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Sono state certamente due mattinate memorabili quelle in cui l’Arcivescovo Marco Arnolfo ha voluto incontrare gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “C. Cavour” di Vercelli in Aula Magna nell’ambito del Progetto intitolato “Che cosa diresti alla Chiesa?”.

Alla fine di ottobre l’Arcivescovo ha incontrato in due mattinate diverse, in orario scolastico, dapprima diverse classi di vari indirizzi dell’Istituto Tecnico “Cavour” che avevano aderito già l’anno scorso al Progetto e  poi successivamente, in un’altra giornata, diverse altre classi dell’Istituto Professionale “Lanino”.

Il Progetto, proposto e organizzato dall’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi di Vercelli, seguendo l’itinerario del  “Cammino sinodale”, avviato da Papa Francesco e intrapreso dalla Chiesa italiana in questo periodo,  è stato seguito dagli insegnanti di religione cattolica dell’Istituto e cioè il Prof. Massimo Paracchini per l’Istituto Tecnico “Cavour” e la Prof.ssa Alessandra Ticozzi  per l’Istituto Professionale “Lanino”.

Il progetto è stato avviato già l’anno scorso con la prima fase dell’ascolto, in cui sono state raccolte le risposte degli allievi al quesito dell’indagine, proprio perché l’ambiente della scuola e dei giovani sono ritenuti sempre  centrali e sono stati considerati fin da subito protagonisti principali in questo itinerario, dove i credenti sono compagni in cammino, chiamati a testimoniare e ad annunciare la Parola.

L’essenza del percorso sinodale risiede proprio in una verità di fondo che non dobbiamo mai perdere di vista, cioè quella di ascoltare, di capire e mettere in pratica la volontà di Dio.

L’intervento dell’Arcivescovo ha segnato la seconda fase del Progetto che è quella del dialogo ed è stato fondamentale e molto stimolante per i ragazzi del nostro Istituto che hanno seguito con grande attenzione e interesse il suo coinvolgente eloquio in cui con molta naturalezza ha parlato di sé stesso e della sua esperienza come uomo di fede.

Durante la fase di preparazione all’incontro, gli studenti avevano mostrato i loro dubbi verso la fede, le loro critiche verso la Chiesa, ma anche la loro necessità di comprendere il mondo d’oggi e il bisogno di trovare dei valori fondamentali per orientarsi nella vita e per il loro futuro.

Fin dall’inizio  del suo intervento sono nate spontaneamente moltissime domande e curiosità da parte dei ragazzi, che erano già stati preparati all’incontro dagli insegnanti di religione, ma che si sono sentiti subito a loro agio ed hanno quasi intrapreso un dialogo diretto, quasi amichevole  con l’Arcivescovo.

E’ piaciuto per come ha saputo ascoltare e avvicinare i giovani alla Chiesa, senza alcuna barriera, con  la sua voglia di mettersi in gioco, la sua grande umanità, la sua sensibilità verso i più bisognosi, la sua  estrema sincerità, la sua mentalità aperta e vicina  ai giovani e alle loro  problematiche.

Ha dimostrato molto interesse verso di loro, raccontandosi con un atteggiamento quasi paterno.

Ha saputo coinvolgere tutti  con grande  spontaneità e gentilezza, rispondendo in modo approfondito a questioni sia sulla vita religiosa che su se stesso, dando degli ottimi consigli e trasmettendo fin da subito dei grandi insegnamenti.

Per molti di loro alla fine è stato un incontro bello, utile ed emozionante, quasi illuminante, hanno riscontrato molta saggezza nelle sue parole, che hanno rivelato fin da subito molta passione per il suo importante incarico.

Hanno potuto avere informazioni molto interessanti sia sulla sua giornata lavorativa, sia sulla sua vita e  su come si è sentito quando ha fatto la sua scelta per vocazione, lasciando tutto ciò che aveva di più caro, in particolare li ha colpiti il racconto  di come è arrivato al sacerdozio; ha saputo spiegare con grande semplicità alcuni concetti e valori importanti e fondamentali nella vita come l’amore e il perdono, dando sempre degli ottimi consigli ai nostri allievi, per la loro crescita e maturazione,  colmando anche il senso di vuoto  che alcuni hanno nel cuore in questo periodo.

