VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Sample Page

Riceviamo e pubblichiamo il testo integrale dell’interrogazione trasmessa il 24 novembre.

Egregio Sig. Sindaco e Assessore competente

Comune di Borgosesia

Piazza Martiri, 1

13100 Borgosesia (VC)

Borgosesia, 24 novembre 2023

Oggetto: Manutenzione paratoia difesa spondale Rione Isola

Dalla lettura del verbale di deliberazione della Giunta Comunale n. 126 del 15 novembre u.s. avente per oggetto: “Programma Triennale Opere Pubbliche 2023-2025 annualità 2023 – approvazione modifica” abbiamo riscontrato che, a seguito dei nostri reiterati solleciti finalizzati a prevenire il ripetersi dei disastrosi eventi alluvionali dell’ottobre 2020 che hanno interessato il rione Isola, l’Amministrazione Comunale si è presa finalmente carico della verifica delle criticità per la movimentazione della paratoia realizzata con le opere di difesa spondale del rione (convenzione AIPO n. 84 del 15.06.2004, collaudo anno 2012).

Sono passati ben tre anni da quei tragici eventi, troppi, speriamo che a breve quanto ora previsto venga appaltato e portato a termine nel più breve tempo possibile.

Con l’eliminazione delle criticità e la, speriamo, prossima approvazione del “Piano di Protezione Civile Comunale” , anch’esso da noi più volte sollecitato, si potranno affrontare con tempestività e diligenza eventuali prossime emergenze, come da noi sempre e solo sottolineato.

Si richiedono, con risposta scritta, progetto, tempi e metodi di affidamento ed esecuzione dei lavori di adeguamento e miglioramento funzionale della paratoia oggetto di contributo di cui alla L.R. n. 38/78 per un importo di euro 167.000,00 così come da delibera di Giunta sopra indicato.

Giovanni Donati

Marco Antoniotti

Redazione di Vercelli

 

 

Posted in Enti Locali

Con gli anni, o anche semplicemente a seguito di lesioni, sovrappeso, o di una predisposizione genetica, molte persone si trovano a “fare i conti” con l’artrosi del ginocchio, una condizione degenerativa che coinvolge la cartilagine.

Il tessuto si deteriora, causando dolore, gonfiore, limitazioni nei movimenti e, talora, deformità articolari e perdita di funzione.

È una condizione comune che però può influenzare la qualità di vita e la mobilità.

Per conoscere meglio questa patologia (e l’aiuto che la chirurgia protesica può offrire), venerdì 01 dicembre 2023 alle ore 21:00 presso la Biblioteca di Grignasco si svolgerà un incontro sul tema.

Ospite d’onore, il Dr. Andrea Reggiori, esperto rinomato nel campo dell’ortopedia e traumatologia, che, con grande generosità, mette le proprie conoscenze a disposizione della comunità.

Una figura di spicco, che ha dedicato gran parte della sua carriera a migliorare la qualità di vita dei pazienti, Direttore dal 2019 al 2022 della Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia presso l’Ospedale Castelli di Verbania, Reggiori ha, in materia, una significativa esperienza, maturata presso strutture italiane (Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale SS. Trinità di Borgomanero) ed internazionali (reparto di Chirurgia dell’Artrosi di Marsiglia), specializzandosi nella chirurgia protesica di anca e ginocchio.

Nel mio percorso – ci spiega – ho maturato particolare esperienza nell’ambito della chirurgia protesica mininvasiva e nella chirurgia di revisione. Il mio approccio, in particolare, è rivolto a cercare strategie che privilegino, quando possibile, una tecnica a basso impatto e che consentano di adattare la protesi all’anatomia del paziente (scegliendo la soluzione migliore in base alle sue condizioni scheletriche e ossee) e permettendo così un recupero quanto più rapido possibile. Da sempre – prosegue – vivo il mio lavoro con passione, entusiasmo e professionalità, con il piacere di ricercare e studiare soluzioni tecniche e innovative di cura, personalizzate, attente al singolo individuo. Con piacere quindi ho accolto l’invito della Biblioteca di Grignasco, perché sono convito che la comunicazione dei progressi della scienza in questa disciplina possa essere di aiuto a molte persone.”

