VercelliOggi
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Cigliano-Bajo La Serra 1-1

Livorno Ferraris Bianzè-Santhià 2-0

Ponderano-Gattinara 0-2

Valle Cervo Andorno-Serravallese 0-0

Valle Elvo-Quaronese 0-1

Vigliano-Centro Giov. Calcio Aosta Msp 2-1

Aosta-Gaglianico 0-1

Virtus Vercelli-Ivrea Banchette 3-0

Classifica

Gattinara 26

Valle Cervo Andorno 25

Valle Elvo 24

Virtus Vercelli 21

Livorno Ferraris Bianzè 20

Ivrea Banchette 18

Serravallese 17

Centro Giov. Calcio Aosta Msp 17

Cigliano 17

Ponderano 17

Quaronese 16

Gaglianico 15

Bajo La Serra 14

Vigliano 9

Aosta Calcio 7

Santhià 5

Redazione di Vercelli

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Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Come in tanti campi della vicenda umana, anche in questo ci sono un “prima” e un “dopo”.

 

Lo ricorda Pietro Presti nella relazione che conclude (anche nel senso di “compiere”, se è permesso un apprezzamento personale) i lavori del convegno “Di fronte alla morte impara la vita” che si è tenuto sabato 25 novembre a Vercelli, nella splendida cornice del Seminario arcivescovile, per così larga parte opera del grande Filippo Juvarra.

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(Nel filmato che correda questo servizio, oltre a Presti, un incontro con l’Arcivescovo di Vercelli, Mons. Marco Arnolfo, il Vescovo di Alba, Mons. Giovanni Brunetti ed il Diacono Marco Florio)

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Convegno organizzato dalla Pastorale della Salute di tre Diocesi piemontesi (Ivrea, Vercelli e Biella) particolarmente vocate – e non solo per la pur importante contiguità territoriale, ma soprattutto perché pervase del comune “spirito” eusebiano – a lavorare insieme, come dimostra il successo di questa iniziativa.

“Centrocampisti” capaci di organizzare il “gioco” per le tre Diocesi, il Diacono Marco Florio, responsabile della Pastorale della Salute della Diocesi di Ivrea, insieme al Dottor Giovanni Bersano, che in Ivrea segue da tempo la formazione all’approccio bioetico e il coordinamento delle cure palliative.

Ospite d’onore (con una apprezzatissima relazione sul valore della Speranza) il Vescovo di Alba, Mons. Giovanni Brunetti, Responsabile per la Pastorale della Salute della Conferenza episcopale piemontese.

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Prima di dire ancora qualche parola sul convegno e sui Relatori, diciamo perché pare esserci un “prima” e un “dopo” l’approccio sociale alle malattie oncologiche.

E’ il 1971 quando negli Stati Uniti il Presidente Richard Nixon (dopo di lui, il testimone sarà ripreso da Barak Obama) dichiara quella che passerà alla storia come la ‘War on Cancer’.

Iniziativa certamente benemerita, che ha aperto la strada ad oltre 50 anni di impegno, soprattutto finanziario, ma non solo, anche di scelta delle priorità, culturale, nell’organizzazione universitaria e sanitaria, fondamentale per conseguire progressi nella Ricerca.

Un baricentro tutto orientato sulla terapia attiva, che, come sappiamo, tutto non può risolvere.

Insieme alla prevenzione ed alla diagnosi precoce, resta aperto il “campo largo”, per usare una locuzione oggi in voga, delle cure palliative, del fine vita, insomma, di tutto ciò che si pone innanzi alla persona che alza lo sguardo sul mistero della morte, come insegnò San Paolo VI.

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La fine della vita terrena, dunque, che la Parola stessa pare porre al centro di un orizzonte escatologico, punteggiato da molteplici iridescenze.

Culmine di questo percorso è, certamente, il Calvario, l’oltraggio della morte e poi la sua sconfitta nella signorìa della Pasqua.

Ma tutta la Rivelazione richiama un “dialogo” persuasivo e certamente offerto all’uomo ed alla donna di ogni tempo affinchè siano aiutati a non rimuovere questa idea come, in qualche modo, è lo stesso titolo del convegno a suggerire: “Di fronte alla morte, impara la vita”.

Quante occasioni di riflessione ci offre la Parola di Dio.

