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Verrà inaugurata sabato 3 febbraio 2024 alle ore 17,00 la mostra che esporrà le opere del gruppo di artisti “Causæ Itineris” composto da Valentina Bevilacqua, Simone Bordignon, Monica Falcone, Giulia Lungo, Giulia Maiolo, Lorena Maiura, Marta Re, Serena Repetto, Anna Savio, Jennifer Torassa.

L’esposizione sarà aperta al pubblico nella Ex Chiesa della Misericordia, in Piazza San Domenico, fino al 18 febbraio 2024.

La mostra esplora l’approccio sensoriale di un artista al mondo, concentrandosi sulla forza visiva dei Tarocchi.

L’artista trasla le figure iconiche degli Arcani maggiori nel contesto contemporaneo della pittura e della pratica artistica, associando le figure al percorso creativo dell’artista.

La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta sabato e domenica dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 17,00.

 

Redazione di Vercelli

 

Posted in Cultura e Spettacolo

«L’ambiente e i rifiuti »: questo il titolo della conferenza tenuta presso la sede di Unitre Bianzé, venerdì 26 gennaio.

Il relatore dott. Alessandro Argentero, perito industriale e auditor interno Sistemi di Gestione Ambientale ISO14001:2015, ha sottolineato l’importanza di un’educazione allo smaltimento dei rifiuti, che spesso manca alla popolazione.

L’attenzione di ciascuno ad una corretta raccolta differenziata e ad un adeguato risparmio energetico sarebbe infatti un importante contributo alla cura del nostro Pianeta malato.

Occorrono, tuttavia, anche oculate scelte politico- economiche, poiché anche la produzione di prodotti tendenti all’impatto zero, necessitano di energie e costi elevati.

Le energie alternative sono valide, ma da sole ad oggi non sono sufficienti al fabbisogno energetico (industriale, commerciale, ecc.)

Dunque, quale tipo di energia rinnovabile, potrebbe risultare la più adatta al nostro Paese?

Sicuramente non quella eolica: in Italia i venti non sono costanti.

Perché non potenziare quella geotermica, dal momento che la nostra penisola è ricca di fonti di calore a bassa profondità?

L’evento è terminato con le domande da parte del pubblico sui temi trattati.

La Presidente Rita Lorena Fassone e la Segretaria Prof. Rosella Marone ringraziano il dott. Argentero ed i partecipanti.

Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

Riceviamo e pubblichiamo

Quando finisce un amore 

Apprendiamo con stupore che Carlo Stragiotti, ultimo “primo cittadino” dell’ex comune di Sabbia, si è reso conto, solo ora, che non c’e stato alcun investimento né alcuna azione propositiva da  parte del Comune di Varallo nei confronti del territorio sabbiese. 

Con stupore perchè noi ci aspettavamo, almeno nei primi anni, di essere “coccolati” e   invece…..tutte le nostre osservazioni e i nostri timori si sono realizzati ben prima del  previsto. 

Forse non tutti si ricordano come ebbe inizio l’iter per la fusione dei due comuni, ma noi c’eravamo e ci ricordiamo bene che nel corso del mese di febbraio 2017 si svolse un Consiglio Comunale  durante il quale, alla presenza anche dell’intera amministrazione  Comunale di Varallo, ci venne comunicata la decisione di fondere i due comuni, senza  neppure aver inserito l’argomento nei punti dell’o.d.g.

Quali potevano essere le motivazioni che avevano spinto Carlo Stragiotti a “svendere” il suo  Comune? 

Non certo gli interessi dei Sabbiesi ne tanto meno le inesistenti difficoltà finanziarie da lui  prospettate visto che il comune non aveva debiti e non aveva contratto mutui, ma bensì aveva goduto di contributi ottenuti dalla precedente amministrazione grazie a diversi progetti  di cui il più rilevante, quello dei “6000 campanili” ammontava a oltre 900.000 euro. 

E’ chiaro che le motivazioni erano altre. 

Nel frattempo, decaduto dalla carica di sindaco a seguito della fusione, Stragiotti ha poi ricevuto diversi incarichi istituzionali, tutti di nomina politica e non conseguenti ad elezioni. 

