VercelliOggi
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Il Consiglio regionale ha votato la presa d’atto delle dimissioni dalla carica di consigliere regionale di Alessandro Stecco.

Il consigliere, presidente della Commissione Sanità, rimarrà in carica fino al 29 febbraio.

Difficile lasciare dopo quasi cinque anni di lavoro, insieme con maggioranza e minoranza e con gli uffici il cui supporto è sempre stato prezioso”, ha dichiarato Stecco che ha anche ringraziato il presidente Stefano Allasia, il presidente della Giunta, Alberto Cirio, l’assessore alla sanità Luigi Icardi e tutta la Giunta.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Politica

Ancora tensione in un carcere del Piemonte.

Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, racconta quanto è successo nelle ultime ore nella Casa circondariale di Cuneo: “Possono cambiare gli istituti, i nominativi dei detenuti e degli agenti, ma purtroppo ci troviamo con sgomento a dover ancora raccontare di aggressioni in carcere ai danni degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria. Nella giornata di ieri 26 febbraio, nella Casa Circondariale di Cuneo, due poliziotti sono stati presi a sputi, minacce ed insulti per non aver aderito alla richiesta di altrettanti detenuti, uno italiano e l’altro del Gambia, che pretendevano gli fosse aperta la cella per andare a fare due passi. Già di per sé la richiesta la dice lunga su come venga ormai inteso il carcere dai detenuti e la loro reazione al diniego è un preoccupante segnale di come sia inteso il ruolo dei polizotti, sempre più isolati nel difficile compito di gestione di una popolazione detenuta priva anche solo delle più elementari regole di educazione e rispetto”.

Quasi in contemporanea”, prosegue il sindacalista, “in un altro reparto del carcere un detenuto di nazionalità algerina, terminato il colloquio con l’educatore, si è rifiutato di tornare nel reparto detentivo e, dopo aver estratto una lametta da barba del tipo consentito, ha iniziato a minacciare tutti i presenti, rivolgendo agli agenti sputi, insulti, minacce ed improperi di ogni sorta, per poi denudarsi ed auto procurarsi dei tagli sul collo. In considerazione del degenerare della situazione e per evitare ulteriori agiti auto o etero aggressivi, il soggetto è stato immobilizzato dal personale di sicurezza ed è stato condotto in infermeria affinché ricevesse le cure del caso. Durante il tragitto il detenuto ha continuato ad opporre una viva resistenza fisica che ha impegnato duramente il personale nel tentativo di contenere ripetuti tentativi di aggressione e di divincolarsi dell’individuo”.

Ma non era finita qui: “Giunti in infermeria, il detenuto ha proseguito nelle sue manifestazioni di inciviltà, rifiutando le cure e tentando ripetutamente di aggredire gli agenti che lo accompagnavano con morsi, calci, pugni e testate. Solo la ferma opera di contenzione dei poliziotti, unitamente al dialogo volto a spiegare i più elementari concetti di educazione all’individuo, ha consentito di evitare che i brutali agiti dello stesso potessero protrarsi e coinvolgere anche il personale sanitario, i volontari e gli altri presenti. Una volta riportata la situazione alla calma e condotto il soggetto nella stanza a lui assegnata, è giunto il momento di contare i feriti tra le fila della Polizia Penitenziaria e questa volta sono stati quattro gli agenti di che hanno avuto bisogno delle cure dei sanitari”.

Santilli denuncia, infine, che “come primo sindacato della Polizia Penitenziaria, ci domandiamo se esista un altro mestiere al mondo che preveda sistematicamente di salutare la propria famiglia la mattina, senza sapere se si tornerà a casa la sera tutti interi. E per quanto ancora dovremo raccontare episodi del genere prima di vedere iniziative concrete in favore del personale di Polizia Penitenziaria?”.

Sdegno” per quanto avvenuto nel carcere di Cuneo lo esprime anche il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece: “Il Cerialdo è diventato come l’inferno dantesco e questo non è accettabile e men che meno tollerabile. La denuncia del SAPPe è la urgente necessità di trovare soluzioni concrete a questa spirale di violenza. Per questo, il primo Sindacato del Corpo, il SAPPE, torna a chiedere urgenti provvedimenti per assicurare tutti gli elementi necessari a garantire la sicurezza degli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria”.

