per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, avendo queste percepito nel periodo 2020- 2021, mediante autocertificazioni attestanti fraudolentemente il possesso dei requisiti necessari, il reddito di cittadinanza per un ammontare complessivo di 310.000,00 euro, bloccandone così la successiva erogazione e permettendo all’INPS di poter attivare le azioni legali finalizzate al recupero dei sussidi ingiustificatamente erogati”.

L’Assistente Roberto Giarola: “Il 28/09/2019, libero dal servizio, inseguiva e bloccava, unitamente a personale della Polizia di Stato, un pericoloso individuo affetto da pregiudizi psichiatrici che, percorrendo il centro storico cittadino, si era reso responsabile di reiterate e violente aggressioni in danno dei passanti, provocando loro lesioni anche gravi mediante l’utilizzo di un’arma impropria, ed evitando così che l’azione criminosa potesse conseguire più gravi conseguenze”.

L’Assessore Luca Novelli afferma: “Riconoscimenti che palesano l’eccellente lavoro della nostra forza di Polizia Locale, formata da uomini che servono la comunità con competenza e convinzione. Le più sentite congratulazioni a loro, con l’augurio di proseguire con profitto la loro preziosa attività”.

La consegna ufficiale delle benemerenze avverrà in occasione della prossima Festa del Santo Patrono della Polizia municipale, San Sebastiano, che si terrà il 20 gennaio 2024.

 

Redazione di Vercelli

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Riceviamo e pubblichiamo

Signor sindaco, meritiamo più rispetto

Gentile Consigliere, ho letto con attenzione la sua interrogazione riguardante l’utilizzo della pista d’atletica, soffermandomi su ogni affermazione che contiene, per cercare di coglierne il significato e mi scuso se, sin da subito, dico che non l’ho trovato.”

Inizia così la (non) risposta del sindaco Fabrizio Bonaccio all’ultima interrogazione presentata dal gruppo Bentornata Borgosesia.

Una risposta sarcastica che non ci ha fatto per niente sorridere e, al contrario, ci ha fatto ancor più preoccupare in merito allo stato di salute della democrazia locale, rappresentata più che in ogni altro luogo all’interno del consiglio comunale, presieduto dal sindaco e dalla sua amministrazione.
Si é trattato dell’ennesima risposta evasiva, vuota, distruttiva, fornita da un’amministrazione che non riesce a prendere sul serio le richieste che le vengono poste dai cittadini per mezzo dei loro rappresentanti in Consiglio.

Ci teniamo a ricordare al Sindaco Bonaccio che poco più di un anno fa il 66% degli elettori di Borgosesia ha deciso di non votare per la sua lista elettorale.

Questa percentuale cospicua di popolazione è rappresentata dalle minoranze, che devono essere rispettate.

Abbiamo provato in questi mesi ad attivare con l’amministrazione un dialogo costruttivo e propositivo, con spirito democratico, nell’interesse di Borgosesia e dell’intera Valsesia, avanzando proposte e suggerimenti su diverse tematiche, dalla sanità, fino alla tutela degli anziani e da ultimo lo sport.

Abbiamo dovuto constatare da parte della giunta un atteggiamento di completa chiusura, poco incline allo scambio di idee e a favorire la partecipazione della cittadinanza al dibattito democratico.

Indice dell’interesse che l’amministrazione ha per la presenza di un’attiva vita democratica sul territorio è la modalità con cui vengono fissati i consigli comunali: lo scarso preavviso non permette ai consiglieri di documentarsi come sarebbe opportuno sulle tematiche all’ordine del giorno e la scelta di svolgere le sedute durante gli orari lavorativi non permette alla cittadinanza di partecipare a dovere.

Abbiamo richiesto a questa amministrazione di agevolare la partecipazione dei consiglieri alle sedute introducendo un sistema di videoconferenza, utile quando gli impegni lavorativi di ciascun consigliere rendano impossibile una presenza “dal vivo” (ricordiamo che i consiglieri, a differenza degli amministratori, non percepiscono uno stipendio dal Comune e, come giusto che sia, hanno necessità di lavorare), ricevendo anche in questo caso una risposta negativa, inizialmente riferita ad una presunta “impossibilità tecnica”, improbabile visto che le videoconferenze sono state ben testate dalle amministrazioni pubbliche durante il covid, e in seguito per via di una “scelta di stile” della stessa giunta.

Ebbene, dopo tutti questi mesi, lo stile e le prerogative di questa amministrazione ci sono molto chiari.

Ci piacerebbe che fossero chiare anche le sue scelte amministrative, le sue azioni programmatiche per i risolvere i problemi nel lungo periodo, visto che, in questo primo anno, poco si è visto.

Vedendoci negata la possibilità di rappresentare a pieno la cittadinanza che ha riposto in noi la sua fiducia e di esercitare il dialogo democratico nelle sedi competenti, annunciammo che da ora in avanti provvederemo a portare avanti la nostra azione affidandoci agli organi di stampa e ai mass media.

Caro signor sindaco, non ci aspettiamo e neppure ci interessa che lei trovi un significato alle nostre parole, non è suo compito soppesarle o valutarle.

Ci aspettiamo invece che faccia il suo dovere, rispondendo nel merito, rispettando la cospicua parte di popolazione che rappresentiamo, fornendo delucidazioni punto per punto, con serietà.

Sara Costa con  il  gruppo Bentornata Borgosesia

 

Redazione di Vercelli

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Riceviamo e pubblichiamo

In data 12 ottobre 2023 è stata presentata al Protocollo Generale del Comune di Vercelli, indirizzata al Sig. Sindaco, l’istanza inerente la verifica di un diritto di accesso pubblico al fiume Sesia in fondo all’omonima via nel rione Cappuccini, accesso recentemente chiuso al passaggio pubblico da parte di un privato che ne rivendica la proprietà.

L’istanza è stata firmata da 321 cittadini residenti nella città di Vercelli che restano in attesa della risposta scritta del Sindaco.

Di seguito il testo integrale

Al Sindaco del Comune di Vercelli

Oggetto: Testo allegato alla Petizione “Accertamento dell’esistenza di un diritto pubblico di accesso al fiume Sesia in fondo a via Sesia”

Signor Sindaco,

Il secolare accesso pubblico al fiume Sesia, al termine dell’omonima via nel rione Cappuccini, a fine settembre è stato chiuso al pubblico da un privato.

A memoria d’uomo e nel racconto delle generazioni scomparse l’accesso, costituito dal ponte sulla Roggia Molinara di Prarolo a cui fa seguito un tunnel sotto una strada privata costruita sull’argine nella prima metà del Novecento, ha sempre consentito di raggiungere il tratto di fiume dove erano ancorate le barche dei residenti e dei pescatori che se ne servivano per la pesca e per andare a fare legna sull’altra sponda.

Ancora dopo la guerra il tratto di fiume era legato alla sussistenza di molte famiglie del rione.

Nella toponomastica ben tre vie in regione Lamporo ricordano l’attività della pesca fluviale.

Negli anni 50 e 60 quel lungo Sesia la domenica era luogo di partecipatissime gare di pesca a cui concorrevano pescatori provenienti dal Piemonte e dalla Lombardia.

Oggi il tratto non è più legato all’economia del rione, ma è rimasto un luogo naturale e storico ricreativo dove pescare, fare sport all’aria aperta o una passeggiata ritemprante.

Nella convinzione della gente, tramandata di generazione in generazione, l’accesso al fiume da Via Sesia attraverso il ponte sulla Roggia Molinara di Prarolo e il vecchio tunnel in cemento armato, sul quale il privato negli anni scorsi ha costruito, sarebbe pubblico e porterebbe su un lungo Sesia di competenza comunale e demaniale.

Per questo alla fine della settimana scorsa siamo rimasti sorpresi nello scoprire che il tunnel era stato murato e l’accesso al Sesia era stato chiuso.

Il privato ne rivendica a parole la proprietà, però pochi giorni dopo la chiusura del tunnel ha proceduto alla sua riapertura.

L’accesso al fiume non è comunque più possibile alla Cittadinanza perché il privato ha installato un cancello che impedisce di passare sopra il ponte sulla Roggia Molinara e di raggiungere il Sesia.

Come cittadini ci rivolgiamo a Lei nel suo ruolo di Sindaco, affinché disponga che gli Uffici competenti verifichino le carte recenti e passate, le mappe demaniali e private, il rilascio di concessioni, l’esistenza di un vecchio diritto pubblico di accesso al fiume e nel caso ci sia stato e oggi risulti abolito, sia resa pubblica alla Cittadinanza la legittimità dell’abolizione citandone gli estremi e la motivazione.

Non vogliamo usurpare i diritti del privato, ma se la Legge ce lo concede intendiamo far valere un pubblico diritto, perché quel tratto di fiume è parte della storia e della vita della nostra comunità.

Restiamo in attesa della sua risposta per iscritto entro 30 (trenta) giorni dal suo ricevimento al Protocollo Generale dell’Ente.

Firmatari referenti

Caccavo Giuseppe cell.3391011755

Berto Loris cell.3358459088

Balocco Sandro cell.3384602975

Ranghino Sandra cell.3356223282

Musasso Fulvia cell.3486967088

 

Redazione di Vercelli

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