Ricordiamo bene anche la fretta di concludere questo “affare”, nonostante la comunità sabbiese , quella che solo tre anni prima lo aveva eletto sindaco, si fosse espressa per il NO in occasione del referendum sulla fusione.

Tutto doveva essere concluso entro l’anno perchè Varallo, il vero beneficiario dell’accordo, potesse garantirsi fin da subito il Contributo. 

La normativa prevedeva che parte del contributo venisse destinata ad investimenti, anche di lungo periodo, volti a migliorare la qualità della vita degli abitanti del comune accorpato, ma anche su questo aspetto non ci furono garanzie nonostante le ripetute richieste. 

Quando finisce un amore però rimangono i cocci e ben lo sanno gli abitanti di Sabbia che si trovano a subire scelte capestri ,non condivise, che hanno condotto il territorio sabbiese ad una condizione di abbandono ampiamente prevedibile. 

D’altronde perchè il Comune di Varallo dovrebbe investire su Sabbia, ultima delle sue numerose frazioni?

Pochi abitanti, quindi pochi voti. 

Questi abitanti però sono portatori di un considerevole tesoro, ben 17 milioni di euro, milioni di euro che, a tutt’oggi non siamo ancora riusciti a capire dove vengano spesi: sappiamo solo che non vengono spesi a Sabbia.  

Redazione di Vercelli

 

Posted in Enti Locali

La Camera Penale di Vercelli ha deliberato  di aderire all’astensione delle udienze e da ogni attività giudiziarie del settore  penale proclamata dalla Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane con delibera del 25.1.2024 per i giorni 7, 8 e 9 febbraio 2024.

Di seguito testo integrale della delibera della Giunta U.C.I.P. in data 25.1.2024 che accompagna e motiva l’astensione, per portare a conoscenza dei cittadini le motivazioni di tale decisione.

 

GIUNTA DELL’UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE

Delibera del 25 gennaio 2024

La Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane,

RILEVATO

– che con delibera del 20 novembre 2023 è stato proclamato lo stato di agitazione denunciando le determinazioni assunte dal Governo con l’emanazione del pacchetto sicurezza, violative dei principi di offensività e proporzionalità, tipiche del populismo giustizialista e del diritto penale simbolico;

– che con tale proclamazione è stata censurata l’irrazionale moltiplicazione delle fattispecie di reato e l’aggravamento delle pene in senso contrario al principio di uguaglianza e di proporzionalità, nonché la perdurante pretesa di affidare al sistema penale la soluzione di ogni situazione di conflitto sociale, facendo gravare in maniera del tutto irrazionale sulla carcerazione il destino dell’intero ordinamento;

– che con tale iniziativa abbiamo in particolare inteso stigmatizzare la mancata soppressione dei limiti interposti all’appello dall’art. 581 c.p.p. che era stata oggetto di una reiterata richiesta di intervento al Ministro della giustizia Carlo Nordio;

CONSIDERATO

– che, benché sia oramai dimostrato che il sistema carcerocentrico incrementi la recidiva che, viceversa, viene sensibilmente contenuta percorrendo la strada dell’implementazione delle misure alternative e delle pene sostitutive si continua ad affidare allo strumento repressivo penale la risposta alla legittima richiesta di sicurezza che proviene dalla collettività conducendo così al collasso l’intero sistema;

– che a fronte del drammatico fenomeno dei suicidi in carcere, la cui incidenza (già DIECI dall’inizio dell’anno) è di venti volte più alta che nelle condizioni di libertà, del perdurante aumento del sovraffollamento (oramai prossimo a quello della sentenza Torreggiani) e del conseguente peggioramento delle condizioni di vita a cui sono costretti i detenuti ristretti in carceri ormai al collasso, sono venute del tutto a mancare, da parte del Governo, iniziative volte alla decompressione ed alla salvaguardia della dignità dei ristretti, proponendosi, al contrario, esclusivamente la progettazione di nuovi spazi detentivi, ovvero l’incremento di strumenti e di risorse in chiave puramente securitaria e di conservazione dello status quo;