Capece, che esprime solidarietà al personale del Reparto di Polizia del carcere di Cuneo, ribadisce ancora una volta che “il SAPPE denuncia ormai da tempo la situazione insostenibile delle carceri del Piemonte ma il dato oggettivo è che chi dovrebbe intervenire e tutelare i nostri Agenti continua a tacere ed a restare inerme. Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa Amministrazione Penitenziaria!”

Sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. Ma servono anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose”, conclude il leader del SAPPE.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Il 2 marzo al Teatro Sant’Anna di Beinasco, Marcello Spinetta e Christian di Filippo interpretano La tecnica della mummia del drammaturgo inglese John Mortimer.

In scena, un imputato che si dichiara colpevole  ed il suo difensore d’ufficio preparano un processo imminente.

Lo spettacolo ha vinto l’edizione 2023 del premio nazionale Scintille a cui la Fondazione collabora in ottica di sostegno alla creatività emergente.

Il Teatro Sociale di Valenza ospita il 5 marzo il debutto nazionale di Secondo Lei, scritto,  diretto e interpretato  da Caterina Guzzanti,  che con Federico Vigorito porta sul palcoscenico le dinamiche nascoste di un rapporto di coppia.

La tournée dello spettacolo in Piemonte fa poi tappa il 6 marzo al Teatro Civico di Oleggio e il 19 marzo al Teatro Sant’Anna di Beinasco.

Il 9 e 10 marzo arriva in Piemonte la compagnia Balletto Civile con Davidson, ispirato alla sceneggiatura Il padre selvaggio di Pier Paolo Pasolini.

La trama danzata parte dall’incontro tra un giovane nero ed un insegnante progressista.

Le repliche a Piossasco e Novi Ligure beneficiano dell’audiodescrizione nell’ambito di Tetro No Limits, un’opportunità per il pubblico – vedente e non vedente – di apprezzare sotto nuova luce i particolari silenziosi della messa in scena, ancor più numerosi nella danza.

Ancora danza contemporanea con il lavoro di Roberto Castello in scena il 24 marzo a Racconigi e il 26 marzo a Cuneo: In girum imus nocte et consumimur igni.

Un proiettore illumina un fondo scuro che accoglie uno spettacolo notturno a cavallo tra cinema, danza e teatro.

Un titolo palindromo che promette un esperienza catartica, anche grazie ad una colonna sonora dal ritmo incalzante.

Lo spettacolo fa parte della rassegna We Speak Dance.

La selezione di appuntamenti di marzo si chiude con una proposta per il pubblico di bambine e bambini e per le loro famiglie: il 16 marzo al Teatro Baretti di Mondovì e il 17 marzo al Teatro Sant’Anna di Beinasco va in scena Il gran ventriloquini, uno spettacolo di magia e ventriloquismo per cuori giovani.

La storia è quella di un artista in decadenza che riesce a svecchiare il suo repertorio grazie alla colaborazione dei suoi  compagni di palcoscenico, i pupazzi Gianni CalzinoKlaus il Clown.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

27 punti e 18esimo posto in classifica per l’Alba che occupa l’ultima zona utile per accedere ai play out.
La squadra ha vinto 7 volte, pareggiato in 6 occasioni e ha subito 14 sconfitte.
Tre i punti raccolti nelle ultime cinque gare disputate.
Il modulo di gioco adottato è il 3-4-3.
La porta è protetta dal classe 1998, Luca Crosta (ex Alessandria).
In difesa spazio a: Samuele Scotto (2001, ex Fossano, autore di 1 gol in campionato), Mamadou Beye Deye (2000, 2 gol) e da Federico Giraudo (1999, ex Borgosesia, 1 rete).
I centrali di centrocampo sono Luca Cena (1999, ex Pont Donnaz) e Giacomo Galvagno (2000, ex Fossano,4 gol).
Le corsie esterne sono presidiate da Amedeo Barbagiovanni (2004, ex Fossano) e da Michele Foschi (2002, ex Fossano).
Gli esterni alti sono Matteo Bonelli (2004, scuola Torino, 2 reti) e Alberto Carnovale (2005, cresciuto nel Verbania, 2 gol).
La punta centrale è Federico Albisetti (2003, ex Vibonese, 5 gol).

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Diciottomila euro di avanzo dall’esercizio 2023, un’intensa attività di comunicazione, iniziative di formazione e le basi per consolidare nuovi progetti nei tempi a venire.