Concludendo si può dire che sia stata un’esperienza veramente positiva e arricchente.

Il momento finale è stato poi quello forse più emozionante, quando ha accettato di scattare diverse foto con i ragazzi ed in cui ha cercato di avvicinarli ancora di più.

 

 

Redazione di Vercelli

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Albenga-Borgosesia 1-1

Alba-Gozzano 1-1

Asti-Vado 0-0

Chieri-Pinerolo 1-0

Città di Varese-Bra 2-0

Fezzanese-Lavagnese 1-0

Ligorna-Vogherese 3-1

Pont Donnaz-Derthona 2-0

RG Ticino-Alcione Milano 1-2

Sanremese-Chisola 2-0

Classifica

Alcione 44

Chisola 37

Albenga 36 (-1)

Città di Varese 35 (-1)

RG Ticino 32

Asti 32

Vado 31

Ligorna 31

Bra 28

Fezzanese 26

Vogherese 24

Gozzano 23

Derthona 22

Sanremese 22

Pinerolo 22

Chieri 21

Pont Donnaz 19

Lavagnese 18

Alba 18

Borgosesia 14

 

Redazione di Vercelli

 

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PiemonteOggi, Regione Piemonte, Valsesia e Valsessera

Albenga 1

Borgosesia 1

Marcatori: 13’ pt Di Stefano su rigore, 15’ pt Manara

Albenga (3-5-2): Bisazza; Mukaj, Venneri, Legal; Nesci (1’ st Pellicanò), Berretta, Tesio (24’ pt Castiglione), Di Stefano (36’ st Birzò), Moscatelli; Jebbar, Vari (19’ st Colantonio -– 40’ st Massoni).

A disp.: Romano, Mulè, Nacci, Giudice..

All. Aiello.

Borgosesia (4-4-2): Uva; Peritore (42’ st Giacona), Gilli, Derbali, Rekkab; Monteleone (42’ st Soldi), De Angelis (22’ st Bertoni), Tunesi, Henin; Del Barba (32’ st Iannacone), Manara.

A disp.: Autoriello, El Achkouri, Colombo, Lauciello, Tobia.

All.: Moretti.

Arbitro: Franzò di Siracusa

Guardalinee: Bensorte di Trapani e Di Marco di Palermo

Note: giornata ventosa con cielo coperto. Terreno in erba sintetica. Spettatori 250 circa. Ammoniti: Tesio, Di Stefano, Del Barba, De Angelis. Angoli: 1-4. Recupero: 1’ pt – 5’ st

Parte dalla Liguria il 2024 del Borgosesia.

Avversario dei granata è un’Albenga terzo in classifica.

I valsesiani si presentano alla sfida con un inedito 4-4-2.

Oltre all’assente Duse, non è tra i titolari nemmeno Lauciello che non al meglio parte dalla panchina.

La gara si apre con il tentativo di Moscatelli che termina alto.

Al 5’ Di Stefano manda sull’esterno della rete.

E’ il 12’ quando i liguri beneficiano di un calcio di rigore per un  contatto Derbali-Di Stefano.

Dagli 11 metri Di Stefano non sbaglia e porta avanti i suoi.

Palla al centro il Borgosesia pareggia.

E’ il quarto d’ora e i granata calciano una punizione laterale.

Henin, fa sponda per Manara, che da due passi insacca.

Dopo la gara non regala altre emozioni offensive e si sviluppa per lo più a centrocampo.

Ne finale di tempo Di Stefano conclude centralmente.

La ripresa si apre con l’incornata di Manara, neutralizzata da Bisazza.

Il Borgosesia conduce le redini del gioco e sfiora il vantaggio al 25’.

Prima la conclusione di Manara è deviata in angolo e sugli sviluppi dello stesso, Gilli incorna a lato di poco.

Nel recupero il Borgosesia sfiora il gol con Bertoni e Henin che non hanno fortuna.