– che, anziché rispondere agli obblighi impostigli dalla Costituzione e dalla CEDU, che fanno divieto di infliggere pene o trattamenti inumani, si è inteso piuttosto introdurre nuove fattispecie di reato come la “Rivolta in istituto penitenziario”, integrata anche da condotte tipicamente inoffensive, quali la resistenza passiva, inserendo tali nuove fattispecie nel catalogo dei reati ostativi di cui all’art. 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario;

– che analoghe soluzioni si è inteso adottare con riferimento ai luoghi della cd. Detenzione amministrativa ove persone prive di colpa si vedono private della libertà personale e costrette a vivere in condizioni inaccettabili per uno stato di diritto e per ogni moderna e civile democrazia rispettosa dei vincoli costituzionali e sovranazionali;

RITENUTO

– che il contenuto del pacchetto sicurezza, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela una matrice securitaria sostanzialmente populista e profondamente illiberale caratterizzata da un irragionevole rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi e ai danni dei soggetti più deboli, distinguendosi per l’introduzione di un’iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione dei principi di eguaglianza e proporzionalità;

– che l’Unione delle Camere Penali Italiane aveva fornito il proprio contributo per la redazione delle disposizioni integrative e correttive della Riforma Cartabia e che nonostante la premessa alla relazione illustrativa contenga la formula (di stile) secondo la quale nell’elaborazione dei correttivi si è tenuto conto dei contributi provenienti dall’accademia, dall’avvocatura e dalla magistratura”, in concreto nessuna delle puntuali proposte di modificazione suggerite è stata recepita;

– che a fronte della oramai concorde esigenza di addivenire ad una complessiva, radicale ed organica riforma del processo penale che restituisca coerenza al modello accusatorio, si è proceduto ancora una volta in maniera disorganica alla formulazione di rimedi inadeguati e limitati, mentre si è assegnato il compito di operare la riforma del codice ad una Commissione ministeriale che risulta tuttavia formata nella sua schiacciante maggioranza da esponenti della magistratura spesso portatori di una visione assai distante dal ripristino di quel modello originario;

– che d’altronde, in linea con la scelta di privilegiare in esclusiva il contributo “tecnico” della magistratura, si è anche ritenuto di non intaccare affatto l’egemonia dei “fuori ruolo” all’interno del Ministero della Giustizia, effettuando con la riforma ordinamentale in atto una vera e propria “fotografia” dell’esistente, così confermando il sostanziale presidio dei  rappresentanti del giudiziario all’interno dell’esecutivo con un evidente violazione del principio liberale di separazione dei poteri;

– che tra gli interventi urgenti prospettati al Ministro vi è certamente quello che afferisce alla necessaria e più volte richiesta abrogazione dei commi 1-ter e 1-quater dell’art. 581 c.p.p. che prevedono l’allegazione di una elezione o dichiarazione di domicilio e per gli imputati assenti l’allegazione di uno “specifico mandato ad impugnare”;

– che tale previsione oltre a ledere la dignità del difensore e a restringerne le facoltà proprie, nuoce gravemente ai soggetti più deboli che usufruiscono dell’istituto della difesa d’ufficio, a

vantaggio di un efficientismo indifferente alla qualità della giustizia, all’effettività del diritto di difesa, alla centralità dell’accertamento della responsabilità penale attraverso un doppio grado di giudizio, in violazione dei principi costituzionali e sovranazionali;

– che la riduzione del numero delle impugnazioni con conseguente alleggerimento dei ruoli delle Corti d’Appello e della Corte di Cassazione non può essere considerato in alcun modo un obiettivo da perseguire legittimamente attraverso la compressione del diritto di impugnare, anche a scapito della riforma di sentenze ingiuste e di irrogazione di pene illegali;

PRESO ATTO

– che nonostante gli incontri con il Ministro Carlo Nordio, succedutisi alla delibera dello stato di agitazione, aventi ad oggetto la richiesta di modifica dell’art. 581 c.p.p., abbiano visto la sostanziale condivisione circa la opportunità di abrogare i commi 1-ter e 1-quater del suddetto articolo, gli stessi si sono interrotti a fronte della rappresentata impossibilità di accedere alla auspicata riforma a causa della funzione deflattiva che questa norma avrebbe nel sistema delle impugnazioni, con conseguente flessione degli indici di riduzione delle pendenze imposte dal P.N.R:R.;