Questo, in sintesi, quanto emerso dall’assemblea generale dei 61 comuni facenti parte del Distretto Diffuso del Commercio “Cuore del Monferrato”, una delle realtà più vaste nate sul territorio regionale circa due anni fa avendo come comune capofila la Città di Moncalvo.
Come per il momento di avvio della realtà, nel quale i primi cittadini dei comuni si erano ritrovati per individuare priorità da perseguire, così la scorsa settimana il Teatro di Moncalvo ha nuovamente ospitato i sindaci e delegati per un momento di report e condivisione di progetti in vista dell’ultimo dei tre anni individuati come periodo di lancio del Distretto, chiamato nel 2025 a impostare la sua prosecuzione.

“L’avvio su scala triennale – ha esordito nel saluto iniziale il sindaco di Moncalvo Christian Orecchia – termina infatti nel 2025. Saranno le prossime amministrazioni comunali, rinnovate in molti Comuni in occasione delle consultazioni della primavera, a ritrovarsi per confermare la loro presenza e porsi nuovi obiettivi da perseguire.”

Ma nel frattempo cosa è stato fatto?

Alla presenza e con i saluti di Confesercenti Alessandria, partner stabile del progetto con Confcommercio Asti, il manager di Distretto Corrado Attisani ha ripercorso le tappe che hanno portato alla costituzione del Distretto, per volere di Regione Piemonte, ente che ha messo a disposizione un primo contributo di 25 mila euro, seguito dall’aggiudicazione di un secondo sostegno nell’importo di 50 mila euro.

Iniziative di formazione gratuita per le imprese, realizzazione e installazione di cartellonistica attraverso fondi appositamente dedicati e un piano di comunicazione continuativa hanno caratterizzato i due anni del distretto che si sono conclusi con un avanzo di gestione attualmente spendibile pari a 18.250 euro, derivante anche da economie legate alla decisione condivisa di non procedere alla partecipazione all’ultimo bando propendendo invece per la ricerca di strumenti di finanziamento alternativi che non richiedessero il cofinanziamento dei comuni coinvolti.

Economie che si sommeranno ai 30.000€ di budget 2024 derivante dalla raccolta delle quote di adesione e che consentirà di coprire eventuali cofinanziamenti o spese tecniche per le future opportunità che si paleseranno in corso d’anno.

Il manager conclude: “Il nostro distretto dimostra quanto sia importante il lavoro di squadra valorizzando il partenariato tra pubblico e privato”.

La comunicazione ha previsto due fasi delle quali la prima delineata da indirizzi precisi della Regione Piemonte che ha richiesto la creazione del logo, di una landing page, di flyer cartacei da distribuire nel Distretto, la diramazione di comunicati stampa e la nascita delle pagine social.

Rispetto a quanto richiesto, il “Cuore del Monferrato” ha deciso di porre basi solide al progetto creando ad esempio un vero e proprio sito bilingue (e non solamente una landing page) e investendo sui social un’attività costante di aggiornamento e crescita graduale e reale delle pagine social che si configurano oggi, sulla base dei dati evidenziati, fra le più seguite del territorio.
Nella seconda fase del piano di comunicazione sono state avviate iniziative speciali quali la creazione di campagne di sensibilizzazione per invitare a rivolgersi agli operatori del territorio in occasione delle principali ricorrenze annuali a valenza commerciale come Natale, Pasqua ma anche San Valentino, la stagione del Tartufo… creando poi, sui social, focus riguardanti i prodotti iconici del territorio o i macroeventi di forte richiamo commerciale (come Golosaria, fiere, festival…).

Si segnala inoltre la nascita di una rubrica settimanale (proposta ininterrottamente da due anni) dedicata agli eventi di richiamo sul territorio e promossa su scala Nord-Ovest attraverso attività targetizzata.

Attraverso lo strumento delle “stories”, inoltre, quotidianamente, vengono ricondivise e rilanciate (con l’inclusione in apposite gallerie di storie in evidenza) iniziative e promozioni delle attività commerciali dei 61 borghi, comprendendo tutti i comparti compreso quello turistico-ricettivo di forte impatto sul territorio per la sua capacità di riversare flussi turistici crescenti sull’area del distretto.