Dopo non succede altro e la gara termina in parità.

Redazione di Vercelli

 

 

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Valenza (AL) 06-01-2024

Unico Delivery – Unipolglass S2M Volley 0-3 (14-25 1025 9-25)

In campo: Aviglia, Costanzo, Nicodemo, Agüero, Molinaroli, Scalone, Conti, Cullhaj, Alfieri, Bianco, De Martini, Tardivo. All.: Fortuna

Riparte il campionato dell’ S2M Volley, le prime a scendere in campo conquistando la vittoria per 3-0 sono le U13 Unipolglass a Valenza.

Prossimo appuntamento a Vercelli sabato 13 contro Pallavolo Scurato.

 

Redazione di Vercelli

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Si è chiusa la prima giornata di calendario dello Storico Carnevale di Ivrea: protagonisti, fin dal primo mattino, gli amati Pifferi e Tamburi che con le loro note hanno dato il la ufficiale in piazza di Città alla manifestazione.

Tangibile l’emozione del popolo in festa che ora dopo ora si è accodato al corteo per le vie del centro cittadino seguendo con partecipazione gli appuntamenti della giornata, primo fra tutti l’assaggio dei fagioli grassi a San Lorenzo.

Ottimo anche il riscontro da parte di chi ha seguito gli eventi attraverso i canali social del Carnevale: il video della prima pifferata in poche ore è stato visto solo su Instagram da oltre 24mila utenti registrando quasi 3000 like.

Alle 12 una piazza gremita ha ascoltato il Sostituto del Gran Cancelliere Erino Mignone nella lettura del Verbale di presentazione del Generale 2024.

Un emozionato Alberto Bossino ha quindi ricevuto sciabola e feluca dal Generale 2023 Marcello Feraudo.

Alle 14, la piazza ha visto protagonista il terzo Personaggio maschile dello Storico Carnevale, il Podestà Piero Groia che dopo la tradizionale cerimonia del sale e del pane, scortato da Credendari e Armigeri, si è recato al Monte Stella per poi ricongiungersi in piazza Ottinetti al corteo guidato dagli Alfieri con le bandiere delle antiche parrocchie cittadine.

Il pomeriggio si è chiuso con la cerimonia liturgica in Duomo alla presenza delle autorità civili e militari e di tutte le Componenti dello Storico Carnevale per la Cerimonia dei Ceri e la benedizione alle squadre. Come da tradizione, infatti, il Magnifico Podestà, accompagnato dal suo seguito ha fatto dono a Monsignor Vescovo Edoardo Cerrato del cero votivo per invocare la protezione della Madonna sulla Città.

È stata una buona giornata di apertura – commenta il Presidente Alberto Almatutto si è svolto con regolarità e scioltezza. La rigida temperatura delle prime ore della mattinata non ha scoraggiato gli amanti della Festa che già dalle 8 si sono via via radunati in Piazza di Città nell’attesa di quel suono tanto caro e amato da tutti gli eporediesi. Un suono inconfondibile che ha riscaldato gli animi e proiettato tutti in questa nuova edizione del nostro amato Storico Carnevale. Da lì è stato un crescendo di partecipazione ed emozioni. Siamo anche molto soddisfatti dell’esito oltre ogni aspettativa della vendita del manifesto ufficiale e delle sue declinazioni per le nove squadre che sono andati letteralmente a ruba. Ottimi risultati anche dalla promozione sull’acquisto a tariffa agevolata del biglietto di ingresso per domenica 11 febbraio. Ad oggi sono stati venduti oltre mille biglietti. Da oggi il calendario ufficiale e collaterale si fa più fitto di eventi e appuntamenti: a tutti auguro, a nome della Fondazione, buon Carnevale”.