– che in assenza di risposte positive in ordine alla soppressione di norme inique che comprimono inammissibilmente il potere di impugnazione del difensore, prerogativa fondamentale dello

stesso inviolabile diritto di difesa, si deve porre in essere ogni iniziativa politica a presidio dei principi costituzionali e convenzionali per ristabilire la centralità del diritto di difesa, che si articola anche e soprattutto nel potere di impugnare provvedimenti ritenuti ingiusti in particolare in favore dei soggetti più deboli quali sono i difesi d’ufficio;

– che, pur prendendo atto di importanti segnali di attenzione del Governo verso quelli che sono da sempre obiettivi propugnati dall’Unione delle Camere Penali Italiane, quali il ripristino della prescrizione sostanziale, ovvero gli ulteriori interventi in materia penale con l’abrogazione dell’abuso di ufficio e la ridefinizione della fattispecie di traffico di influenze, resta evidentemente contraddittorio il percorso sin da subito intrapreso della iperproduzione di nuove fattispecie di reato, in direzione opposta alla realizzazione di un diritto penale minimo;

– che anche in materia di intercettazioni, sebbene sia certamente apprezzabile l’aver finalmente dato seguito ad una risalente richiesta di UCPI a tutela della riservatezza delle comunicazioni fra difensore e il proprio assistito, sostanzialmente violata attraverso interpretazioni distorte e riduttive dell’art. 103 c.p.p., non può non rilevarsi che se da un lato si afferma di voler contenere l’abuso dello strumento intercettativo, dall’altro si è provveduto ad un abnorme ed irragionevole allargamento del suo utilizzo a tutti i reati laddove siano aggravati dall’art. 416-bis.1. c.p. e dunque al di fuori del ricorrere di fenomeni di “criminalità organizzata”, emergendo dunque anche in questa materia l’urgente necessità di un intervento più organico di riforma;

– che l’Unione delle Camere Penali Italiane, in assenza di una risposta sollecita e chiara in ordine alle emergenze sopra segnalate ed a quelle che riguardano in particolare lo stato del processo penale e le condizioni del carcere nel nostro Paese, fenomeni che entrambi colpiscono al cuore i principi della Costituzione, il diritto di difesa e la dignità stessa delle persone private della libertà personale, non può non assumere legittime iniziative volte ad impedire l’attestazione di irrevocabilità su sentenze ingiuste e la susseguente esecuzione di condanne a pene detentive di persone a cui non è stato consentito accedere ad un successivo grado di giudizio;

– che deve altresì assumersi una ferma posizione chiedendo che il Governo adotti con urgenza misure tecniche immediate al fine di rimediare all’ingravescente fenomeno del sovraffollamento anche attraverso l’adozione di provvedimenti di clemenza generalizzata quali l’amnistia e l’indulto;

– che devono porsi le premesse per un cambio di rotta radicale e per un intervento ampio ed organico che recuperi la finalità rieducativa delle pene, che escluda la centralità del carcere quale luogo di esercizio di tale finalità, che restituisca la necessaria dignità all’esperienza residuale delle pene detentive, respingendo ogni iniziativa volta ad esaltare la finalità retributiva della pena, l’esemplarità delle condanne a pena detentiva, ed ogni equazione fra carcere e sicurezza dei cittadini, incrementando al contrario l’accesso ad ogni forma di sanzione alternativa;

– che l’Unione chiede con forza e determinazione al Governo di porre in campo ogni energia ed ogni risorsa al fine di affrontare con efficacia il terribile fenomeno dei suicidi non essendo più tollerabile che coloro che sono nella esclusiva responsabilità dello Stato, giovani e meno giovani, sottoposti a custodia cautelare e condannati definitivi, non vedano le loro vite oggetto di adeguata cura e di salvaguardia.