Perfetta icona del mistero del dolore innocente e dalla morte è il Libro di Giobbe, che morirà “sazio di giorni”, ma dopo avere attraversato tutti gli stadi della morte come evento esterno e non “governabile”, della morte come rimedio ai mali (soprattutto nel Capitolo 3), fino a quello come esito naturale (e perciò “parte”) della vita,

Molti altri sono, altresì, i “fotogrammi”, tanto nell’Antico, quanto nel Nuovo Testamento.

La morte, la consapevolezza della sua ineluttabilità, la sua (non univoca) interpretazione.

L’infelice Re Saul, di fronte all’incombere dell’ “empia filiste” (come scandiranno, molti secoli più tardi, gli endecasillabi di Vittorio Alfieri) chiama “all’ultim uopo” quel “brando”, suo “fido ministro”, che lo pone in qualche modo al riparo dalla ferocia dei vincitori.

Ma è il Mondo stesso che talvolta pare così ingrato, forse anche feroce, da suscitare una depressione a tal punto greve e cupa, apparentemente senza esito, che Giona, come pure Elia, la invocano al Padre.

Ma proprio con Elia (1Re, 19) incontriamo il verbo che ricorrerà più volte nel corso del Nuovo Testamento: “alzati”.

Premonitore della vittoria di Cristo sulla morte, permea quella parte del Vangelo di San Luca (Capp. 7, 8) che dice del ritorno alla vita di due giovani strappati all’affetto dei loro cari da una morte precoce: dapprima il figlio di quella vedova in Nain; il Salvatore non riesce a sopportarne la sofferenza ed il pianto e si commuove, risolvendosi a dire: “Giovinetto, dico a te, alzati!”.

Poi, poco dopo, quasi le stesse parole rivolge alla fanciulla dodicenne, figlia di Giairo e “il suo spirito tornò in lei ed ella si alzò all’istante”.

Ma certamente è consegnato alla memoria collettiva l’incomparabile affresco di Lazzaro (Gv.11,43).

Dunque l’idea della morte pare non essere – qualunque ne sia l’approccio – dissociabile da quella del dolore, del pianto, anche del dolore più atroce come quello procurato da quella spada di cui parla il vecchio Simeone: ”ed anche a te una spada trafiggerà l’anima” (Lc. 22,35), preconizzando la Croce.

L’idea della morte pare non dissociabile da quella delle “lacrime”: di chi la incontra, dei suoi familiari ed amici, persino di Gesù.

Gesù stesso ha lasciato una particolare missione: “Curate i malati e dite loro è giunto a voi il regno di Dio” (Lc 10,9).

E, ancora: “Chiamati a sé i dodici, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e infermità” (Mt 10,1).

Dunque è chiaro il compito della Chiesa amorevole ed operante a fianco della sofferenza.

Sicchè sono subito state percepite come necessarie, queste riflessioni sulla vita, sulla sofferenza, sul dolore che, non dimentichiamo, è luogo di impegno non solo per gli “‘addetti ai lavori” ma di tutta la Chiesa; certo della “Pastorale”, ma anche di tutti i credenti: attenzione premurosa e concreta, sollecitudine, non solo come diritto – dovere, ma come elemento di evangelizzazione, immagine del volto di Cristo in ogni volto, domanda di grazia e di verità.

***

Ma sappiamo che la missione di asciugare le lacrime – tornando alla “War” del Presidente Nixon – non si arresta all’ambito della cura attiva, per andare, invece, oltre, ed investire quello della “cura” nella sua accezione più ampia, che chiami in causa, certo, competenze psicologiche, terapie del dolore, ma soprattutto si apra all’azione della carità.

E’ vero, però, che “il bene non è virtù degli inesperti” ed è proprio questo, il rapporto tra competenza e carità, tra la prestazione terapeutica ed il sostegno spirituale, psicologico, tra organizzazione sanitaria e ruolo degli Enti di Terzo settore e Volontariato, ad essere stato il filo conduttore di questo incontro.

***

Da un punto di vista più tecnico, le cure palliative, in questi anni, hanno messo al centro dell’attenzione sanitaria nuovamente il valore globale della persona, che andava annebbiandosi in mezzo alle proposte multidisciplinari degli approcci specialistici.

Il convegno ha sottolineato come in tempi recenti sia stata riproposta una considerazione attenta del significato proprio della cura in senso complessivo: se da una parte rimangono validi gli strumenti multidisciplinari per le terapie, va riconquistato il valore primo che si pone tra medico e paziente, tra operatore e soggetto infermo, cioè l’alleanza terapeutica.