A breve potranno essere avviate campagne di comunicazione – anche all’estero – grazie al prossimo debutto del calendario unificato degli eventi, deciso dall’assemblea in fase di creazione per essere più coordinati e incisivi nell’attirare maggiori flussi a vantaggio del commercio locale.

Ogni mese oltre duecento post di attività commerciali e decine di eventi di tutti i 61 comuni vengono rilanciati per aumentarne la visibilità presso un pubblico di follower rigorosamente reali, attratti dall’interesse verso il territorio.

Non sono mancati i suggerimenti dalla platea come lo studio di iniziative che consentano di mettere in rete gli operatori del territorio per intercettare i visitatori locali e forestieri e convincerli a scoprire sempre più realtà situate sul territorio del Distretto.

L’elenco delle attività è stato inviato a tutti i comuni, i cui rappresentanti sono risaliti la scorsa settimana sul palcoscenico del Teatro di Moncalvo per posare nuovamente per una foto-ricordo a sostegno degli obiettivi futuri di un ambizioso progetto di sinergia quale è il Distretto grazie alla sua estensione che comprende borghi e tipicità comprese fra paesaggi di collina e pianura disposti tra i fiumi Po e Tanaro.

I comuni del Distretto:

Capofila: Comune di Moncalvo

Comuni aderenti: Alfiano Natta, Altavilla Monferrato, Balzola, Calliano, Camagna Monferrato, Camino, Casorzo, Castagnole Monferrato, Castell’aAfero, Castelletto Merli, Castello Di Annone, Cella Monte, Cereseto, Cerrina Monferrato, Cerro Tanaro, Cocconato, Coniolo, Conzano, Cossombrato, Frassinello Monferrato, Frinco, Fubine Monferrato, Gabiano, Giarole, Grana, Grazzano Badoglio, Lu e Cuccaro Monferrato, Mombello Monferrato, Montechiaro D’asti, Montemagno, Montiglio Monferrato, Morano Po, Murisengo, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Penango, Pontestura, Ponzano Monferrato, Portacomaro, Quattordio, Refrancore, Robella, Rocchetta Tanaro, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Giorgio Monferrato, Scurzolengo, Solonghello, Terruggia, Tonco, Treville, Viarigi, Vignale Monferrato, Villadeati, Villamiroglio, Villanova Monferrato

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Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

Stop alla burocrazia e all’aumento dei costi che danneggiano gli agricoltori italiani, incrementare gli aiuti alle aziende per contrastare la crisi e l’aumento dei tassi di interesse, garantire una moratoria sui debiti, rafforzare la direttiva europea contro le pratiche sleali e cancellare definitivamente l’obbligo dei terreni incolti.

Sono solo alcune delle proposte del Piano presentato dalla Coldiretti in occasione della manifestazione a Bruxelles, concomitante al Consiglio dei Ministri agricoli sulla proposta di semplificazione della Pac, con migliaia di agricoltori dove era presente in anche Coldiretti Vercelli-Biella con una delegazione rappresentata dai vicepresidenti Roberto Mercandino e Livio Rigazio.

Siamo qui – hanno spiegato Mercandino e Rigazioper chiedere risposte esaustive in tempi certi alle necessità delle nostre aziende e scardinare quei regolamenti che non hanno senso. Per questo abbiamo messo in campo un lavoro costante di mobilitazione, ma anche di rapporto diretto con le istituzioni europee. Una grande organizzazione come la Coldiretti ha il dovere di trasformare la protesta in proposte concrete, nella consapevolezza che la maggior parte delle battaglie cruciali per il futuro delle nostre campagne si combattono proprio a Bruxelles. Proprio per questo Coldiretti ha predisposto un documento strategico anche sulla Pac dei prossimi anni, che deve essere semplice e in linea con le necessità delle imprese per dire basta alla contrapposizione tra agricoltura e ambiente voluta da Timmermans”.