Tanto premesso,

DELIBERA

nel rispetto del Codice di Autoregolamentazione l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 7, 8, 9 febbraio 2024 escluso il circondario di Termini Imerese, interessato da un’astensione indetta dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese con delibera del 16 gennaio 2024 per i giorni 5, 6, 7, 8 e 9 febbraio 2024;

INVITA

le Camere Penali territoriali ad organizzare, per i giorni 7 e 8 febbraio 2024, iniziative di informazione e di discussione sulle ragioni della protesta;

CONVOCA

le Camere Penali territoriali affinchè partecipino tutte  all’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario dei Penalisti Italiani che si terrà in Roma i giorni 9 e 10 febbraio 2024;

DISPONE

la trasmissione della presente delibera al Presidente della Repubblica, ai Presidenti della Camera e del Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, ai Capi degli Uffici giudiziari.

Roma, 25 gennaio 2024

Il segretario

Avv. Rinaldo Romanelli

Il Presidente

Avv. Francesco Petrelli

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Dopo i positivi riscontri riscossi nel mese di gennaio, la programmazione del Teatro Municipale prosegue con un calendario fitto di appuntamenti anche per il mese di febbraio.

Il fu Mattia Pascal”, spettacolo tratto dal romanzo di Luigi Pirandello adattato da Giorgio Marchesi, che ne è protagonista sul palco condividendo la regia con Simonetta Solder, con le musiche scritte ed eseguite dal vivo da Raffaele Toninelli, dopo la serata di mercoledì 31 gennaio, replicherà giovedì 1 febbraio 2024, sempre alle ore 21,00.

Sabato 3 febbraio alle ore 21,00 sarà la volta del terzo e ultimo appuntamento del ciclo di spettacoli dedicati al teatro dialettale con “Ciaplo ch’a nìa”, commedia brillante in due atti di Livio Gentile.

Sabato 10 febbraio, alle ore 21,00, nuovo appuntamento con la stagione di prosa che presenterà “Marocchinate”, spettacolo scritto da Simone Cristicchi e Ariele Vincenti, che è anche voce narrante e co-protagonista con Marcello Corvino, che racconta i terribili giorni decisivi e successivi allo sfondamento da parte degli Alleati della linea di Montecassino, ultimo baluardo tedesco.

Venerdì 16 e sabato 17 febbraio “Le Supplici”, dalle ore 21,00, offriranno al pubblico del Municipale il classico di Euripide immerso nell’attualità, grazie alla regia di Serena Sinigaglia e alla presenza sul palco di Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin.

Venerdì 23 febbraio alle ore 21,00 sarà protagonista la danza con “Impression. Danzare l’anima dell’impressionismo”. I ballerini della Compagnia BIT, con la regia e la coreografia di Melina Pellicano, accompagnati da videoproiezioni, luci, suoni e parole, faranno rivivere sulla scena la storia e le opere dei pittori impressionisti.

Una performance multidisciplinare che propone con una peculiare interpretazione la varietà dei sentimenti che si sono materializzati in alcune tra le opere più importanti e rappresentative dell’impressionismo francese.

Domenica 25 febbraio sarà la volta del secondo appuntamento della Stagione Sinfonica Monferrato Classic Orchestra che sarà sul palco dalle ore 21,00 con un concerto sinfonico monografico dedicato a J. Brahms diretto da Nicolò Jacopo Suppa che proporrà “Variazioni su un tema di Haydin op. 56” e “Sinfonia n. 1 op. 68”.

Martedì 27 febbraio alle ore 21,00 tutto esaurito per la celebre comicità dei Legnanesi con “Guai a chi ruba”.

Chiuderà il mese, giovedì 29 febbraio, con replica venerdì 1 marzo alle ore 21,00 “Ma non avevamo detto per sempre?”. Antonio Catania e Tiziana Foschi, diretti da Antonio Pisu, mettono in scena la storia di una coppia che non avendo messo al mondo i figli desiderati, prima per gioco poi forse per non impazzire, inventa di avere un figlio: Polonio.
Per lui, un personaggio shakespeariano dell’Amleto, padre di Ofelia; per lei un elemento chimico radioattivo la cui scoperta è attribuita a Pietro e Maria Curie.

Sarà possibile avere maggiori informazioni e acquistare i biglietti online accedendo al portale https://www.comune.casale-monferrato.al.it/teatro o presso i punti vendita del circuito Vivaticket.