L’incontro, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Grignasco, evidenzia l’impegno della Biblioteca nel trattare temi vicini ai cittadini e ai loro problemi.

La salute articolare, in particolare, è un argomento di grande rilevanza per la comunità locale, laddove medicina ortopedica, scienza e cura si incontrano per migliorare la qualità della vita di chi affronta sfide legate a questa patologia.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Salute & Persona

Nell’intervallo fra i 100 anni dalla nascita (1922) e i 40 anni dalla scomparsa (1984) di Enrico Berlinguer, la Fondazione Culturale “Rinascita” – Vercelli E.T.S. e l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia (Istorbive) presentano il volume “Parlare alla ragione e alla coscienza. Berlinguer a Vercelli e in Valsesia” che contiene saggi di Bruno Ferrarotti, Alexander Höbel, Andrea Pozzetta e una testimonianza di Wilmer Ronzani.

Il volume, nel saggio di Andrea Pozzetta, propone un’analisi storica del ruolo di Berlinguer nella politica italiana e, attraverso i saggi di Alexander Höbel e Bruno Ferrarotti, ricostruisce il quadro dei valori etici che ne caratterizzarono il pensiero, focalizzandosi sugli eventi laceranti del 1956, l’anno in cui il futuro segretario politico del Pci visitò la federazione locale.

La ricostruzione di questo evento e i riflessi che ebbe nel contesto locale costituiscono il nucleo da cui si è originato il progetto editoriale, che si arricchisce di una galleria di immagini di una successiva occasione in cui Berlinguer venne in provincia di Vercelli, per i funerali di Cino Moscatelli nel 1981: correda questa seconda parte la testimonianza di Wilmer Ronzani, che fu tra gli oratori della cerimonia funebre e poco tempo dopo fu parlamentare insieme a Berlinguer per un breve periodo prima della scomparsa.

L’iniziativa si terrà venerdì 1 dicembre 2023, a Vercelli, al Circolino dell’Isola in via Trieste 2, alle ore 17.00.

Dopo i saluti di Giovanni Tricerri, presidente della Fondazione Culturale “Rinascita”, e l’introduzione di Giorgio Gaietta, presidente dell’Istorbive, interverranno Ugo Sposetti, presidente dell’Associazione Enrico Berlinguer, Alexander Höbel, collaboratore della Fondazione Gramsci, e Bruno Ferrarotti, collaboratore dell’Istorbive.

Al termine della presentazione sarà offerto un aperitivo.

 

Redazione di Vercelli

 

 

Posted in Cultura e Spettacolo

E’ ormai tradizione del Centro Doc Paolo Desana proporre nel periodo pre natalizio interessanti iniziative culturali legate al mondo vitivinicolo e al territorio del Monferrato.

Lo scorso anno ha avuto inizio l’iniziativa “Portabottiglie d’artista”, che quest’anno prosegue con l’acquisizione di altri tre lavori.

Come ci ricorda Piergiorgio Panelli, curatore dell’iniziativa, la storia da sempre ha evidenziato l’importanza della contaminazione tra arte, design e vino, tra forma e contenuto, palesandone il sottile dialogo estetico ed etico: in quest’ottica lo scorso anno è stato invitato un primo gruppo di artisti che hanno realizzato una prima collezione di opere frutto della contaminazione tra l’oggetto bottiglia-vino con un pensiero estetico tra design e scultura.

Quest’anno, alle opere di Nadia Beltramo, Giovanni Bonardi, Carlo Cici, Chiara Cirio, Iris Devasini, Giorgio Grosso, Piergiorgio Panelli, Giovanni Tamburelli e Massimo Testa, già presenti in sede, si aggiungeranno ad impreziosire la collezione le sculture di Francesco Berruti, Florine Offergelt e Laura Rossi.

Anche questi tre artisti sono stati scelti volutamente per la poliedricità di linguaggi attraverso i quali ognuno evidenzia il proprio percorso creativo che va dal surrealismo simbolico al pensiero minimale a quello materico.