Redazione di Vercelli

 

 

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Alba-Gozzano

Arbitro: Andrea Traini di San Benedetto Del Tronto

Guardalinee: Marco Palazzo di Campobasso e Massimiliano Miccoli di Bari

Albenga-Borgosesia

Arbitro: Fabio Franzò di Siracusa

Guardalinee: Vito Bensorte di Trapani e Giuseppe Di Marco di Palermo

Asti-Vado

Arbitro: Andrea Scarano di Seregno

Guardalinee: Pablo Lemos di Nola e Niccolò Agostino di Roma 1

Chieri-Pinerolo

Arbitro: Simone Palmieri di Avellino

Guardalinee: Samuele Bertaina di Alba – Bra e Alessandro Rallo di Marsala

Città di Varese-Bra

Arbitro: Federico Tassano di Chiavari

Guardalinee: Domenico Zappino di Vibo Valentia e Giovanni Gigliotti di Cosenza

Fezzanese-Lavagnese

Arbitro: Vincenzo D’Ambrosio Giordano di Collegno

Guardalinee: Giacomo Sanna di Cagliari e Luca Casula di Carbonia

Ligorna-Vogherese

Arbitro: Roberto Aratri di Bari

Guardalinee: Salvatore Barbanera di Palermo e Roberto Cusimano di Palermo

Pont Donnaz-Derthona

Arbitro: Roberto Rago di Moliterno

Guardalinee: Leandro Claps di Potenza e Giuseppe Chiarillo di Moliterno

RG Ticino-Alcione Milano

Arbitro: Michele Maccorin di Pordenone

Guardalinee: Davide Gigliotti di Lamezia Terme e Leonardo Mallimaci di Reggio Calabria

Sanremese-Chisola

Arbitro: Leonardo Leorsini di Terni

Guardalinee: Giovanni Battista Citarda di Palermo e Manfredi Canale di Palermo

 

Redazione di Vercelli

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Come di consueto, anche oggi 6 gennaio 2024, nella serata intorno alle 18, dopo un piccolo diverbio con Babbo Natale, la Befana è scesa dalla Torre dell’Angelo con la collaborazione dei Vigili del Fuoco del Comando di Vercelli.

Una volta scesa dalla sua scopa volante, ha regalato caramelle e fatto foto ricordo con i tantissimi bimbi arrivati in piazza Cavour per l’occasione.

Redazione di Vercelli

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(marilisa frison) – L’Epifania tutte le feste si porta via, ma non si porta via l’incontro con Gesù, che va mantenuto con il ritrovo domenicale in chiesa di tutta la Comunità, per camminare insieme come i Re Magi e provare una gioia immensa nell’ammirare e seguire la stella che è Gesù.

C’è chi cerca per trovare un senso nella vita un orientamento, c’è chi invece chi cerca per distruggere come Erode, c’è chi vive per trovare la vita come i Magi e c’è chi vive per uccidere la vita come Erode, c’è chi vive per conquistare e mantenere un potere come Erode e c’è chi vive invece per far sì che la propria vita sia un servizio alla vita come i Magi.

Poi al centro della scena ci sono i tre doni: regalità (Oro), adorazione (incenso) e la sofferenza, i dolori (Mirra).

I Magi lasciano il loro tutto per affidarsi a un altro tutto, che cosa vuol dire questo tutto? – e don Maggioni, perplesso, mette al corrente l’Assemblea del chiacchiericcio, il vociare di questi ultimi giorni – C’è più di una persona che mi ha detto: ma don c’è in giro la voce che vai via?

Io preso alla sprovvista, mi son chiesto ma da dove proverrà questa voce, questa inquietudine? E mi sono chiesto: ma io Signore dove devo essere per testimoniare la mia fede la mia voglia di Vangelo? …” (In allegato omelia completa).

Dopo la lettura del Vangelo è stato fatto l’annuncio del Giorno di Pasqua, che quest’anno sarà il 31 marzo e da lì scaturiranno tutti i giorni Santi: le Ceneri con inizio della Quaresima 14 Febbraio, l’Ascensione del Signore 12 Maggio, la Pentecoste il 19 Maggio, la prima Domenica di Avvento l’1 Dicembre.

Al termine della Santa Messa dopo la benedizione solenne i fedeli hanno potuto baciare e rendere onore al bambino Gesù.

Alzati e rivestiti di luce e sii raggiante, perché chi trova il Signore è raggiante e illumina tutto.

E nel pomeriggio intorno alle 17,30 la Befana di Atrap è volata ed atterrata nel cortile dell’oratorio Sacro Cuore di Trino per la felicità dei bimbi.

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I gialloverdi di coach Andrea Ortogni, oggi pomeriggio (sabato 6 gennaio), hanno vinto nettamente (7-1) contro il Wasken Lodi.

Era la prima giornata del torneo e partenza migliore non poteva esserci per Tarsia e compagni.

Ortogni è partito con un quintetto composto da Errico, Schena, Bernabè, Francazio e Gori.

Amatori che ha subito impresso il proprio ritmo al match, correndo pochi rischi e pungendo in fase offensiva.

Partita che si sblocca al 7’36, grazie a una rete di Andrea Gori.

Poco dopo, al 9’46”, il bomber gialloverde si ripete.

Il tris viene calato al 18’01” dal giovane (e sempre più convincente) Martelli.

In chiusura di primo tempo, al 24’07” è ancora Gori ad andare in rete.

Nella ripresa il copione non cambia.

Amatori sempre padrone di gioco e Lodi che prova a reagire, soprattutto nelle ripartenze.

Protagonista della seconda frazione diventa l’intramontabile Amleto Francazio.

Sono sue le reti del 5-0 e del 6-0, siglate rispettivamente al 30’22” e al 35’21”.

Riccardo Bernabè, diventato ormai uno dei punti fermi della squadra gialloverde, scrive il suo nome nel taccuino di giornata, andando in goal al 37’46”.

Solo nel finale il Lodi riesce a segnare la classica rete della bandiera. Autore, al 49’30” Monticelli.

Esordio con la maglia dell’Amatori per il neo arrivato Davide Bergamin, giocatore che “allunga” la panchina e che potrà essere molto utile nel prosieguo del campionato.

Gialloverdi che torneranno in pista domenica 21 gennaio, quando affronteranno, in trasferta, il Seregno.

Hockey Amatori Vercelli – Amatori Wasken Lodi: 7-1 (4-0; 3-1)

Hockey Amatori Vercelli: Errico, Tarsia, Schena, Bernabè, Francazio, Bergamin, Martelli, Kadara, Gori, Chiavaro. Allenatore: Ortogni

Amatori Wasken Lodi: Coppola, Orsi, Zanello, Monticelli, Grassi, Basso Ricci, Broglia, Borsa, Ruja. Allenatore: Sanpellegrini

Arbitro: Sala

Marcatori: 7’36”, 9’46”, 24’07” Gori (AVC); 18’01” Martelli (AVC); 30’22”, 35’21” Francazio (AVC); 37’46” Bermabè (AVC); 49’30” Monticelli (AWL)

Falli di squadra: Amatori Vercelli – 6; Lodi – 2

Redazione di Vercelli

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Regione Piemonte

***

Is 55, 1-11

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:
“O voi tutti assetati, venite all’acqua,
voi che non avete denaro, venite;
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro guadagno per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
Porgete l’orecchio e venite a me,
ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide.
Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo d’Israele, che ti onora.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata”.

Da Is 12

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

1 Gv 5, 1-9

Dalla prima lettera di San Giovanni apostolo

Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio.

Mc 1, 7-11

Dal Vangelo secondo San Marco

In quel tempo, Giovanni proclamava: “Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo”.
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”.

***

UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE

“Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie…” (prima lettura): quale distanza tra i “disegni di Dio” e i “disegni dell’uomo”! 

Ma l’abisso è colmato: il Messia sarà quel “cielo”, quel Dio che si “avvicina” all’uomo.

“Il Verbo si è fatto carne”.

Come la pioggia e la neve

scendono giù dal cielo,

 e non vi ritornano senza averla irrigata,

 fecondata e fatta germogliare,

 per dare seme al seminatore

 e pane a chi mangia,

 così sarà della parola

 uscita dalla mia bocca 

(Isaia 55, 10-11)

La parola ebraica majîm, “acqua”, risuona 580 volte nell’Antico Testamento.