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Redazione di Vercelli

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Il Carnevale arriva a Palazzo dei Musei!

L’appuntamento è per domenica 4 febbraio alle ore 15, con la visita ‘svitata’ rivolta a famiglie con bambini dai 5 ai 10 anni dal titolo Ogni Scherzo Vale!
Perché ‘svitata’?

Perché durante il percorso, accompagnati dai curatori museali e dai giovani volontari del Servizio Civile, i partecipanti ne ascolteranno delle belle e si troveranno a intervenire per riordinare le idee dei curatori e far sì che la visita vada a buon fine.

Costo: 5 € a partecipante.

Prenotazione obbligatoria (info@palazzodeimusei.it, 0163.51424).

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Si è tenuta nel pomeriggio di martedì 30 gennaio la consueta conferenza stampa annuale dedicata all’attività della Polizia Locale svoltasi nell’anno appena concluso.

L’occasione delle celebrazioni della Festa di San Sebastiano e della Giornata Regionale della Polizia Locale (20 gennaio) è tradizionalmente il momento dei bilanci da parte del Comando e dell’Amministrazione Comunale.

Nella Sala Consiliare di Palazzo San Giorgio alla presenza del Comandante Vittorio Pugno, con il Sindaco Federico Riboldi e l’Assessore Luca Novelli, è stata illustrata l’attività svolta nel corso del 2023.

Ecco in sintesi i dati più rilevanti:

Il Corpo Polizia Locale della Città di Casale Monferrato è attualmente composto da 33 unità suddivise in: 1 Comandante, 5 Ufficiali (Ruolo dei Commissari), 4 Sottufficiali (Ruolo degli Ispettori), 23 Agenti (dei quali 2 neo assunti che saranno operativi al superamento del corso obbligatorio di formazione), 1 Ausiliario del traffico e 1 Impiegato amministrativo.

Sono stati 3583 gli interventi totali a seguito di pianificazione interna, richieste di altri enti o  segnalazioni esterne.

Controllo stradale

In materia di controllo stradale si è puntato molto sulla prevenzione e deterrenza che ha permesso, nel corso dei controlli su strada,  di accertare 2860 violazioni al Codice della strada di cui:

1230 accessi abusivi in Z.T.L.

72 (Telelaser)  + 78 (velocità pericolosa) per violazione relative alla  velocità.

70 per circolazione senza copertura assicurativa con relativo  sequestro dei veicoli.

474 per omessa revisione con relativo fermo dei veicoli.

96 omesse coperture assicurative con relativo sequestro dei veicoli.

18 le patenti ritirate.

1964 punti decurtati.

12440 le violazioni in materia di controllo della sosta.

Sistemi di controllo della circolazione stradale

La progettualità esecutiva e la messa in opera conclusasi al termine dell’anno 2023 di un sistema di controllo  dei transiti con il rosso semaforico in Viale San Martino i cui risultati emergeranno nel 2024.

Infortunistica stradale

146 in totale gli incidenti rilevati di cui 73 con solo danni e 73 con lesioni.

Regolamenti comunali e normative ambientali

 

294 le violazione accertate a regolamenti comunali e ambientali anche grazie alla collaborazione dell’Ispettore ambientale di COSMO.

Commercio

189 controlli su attività commerciali per assicurare una corretta concorrenza ai quali sono conseguite 16 violazioni alle normative in materia e la chiusura di 8 esercizi commerciali /pubblici irregolari.

Ambito giudiziario e di sicurezza pubblica e urbana

35 persone deferite all’Autorità Giudiziaria.

21 attività di indagine delegate dall’Autorità Giudiziaria.

L’organizzazione di due seminari di studio sulle modifiche al codice penale e di procedura penale introdotte dalla Riforma Cartabia e dal cosiddetto Decreto Caivano e del recentissimo provvedimento noto come Codice Rosso Rafforzato  con il coinvolgimento delle forze di Polizia dello Stato  presenti sul territorio e delle Polizie Locali dei comuni centri zona della Provincia di Alessandria.