La collezione, unica nel suo genere, rimarrà esposta in permanenza al Castello del Monferrato nelle sale del Centro Doc Paolo Desana, luogo deputato alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del territorio, centro permanente di ricerca e documentazione sulla Doc, sulla civiltà e la cultura del vino, sul paesaggio del Monferrato patrimonio Unesco, Centro dichiarato bene di interesse storico particolarmente importante dal Ministero della Cultura.

In contemporanea, proseguendo la costruttiva collaborazione tra il Centro DOC Paolo Desana e il “Circolo Culturale Piero Ravasenga” presieduto da Ivaldo Carelli, la sede del Centro DOC ospiterà  le opere di dodici pittori appartenenti al Circolo degli Artisti di Torino – che già dallo scorso anno ha iniziato un proficuo e costante scambio con il Ravasenga – con una esposizione dal titolo “Luci d’inverno”.

Esporranno Anna Borgarelli, Lucia Busacca, Gianpaolo Brangero, Virgilio Giorza, Elda Mantovani, Delio Meinardi, Francesco Murlo, Renzo Musso, Cristina Surace, Maria Teresa Spinnler, Valter Tesio, Margherita Vaschetti.

Occorre ricordare che la  città ha un legame secolare con il Circolo Torinese (fondato nel 1847), in quanto Presidente dello stesso è stato per ben due volte lo scultore Leonardo Bistolfi (1901-1902 e 1916-1918).

Entrambe le esposizioni saranno inaugurate sabato 2 dicembre alle ore 16.00 e saranno visitabili dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 19 di sabato e domenica, oltre a venerdì 8 dicembre.

Sono Gesù, per favore non chiamatemi Babbo Natale” domenica 10 dicembre ore 16.30 .

Sono Gesù, per favore non chiamatemi babbo Natale”: questa frase di Sebastiano Vassalli, che alcuni ricorderanno come incipit ad un suo racconto comparso su Il Corriere della Sera di alcuni anni fa, diventa il titolo di incontro, organizzato presso il Centro Doc, sul significato autentico, e forse ultimamente un po’ smarrito, di quella che è universalmente riconosciuta come la festa più importante dell’anno, il Natale appunto.

Festa di Natale” alla quale alcuni soloni vorrebbero addirittura cambiare nome e chiamarla “Festa d’inverno” per renderla più inclusiva, in particolare verso il mondo dei giovani; tolleranza e inclusione sì, perdita di identità no.

Avvalendosi del pensiero e di scritti che autori di vario genere e sensibilità hanno esternato in questi ultimi anni inerenti al tema del Natale, ci si soffermerà vedendone e analizzandone le varie sfaccettature: economiche, ludiche, affettive e spirituali.

Riflessioni, sorrisi, punzecchiature ad alta voce con le incursioni cultural-letterarie-musicali a cura di Giorgio Milani, Massimiliano Limonetti, Mauro Bardella.

Sorpresa finale con un omaggio al vino, che in un Centro dove tutto parla di vite e uva, non può mancare.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Martedì 28 novembre alle ore 21,30, la band “Cantallops Island” sale sul palco del Biella Jazz Club per la presentazione del nuovo lavoro discografico “Tales from Spain”.

La formazione è composta da Enza Cannone voce, Victor Gordo al pianoforte, Achille Giglio al contrabbasso e Andrea Varolo alla batteria.

Cantallops Iland è nato a Como come un concetto aperto, dove la creatività e l’originalità sonò le colonne principali; con il tempo si è consolidata la formazione in quartetto con la quale si è inciso il primo disco dal titoloTales from Spain.

Il quartetto propone un repertorio di composizioni originali del pianista Victor Gordo, un viaggio attraverso la tradizione e il folk spagnolo riletto col linguaggio jazz contemporaneo, arricchito dai testi e dalla voce della cantante Enza Cannone e dalla ritmica di Achille Giglio al basso e Andrea Varolo alla batteria, insieme a un repertorio sempre originale con altri brani di carattere latino e jazz.