Pioggia e neve che “abbonda” e arricchisce laghi, fiumi, torrenti, rigagnoli, pozzanghere, deserto, pozzi… acqua che fa germogliare, feconda, produce ricchezza e abbondanza… come quel Verbo…

Acqua viva: Cielo che “vivifica” la storia umana.

Amore che vivifica e perdona.

Il Verbo nel quale “è la vita e la vita è la luce degli uomini” (Giovanni 1, 4)

Acqua di quel fiume…

Penitenti in attesa…

“Prepatate la via… Raddrizzate i sentieri…”

Si mescola con la folla, si confonde, si mette in fila… è lì, sulle rive del fiume Giordano proprio con il mondo. Solidarizza con l’umanità.

Gesù è lì tra gli abitanti di Gerusalemme e tra quelli della Giudea (Vangelo di Marco).

Dio prossimo all’umanità.

“Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo» (Mc 1,7-8): Giovanni annuncia la venuta di uno più forte, che viene dopo di lui, e del quale si considera umile servo.

Gesù “in fila”, “in attesa”: Dio è “forte”, è Onnipotente, è relazione, relazione Trinitaria.

Dio è Padre, Dio è Figlio, Dio è Amore.

La relazione e la redenzione.

Uomo – Dio.

Nelle acque del Giordano, la relazione divina.

ll battesimo di Giovanni viene chiamato un “battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati” (Mc 1,4; Lc3,3); Giovanni stesso disse che battezzava “con acqua in vista del (o per il) ravvedimento” (Mt 3,11).

Quelli che si fanno battezzare da Giovanni nel fiume Giordano “confessavano i loro peccati, exomologoúmenoi tàs hamartías autàn» (Mc 1,5; Mt 3,6).

Il lavaggio in acqua era visto in quella cultura come un tipo di purificazione (dal peccato o dall’impurità).

Naturalmente, non era il battesimo in sé che portava il perdono.

Era il ravvedimento che era il passo essenziale, perché Dio guarda il cuore e non l’esterno.

Giovanni battezza hydati, “con acqua”, Gesù battezza en pneúmati hagí , “in Spirito Santo”.

Giovanni, conforme agli oracoli del profeta Isaia, Giovanni annuncia la salvezza di Dio che raggiungerà ogni essere umano.

Il battesimo di Giovanni è l’esperienza d’incontro con Dio che si fa vicino all’essere umano.

Gesù toglierà il peccato, Egli è l’ “Agnello di Dio”.

A quale dignità ci eleva il Battesimo:

“Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!” (1 Gv 3,1).

Lo Spirito Santo, ricevuto per la prima volta nel giorno del nostro Battesimo, ci apre il cuore alla Verità, a tutta la Verità. Lo Spirito spinge la nostra vita sul sentiero impegnativo ma gioioso della carità e della solidarietà verso i nostri fratelli. Lo Spirito ci dona la tenerezza del perdono divino e ci pervade con la forza invincibile della misericordia del Padre. Non dimentichiamo che lo Spirito Santo è una presenza viva e vivificante

Battesimo: “immersione in Cristo”.

Rigenerazione e rinascita: “Andate e battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

Battezzati: corpo di Cristo che è la Chiesa.

Battezzati: perdonati dalla morte di Gesù.

Sulle rive del Giordano il Padre “presenta” il “Figlio” al mondo, dopo la sua “presentazione” all’uomo nato dal grembo di una donna: “Tu sei il Figlio mio, l’amato, il mio compiacimento”.

Tu … sei l’Amato.

Tu… Figlio mio…

Tu… Amato Amante.

Tu… che insegni l’Amore .

Tu… Voi…

Quale gioia, guardando la Chiesa, il Padre se potesse dire: “In voi mi sono compiaciuto… in voi che vivete nell’Amore, in voi che avete compreso e vivete il Vangelo…”

Quale gioia per quel Dio che ci vede “in fila” sulle rive dei fiumi dell’odio, dell’indifferenza, della povertà, della noia, del disinteresse, della guerra… potesse dire alla sua Chiesa: “In te ho posto il mio compiacimento”.

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