Chiediamo che sull’import ci sia un netto stop all’ingresso di prodotti – proseguono il Presidente Roberto Guerrini e il Direttore Luciano Salvadori – da fuori dei confini Ue che non rispettano i nostri stessi standard garantendo il principio di reciprocità delle regole, poiché non possiamo più sopportare questa concorrenza sleale, che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole. E’ urgente porre fine all’aumento di adempimenti, obblighi e costi per le aziende agricole legati all’applicazione della condizionalità ambientale. Norme troppo stringenti e spesso svincolate dalla realtà che ne hanno reso di fatto impossibile l’applicazione nelle campagne, già colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli. Chiediamo, dunque, di eliminare le eventuali sanzioni a carico degli agricoltori per il 2024 e il 2025 e di procedere alla cancellazione definitiva dell’obbligo di tenere il 4% di terreni incolti, in quanto la semplice deroga non è sufficiente”.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Economia

Il consiglio regionale delle Acli del Piemonte, riunito lunedì 26 febbraio al Foyer delle famiglie di Asti, ha eletto, con l’unanimità dei voti, presidente regionale Mara Ardizio.

Il consiglio, presieduto dal vice presidente nazionale vicario delle Acli Stefano Tassinari, era stato convocato in seguito alle dimissioni, per motivi di salute, del presidente regionale eletto nel 2021, il cuneese Mario Tretola.

Ardizio, 49 anni originaria di Bellinzago Novarese, ha già alle spalle una lunga militanza aclista: consigliere nazionale dal 2008, presidente provinciale delle Acli di Novara dal 2016 e vice presidente regionale dal 2021 con delega allo sviluppo associativo.

Nel suo primo intervento dopo l’elezione Ardizio ha dichiarato: «Ringrazio tutti per la grande fiducia che mi state dimostrando. Intendo lavorare in continuità con la presidenza Tretola e operare perché il Piemonte, seconda regione aclista per numeri e importanza, abbia un approccio unitario ai vari temi che abbiamo di fronte. Primo tra tutti il sostegno alla rete dei circoli che sta affrontando le impegnative novità della riforma del Terzo settore. Ringrazio anche la mia provincia, Novara, che mi ha supportato nella decisione di accettare la sfida di diventare presidente regionale: anche se ormai il mio secondo mandato si stava concludendo, non è mai facile affrontare la fase congressuale con un cambio di presidente che si è reso necessario vista l’incompatibilità tra la responsabilità regionale e quella provinciale».

Mara Ardizio è la prima presidente donna nella storia delle Acli del Piemonte.

Subito dopo l’elezione del presidente e su sua proposta si è passati alla formalizzazione della composizione della presidenza che è stata sostanzialmente confermata nei suoi componenti:

Alla vice presidenza è stata chiama Daniela Grassi con deleghe al Welfare e Immigrazione. Componenti: Elio Lingua (Politiche di sviluppo aree territoriali fragili), Liliana Magliano (Amministrazione, Risorse ambientali e Sostenibilità), Gianclaudio Santo (Progettazione Giovani e Comunità), Luca Sogno (Politiche attive del lavoro e comunicazione), Massimo Tarasco (presidente regionale Patronato Acli) e Mario Tretola (Formazione e Vita cristiana, Pace e Stili di vita, Politiche giovanili e Servizio civile universale).

Ai nominati si aggiungono i membri di diritto: Fausto Costero (presidente regionale Us Acli), Mauro Ferro (presidente regionale Cta) e Rosanna Carlevaris (segretario regionale Fap Acli).

Invitato permanente: Roberto Santoro (presidente Enaip Piemonte).

Ardizio ha mantenuto per sé la delega allo sviluppo associativo di sistema.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Per il momento, il legame più forte che unisce la Sardegna – e Cagliari in particolare – a Vercelli, resta sempre Sant’Eusebio.

Ma il Protovescovo del Piemonte, in queste ore di computisteria elettorale, lenta quanto un inesorabile stillicidio, per i politici di Centrodestra resta decisamente sullo sfondo, per non dire che proprio non sia nei loro pensieri.

E nemmeno – a parti invertite – è ciò che attizza il campo avverso, di Centrosinistra: anche perché, se nella sempre splendida Ichnusa quel campo è risultato quello dei vincitori anche in quanto “largo”, in terra di risaia pare che (almeno, al momento) non si allarghi più di tanto.

Ma non c’è dubbio che  la notte appena trascorsa sia stata tormentata più a destra che a sinistra,  almeno a giudicare dai mattutini, laconici, riscontri.

Andiamo dunque con ordine.

***

Quando mancano poco più di 100 giorni alle elezioni amministrative, i candidati già dichiarati alla carica di Sindaco del Comune di Vercelli sono, nell’ordine di presentazione, Carlo Olmo (lista civica), Fabrizio Finocchi (Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi), Michelangelo Catricalà (lista civica).