Victor Gordo Cantallops, di origine spagnola, unisce il suo cuore latino con la sua passione per il jazz, le memorie delle sue terre si uniscono ai ritmi swing, come risultato e con il suo quartetto abbiamo un repertorio totalmente originale pieno di colori e sfumature diverse.

Tales From Spain, il primo disco dei Cantallops Island è una miscela unica di jazz e folk spagnolo, dal suono innovativo e coinvolgente.

Guidati dal pianista e compositore Victor Gordo, l’album presenta un repertorio completamente originale che mette in mostra le capacità musicali del gruppo.

L’album è radicato nel latin, ma incorpora anche elementi di world music, musica classica e jazz, risultando in un’esperienza di ascolto unica..

La fusione dell’album di diversi stili e generi musicali riflette l’attuale tendenza della musica jazz verso la sperimentazione e l’innovazione.

Questo è ulteriormente evidenziata dall’inclusione di world music e musica folk tradizionale, che stanno diventando sempre più popolari nella scena musicale jazz.

Per martedì 5 dicembre è in programma il trio Flor, Gallo, Faraò.

E’ confermato ufficialmente in questi giorni, il concerto del cantautore siciliano Mario Venuti per giovedì 18 gennaio, accompagnato dal suo trio e in tour proprio in quel periodo, appena possibile saranno note le modalità di ingresso e prenotazione.

 

Redazione di Vercelli

 

Posted in Cultura e Spettacolo

Pro Vercelli 2

Alessandria 0

Marcatore: 38’ pt Haoudi, 41’ st Maggio.

Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Rodio, Parodi (40’ st Fiumanò), Camigliano, Carosso (27’ st Seck); Iotti, Santoro, Haoudi (33’ st Rutigliano); Mustacchio, Comi (27’ st Nepi), Maggio.

A disp.: Rizzo, Valentini, Emmanuello, Da Pra, Gheza, Contaldo, Niang, Condello, Pesce, Sibilio.

All.: Dossena.

Alessandria (3-5-2): Liverani; Ndir, Ercolani, Gega (33’ st Gazaoul); Pellitteri (1’ st Rossi), Nichetti, Mastalli, Pellegrini (20’ st Vaughn), Nunzella (1’ st Sepe); Pagliuca (11’ st Anatriello), Siafa.

A disp.: Piana, Virano, Gentile, Belgiovine, Ronci, Parrinello, Foresta, Molinaro.

All.: Pierozzi.

Ammoniti: Nichetti, Dossena, Ercolani, Gega, Seck, Fiumanò.

Recupero: 2’ pt – 5’ st.

Continua la legge del Silvio Piola.

I leoni ottengono la sesta vittoria interna su otto gare disputate (le altre due sono pareggi).

La squadra di Dossena sbrana la partita, facendo una buona manovra e creando diverse occasioni da rete.

Nel primo tempo apre le danze Haoudi con una pregevole conclusione.

A chiudere i giochi ci pensa l’ottimo Maggio nel finale.

La Pro parte in avanti.

E’ il 6’ quando Maggio mette in mezzo, il pallone attraversa l’area ma non trova deviazioni utili.

Superato il quarto d’ora ci prova Pellitteri, la mira non è quella giusta.

Al 33’ Santoro impegna Liverani.

Passano cinque minuti e i leoni mettono la freccia.

Mustacchio semina il panico e serve Haoudi che dal limite insacca.

Si rientra in campo e Maggio a giro mette a lato.

Al 6’ le bianche casacche reclamano un fallo in area su Maggio, il direttore di gara lascia proseguire.

Sull’altro fronte, Sassi dice di no a Pagliuca.

Minuto 9, Iotti chiama Liverani al super intervento

Dopo Maggio si vede negare la gioia del gol dal portiere ospite.

Nel finale Safia mette di poco a lato.

Finisce qui con il successo della Pro.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport
Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Ez 34,11-12.15-17

Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.
A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri.