Lo svolgimento dei controlli sotto il coordinamento della Questura di Alessandria, finalizzati alla prevenzione dell’organizzazione di Rave Party sul nostro territorio che hanno dimostrato una sostanziale efficacia  deterrente.

La conclusione del progetto pilota di “Controllo del Vicinato” avviato nella frazione di Roncaglia, attraverso  la costituzione del gruppo di vicinato e il posizionamento della segnaletica di avviso, realizzata dal Comando,  in corrispondenza dei principali accessi alla frazione.

La progettualità esecutiva per l’integrazione e il miglioramento della videosorveglianza comunale in stretta collaborazione con il Settore Tutela Ambiente e Servizi Informatici  che  ha permesso di ottenere un co-finanziamento da parte del Ministero dell’Interno per un importo pari a 160.000 euro.

Il servizio svolto su 34 comuni del circondario casalese nell’ambito della Convenzione per la Polizia Locale del Monferrato che ha visto  impegnati su questi territori gli operatori del Corpo di Polizia Locale per un totale di 2.301 ore.

Il Comandante, Commissario Capo Vittorio Pugno ha affermato: “Desidero esprimere pubblicamente un apprezzamento a tutto il personale del Corpo per l’attività svolta e per la disponibilità personale sempre mostrata nel raggiungimento degli obietti prefissati, auspicando che il percorso intrapreso con la stabilità organizzativa raggiunta nel 2023, consenta a noi tutti di avere una visione sempre più chiara di consapevolezza del ruolo svolto e di punto di riferimento per la comunità”.

Così è intervenuto il Sindaco Federico Riboldi: “Esprimo la mia profonda gratitudine alla nostra Polizia Locale per il lodevole e incessante impegno nel collaborare con la comunità al fine di promuovere una cultura di sicurezza e legalità. La straordinaria dedizione che emerge attraverso un approccio proattivo va oltre le aspettative, evidenziando un coinvolgimento tangibile e una partecipazione attiva agli eventi locali. Questa interazione positiva non solo rafforza il legame tra le Forze dell’Ordine e i cittadini, ma crea anche un tessuto sociale più coeso e consapevole della necessità di lavorare insieme per il bene comune”.

A conclusione l’Assessore Luca Novelli: “Desidero congratularmi con la Polizia Locale per l’impegno costante nel preservare la sicurezza e il benessere della nostra comunità. Un lavoro instancabile che contribuisce in modo significativo a mantenere l’ordine pubblico e a garantire la tranquillità dei nostri cittadini. Vorrei sottolineare l’eccellenza e la  professionalità dimostrate dalla Polizia Locale di Casale Monferrato nell’affrontare le sfide quotidiane legate alla sicurezza. Il loro impegno nell’applicare leggi e regolamenti è fondamentale per creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti”.

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È stato rinnovato l’accordo tra la Città di Casale Monferrato e la Camera di Commercio di Asti-Alessandria per l’erogazione sul territorio di servizi al pubblico anche nell’anno 2024.

La collaborazione si realizza con lo scopo di fornire al pubblico, congiuntamente ed attraverso un unico punto di riferimento, alcuni dei servizi di competenza comunale oltre che servizi amministrativi abitualmente erogati dalla Camera di Commercio di Alessandria-Asti. Nell’ufficio di Via della Provvidenza 7/9 verranno forniti:

servizi di prima informazione alle imprese del territorio, relativamente ai principali servizi erogati dalla Camera di Commercio e dal sistema camerale; seminari informativi realizzati dalla Camera di Commercio; servizi erogati dal CEIP, Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte, dallo Sportello Europa, ecc;

prodotti di informazione economica erogati tramite collegamento telematico, attivato dalla Camera di Commercio e, in particolare: rilascio di visure camerali e certificati di iscrizione al Registro Imprese; rilascio di visure protesti estratte dal Registro nazionale dei protesti; rilascio di copie di atti e/o bilanci depositati al Registro Imprese; rilascio di elenchi merceologici derivati dal Registro Imprese; consegna dei documenti per l’estero (certificati d’origine, visti su documenti) istruiti dalla Camera di commercio;

il servizio di bollatura e vidimazione dei libri sociali, dei registri e dei formulari rifiuti.