A destra è nota la ormai dichiarata posizione della Lega: non è (così, almeno, pare: poi, chi ci capisce è bravo) tanto in discussione l’alleanza di Centrodestra, quanto la ri-candidatura dell’attuale Primo Cittadino.

Il Pirata avrebbe stufato i salviniani  che (pare, poi ci crederemo quando lo vedremo) dicono qualcosa che può suonare così, agli alleati – padroni di Fratelli d’Italia e Forza Italia: guardate, Signori cari, che se insistete sul Pirata, noi piuttosto facciamo per conto nostro.

Con quale candidato Sindaco?

Al momento non si sa.

Però il malumore ed il disagio della Lega sono reali ed attingono da  anni di pesci in faccia e sberle sulle gote.

E uno dice: ma possibile che questi siano rimasti cinque anni a prendere patelle tutti i giorni?

In effetti, non è così: ci sono anche stati periodi in cui  sono arrivati direttamente i calci in culo.

Ma – si potrebbe obbiettare – possibile che il Pirata abbia avuto tutto questo tempo per sgranchirsi mani e piedi con loro?

In effetti, non ha fatto tutto da solo: con lui, una vera e propria “squadra”.

***

Al di là delle scaramucce, più o meno violente, dei bocconi amari trangugiati, che fanno parte da sempre della dialettica politica,  il vero macigno che pare caduto sulla strada,  già stretta ed in salita, di un Pirata Quater da tutti condiviso, è quello che, invece, la “squadra” aveva concepito come il più efficace viatico:  il Piano Kipar.

Piovuto come un meteorite sulla città, che resta divisa tra favorevoli e contrari, si è rivelato alla stregua di un vero e proprio frammento di quella  Kryptonite Verde, esiziale per lo stesso Nembo Kid.

Ha sancito soprattutto due cose:  il divorzio  tra il Pirata e la sua stessa maggioranza (da tempo separati in casa)  e l’autoreferenzialità in ordine a scelte strategiche, senza che fossero (o si sentissero) consultati i Consiglieri.

Ma questa è ormai acqua passata.

Per il futuro (assai prossimo), dunque, il Centrodestra pare dover scegliere un calice che sa di Filu ‘e Ferru: i tre partiti uniti, ma senza Pirata, oppure Fratelli d’Italia, Forza Italia ed eventualmente il nuovo partito Piemonte al Centro di Paolo Tiramani, ma senza la Lega, a proporre il Corsaro Quater agli Elettori?

Come finirà?

Chi vivrà, vedrà.

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Posted in Trippa per i gatti

Riceviamo e pubblichiamo

I cittadini di Vercelli che in questi ultimi giorni sono passati accanto a Corso Tanaro, hanno senz’altro avuto una brutta sorpresa: nell’area adiacente la Scuola Media Pertini, infatti, è in corso un’operazione di disboscamento di oltre un centinaio di alberi che sta deturpando la zona e compromettendo l’equilibrio ecologico dell’area, per gran parte rinaturalizzata autonomamente nel tempo.

La messa in sicurezza di tutta l’area di circa settemila metri quadri, che prevedeva la pulizia da rovi, edera ed altre infestanti e nella rimozione ed abbattimento di tutti i soggetti disseccati e pericolanti pare sia stata molto drastica e forse eccessiva, presumibilmente anche per consentire l’accesso a tutti gli spazi con i mezzi di lavoro in dotazione.

Gli atti ufficiali del Comune di Vercelli parlano di interventi necessari: “al mantenimento delle condizioni di sicurezza delle alberature mediante l’esecuzione di interventi di potatura”, e solo in caso di estrema ratio si prevede l’abbattimento degli stessi.

Considerato che appare di tutta evidenza che per diversi anni non sono stati effettuati adeguati interventi di manutenzione, sembra che ci si trovi di fronte all’ennesimo episodio di gestione superficiale e poco lungimirante da parte di un’Amministrazione Pubblica rispetto al valore pubblico ambientale.