Sal.22

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare.
Ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

1 Cor 15, 20-26.28

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.
E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

Mt 25, 31-46

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
“Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna”.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

Preziosità di gesti semplici

(Ez 34,11-12.15-17; Sal 22; 1Cor 15,20-26.28; Mt 25,31-46)

Nella domenica di Cristo Gesù, Re dell’universo, la Chiesa ci propone le parole di Gesù che indicano l’atmosfera che ci sarà quando egli verrà, questo non certo per spaventarci, ma per preparare il nostro cuore ad accogliere in pienezza la grazia della sua venuta. Infatti egli dice: “Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria e tutti i suoi angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria”. Dunque egli è il Re, il nostro Re.  Il Re che si è abbassato assumendo la nostra carne mortale per amore nostro. Si è compromesso con noi assumendo la nostra debolezza per comunicarci la sua divinità, la sua ricchezza. Per noi Gesù, pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza delle cose che patì, perché possiamo avere la vita in lui. Ed è questa la vita che lui ci ha donato in pienezza secondo quanto egli ci ha insegnato! Ma cosa ci ha insegato? Che ci amiamo gli uni gli altri come lui ci ha amato! E l’amore sappiamo è avere cura gli uni degli altri.

Gesù per primo ha avuto cura di noi, ci ha tracciato la via dell’amore e su questa base verrà a giudicare le nostre opere. Infatti alla sua venuta la verifica sarà sull’amore. Sentiamo quello che egli ci dice: “Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fine dalla fondazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Tutte queste azioni semplici e quotidiane ci aiutano a essere umani, fratelli e sorelle di un solo Padre. Non vuole che trascuriamo l’amore fraterno, ci chiede di associare queste parole preziose alla nostra preghiera e alla nostra regola di vita: “Avevo fame e mi hai dato da mangiare”. Gesù avendo assunto la nostra umanità sa che le cose semplici sono quelle che ci portano ad entrare nel regno di Dio. Dio chiede a noi una cosa semplice per entrare nel regno, perché egli stesso è semplicità! Gesù ci ha consegnato queste sei necessità della nostra condizione umana perché vivendole nell’amore arriviamo a ricevere le parole più belle che desideriamo sentire nell’ incontro con lui. “Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo!”.  Questa frase indica che noi non siamo figli e figlie della improvvisazione, ma di un progetto di Dio ben preciso per la nostra salvezza, pensato fin dalla fondazione del mondo. Tuttavia per una piena partecipazione al suo regno, Gesù ci chiede di vivere nell’amore queste parole: “Avevo fame e mi hai dato da mangiare, avevo sete e mi ha dato da bere, malato, straniero malato, in carcere”. Non cessiamo di invocare lo Spirito Santo di Dio perché venga ad abitare in noi e ci trasformi in operatori di amore e di pace, per un umanità nuova dove ogni uomo possa avere il necessario in ogni cosa. Il Dio dell’amore e della pace ci custodisca nel suo amore e nella sua pace in Cristo Gesù fino al giorno della sua venuta! Amen!

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

Posted in Pagine di Fede

Le Squadre dei Vigili del Fuoco della sede Centrale di Novara, con in supporto distaccamento volontario di Oleggio, sono intervenute oggi, sabato 25 novembre a Castelletto di Momo (NO) per un incendio sviluppatosi in un’ abitazione.

All’arrivo dei Vigili del Fuoco, le fiamme interessavano il piano terra di una casa indipendente e l’intervento è valso al completo spegnimento dell’incendio e alla messa in sicurezza dello scenario.

Non si registrano feriti.

 

Redazione di Vercelli

 

Posted in Cronaca

Borgosesia 1

Bra 2

Marcatori: 21’ pt e 41’ st Marchisone, 4’ st Tobia.

Borgosesia (3-5-2): Uva; Gilli, Derbali, Rekkab (42’ st Disisto); Monteleone (21’ st Iannacone), Bertoni, Tunesi, Colombo (1’ st De Angelis), Henin (32’ st Pani); Giacona, Del Barba (1’ st Tobia).

A disp.: Vittoni, Maselli, El Achkaoui, Pani, Peritore, Disisto.

All.: Moretti.

Bra (4-3-3): Piras; Magnaldi, Giorcelli, Tos, Ropolo; Daqoune, Gerbino (21’ st Tuzza), Giallomberdo; Vaiarelli (42’ st Mawete); Marchisone, Musso.

A disp.: Tchokokam, Matua, Fogliarini, Omoregbe, Bosio, Baggio.

All.: Floris.

Arbitro: Iudicone di Formia.

Guardalinee: Macchia di Moliterno e Negro di Roma 1.

Note: cielo sereno. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 200 circa. Ammoniti: Rekkab, Giorcelli. Angoli: 4-7. Recupero: 1’ pt-4’ st.

Smaltire le scorie e i torti di Gozzano.

Questa la missione del Borgosesia che in anticipo, sabato 25 novembre, ospita il Bra.

I giallorossi si presentano al Comunale in striscia positiva da sei turni.

Il match è dedicato alla lotta al femminicidio e i giocatori si presentano in campo con un segno rosso sul viso.

La gara stenta a decollare ma al primo affondo gli ospiti passano in vantaggio.

E’ il 21’ quando Marchisone si accentra dalla sinistra, si prepara al tiro e batte Uva.

Il match prosegue senza ulteriore emozioni, tanti i falli a spezzettare il gioco, sino al 44’.

Gilli ci prova dal limite, Piras para.

Si rientra in campo e il Borgosesia pareggia.

Tunesi scambia con Tobia e l’attaccante, entrato a inizio ripresa, scagli un diagonale imparabile.

E’ il 39’ quando Tobia riprova a cercare la via del gol ma Piras para a terra.

La beffa arriva due minuti dopo quando sugli sviluppi di una punizione, Marchisone in area sigla il gol della vittoria braidese.

Nel finale, Piras si supera sulla bordata di Pani.

E’ il recupero quando Tobia, di testa, alza troppo la mira.

Si finisce così.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Dopo il bellissimo concerto inaugurale di Alberto Mesirca, e dopo la conferenza di Enrico De Maria al Piccolo Studio, il “Legno che canta” – la rassegna di eventi promossa dall’Associazione Culturale Musicale Angelo Gilardino con il Comune di Vercelli per celebrare il grande compositore e chitarrista vercellese – propone sabato 2 dicembre, al Ridotto del Civico, il secondo dei sette concerti principali previsti nel cartellone.

Ne sarà protagonista un altro tra i migliori chitarristi italiani: Christian Saggese.

Nato a Verona 49 anni fa, Saggese vive ad Asti.

Ha incominciato a suonare la chitarra a 11 anni e nel 1994 si è diplomato al Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria sotto la guida di Angelo Gilardino.

Ha vinto i più importanti concorsi internazionali di chitarra, tra i quali l’”Andrés Segovia” di Almunecar, in Spagna, nel 1999, e il “Vincenzo de Bonis” di Consenza nel 2001.

E’ attualmente docente di chitarra classica al Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino e dedicatario di opere composte da importanti musicisti tra i quali lo stesso Gilardino, Dusan Bogdanovic, Carla Rebora e Ganesh Del Vescovo.

Ha tenuto concerti in tutto il mondo (dalla Spagna alla Germania, dalla Russia al Giappone) da solista e in formazioni da camera, collaborando con artisti di altissimo livello.

Sabato al Ridotto eseguirà “Ich ruf zu dir, Jesu Christ  BWV 639” di Bach; otto Studi scelti di Ferdinando Carulli; otto studi scelti di Mauro Giuliani; “Rondò brillante il la minore n° 2” di Dionisio Aguado; otto Studi scelti di Fernando Sor; “Introduzione e capriccio op. 21” di Giulio Regondi.

Infine tre brani di Gilardino: lo Studio “Elegia di marzo”, lo Studio n° 31 “Tema con variazioni”, e la “Mozartiana” n° 1, variazioni per chitarra sulla canzonetta -Ah! Dirais-je  vous maman”.

L’ingresso è gratuito.

 

Redazione di Vercelli

 

Posted in Cultura e Spettacolo