Da qui l’idea di un “campo largo”, quando la malattia non è più guaribile, ma la persona è pur sempre oggetto di cura; e quando, di fronte al paziente, l’Operatore sanitario, l’accompagnatore familiare e il volontario smettono di occuparsi di terapia attiva in vista di una guarigione, ma soprattutto parlano di vita e di profondo senso del tempo.

Infine, i Relatori e gli Organizzatori: di qualcuno si è già detto, eccoli tutti:

il dottor Guido Miccinesi, il vescovo di Alba monsignor Marco Brunetti, il dottor Giovanni Zaninetta e due operatori e conduttori di strutture sanitarie delle Diocesi di Biella e Vercelli, Paola Garbella e Piero Presti.

Moderatore dei lavori il dottor Giovanni Bersano, che in Ivrea segue da tempo la formazione all’approccio bioetico e il coordinamento delle cure palliative.

Responsabili scientifici sono il dottor Giovanni Bersano e Padre Fabio De Lorenzo; responsabile organizzativoil diacono Marco Florio.

Ascoltiamo i protagonisti nel nostro filmato

Posted in Pagine di Fede, Salute & Persona

Briga-Città di Casale 2-0

Chiavazzese-Valduggia 1-0

Città di Baveno-Ce.Ver.Sa.Ma Biella 1-1

Dufour Varallo-Arona 2-0

Fulgor Ronco Valdengo-Valdilana Biogliese 2-0

Juventus Domo-Cameri 1-2

Momo-LG Trino 2-3

Omegna-Feriolo 0-2

Classifica

Briga 28

LG Trino 26

Fulgor Ronco Valdengo 21

Città di Baveno 21

Città di Casale 20

Ce.Ver.Sa.Ma Biella 18

Arona 18

Juventus Domo 18

Omegna 17

Chiavazzese 16

Dufour Varallo 16

Cameri 13

Valduggia 11

Feriolo 10

Valdilana Biogliese 10

Momo 6

 

Redazione di Vercelli

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Alicese Orizzonti-Alpignano 4-2

Aygreville-Città di Cossato 1-0

Borgaro-Volpiano 2-2

Bulè Bellinzago-Accademia Borgomanero 1-1

Settimo-Biellese 0-1

Lascaris-Oleggio 0-1

Stresa-Pro Eureka 2-0

Verbania-Pro Novara 1-1

Classifica

Oleggio 23

Volpiano Pianese 22

Borgaro 22

Biellese 21

Alicese Orizzonti 19

Accademia Borgomanero 19

Lascaris 19

Verbania 18

Bulè Bellinzago 18

Pro Novara 16

Aygreville 16

Alpignano 12

Pro Eureka 11

Settimo 10

Stresa 10

Città di Cossato 9

 

Redazione di Vercelli

 

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Borgosesia-Bra 1-2

Alba-Sanremese 0-0

Albenga-Gozzano 1-1

Alcione Milano-Chieri 1-0

Asti-Vogherese 1-2

Città di Varese-Derthona 3-0

Ligorna-Pont Donnaz 1-1

RG Ticino-Chisola 0-0

Fezzanese-Pinerolo 0-1

Vado-Lavagnese 3-0

Classifica

 Alcione 31

Albenga 29

Chisola 29

Asti 26

RG Ticino 26

Città di Varese 23 (-1)

Vogherese 23

Bra 23

Vado 22

Derthona 19

Fezzanese 19

Ligorna 18

Gozzano 17

Pinerolo 16

Lavagnese 15

Sanremese 15

Chieri 14

Borgosesia 13

Alba 13

Pont Donnaz 10

Redazione di Vercelli

 

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(Stefano Di Tano per Vercelli Oggi Sport, domenica 26 novembre 2023) –

Prima di entrare nel merito sportivo della gara di ieri sera, sabato 25 novembre, diamo un’occhiata leggermente positiva agli spalti del nostro Stadio Piola che hanno ricominciato a offrire un po’ di colore e di vivacità durante le ultime tre gare casalinghe, grazie anche alla presenza di numerosi tifosi delle squadre avversarie: un particolare che rende lieto certamente anche il cassiere della Società di Via Massaua.

Accantonata la sconfitta di Padova (3-2) assolutamente immeritata come hanno evidenziato le immagini e le cronache dei giornali, i nostri ragazzi hanno subito messo le cose in chiaro disputando il derby con i grigi in forma prudenziale, ma con l’intento preciso di arrivare al risultato pesante giocando con un ottimo quintetto di attacco, rafforzato fin dai primi minuti dal mitico Gianmario Comi (n. 10) e dalla spinta energica di Francesco Rodio (n 3), l’irriducibile Hamza Haoudi, Ilario Iotti (n. 8) e Mattia Mustacchio (n. 7 Vice Cap.) e Alessio Nepi (n. 9).

In difesa, i granitici Parodi, Santoro, Camigliano col bravo Jacopo Sassi (portiere col n. 22).

La rete di Haoudi nel primo tempo ha scritto la prima pagina di speranza nella cronaca del derby, con un tiro magistrale dal limite dell’area, imprendibile per il volenteroso grigio Luca Liverani, su passaggio millimetrico del ruggente Mustacchio, presente su tutte le azioni a centrocampo e in attacco.

Per dare respiro e certezza al pubblico vercellese di un finale positivo della gara, finalmente, all’80° minuto una leggerezza del portiere ospite ha dato l’occasione a Matteo Maggio di tornare al goal e segnare la rete della sicurezza (2-0).

Nel primo e nel secondo tempo, forse per un improvviso difetto alla vista, il Sig. Domenico Castellone arbitro della Sezione AIA di Napoli, ha omesso di fischiare due interventi fallosi in piena area alessandrina, azioni da punire con il calcio dal dischetto.

Nonostante questo, la partita ha avuto un lieto fine con due reti indiscutibili e precise che sono state accolte dai tifosi di parte bianca con grande entusiasmo e felicità.

Non altrettanto, ovviamente dalla Curva Sud dello Stadio, dove la delusa cornice alessandrina fino all’ultimo minuto, prima di tornare a casa ha rilanciato pesanti insulti alla Pro Vercelli ed ai suoi supporters, come se la colpa della loro situazione disastrosa fosse da imputare all squadra di Andrea Dossena…..

L’Alta Classifica intanto parla chiaro: nell’ordine, dalla vetta gioisce il Mantova, seguono Padova, Triestina, Pro Vercelli (p. 25), Vicenza.

In coda:  Pro Sesto, Pro Patria, Alessandria, Fiorenzuola, e Novara.

 

Redazione di Vercelli

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Il 24 novembre 2024 si è concluso l’iter per il rinnovo dei due maggiori organi collegiali dell’Università del Piemonte Orientale, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione.

I componenti dei due Organi saranno in carica per i prossimi quattro anni, a eccezione dei rappresentanti di studentesse e studenti che vanno rinnovati ogni due anni.

Il nuovo Senato Accademico è composto da 23 persone.

Oltre al Rettore, professor Gian Carlo Avanzi, che lo presiede, il Senato conta tra i suoi membri:

i rappresentanti delle aree scientifico-disciplinari rappresentate dai Dipartimenti Gianluca Aimaretti, Direttore del Dipartimento di Medicina traslazionale (DIMET), Marco Arlorio del Dipartimento di Scienze del Farmaco (DSF), Giorgio Barberis, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche, economiche e sociali (DIGSPES), Vincenzo Capizzi del Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa (DISEI), Guido Lingua, Direttore del Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica (DISIT), Roberta Lombardi, Direttrice del Dipartimento per lo Sviluppo sostenibile e la Transizione ecologica (DISSTE), Michele Mastroianni, Direttore del Dipartimento di Studi umanistici (DISUM), Lia Rimondini, Direttrice del Dipartimento di Scienze della salute (DISS);

i rappresentanti a completamento della componente di personale docente sono Marisa Gariglio (DIMET), Giovanni Battista Giovenzana (DSF), Federico Alessandro Goria (DIGSPES), Stefania Montani (DISIT), Iolanda Poma (DISUM), Luca Ragazzoni (DISSTE), Marta Ruspa (DISS), Martin Zagler (DISEI);

i rappresentanti eletti dal personale tecnico-amministrativo sono Emanuela Rosetta, Gianmarco Todi e Chiara Zara;

i rappresentanti delle studentesse e degli studenti sono Arianna Buschini, Paolo Facciotti e Thomas Zanin.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da 9 persone.

Il Rettore Gian Carlo Avanzi ne è il presidente.

Vi sono poi i componenti interni Michele Laus, professore ordinario di Chimica industriale, Anna Menozzi, professoressa associata di Economia e gestione delle imprese, Flavia

Prodam, professoressa associata in Scienze dell’alimentazione e Fabrizia Santini, professoressa ordinaria di Diritto del lavoro; il rappresentante delle studentesse e degli studenti è Federico Iato, mentre i componenti esterni sono Gianni Filippa, Presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Fernando Lombardi, già Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Antonio Giovanni Maconi, Direttore del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione DAIRI dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.

«Le sfide che attendono il nuovo Senato Accademico e il nuovo CdA sono numerose – ha commentato il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, professor Gian Carlo Avanzi –; sarà necessario imprimere una poderosa spinta per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara e dei nuovi Campus ad Alessandria e a Vercelli, senza dimenticare il completamento delle strutture assistenziali universitarie dell’ospedale di Alessandria che sarà presto Azienda Ospedaliero-Universitaria».

La nuova formazione del Consiglio di Amministrazione UPO mette in luce numerosi aspetti di innovazione e di profondo legame con il territorio di riferimento dell’Ateneo.

La nomina di tre docenti donne per la componente interna di Ateneo – le professoresse Anna Menozzi, Flavia Prodam e Fabrizia Santini – è un segnale tangibile nella direzione della parità di genere su cui l’Ateneo si sta impegnando senza sosta in attuazione del documento di programmazione di cui si è dotata, il Gender Equality Plan.

La nomina del Presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia Gianni Filippa, componente designato direttamente dal Rettore, sottolinea il desiderio di rendere ancora più efficace il rapporto con il tessuto produttivo e imprenditoriale, per legare l’innovazione accademica e la formazione delle nuove generazioni alle esigenze presenti e future del mercato del lavoro.

Le conferme di Fernando Lombardi – oggi Consigliere della Cassa di Risparmio di Asti e che è stato componente di vari consigli di amministrazione e di direzione tutti concentrati sul territorio (Confcommercio, Promozione Turistica, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Atena S.p.A.) – e di Antonio Giovanni Maconi – Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica e titolare da anni di strategici incarichi manageriali e di responsabilità presso l’Azienda Ospedaliera di Alessandria – sono una garanzia per il prosieguo di quanto costruito finora grazie al contributo delle fondazioni bancarie e in collaborazione con la Sanità pubblica.

«Si leggono in filigrana importanti linee già tracciate per il futuro del nostro Ateneo. Realizzare i nostri ambiziosi obiettivi, sostenere il diritto allo studio, la ricerca e soprattutto la terza missione sarà una sfida complessa ma straordinariamente importante per tutto il Piemonte orientale – ha aggiunto il Rettore Avanzi –; gli organi accademici saranno coinvolti in un progetto che completerà la realizzazione del piano strategico 2019-2024: la costituzione della Fondazione dell’Università del Piemonte Orientale, un ente che sarà strumentale al nostro Ateneo e gli consentirà di ottenere risorse sempre maggiori per favorirne il consolidamento e l’espansione. Il progetto della Fondazione UPO prevede la partecipazione attiva di importanti partners istituzionali dell’intero territorio piemontese».

Mentre il nuovo Senato Accademico si è già radunato per eleggere i membri del CDA di sua competenza, il debutto del nuovo Consiglio di Amministrazione è previsto per giovedì 30 novembre presso il Rettorato di Via Duomo a Vercelli.

Redazione di Vercelli

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Sabato 25 novembre, presso il Palazzetto dello sport di Cervasca, si è svolta la gara provinciale di kata, della Federazioni S.K.I. – Italia.

La competizione ha visto la partecipazione di un centinaio di atleti delle categorie juniores, seniores e veterani, provenienti da tutte le scuole di karate della Provincia.

La Shotokan Karate Cavallermaggiore, guidata dal Maestro Massimo Spertino e dal Maestro Antonino Viola, vi ha preso parte con 5 atleti, riportando anche in questo secondo appuntamento stagionale lusinghieri risultati:

Luca Bonino medaglia d’argento nella categoria juniores,

Licia Carena medaglia di bronzo nella categoria seniores;

Mattia Biazzi 4° classificato nella categoria seniores.