Ecco, a noi di Legambiente sembra che al Comune di Vercelli, la situazione sia sfuggita un po’ di mano…

La domanda, anzi, le domande, come si dice in casi analoghi, sorgono spontanee:

  1. perché negli anni precedenti non è stata fatta una corretta manutenzione del verde, rendendo oggi necessario un intervento così drastico?
  2. era davvero indispensabile intervenire abbattendo tutti questi alberi, o, come sembra, molti alberi si potevano salvare?
  3. L’impresa che ha operato ha seguito precisamente le indicazioni dell’agronomo incaricato dal Comune?
  4. L’istituto scolastico è stato coinvolto e correttamente informato sul dettaglio delle operazioni di “messa in sicurezza”?

 

Vi è, poi, un’ultima circostanza che rende, se possibile, ancora più tristi i contorni di questa operazione: l’area in questione, seppur comunale, afferisce alla Scuola Media Pertini, e quindi dovrebbe essere usufruita in primo luogo dai ragazzi che frequentano questa scuola. Che esempio stiamo dando alle nuove generazioni?

Legambiente del Vercellese e della Valsesia, quindi, esprime forti perplessità per l’episodio, auspicando che il Sindaco o i funzionari responsabili, nelle more dell’auspicato incontro tempestivamente richiesto da Legambiente all’Amministrazione Comunale, intervengano verificando la corretta esecuzione dell’appalto in corso e vi apportino delle modifiche, cercando di salvare il maggior numero di alberi possibile.

Ad esempio, alcune zone potrebbero essere lasciate alla loro “naturalità”, garantendone la sicurezza con l’interdizione all’acceso.

Considerato, infine, che non risulta essere presente un piano per il ripristino dell’area, crediamo urgente e indispensabile porre rimedio!

L’occasione è dietro l’angolo: alla Festa dell’Albero che cadrà tra meno di un mese il Comune potrebbe ripiantumare, con un progetto specifico, condiviso e partecipato con l’Istituto, lo stesso numero di alberi tagliati al fine di rendere fruibile l’area in questione sia dai ragazzi della scuola Pertini che da altre scuole e, perché no, anche dai cittadini di Vercelli.

Damiano Zampinetti

Referente piante e alberi Legambiente del Vercellese e della Valsesia

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Il Castello dei Gonzaga, torna ad aprire le sue porte alla rassegna “Donna in Arte”, appuntamento curato dal Circolo Culturale Piero Ravasenga che giunge a contare ben ventisei edizioni.

La collettiva, che si avvale del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Casale Monferrato, si inaugurerà sabato 2 marzo alle ore 17,00 e resterà aperta nella ex Cappella del Castello fino a domenica 10 marzo nei seguenti orari: sabato e domenica dalle 10 alle 13,00 e dalle 15 alle 19.

La manifestazione è da sempre intesa come omaggio alla donna-artista, alla sua sensibilità così unica e particolare, al sentimento di comunanza e amicizia che unisce, all’interno di quella grande famiglia che è il Circolo, le sue esponenti femminili le quali, con l’ausilio di un’immaginaria bacchetta magica, danno l’avvio al sempre ricco programma di mostre d’arte e appuntamenti letterari che animano l’intera annata.

Questo l’elenco delle espositrici: Antonietta Cerchio, Simona Cici, Laura Colombo, Giuliana D’Adda, Giovanna Defrancisci, Lorena Festa Bianchet, Rita Foltran, Carla Gamba, Simonetta Guaschino, Raffaella Marotto, Maria Pelizzaro, Nicoletta Peruggia, Fernanda Pessina, Margherita Pomati, Maria Milena Rocchetto, Maria Rosa Roggero, Guglielmina Scagliotti, Patrizia Silvano.

Alla rassegna artistica sono state incluse le poesie di Pina Di Paolo, Ermes Oppezzo e Gino Raiteri.

Al fianco delle donne che espongono in questo contesto si abbina ogni anno la scelta di un’immagine tratta patrimonio artistico di Casale o del Monferrato che va ad impreziosire la cartolina-invito, la locandina e la copertina del catalogo che verrà distribuito durante la giornata di inaugurazione.

Per questa edizione è stato scelto un particolare dell’affresco di Santa Margherita che si ammira nella basilica di Crea.

Il dettaglio riproduce il ritratto di Bernardina di Brosse, moglie del Marchese Guglielmo VIII Paleologo.

Il Pittore che lo eseguì (1474/79), Indicato come il “Maestro di Crea”, pare essere stato Francesco Spanzotti, fratello del più celebre Martino.

L’entrata alla mostra sarà libera e gratuita.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo