VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

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Riceviamo e pubblichiamo

Carissimi,

Abbiamo monitorato fino all’ultimo l’evolversi delle previsioni meteorologiche previste per questa sera. Purtroppo dagli ultimi aggiornamenti emerge il rischio di pioggia nelle ore interessate dal nostro evento.

Non potendo allestire le apparecchiature in uno spazio coperto, ci vediamo pertanto costretti a rimandare la serata.

Scusandoci per il disagio, vi diamo appuntamento a sabato 28 ottobre presso l’aeroporto F.Cappa di Casale Monferrato.

In questa occasione riproporremo le attività previste per questa sera e a rendere ulteriormente speciale la serata sarà la possibilità di assistere ad un’eclisse parziale di Luna!

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il nostro sito
www.bio.site/astrofiliceloria

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Prima uscita di stagione per Giulia Perotti e Thelma La Palombella che il 16 ottobre hanno esordito a Mannheim nella Bundesliga a squadre, Campionato tedesco di prima divisione.

Giulia Perotti ha gareggiato con MTV Stoccarda e Thelma con TG Mannheim.

Stoccarda è risultata prima classificata e Mannheim terza.

La prova è stata buona per entrambe le ginnaste e Giulia ha anche vinto il premio per il punteggio individuale più alto di giornata sui quattro attrezzi.

Grandi soddisfazioni anche sul fronte italiano con Margherita Casalino, tesserata per la Virtus Pasqualetti di Macerata che ha vinto la seconda prova del Campionato individuale femminile Gold e si è laureata campionessa regionale nelle Marche nella categoria Junior 2 Gold.

Grazie alla sua ottima prova Margherita ha conquistato il passaggio di diritto ai campionati Italiani.

A Torino nello stesso weekend Alessia Daniello, Ginevra Deandreis, Martina Borsoi, Sofia Florio, Martina Soriani e Sonia Belotti hanno vinto il titolo di campionesse regionali allieve C2 Gold conducendo un’ottima prova.

Grazie a questo risultato le ginnaste si sono guadagnate il passaggio diretto alla fase nazionale che si terrà a Jesolo a dicembre.

Un particolare ringraziamento a tutti gli allenatori: Federica Gatti, Enrico Pozzo, Barbara Bascetta, Matteo Facelli, Silvia Levati e al Consiglio nella figura del presidente Luca Casalino.

Redazione di Vercelli

 

Posted in Lo Sport

Sarà la Sala Consiliare di Palazzo San Giorgio la sede nella quale si svolgerà la cerimonia di consegna del riconoscimento alla memoria di Giuseppino Coppo, giovedì 26 ottobre alle ore 18,30.

L’iniziativa, realizzata su impulso dell’Associazione Don Dante Caprioglio, è volta a riconoscere e ricordare il ruolo avuto da una figura di rilievo per Casale e per il territorio monferrino: Giuseppino Coppo aveva iniziato a metà degli anni novanta la sua attività che sarebbe evoluta in un grande gruppo industriale con vari stabilimenti in Italia e nel mondo.

Non solo imprenditore, ma anche appassionato e generoso uomo di sport, aveva iniziato nell’ambito del pallone elastico, portando la Pallonistica Monferrina, nel campionato di serie A; in seguito, per quasi vent’anni (anche se con una breve interruzione) presidente e anima del Casale Calcio prima, e Casale FBC.

Rilevante, inoltre, la vicinanza ed il sostegno alla squadra sportiva U.S San Carlo.

Considerando il rapporto con don Dante Caprioglio, un’amicizia fraterna e un rapporto di stima reciproca questo è “Un gesto che abbiamo sentito doveroso – dichiara Ferraris, presidente dell’associazione don Dante Caprioglio – certi di rappresentare il desiderio e l’approvazione del nostro eponimo”.

Un momento di doveroso riconoscimento per una persona che ha operato sul territorio e per il territorio in vari ambiti da quello dell’economia e del lavoro a quello sportivo a quello della filantropia – afferma il Sindaco di Casale Monferrato Federico RiboldiUn modello che ci auguriamo possa essere ispirazione per i casalesi di oggi e di domani”.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

Domenica 22 ottobre Giornata Mondiale Missionaria.

Sabato 28 Sacramento della  Confessione dalle 15 alle 16.30 in Ufficio Parrocchiale.

Sabato 28 e domenica 29 nella Santa Messa delle 18 e nella Santa Messa delle 10.30 sarà ricordato l’apostolo San Giuda Taddeo. Benedizione delle medagliette e statuette di San Giuda e Benedizione finale con la reliquia del Santo.

Domenica 29 alle ore 12 Santo Battesimo del piccolo Ettore.

Lunedì alle ore 21 in Chiesa Abbaziale incontro di preghiera con il gruppo “Vita Nuova.”

Giovedì alle ore 21 nella cappella di Santa Marta a Prato Sesia  Adorazione Eucaristica.

Redazione di Vercelli

Posted in Pagine di Fede

Bra-Chisola

Arbitro: Stefano Calzolari di Albenga

Guardalinee: Simone Mino di La Spezia e Davide Salinelli di Genova

Albenga-Alba

Arbitro: Antonio Bissolo di Legnago

Guardalinee: Angelo Macchia di Moliterno e Michele Pagano di Brescia

Alcione Milano-Derthona

Arbitro: Ferdinando Emanuel Toro di Catania

Guardalinee: Davide Adinolfi di Salerno e Marco Infante di Battipaglia

Asti-Sanremese

Arbitro: Daniele Aronne di Roma 1

Guardalinee: Gennantonio Martone di Monza e Andrea Manzini di Voghera

Vogherese-Chieri

Arbitro: Matteo Laganaro di Genova

Guardalinee: Gennaro Apollaro di Rimini e Matteo Merloni di Ravenna

Borgosesia-Pinerolo    

Arbitro: Lorenzo Spinelli di Cuneo

Guardalinee: Nicolò Pizzonia di Alba – Bra e Alessio Mulassano di Cuneo

Città di Varese-Fezzanese

Arbitro: Davide Galiffi di Alghero

Guardalinee: Vito Bensorte di Trapani e Marco Giuliani di Barcellona Pozzo Di Gotto

Lavagnese-Gozzano

Arbitro: Flavio Barbetti di Arezzo

Guardalinee: Arli Veli di Pisa e Caterina Gelli di Prato

RG Ticino-Ligorna

Arbitro: Akash Josè Maria Nuckchedy di Caltanissetta

Guardalinee: Domenico Damato di Milano e Andrea Giulio Adragna di Milano

Vado-Pont Donnaz

Arbitro: Leonardo Salvatori di Macerata

Guardalinee: Riccardo Zebini di Rovigo e Alessandro Pascoli di Macerata

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Il Pinerolo si presenta al Comunale con 11 punti, ottenuti con 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.

La squadra è reduce dalla vittoria contro la Lavagnese, arrivata dopo 2 punti raccolti in 4 gare.

Il modulo di gioco adottato è il 3-4-2-1.

Tra i pali un volto noto, quello di Vittorio Gilli, ex Borgosesia, classe 1997.

I tre difensori sono: Marco Tonini (1997, prodotto del vivaio), Alessio Ciletta (1998, ex Chieri) e Riccardo Gerevini (2000, ex Stresa).

In mediana le corsie esterne sono affidate ad: Adam Amansour (2004, prodotto del vivaio) e Matias Ceschi (2004, scuola Torino).

In mediana spazio ad: Alessio Palladini (1999, ex Real Monterotondo) e Dennis Ozara (2001, ex Chieri).

Sulla trequarti operano: Andrea Miglietta (2005, scuola Juventus) e Marco Andretta (2003, ex Saluzzo).

La punta di riferimento è l’ex Fossano, Simone De Riggi (2001).

 

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport
Vercelli Città

Prima la cronaca o prima i ricordi?

Non è facile scegliere, perché, in questa domenica 15 ottobre 2023, quando Mons. Stefano Bedello fa il proprio ingresso in Cattedrale, come nuovo Parroco del Duomo di Sant’Eusebio (e coordinatore dell’Unità Pastorale che comprende anche San Giuseppe, Sant’Agnese e San Bernardo – Madonna degli Infermi) torna alla mente quel (non troppo) lontano

17 ottobre 2009, – leggi cliccando qui –

quando il compianto Arcivescovo Padre Enrico Masseroni lo ordinava Sacerdote.

Un’emozione particolare, si diceva e non solo perché un nuovo “Operaio” giungeva ad occuparsi della Messe. Anche perché quelli erano gli inizi di un altro (sia permesso), certo non pari, ma anch’esso vissuto come adesione ad un compito, “ministero”: quello della comunicazione pastorale, categoria dell’informazione forse non troppo frequentata, ma nella quale VercelliOggi.it  ha sempre creduto (trovando, peraltro, più che lusinghieri riscontri tra i Lettori, che ringraziamo, anche in questa occasione).

E proprio in quel giorno (ma nei mesi precedenti si era già seguita l’ordinazione diaconale del giovane Sacerdote) ha data uno dei primi articoli (siamo on line dal 5 gennaio di quell’anno) pubblicati per raccontare di un fatto importante per il popolo di Dio che è in Vercelli, per l’intera Chiesa eusebiana.

Oggi, 14 anni dopo, abbiamo il piacere di documentare questo arrivo, di pubblicare alcuni momenti di una Liturgia davvero coinvolgente: semplice e coinvolgente, che dice di una – se si passa l’ossimoro – “familiarità solenne” forse la cifra più persuasiva di un momento bello della Chiesa eusebiana.

Il video che volentieri offriamo ai Lettori anche perché resti come documento di questo giorno, insieme ad ampi tratti della Liturgia, presenta, integrali, l’omelia dell’Arcivescovo, Mons. Marco Arnolfo, e l’indirizzo di saluto pronunciato dal nuovo Parroco.

La S. Messa è stata animata, suscitando apprezzamento unanime, dalla Cappella Musicale della Cattedrale, diretta da Mons. Denis Silano.

***

Dunque, l’omelia, dettata per illustrare le Letture di questa XXVIII domenica del Tempo Ordinario (Is 25, 6-10; Sal.22; Fil 4, 12-14. 19-20; Mt 22, 1-14.) con quel noto ed esigente brano del Vangelo di San Matteo.

Un affresco, come un trittico, che si compone di tre immagini, che a tutta prima possono apparire di non facile lettura.

Ma l’omelia ha proprio questo scopo: spiegare la Parola di Dio.

Così, si inizia il “viaggio” in questa pagina di Vangelo che forse si può comprendere meglio se si inizia della fine, con quella sentenza così netta: ”Molti sono chiamati, ma pochi gli eletti”.

***

L’OMELIA

Se fossimo i registi e gli sceneggiatori di una fiction, sarebbe d’obbligo dedicare l’inquadratura di apertura – la prima immagine – a quella sala, già preparata per una festa.

Una festa nuziale, che il re prepara per le nozze del Figlio.

Una festa disertata, come sappiamo, proprio da coloro che per primi vi sono invitati.

Tanti i motivi: qualcuno di questi motivi di diserzione possiamo forse cercarlo anche in noi stessi; non siamo, ad esempio, dell’ “umore” giusto per festeggiare.

Abbiamo altro da pensare, siamo “occupati”, come diciamo così spesso, senza forse renderci conto di quanto sia rivelatrice di significati ulteriori e bivalenti quella locuzione che allude all’occupazione di territori da parte di chi li sappia conquistare.

Chi “ci occupa”?

Il nostro cuore da chi e cosa è “occupato”, occupato a tal punto che non vi trova posto la chiamata del Padre a vivere con lui, a vivere quella festa per le “nozze” del Figlio?

Diciamo spesso, anche, che siamo “presi”.

Come rapiti dal Mondo.

Come si fa, in queste condizioni, a pensare di partecipare ad una festa e, per di più, una festa nuziale?

Ma il re, il Padre, non ci pensa nemmeno a rinviare le nozze.

E’ tutto pronto, è l’ora, è venuta la “pienezza dei tempi”.

Se i primi chiamati non sono degni, si vada allora (ecco il secondo “ambiente”, la seconda scena che la telecamera può inquadrare) lungo la strada, le strade, nei luoghi in cui si snoda, scorre, il fiume della vita: che non è sempre e tutto gorgogliante di acque limpide, fresche, zampillanti e pure.

Ci sono buoni, cattivi, quelli che sono così così, e quelli ai quali la vita ha presentato un conto salato.

Il Padre chiama tutti, la chiamata alla santità è per tutti, la porta è aperta, il banchetto preparato: questa volta la sala si riempie, perché ad essere aperta è non soltanto la porta di casa, ma sono aperte anche le porte dei cuori.

Ce lo ha ricordato San Giovanni Paolo II nella celeberrima omelia in occasione dell’apertura del suo pontificato.

Era proprio il 22 ottobre ed il precedente 16 ottobre, è certo d’uopo ricordarlo, nell’anno 1978, 45 anni fa, fu eletto al Soglio di Pietro.

Cosa disse, dunque, il Papa:

“Fratelli e Sorelle! Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!

Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera!

Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!

Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa”!

Parlò a, a tratti, voce alta, ancorchè sempre affettuosa, ad un mondo che forse non era preparato a sentire parole così, certo non se le attendeva, ma ad un mondo che non aveva bisogno d’altro, se non di parole così.

Chi ricorda quei momenti ricorda un’emozione intensa, la rivelazione di un orizzonte nuovo.

***

Dunque, in quella sala, così come tra coloro che furono folgorati dalle parole del Papa in quel 22 ottobre 1978 (per contestualizzare: allora Don Stefano aveva 4 anni…) non ci furono santi: ci furono uomini e donne con i limiti e – come si dice oggi – fragilità della condizione umana.

Ma ci furono uomini e donne che, dalla strada, avevano scelto di aderire ad un invito che aveva saputo raggiungere il loro cuore.

Avevano aperto – anzi, spalancato – quella porta.

***

Dunque, perché la sorte di quell’infelice, destinato ad essere smascherato, gettato là dove è pianto e stridor di denti?

E siamo alla terza scena, che fissa quell’abito che non c’è.

Perché nella sala preparata per la festa delle nozze di quel così unico Figlio, anche coloro che vengono dalla strada hanno scelto di “cambiare abito”, cambiare costumi, essere uomini e donne nuovi.

Che, sappiamo bene, non necessariamente significa riuscirci subito, né riuscirci sempre.

Ma significa che la scelta è quella: cambiare, convertirsi, non certo per compiere una sorta di “inversione a U” della nostra vita, ma per tentare una trasformazione, interiore, autentica, profonda.

In certo senso, per “connettersi” o “riconnettersi”, come fra poco sentiremo dire da Mons. Bedello nel proprio saluto.

Per conformare la nostra vita a Cristo.

Chi è in sala senza essersi “cambiato d’abito”, senza avere indossato l’abito “nuovo”, senza avere scelto la via nuova, con umiltà e consapevolezza del proprio limite, ma senza riserve, può solo vivere una partecipazione priva di costrutto.

Non può avere parole di verità.

E forse è proprio per questo che quell’ospite che pare – se è lecito il termine – un “imbucato”, ammutolisce.

E’ lecito pensare che, se l’Evangelista si preoccupa di dirci che “ammutolì”, è segno che stesse parlando, tentando di dire cose.

Sicchè, qualunque cosa stesse dicendo in quella comunità, evidentemente, non sarebbe stata una cosa utile: mancava, infatti, la conversione del proprio cuore.

***

Forse sull’omelia siamo andati un po’ “lunghi”, ma, a proposito di comunicazione pastorale, non va dimenticato che è proprio questo il momento in cui la Chiesa si preoccupa di “spiegare” al popolo di Dio la Parola: e tutto ha senso se al centro di tutto ci sono la Parola e l’Eucarestia.

***

Come abbiamo anticipato, sia l’omelia dell’Arcivescovo, sia l’intervento del nuovo Parroco sono integrali nel nostro video e sarà così possibile ascoltare ancora, nel tempo, entrambi.

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IL SALUTO DEL NUOVO PARROCO

Don Stefano, oltre ai ringraziamenti di rito, ha posto l’accento in particolare su tre “piani” lungo i quali si sviluppa l’esperienza di un Sacerdote.

Il Sacerdote come uomo, come Prete, come Parroco.

Ed in questo senso, con cenni sintetici, ha offerto alcuni tratti della propria esperienza umana.

Un “grazie”, dunque, come uomo a chi, soprattutto la famiglia, ha trasmesso valori educativi autentici e, primo tra questi, quello che, per essere uomo davvero, la prima scuola sia quella dell’umiltà.

Poi, il “grazie” del Prete, accolto in questo Presbiterio diocesano 14 anni orsono, consacrato dall’Arcivescovo Padre Enrico Masseroni ed ora, da Mons. Marco Arnolfo, destinato a questo duplice, impegnativo incarico, di Vicario Generale della Diocesi e di Parroco di Sant’Eusebio, la Parrocchia del Duomo di Vercelli e coordinatore dell’Unità pastorale che comprende anche Sant’Agnese, San Giuseppe e San Bernardo – Madonna degli Infermi.

Infine, il terzo “grazie”, quello del Parroco.

Un ringraziamento e, insieme, un chiaro intento “programmatico”, un “triplice intento”: fare bene, dire bene e stare bene.

Fare “il bene”, cioè orientare il cuore, di ciascuna persona e della comunità a Dio, al bene di Dio, che è la carità.

Dire bene, cioè “bene-dire” per portare la salvezza di Dio, per crescere insieme nella fede.

Stare bene, infine, non secondo il significato mondano dell’espressione, bensì nell’accezione evangelica, cioè restare ancorati al cuore di Dio, come i tralci alla vite.

Poi, rivolto ai parrocchiani, le parole forse più “forti”: mi metto al servizio, nel senso della collaborazione, per favorire la corresponsabilità.

I fedeli non sono riusciti a trettenere un più che motivato applauso “a scena aperta” quando Don Stefano ha rivolto un ringraziamento al suo predecessore, Mons. Giuseppe Cavallone, che fu altresì il Sacerdote forse più influente nel determinarne la scelta per assecondare una vocazione già ormai pienamente avvertita ed entrare così in Seminario.

Infine, l’esortazione forse più esigente: se siamo “disconnessi” – dice il Parroco – con noi stessi, disconnessi dalla nostra interiorità, non potremo essere “connessi” agli altri, tra appartenenti alla stessa comunità e, così, fare un cammino comune.

Un pensiero che pare in una sintonia chiara con la lezione agostiniana “non uscire fuori, rientra in te, solo nell’uomo interiore abita la verità”.

Insomma, un inizio che poggia su basi assai solide e promettenti.

Il nostro video si conclude, così, con una benedizione finale e con il canto davanti alla sacra effige della “Madonna dello Schiaffo”, che, così cara ai vercellesi, ci ricorda l’amore inesausto e sempre stupefacente della Madre di Dio per i propri figli.

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Posted in Pagine di Fede

Grave incidente stradale nel pomeriggio di oggi, 20 ottobre, attorno alle ore 17, in Corso Bormida, a Vercelli.

La conducente della moto che si vede nell’illustrazione ha perso il controllo del mezzo (per una volta, però, si tratta di sinistro “autonomo” non causato dall’uso dello smartphone) forse calcolando male la traiettoria della curva che ha imboccato in direzione Novara.

La moto è così finita ad impattare il cartello pubblicitario dell’Agenzia Funebre, cartello che si vede nella seconda immagine.

Il Servizio 118 ha ricoverato la sfortunata motociclista in condizioni che sono parse gravi, anche se la Signora indossava regolarmente il casco, così da giustificare l’attribuzione del Codice rosso.

La Polizia Locale del Comune di Vercelli, subito arrivata sul posto, sta procedendo ai rilievi ed a regolare il traffico che, in queste ore, è particolarmente intenso: lunghe code si sono formate tanto verso il centro città, quanto in direzione Corso Matteotti.

Si consigliano percorsi alternativi da e per i Cappuccini almeno fino alle 18,30.

Posted in Cronaca

Campionato Under 17 Gold – Girone A –

3^ Giornata Andata

Salus Cigliano: 65

Barberi Valsesia Basket: 53

Parziali: 18-14; 13-12; 15-20; 19-7.

Salus Cigliano Basket: Dovile 18, Vai 12, Francios 9, Sanità F. 8, Pintonello 6, La Pera 4, Arborio 2, Sanità T. 2, Aimaro Riccardo 2, Demaria 2, Sanità C., Quattrin.

Barberi Valsesia Basket : Sesone 12, Rainoldi 11, Bazzan 10, Pasquini 10, Bevilacqua 7, Vasina 2, Degaudenzi 1, Vitale, Mereu ne, Gabella, Zamara ne.

Coach: Davide Scillone

Ass.coach: Porzio Gianluca

Prep.fisico: Luca Messina

Arbitro: Sig. Tomas Gentile di Saluggia (Vc).

Battuta d’arresto per i ragazzi U17 Gold di Barberi Valsesia Basket guidati da coach Davide Scillone che, ieri sera, nella 3^ giornata del Campionato Under 17 Gold (girone A) al Palazzetto di Cigliano (Vc), hanno ceduto il passo alla compagine di casa Salus Cigliano con il punteggio finale di 65-53.

Il commento di coach Davide Scillone: “Purtroppo ennesima sconfitta per i ragazzi U17 in quel di Cigliano, dove i ragazzi non sono riusciti ad entrare in partita e imporre il nostro ritmo ed intensità ma bensì ci siamo adeguati alla squadra di casa che ha avuto la meglio. Partita giocata in perfetto equilibrio fino a tre minuti dalla fine dove abbiamo avuto un blackout a noi fatale per il punteggio finale. Ora subito al lavoro per recuperare forze e testa in vista dell’incontro sempre impegnativo di sabato ad Arona”.

Prossimo appuntamento per le giovani aquile sarà ancora in trasferta domani sabato 21 ottobre, con palla a due alzata dal Sig. Petruzzellis Renzo di Domodossola (Vb) alle ore 17:30 al Palazzetto dello Sport –P.le Vittime di Bologna Arona (No) dove, nella quarta  giornata di Campionato U17 Gold, ad attenderli ci sarà compagine di casa A.Dil. Arona Basket.

Forza ragazzi, sempre…

Fonte: Letizia Bertini – Khristina Fanchini – Area Comunicazione

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Ad un anno di distanza dal loro primo passaggio, martedì 11 giugno 2024 le auto storiche partecipanti alla quarantaduesima edizione della 1000 Miglia ritorneranno a Vercelli.

L’annuncio poco fa a Brescia nel Salone Vanvitelliano del Palazzo della Loggia durante la presentazione della gara che attraverserà l’Italia dal 11 al 15 giugno prossimi.

Cinque giorni di gara, 2.100 chilometri da percorrere, 140 prove cronometrate, oltre 400 le vetture partecipanti, tra quelle che corsero realmente almeno una delle edizioni tra il 1927 e il 1957 (categoria Participant ed Eligible) ed i modelli di quelle stesse vetture d’epoca (categoria Guest List).

Il passaggio in città avverrà nel pomeriggio di martedì 11 giugno nel corso della prima tappa che, partendo da Brescia passerà per Bergamo, Novara, Vercelli per poi raggiungere Torino dove gli equipaggi trascorreranno la notte.

La bellezza del centro storico cittadino, il fascino del nostro territorio con il suo mare a quadretti, il calore del pubblico che, senza soluzione di continuità, ha accompagnato nel giugno scorso gli equipaggi dall’ingresso di Via Trino al ponte della Sesia, l’organizzazione che Vercelli ha saputo mettere in campo – ha dichiarato Eugenio Castelli presidente dell’Automobile Club di Vercelli – hanno convinto gli organizzatori della 1000 Miglia ad inserire nuovamente Vercelli anche nel percorso del prossimo anno.”

Già nei prossimi giorni – ha concluso il presidente Castelli – inizieranno i primi incontri con il Comune di Vercelli, Enti, Associazioni e Sponsor per incominciare ad organizzare l’accoglienza a Vercelli di quella che Enzo Ferrari definì “ La corsa più bella del mondo”.

Redazione di Vercelli

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