I Maestri sono stati soddisfatti anche delle prestazioni degli altri due karatechi di Cavallermaggiore: Sofia Gentile e Ettore Spertino che, nonostante la buona esecuzione del rispettivo kata, non sono riusciti a raggiungere il podio, sul quale sono saliti atleti di livello internazionale.

La parola kata nella lingua giapponese in antichità assumeva il significato di simbolo per enfatizzarne il contenuto spirituale della disciplina ed oggi assume il significato più semplice di forma: infatti il kata è un succedersi di tecniche di parate ed attacchi codificati contro più avversari immaginari.

Ogni kata richiede diversi livelli di studio, in funzione della maturità dell’atleta: al suo interno vi sono stratificate informazioni che servono ad insegnare qualcosa al corpo dell’atleta, al cui crescere dell’esperienza, gli permetterà di acquisire diverse modalità di praticare il kata, ovvero uno dei più importanti strumenti per apprendere l’arte del karate.

 

Redazione di Vercelli

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Vercelli, 25-11-2023

S2M Volley Vercelli – San Giacomo 3-0   (25/12 – 25/22 – 25/14)

S2M Volley Vercelli: Avilia (10), Bertinazzi (1), Comello (12), Fenoglio (4), Lupo Greta, Lupo Laura, Ippolito, Lecca (L2), Micillo (5),  Mosso (L1), Vattimo (3), Viazzo (16). All.: Gherardi, Vigliani

Dopo la sconfitta di misura di sabato scorso, la S2M Volley torna alla vittoria.

Opposte al San Giacomo Novara, Bertinazzi e compagne hanno rispettato il pronostico ottenendo il successo pieno.

È stato un 3-0 senza difficoltà, con le vercellesi che hanno rischiato qualcosina solo nel secondo set.

Sempre in vantaggio, giocando una buona pallavolo, le bicciolane , hanno conquistato i tre punti meritatamente, continuando ad essere nella parte alta della graduatoria.

Degne di merito le tre under 18, Vattimo che ha distribuito il gioco in modo vario e preciso, Avilia che ha avuto una percentuale d’attacco del 46% e Caterina Viazzo che con 16 punti è stata la MVP dell’incontro.

Non dimenticando la solita Comello sempre in doppia cifra ed il libero Mosso che sono il valore aggiunto per questa S2M.

Il prossimo turno vedrà alle atlete di Gherardi e Vigliani impegnate domenica 3 Dicembre alle ore 18.30 a Castelletto Ticino.

Un impegno da prendere con le molle, ma che deve essere affrontato con l’obiettivo di fare punti.

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

 

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Riceviamo e pubblichiamo il testo integrale dell’interrogazione trasmessa il 24 novembre.

Egregio Sig. Sindaco e Assessore competente

Comune di Borgosesia

Piazza Martiri, 1

13100 Borgosesia (VC)

Borgosesia, 24 novembre 2023

Oggetto: Manutenzione paratoia difesa spondale Rione Isola

Dalla lettura del verbale di deliberazione della Giunta Comunale n. 126 del 15 novembre u.s. avente per oggetto: “Programma Triennale Opere Pubbliche 2023-2025 annualità 2023 – approvazione modifica” abbiamo riscontrato che, a seguito dei nostri reiterati solleciti finalizzati a prevenire il ripetersi dei disastrosi eventi alluvionali dell’ottobre 2020 che hanno interessato il rione Isola, l’Amministrazione Comunale si è presa finalmente carico della verifica delle criticità per la movimentazione della paratoia realizzata con le opere di difesa spondale del rione (convenzione AIPO n. 84 del 15.06.2004, collaudo anno 2012).

Sono passati ben tre anni da quei tragici eventi, troppi, speriamo che a breve quanto ora previsto venga appaltato e portato a termine nel più breve tempo possibile.

Con l’eliminazione delle criticità e la, speriamo, prossima approvazione del “Piano di Protezione Civile Comunale” , anch’esso da noi più volte sollecitato, si potranno affrontare con tempestività e diligenza eventuali prossime emergenze, come da noi sempre e solo sottolineato.

Si richiedono, con risposta scritta, progetto, tempi e metodi di affidamento ed esecuzione dei lavori di adeguamento e miglioramento funzionale della paratoia oggetto di contributo di cui alla L.R. n. 38/78 per un importo di euro 167.000,00 così come da delibera di Giunta sopra indicato.

Giovanni Donati

Marco Antoniotti

Redazione di Vercelli

 

 

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