L’ufficio sarà aperto tutti i lunedì e i giovedì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 ad eccezione della corrispondenza di questi giorni con le festività locali e nazionali.

Soddisfazione dell’Assessore Giovanni Battista Filiberti: “Dando continuità a questa collaborazione manteniamo nella nostra città un utile strumento a disposizione del pubblico che consolida l’ottima presenza sul territorio di servizi per i cittadini e le imprese”.

I contatti telefonici e gli orari di apertura sono costantemente aggiornati agli indirizzi http://www.al.camcom.gov.it/Page/t02/view_html?idp=1706 e https://www.comune.casale-monferrato.al.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3946

 

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Domodossola, 31 gennaio 2024

Comminata una sanzione di quasi 50.000 euro ad un cittadino extracomuniario intercettato su un treno proveniente dalla Svizzera in possesso di Tabacchi di contrabbando.

Alla domanda ha qualcosa da dichiarare rispondeva negativamente, ma a seguito di accurata ispezione del bagaglio i funzionari operanti rinvenivano n. 32 confezioni di melassa da narghilè complessivamente del peso di 8 kg. e n. 7 stecche di sigarette estere sigillate e prive del contrassegno di legittimazione riportanti diciture in lingua araba per ulteriori 1,4 Kg.

I prodotti illecitamente trasportati sono stati sottoposti a sequestro amministrativo mentre al soggetto è stata comminata una sanzione di oltre €. 48.000.

L’operazione è stata effettuata dei funzionari ADM e dai militari della Guardia di Finanza che quotidianamente presidiano la Stazione Ferroviaria Internazionale di Domodossola, svolgendo servizio di controllo a bordo dei treni che provengono e/o che sono diretti in Svizzera.

La sinergia e la costante collaborazione di ADM e della Guardia di Finanza della Provincia del Verbano Cusio Ossola costituisce una fondamentale risorsa nella tutela degli interessi dell’Erario e nel presidio dei valichi di confine.

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

 

 

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Campionato Under 13 Maschile Silver – (Girone C) –

1^ Giornata Ritorno

Barberi Valsesia Basket: 36

A.S.D. Pallacanestro Chivasso: 50

Parziali: 10-10; 9-15; 7-12; 10-13..

Barberi Valsesia Basket: Bussi 5, Francese 11, Rossi, Broglio, Vinzio, Cacciami 2, Minoli 5, Rezzuto, Tironi 9, Maderna, Barreca 4, Carlone.

Coach: Gianluca Porzio

Dir. acc. Stefano Rossi

Prep. fisico: Luca Messina

Pallacanestro Chivasso: Lorenzetto, Vicari, Mallamaci 11, Sammarco 8, Santilli 2, Decaroli, Scinica, Profita, Cena 4, Alfano, Esposito 19, Murolo 6.

Coach: Felletti

Arbitro: Sig. Edoardo Cecchini.

Stop interno per la formazione di Barberi Valsesia Basket U13 guidata da coach Gianluca Porzio che domenica pomeriggio, al Pala Loro Piana di Borgosesia, nella prima giornata di ritorno del campionato Under 13 Maschile Silver (Girone C), dopo aver giocato una partita con grande impegno ed intensità difensiva, si sono dovuti arrendere, loro malgrado, alla compagine di A.S.D. Pallacanestro Chivasso con il punteggio finale di 36-50.

Il commento di coach Gianluca Porzio: “Contro la miglior squadra del girone, abbiamo disputato la nostra miglior partita difensiva fino ad ora, tenendo Chivasso a 50 punti. Ci è mancata questa volta un po’ di lucidità e calma offensivamente. Faccio i complimenti a tutti i miei giocatori ”.

Prossimo appuntamento per i nostri aquilotti, sarà sabato 3 febbraio con palla a due alle ore 18.00 al Palazzo dello Sport – Via Peruzia, 7 – Crescentino (Vc) dove, nella seconda giornata di ritorno del campionato U13 Maschile Silver ad attenderli ci sarà la compagine di casa A.S.D. E.C.S. Basket.

Forza ragazzi, sempre…

Fonte: Letizia BertiniKhristina Fanchini – Area Comunicazione

 

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